Galateo, etichetta, bon ton, tre espressioni con un unico significato: sapersi comportare in tutte le situazioni. Il termine Galateo deriva dal primo trattato sull’argomento, GALATEO OVERO DE’COSTUMI“, scritto dopo il 1551 (ma pubblicato postumo nel 1558), dall’ecclesiastico e letterato di origine fiorentina Giovanni della Casa, il quale lo dedicò all’amico monsignor Galateo Florimonte di cui erano conosciuti i buoni costumi. Oggi, le regole del Galateo non si limitano alle situazioni di alta rappresentanza o a quando si è in presenza di persone importanti ma coinvolgono ogni aspetto della vita di “società”: in auto, sui mezzi pubblici, a teatro, al cinema, quando si è in fila per la spesa e naturalmente a tavola.
Il galateo della tavola è molto rigoroso e coinvolge non solo il comportamento dei commensali ma anche la disposizione dell’apparecchiatura: il coltello deve stare a destra del piatto con la lama rivolta verso di esso e con accanto il cucchiaio; a sinstra le forchette (una, due, tre, a seconda del Menù); davanti al piatto le posate da dessert dove la forchetta avrà il manico rivolto a sinistra mentre il cucchiaino e/o il coltello saranno posizionati con il manico a destra; davanti alle posate da dessert, partendo da sinistra, i bicchieri, dal più grande per l’acqua fino a quello da dessert. Sarebbe buona norma mettere alla destra dell’ultimo bicchiere un piattino per il pane e una ciotolina d’acqua tiepida (magari con dei petali di rosa) per lavarsi le dita a fine portata nel caso questa avesse previsto l’uso delle mani.
Avere una tavola apparecchiata in modo perfetto non basta a renderci dei perfetti padroni di casa; per essere ricordati come tali dobbiamo rispettare delle regole piuttosto severe: dopo aver fatto le dovute presentazioni e assegnato i posti, ricordandosi che il padrone e la padrona di casa siedono sempre a capotavola e che lui avrà a destra l’ospite femminile più importante mentre lei avrà quello maschile, si deve assolutamente evitare di: toccarsi i capelli, parlare con la bocca piena, telefonare, urlare da una parte all’altra del tavolo, fumare, bere con il mignolo alzato, eccetera eccetera!
Considerando che questo manuale a più o meno 5 secoli e che nel frattempo i costumi sono cambiati (talvolta, oserei dire, persino troppo!) consiglierei a chi vuole far trascorrere una serata piacevole ai propri amici di scegliere un buon menù, un piacevole argomento di conversazione e di sfoderare sempre un bel sorriso…poco male per qualche mignolo impertinente!
Quale modo migliore di ricevere gli ospiti con un ottimo COCKTAIL di benvenuto?
Quale modo migliore di ricevere gli ospiti con un ottimo COCKTAIL di benvenuto?
KIR (dosi per una persona):
- 1 cl crème de cassis
- 9 cl vino bianco secco
Si prepara direttamente nel bicchiere a calice da vino bianco o nel FLÛTE, versando prima la crème de cassis e completando con il vino bianco. Esistono due varianti di questo cocktail: con lo champagne al posto del vino bianco (KIR ROYALE) oppure con la crema di lampone al posto della crème decassis (KIR IMPERIAL).