Vini più popolari in Italia a marzo 2025

Focus oggi sui vini più popolari in Italia a marzo 2025. Preoccupano le nuove tariffe annunciate dall’amministrazione Trump per quanto riguarda l’agricoltura europea. A rischio sono soprattutto i vini italiani che possono subire un vero ridimensionamento per quanto riguarda la domanda da parte degli Stati Uniti. C’è quindi un grido lanciato da parte dell’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini (Uiv), insieme alle altre associazioni del settore, per evitare che il futuro del vino italiano negli States possa essere compromesso.

vini più popolari
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Concentriamoci oggi sui vini più popolari in Italia a marzo 2025

Dal punto di vista prettamente numerico, il danno per il vino italiano con l’ipotesi dazi al 25% potrebbe essere di circa 470 milioni di euro solo per gli effetti diretti della domanda Usa, senza contare quelli indiretti sull’export globale che spostano il conto a quasi 1 miliardo di euro. Questo scenario porterebbe a ben l’80% del vino italiano a rischiare perdite imponenti, visto come gli Stati Uniti sono stati per anni luogo di esportazione di queste eccellenze italiane.

Si parla di quasi 350 milioni di bottiglie di vino tricolore sono concentrate nelle fasce definite più popolari, ossia equivalenti a un prezzo franco cantina di 4,18 euro/litro e che al dettaglio si trasformano in media in una fascia di prezzo che non supera i 13 dollari la bottiglia. Sta di fatto che, come sottolineato dal presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi, il vino italiano negli USA ha un valore di circa 2 miliardi di euro, con una quota del 24% sul totale mondo.

Per il presidente Uiv è quindi fondamentale adottare un piano di contingenza basato su tre livelli: il primo, negoziale, volto a non inserire il vino nelle reciproche liste di prodotti soggetti a barriere commerciali; il secondo, comunitario, che metta a punto misure compensatorie e di promozione; il terzo è nazionale e dovrà inevitabilmente affrontare il tema del contenimento produttivo.

Il problema quindi è che se ci saranno le tariffe supplementari del 25%, significa che i vini considerati popolari, quindi con un prezzo base di circa 5,35 euro a bottiglia, si ritroveranno poi ad approdare in una fascia superiore, quella premium creando quindi un grosso problema di vendite. Il segmento premium che oggi vale il 17% volume del totale export (con prezzo medio franco cantina di 8,80 euro/litro e price point al dettaglio variabile da 13 fino a 30 dollari la bottiglia), non sarebbe ovviamente in grado di assorbire travasi “epocali” di referenze provenienti dal basso.