I vini biologici e biodinamici rappresentano una piccola ma nutrita fetta del panorama vinicolo italiano e non solo. Negli ultimi anni l’argomento ha suscitato interessi mediatici, forse per la semplice voglia di vivere meglio e di bere meglio. Sono sempre più i produttori di vino e di prodotti ortofrutticoli che rinunciano all’uso di fitofarmaci e di materiali geneticamente modificati, per introdursi in un mondo nuovo, sano, che segue delle semplici regole. Importante delineare bene le differenze tra vino biologico e vino biodinamico: esse esistono e sono sostanziali, ma c’è ancora molta confusione sull’argomento.
Cosa sono i vini biologici?
Per vini biologici s’intendono vini che utilizzano uve provenienti da agricoltura biologica, la quale fa riferimento all’ecosistema agricolo e mira a sfruttare la naturale fertilità del suolo, a tutelare le biodiversità del territorio, a non far uso di prodotti di sintesi, cioè frutto di reazioni chimiche. Nulla è prescritto per quanto riguarda i processi di vinificazione, affinamento e maturazione del vino. I produttori di vino biologico (la definizione corretta sarebbe “vino proveniente da uve e vigneti condotti con il sistema di agricoltura biologica“), mantengono spesso la filosofia anche in cantina, per cui la vinificazione avviene con processi naturali e con uso contenuto o quasi assente di additivi o correttivi del vino.
Cosa sono i vini biodinamici?
Per vini biodinamici s’intendono vini che utilizzano uve provenienti da agricoltura biodinamica. Essa fa riferimento alla visione del mondo elaborata da Rudolf Steiner in merito alla creazione di sistemi che rispettino l’ecosistema terrestre, includendo l’idea di agricoltura biologica e la considerazione che il suolo e la vita su di esso sono un unico sistema. Secondo il metodo biodinamico, la fertilità e la vitalità del terreno devono essere ottenute con mezzi naturali, vale a dire compost prodotto da concime solido da cortile, materiale vegetale come fertilizzante, rotazioni colturali, pesticidi a base di sostanze minerali e vegetali. Rendendo più vitale la terra ed aumentandone l’attività biologica, le piante crescono in modo naturale, nutrite dall’ecosistema del suolo. La concimazione e la cura del terreno sono quindi finalizzate all’ottenimento di questo equilibrio. Il vino biodinamico è legato alla terra, alla fertilità del terreno, alle tecniche di coltivazione. La vinificazione deve tenere conto delle posizioni dei pianeti, della forza terrestre e della forza cosmica.
Manifestazioni dove degustare i vini biologici e biodinamici
Dal 9 al 12 novembre il Merano WineFestival festeggia la sua ventunesima edizione con numerosi eventi al Kurhaus di Merano. Dai produttori stranieri da tutto il mondo, alle aziende italiane emergenti fino alle degustazioni di vecchie annate. Non a caso il Merano WineFestival è l’evento enogastronomico più atteso d’Italia. Per il suo anniversario propone solo il meglio dell’enologia italiana e internazionale. Dopo l’avvio tradizionalmente dedicato ai vini bio con bio&dynamica prevista per venerdì 9 novembre, si apre la consueta parata di eccellenze con i banchi d’assaggio dei produttori selezionati.
Per chi avesse voglia di viaggiare, dal 28 al 30 gennaio 2013 il Salone Mondiale dei Vini Biologici festeggia la sua XX edizione a Montpellier, nella regione di Languedoc-Roussillon, in Francia. Qui si potranno degustare i vini dei produttori certificati bio provenienti da 11 paesi d’Europa, dall’America e dall’Africa. Oltre al vino biologico anche commercianti, distributori, ristoranti e alberghi totalmente biologici.
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