Sei annate di Brunello di Montalcino nelle fogne. La notizia ha sconvolto il mondo enologico e non solo. Un atto vandalico compiuto da ignoti due giorni fa ai danni di Gianfranco Soldera, proprietario della cantina toscana Case Basse, marchio fra i più ricercati dagli intenditori di vino e sommelier. I malviventi si sono introdotti nella cantina rompendo il vetro antisfondamento posto all’entrata e riuscendo così ad arrivare alle preziose botti e barriques contenenti esattamente 686 ettolitri di Brunello di Montalcino docg ed aprire tutti i rubinetti facendo defluire il vino nei canali di scolo collegati alle fogne. Si parla di un danno per decine di migliaia di euro, che la famiglia Soldera non si sa spiegare, se non imputandolo ad un “vero e proprio atto mafioso”. Nello scarico infatti sono stati gettati ben cinque anni di produzione di vino dal 2007 al 2012.
La cantina Case Basse è considerata particolarmente pregiata per la singolare decisione del proprietario Gianfranco, di non aggiungere al Sangiovese, vitigno Re nella produzione del Brunello di Montalcino, anche vitigni di origine francese, conferendo ai propri vini una ricchezza e qualità gusto-olfattive maggiori. Per questo motivo, infatti, il costo di una bottiglia della cantina Case Basse può variare tra i 160 e i 170 euro.
La cantina della famiglia Soldera ha subito un danno gravissimo e non solo economico. I famigliari dicono che non si arrenderanno e andranno avanti lo stesso con la stessa forza di sempre. Ora la paura è che chi ha vandalizzato la tenuta Soldera possa compire altri blitz, danneggiando altre cantine. I carabinieri stanno indagando.
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