L’annata più piovosa e particolare dell’ultimo decennio ci regala un Brunello a dir poco sorprendente per eleganza morbidezza e piacevolezza di beva. A 6 anni dalla vendemmia il 2002 di Col d’Orcia è senza sbavature con acidità interessante ma non aggressiva, tannini fini ma presenti e ben maturi, un alcol misurato e una souplesse invidiabile.
Da bere adesso senza problemi per la piacevolezza notevole che esprime in tutte le sue componenti. Certo non è potentissimo e non ha tanto allungo ma il naso è di una eleganza incredibile per un 2002 e in bocca è più vivace e carnoso di quanto si poteva sperare. Del resto, vi ricordo che a Col d’Orcia erano stati molto in dubbio fino all’ultimo di produrre persino il Poggio al Vento nel 2002 date le condizioni molto buone delle uve. Si è poi deciso di uscire con una Riserva 2002 che ha stupito (nello sgomento generale) a Benvenuto Brunello 2008 e che potremo bere da Ottobre. Altra ed ennesima riprova che i grandi vini e i grandi vitigni sanno “leggere” il millesimo e adattarsi benissimo.
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