Granache bianca in purezza e non potrebbe essere diversamente visto che i profumi sono molto diversi dai classici vini francesi che siamo abituati a bere. Abbiamo infatti sentori molto floreali e minerali con quasi totale, almeno al naso, esclusione di note fruttate. In particolare ci colpisce una nota agrumata delicata e fiore bianco di acacia o biancospino. In seconda battuta ottime note di gesso e di minerale sommesso. Se proprio vogliamo fare i precisi, sentori da Francia del Sud, quasi provenzali e difatti la valle del Rodano è da sempre considerato il traghetto tra la Francia Continentale e il Mediterraneo.
In bocca il vino è piuttosto caldo con acidità limitata (del resto il vino è un 2004) e ciò che varamente colpisce è il corpo e l’intensità del vino in bocca con una chiusura minerale amarognola molto marcata quasi fastidiosa che ci fa sentire la mancanza di un piatto di crostacei davanti.
La persistenza in bocca è molto limitata con 2-3 secondi di buoni sentori fruttati di pesca che lasciano velocemente il campo alle note citrine e minerali e soprattutto alla sapidità che la fa da padrona.
In bocca il vino è piuttosto caldo con acidità limitata (del resto il vino è un 2004) e ciò che varamente colpisce è il corpo e l’intensità del vino in bocca con una chiusura minerale amarognola molto marcata quasi fastidiosa che ci fa sentire la mancanza di un piatto di crostacei davanti.
La persistenza in bocca è molto limitata con 2-3 secondi di buoni sentori fruttati di pesca che lasciano velocemente il campo alle note citrine e minerali e soprattutto alla sapidità che la fa da padrona.