Tè (Camellia sinensis)

tea1

Tè (Camellia sinensis)

Francese: thé; Inglese: tea; Spagnolo: té; Tedesco: tee.

Caratteristiche generali

Il o the è una pianta appartenente alla famiglia delle Teacee, coltivata originariamente in Cina e Giappone.

La pianta si presenta solitamente come un cespuglio (ma può raggiungere i 5 metri d’altezza nella varietà China), ha foglie lunghe anche 15 cm ricche di caffeina e sostanze aromatiche e sviluppa fiori bianchi o gialli.

Tutte le diverse varietà di nascono dalla lavorazione delle foglie o dei germogli di questa pianta.

Varietà esistenti

Si possono classificare i in molti modi, ma la strada più seguita fa riferimento ai processi di lavorazione.

Se in Europa i sono suddivisi in 3 categorie (neri, ossia fermentati, verdi, ossia non fermentati, e oolong, semifermentati), in Cina li si classifica in base al colore, dividendoli in tè verdi, gialli, bianchi, rossi, bluverdi e neri.

Le varietà di sono tantissime, e molto differenti tra loro. Tra i neri segnaliamo l’Assam, indiano e molto speziato, il Darjeeling, anch’esso indiano e particolarmente aromatico, l’Earl Grey, aromatizzato al bergamotto, il Keemun, che produce un’infusione chiara, il Lapsang souchong.

Tra i verdi, invece, una posizione di rilievo occupano il Bancha, originario del Giappone, il Chun mee, dal sapore molto forte, il Gunpowder, la varietà forse più diffusa al mondo, il Lu Mu Dan Flowery, a tratti mielato.

Tra le varietà Oolong, infine, citiamo lo Shui-Hsien, particolarmente raro e pregiato.

Non mancano poi i aromatizzati, come il the Jasmine, ottenuto miscelando alle foglioline di the verde fiori di gelsomino asiatico.

Caratteristici sono anche i prodotti in Africa o a Ceylon.

Stagione e diffusione

La Cina è attualmente il maggiore produttore di al mondo, seguito da India e Giappone, ma anche da paesi come il Tibet, la Birmania, la Thailandia, l’Argentina, il Cile ed il Sudafrica.

Anche l’Europa contribuisce in parte, con le coltivazioni delle isole Azzorre.

Le migliori coltivazioni di , comunque, vengono da piantagioni ad alta quota, come i giardini kenyani o indiani.

Valori nutrizionali e Proprietà

100 grammi di (1 Kcal) contengono:

  • 0,006 g di proteine;
  • 0,17 g di carboidrati;
  • 0,17 g di fibre;
  • 0 g di grassi;
  • 99,62 g di acqua.

Una tazza di contiene un’enorme quantità di agenti chimici benefici per la nostra salute. Tra essi:

Alcaloidi (caffeina/teina, teofillina e teobromina), la cui azione benefica sul cuore, il sistema nervoso e la respirazione è stata abbondantemente accertata;

Tannini, dalle proprietà astringenti, asettiche e calmanti sull’intestino e sullo stomaco;

Saponine, in grado di ridurre il livello di colesterolo nel sangue;

Flavonoidi, in grado di contrastare i danni procurati dai radicali liberi;

Sali minerali e vitamine (B1, B2, B3, B7, K).

Le sostanze contenute nel, in particolare il verde, si ritiene siano particolarmente benefiche per prevenire lo sviluppo di tumori e danni alla memoria, per bruciare i grassi, alleviare i sintomi di allergie o per il diabete.

Da evitare soltanto in caso di sensibilità agli eccitanti, gastrite e ulcera gastroduodenale.

Raccolta

La raccolta del prevede, per le varietà più pregiate, che venga prelevata soltanto la gemma e le prime due foglie della pianta, staccandole a mano.

Ha luogo tre volte l’anno, ad aprile, ad inizio estate ed attorno alla metà dell’autunno.

Le foglie sono in seguito stipate in gerle e lavorate per essere trasformate in una delle varietà di .

Particolare rilevanza ha la tradizione del in Cina, dove è diventata un vero e proprio rituale, che utilizza particolari tazze e teiere seguendo una procedura molto precisa.

Principali impieghi in cucina

Il , confezionato solitamente in bustine, viene utilizzato per produrre una bevanda caratteristica, ricavata dall’infusione in acqua calda (per 2-5 minuti) delle foglie trattate.

Se un’infusione breve ha proprietà marcatamente eccitanti (la caffeina è rilasciata nei primi due minuti), un’infusione più lunga ha effetti tranquillanti per via della presenza di acido tannico, che conferisce il caratteristico sapore amaro al .

Il si può consumare aromatizzato (aggiungendo cardamomo, cannella, pepe, chiodi di garofano, zenzero o altre spezie)  con l’aggiunta di latte o di limone, e zuccherato o meno a seconda delle varietà (il verde solitamente non va zuccherato).

Ma i più fantasiosi potranno ricorrere al per preparare gustose e insolite ricette, come piatti di pesce, riso pilaf, creme e gelati.

Note e curiosità

L’uso del in Cina risale al terzo secolo, quando la bevanda era preparata nei monasteri buddhisti.

L’Occidente conobbe il soltanto nel 1610, quando una partita di questa pianta giunse ad Amsterdam finendo poi a Londra.

Sarà Thomas Twining, nel 1717, a diffondere l’utilizzo della bevanda in Inghilterra aprendo un negozio per la vendita di e caffè sfusi. Da qui nascerà l’usanza di incontrarsi, al pomeriggio, per bere una tazza di , oramai bevanda nazionale inglese.

[photo | Flickr]