Un secondo piatto caldo e leggero è questo che ci vuole in queste giornate siciliane, funestate dalla pioggia e dal vento. E mentre fuori dalla finestra la pioggia sta praticamente coprendo tutto, io penso a quello che potrei cucinare per stare caldi e non esagerare con i grassi. I bocconcini di vitello allo zafferano mi sembrano la soluzione giusta perchè sono semplici da preparare, profumatissimi e leggeri. In più la preparazione rende questo piatto molto simile ad uno stufato di carne, cosa che fa di secondo a base di carne l’ideale per combattere il freddo intenso e la pioggia. E siccome non voglio farmi mancare niente, li accompagnerò con un purè di patate, che si sposa perfettamente con la carne e lo zafferano.
vitello
Vitello alla paprika, una ricetta speciale Bimby
Oggi vi stupirò. Quella di cui parliamo è una ricetta speciale, il tipico piatto da occasione che però si prepara facilmente, con poco sforzo e senza mettere sottosopra la cucina anche perchè con il Bimby alla fine, resta solo il boccale da lavare. Il vitello alla paprika Bimby mi piace particolarmente perchè unisce sapori che io amo molto: il profumo della paprika e del brandy addolcito dalla presenza delle mele e del latte, che come di certo saprete, rende la carne morbida e contribuisce a creare un sughetto vellutato e profumato. Io non saprei trovare una ricettina più semplice e d’effetto di questa, per questo vi consiglio di sperimentarla al più presto, magari per una cenetta a lume di candela. Il figurone è assicurato.
Spezzatino alle olive, un piatto autunnale con il Bimby
Io non ci capisco più niente. La scorsa settimana sembrava che fosse decisamente arrivato l’autunno ma in questi giorni è ritornato il sole e vi confesso che due giorni fa, a Catania siamo ritornati tutti al mare. Amo questa terra che sa sempre sorprendermi e allo stesso tempo sconvolgere i miei piani. Lo spezzatino alle olive Bimby è una ricetta che avevo programmato di trattare per questo periodo, convinta che sarebbe stata perfetta per accompagnare le prime giornate autunnali un po’ freddine.
Evidentemente mi sbagliavo, ma non fa niente. Fatene tesoro e cucinatela per quando ci sarà bisogno di mangiare piatti caldi. L’inverno prima o poi arriverà. Questo spezzatino alle olive è particolarmente saporito anche se leggerete che gli ingredienti non sono molti. Quello che riesce a dargli un sapore deciso è il soffritto di carote e cipolle ma soprattutto la presenza delle olive verdi, che si abbinano benissimo con la carne da spezzatino.
Il brodo di carne
C’è poco da fare, il brodo granulare, il brodo in dadi, adesso il brodo già pronto, solo da scaldare, sono delle ottime soluzioni, come tutti i piatti già pronti, ma niente può eguagliare un brodo di carne! Devo dire che il brodo di carne è una delle prime cose che ho sperimentato quando sono andata a vivere da sola. Sono appassionata di minestre e chissà come mai un sabato mattina mi è venuto in mente di preparare il brodo! Il risultato è stato davvero ottimo, praticamente non ho mangiato altro per 3 giorni, con la pasta imbottita, poi con la pastina, insomma un vero successo, che chiaramente cerco di ripetere quando possibile!
La preparazione è sicuramente un po’ lunga, ma il brodo non necessita un controllo costante senza mai potersi allontanare dalla cucina, quindi se avete modo di tenere d’occhio la pentola sperimentate pure la cottura del brodo, vedrete che i vostri cappelletti o i tortellini saranno davvero speciali!
Spiedini di carne con pane e pancetta
Ecco una ricetta davvero perfetta per i bambini! Questi spiedini risulteranno davvero belli ricchi, non solo per la presenza del pane tostato, che io evito accuratamente per motivi di linea, ma diciamoci pure che i dadini di pane, nella pasta, nei risotti e nelle preparazioni dei secondi, donano quel tocco semplice ma delizioso e croccante che a volte può rendere davvero speciale un piatto semplicissimo! Ma a questa semplice aggiunta uniamo anche quella della pancetta, con cui avvolgeremo i bocconcini di vitello, insomma, una preparazione golosa e sostanziosa, da accompagnare con le patate fritte, meglio se preparate con le nostre mani, più naturali e saporite, oppure da una semplicissima insalata, che potrete sempre “farcire” con del pane tostato e magari con dei cipollotti, per una croccantezza generale e unica!
Primi piatti senza glutine, il risotto alla diavola
Buon venerdì a tutti! Avete presente quei vecchi libri di cucina degli anni Sessanta, di circa mille pagine con copertina rigida e sovracoperta? Ecco, è questo un libro che mia zia mi ha da poco prestato per aumentare la mia collezione personale di ricette sfiziose. E proprio in questo librone ho scovato la ricetta che vi propongo oggi e che sicuramente preparerò per pranzo, cioè il risotto alla diavola. Già dal nome si capisce subito che si tratta di una preparazione abbastanza saporita, con paprika e una spolverata di peperoncino. In più è veloce e facile da preparare oltre ad essere davvero appetitoso. La ricetta prevede di cuocere il riso a parte e scolarlo quando è appena cotto, facendo molta attenzione a non scuocerlo. Poi basterà mantecarlo nella casseruola dove avrete preparato il condimento. Un sugo a base di carne di vitello, pomodoro, paprika e un pizzico di peperoncino rosso. Io l’ho provato e il risultato è veramente eccellente, soprattutto per chi come me, ama i sapori piccanti senza esagerare. Inoltre si tratta di un piatto molto ricco, che contenendo anche la carne si può considerare un piatto unico. Un solo consiglio. In commercio esistono due tipi di parika, quella dolce e quella piccante. Se decidete di acquistare la paprika dolce potete aggiungere un pizzico di peperoncino rosso, altrimenti evitate di aggiungerlo al condimento perchè rischiate che il riso diventi così piccante da risultare immangiabile. Alla fine spolverate tutto con una manciata abbondante di basilico fresco tritato e parmigiano.
Maccheroncini di Campofilone al sugo. Il primo piatto marchigiano del Natale.
Pochi cibi sono così universalmente ben accetti come i maccheroni. E di pochissimi l’etimologia è altrettanto controversa. C’è chi sostiene che il termine “maccherone” derivi dal latino tardo “maccare”, che significa schiacciare. I maccheroncini di Campofilone sono il tipico primo piatto marchigiano del Natale. Vanto del paese di Campofilone in provincia di Ascoli Piceno, che dedica loro una sagra molto nota in tutta Italia, i maccheroncini sono strettissimi fili di pasta sfoglia tirata allo spessore di un velo, tagliati con coltelli molto affilati. Il Maccheroncino di Campofilone, vanta una tradizione antichissima. Già nel 1400 il maccheroncino, considerato un piatto prelibato viene citato in una corrispondenza dell’Abbazia di Campofilone e poi ancora riportato nei quaderni di ricette di alcune case nobili dove si scriveva che questa originale pasta era tanto delicata da sciogliersi in bocca. Il Maccheroncino ha sempre rivestito un’importanza particolare, discostandosi dai piatti di “tutti i giorni”, rappresentando il piatto per eccellenza, simbolo di bravura della padrona di casa e piatto tradizionale nei pranzi di festa. Noti sin dal Quattrocento come “maccheroncini fini fini”, la loro caratteristica è l’elevato numero di uova presente nell’impasto: ben dieci per un chilo di semola di grano duro. La lavorazione richiede abilità, forza e fatica. La pasta, che si cuoce molto rapidamente, resta porosa, caratteristica che insieme all’estrema delicatezza dello spessore la rende ottima sia in brodo sia asciutta (il condimento caratteristico è un ragù di carne di pollo, vitello, maiale aromatizzato con noce moscata e spolverato di pecorino).
Un antipasto per il natale 2010, le olive ascolane
Sono sfiziosissime, una tira l’altra ed è praticamente impossibile fermarsi dal mangiarle tutte. Hanno un aspetto invitante, un gusto unico e spariscono in un batter d’occhio, quindi è bene abbondare con le dosi. Di cosa sto parlando? Delle olive ascolane, dei bocconcini fritti a base di olive e carne macinata. Sono davvero uniche e costituiranno un antipasto speciale per il natale 2010. Dunque, per la loro preparazione procuratevi: delle olive verdi, carne di vitello e di maiale, prosciutto crudo, pecorino e parmigiano grattugiati, uova e vino.
Questi gli ingredienti necessari per ottenere le olive ascolane. Innanzitutto dovremo rosolare i due tipi di carne in una padella con dell’olio, sfumare con del vino e cuocere fino a completa cottura. Trasferire la carne cotta, e fatta accuratamente raffreddare a parte, in una ciotola ed amalgamarla con le uova, il prosciutto crudo, il pangrattato, il parmigiano ed il pecorino grattugiati, ed il resto degli ingredienti. A questo punto sarà la volta di ricoprire le olive snocciolate con questo impasto formando delle polpette, passarle nell’uovo, nel pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente.
Strascinati al ragù di salsiccia. Una ricetta lucana per il Natale 2010.
Il Natale dei lucani oggi si presenta così: tradizioni, profumi, colori, festa, corsa ai regali e tanta buona cucina. L’unica festa religiosa che per eccellenza, riesce a mantenere sempre vivi riti e modi di fare che si trasmettono di padre in figlio. Anno dopo anno i gesti sono sempre gli stessi, anche se il rito che si ripete con più forza è quello della cucina. Nella giornata di Natale si riscopre il piacere di una tavola imbandita e di riassaporare i gusti di una volta e che appartengono alla propria tradizione culinaria. La ricetta di oggi è tipica della tradizione lucana e unisce due ingredienti tipici di questa terra: gli strascinati e la lucanica. Gli strascinati sono un tipo di pasta di farina di grano duro, fatta in casa. Il nome “strascinato” deriva dal modo in cui si ottiene, letteralmente trascinando un pezzettino di pasta sotto le dita, su un piano chiamato “cavarola”. La lucanica invece, elemento di prestigio della gastronomia lucana, è una salsiccia di carne di maiale molto apprezzata anche a livello europeo, proveniente da maiali allevati allo stato semi brado ed insaccata in budello. L’unione di questi due ingredienti ci regala un primo piatto decisamente gustoso. La carne, lasciata cuocere lentamente nel nostro ragù, lo insaporisce dei suoi grassi e la nostra pasta fatta in casa sembra nascere apposta per accogliere tanta bontà.
Il secondo per il pranzo di Natale, il tacchino ripieno con prugne
Sicuramente sarà di più facile associazione con il giorno del ringraziamento, che quì in Italia non festeggiamo ma conosciamo attraverso i telefilm americani dove li troviamo trionfalmente serviti su tavole imbandite, ma il tacchino ripieno è un secondo che si serve anche in occasione del natale. Di sicuro costituisce un secondo imponente che fa la sua bella figura in tavola.
La preparazione del tacchino ripieno è abbastanza lunga così come la sua cottura, ma vale la pena assolutamente faticare in cucina in vista del piatto finale. Prima di cimentarvi nella preparazione del tacchino ripieno munitevi di ago e spago per alimenti perchè vi serviranno per cucire il tacchino in modo che il ripieno non fuoriesca. Lo spago inoltre vi servirà per legare le ali e le zampe del tacchino per conservare la classica forma che tutti conosciamo. Il ripieno del nostro tacchino è molto ricco, ecco perchè questo costituisce un secondo gustosissimo perfetto per il pranzo di natale. Con le dosi della ricetta riportata sotto sfamerete all’incirca 15 persone.
Ricette estive e veloci: gli straccetti alla rucola e aceto balsamico
Se siete alla ricerca di ricette veloci da preparare, che non richiedano troppo impegno, ma che comunque siano ugualmente stuzzicanti, ho quello che fa per voi: gli straccetti alla rucola e aceto balsamico. Sicuramente un piatto classico ma che richiede pochissimo tempo per la sua preparazione e fa sempre la sua bella figura in tavola. Gli straccetti alla rucola e aceto balsamico potete arricchirli con del grana padano a scaglie, un abbinamento culinario che personalmente trovo azzeccatissimo.
Vitello tonnato, un antipasto freddo di carne
Alzi la mano chi non ha mai assaggiato il vitello tonnato. Un piatto freddo a base di carne, che non dovrebbe mancare sulle tavole estive di ogni cenetta che si rispetti (a meno che non siate vegetariani!). Il vitello tonnato nasce come antipasto tipico della cucina piemontese anche se viene preparato in tutta Italia. Si tratta di una preparazione davvero molto semplice, non richiede particolari abilità. E’ bene prepararlo con un giorno di anticipo in modo che venga conservato in frigo e, al momento del taglio risulti abbastanza compatto.
Cucina giudaico-romanesca: i Saltimbocca alla romana
Carciofi alla giudia, spaghetti alla carbonara, spaghetti cacio e pepe … sbirciano nella pagina dedicata alla cucina giudaico-romanesca ho notato che sono state inserite tante ricette della cucina della Capitale, ma cercando più attentamente mi sono accorto di una svista, o meglio di un’assenza, di cui mi scuso, in quanto anch’io autore di queste pagine. Non era stata inserita la ricetta dei Saltimbocca alla romana! Com’è stato possibile non scrivere prima di un piatto così eccezionale come i Saltimbocca alla romana?
Tante ricette da inserire, svariati argomenti di cui parlare ed una svista come questa può succedere. Siamo pronti, anzi prontissimi a rimediare, oggi, inserendo la ricetta dei Saltimbocca alla romana. Vi siete mai domandati il perché di tale nome? Quasi ovvia la spiegazione. La carne di vitello cucinata in questo modo è talmente buona, che non avrete bisogno di accompagnala alle fauci, salta direttamente in bocca per quanto è strepitosa nella sua semplicità! Ed ora: Saltimbocca alla romana.
Crocchette party, una cena a tema
Ogni tanto quando ho amici a cena le idee su cosa portare in tavola scarseggiano, ed organizzare un menù completo dall’antipasto al dolce mi risulta alquanto difficile. Vuoi perchè magari ho proposto già diversi piatti, vuoi perchè i commensali sono tanti e tanti e diversi sono i loro gusti che spesso vado in crisi. Allora mi è venuto in mente durante una delle ultime cene organizzate in casa mia, di allestire una cena a tema. Si, avete capito bene, ho scelto un piatto, in questo caso le crocchette, e ne ho preparate diverse varianti. Le crocchette di patate, le classiche, quelle di pesce, a base di merluzzo ed infine delle crocchette di carne di vitello e zucchine. Inutile dire che dopo averle appogiate sulla tavola hanno preso il volo con mia grande soddisfazione, e, spero, anche di chi le ha “spazzolate”. Eccovi le ricette.
Crocchette di patate
1 kg di patate, 3 uova, aglio, prezzemolo, sale, pepe.
Lessare le patate in acqua salata e schiacciarle accuratamente. Unire poi le uova, l’aglio e il prezzemolo tritati , sale e pepe. Modellare piccole crocchette. Cuocerle in forno caldo a 180 C°, finché non si forma una leggera crosticina.