Si avvicina il giorno di San Martino, notoriamente il giorno in cui si assaggia il vino novello. Ammetto di non essere nè una grande bevitrice, nè una grande intenditrice di vino, però durante questo periodo, complici anche le sagre nei pasesi limitrofi, mi lascio prendere da questa curiosità nei confronti della bevanda sacra agli dei, ci sarà pure un motivo se è da sempre considerata tale. Sulle origini del giorno di San Martino ci sono diversi racconti, quello più accreditato forse, soprattutto perchè da quì deriverebbe l’associazione del Santo al vino, recita che Martino, allora soldato, per sfuggire ai suoi inseguitori si nascose dentro una botte. E’ caratteristico il fatto che la festa di San Martino rappresentasse per i contadini una sorta di nuovo inizio dell’anno, con la fine dell’atività agricola e la preparazione delle scorte per l’inverno, dato che l’11 novembre segnasse un pò l’arrivo del vero freddo.Non a caso per la ricetta di oggi ho scelto di proporvi una preparazione dove il vino è protagonista, insieme alle mele, per celebrare la festa di San Martino: le mele sciroppate al vino rosso.
Non bisogna per forza andare fuori casa per gustare un aperitivo come quelli che ormai impazzano da anni in tutte le città italiane. E allora ecco qualche piccolo suggerimento e qualche ricetta per invitare a casa i vostri amici per l’happy hour! Per quanto riguarda i cocktail qui su Ginger potete trovare davvero tantissimi suggerimenti per prepararne di buonissimi, originali, classici, alcolici e analcolici. Non dimenticate però di avere in casa anche della birra e del buon vino, alcuni amano abbinare all’aperitivo queste bevande più convenzionali e semplici rispetto a dei cocktail fruttati ed elaborati.
Sbizzarritevi con le preparazioni, queste che vi propongo sono i classici stuzzichini che non possono mancare, ma non dimenticate di preparare una pasta fredda, o una pasta al forno e tanti contorni, anche semplici, una peperonata, melanzane, verdure di stagione cucinate in vari modi e poi qualche torta salata. Il vostro happy hour deve essere proprio come quello dei locali, ricco, pieno di ogni preparazione, sfizioso e originale.
Questo dolce vi stupirà, perché tutti, quando parlano di plumcake, si apettano un dolce morbido…invece questo “plum-crok” è croccante, o meglio è un misto di croccantezza e morbidezza.
Lo zucchero di canna che metterete al fondo del vostro stampo, creerà sul vostro dolce una “pellicina” molto sottile e croccante quasi un velo.
Il “plum-crok” è una merenda graditissima e molto golosa per grandi e piccini.
Oggi niente primo o secondo ma contorno. Si tratta delle patate in casseruola, una pietanza alle patate che prevede la cottura, dopo una breve scottata in padella, direttamente in forno con porri e vino. E’ molto veloce e semplice da realizzare e molto ma molto adatta a questo periodo. Insomma, una coccola culinaria di tutto rispetto. Un contorno che non conoscevo fino a qualche giorno fa, in particolare il dettaglio di utilizzare il vino per la cottura non l’avevo ancora provato. E devo dire che non sapevo cosa mi stessi perdendo perchè il vino dona un sapore deciso al piatto rendendolo “robusto”.
Le patate in casseruola possono essere servite come accompagnamento ad un piatto di carne, ed in questo caso vi consiglio di servirle come piatto unico. Dopo avere distribuito le patate sul piatto da portata decorare con scorzette di limone ed erbette fresche tritate.
Le Tapas hanno un vero e proprio valore sociale, ed è interessante conoscere le abitudini di un paese così vicino, e per certi versi così simile, come la Spagna.
Se vi interessa conoscere un po’ della loro storia, della loro nascita e delle loro tradizioni, se siete curiosi di sapere come viene interpretato l’ir de tapas, ovvero l’avventurarsi da un locale all’altro durante le serate spagnole, per gustare le tapas e il vino tinto con gli amici, allora potete andare a consultare la mini guida di qualche settimana fa sull’argomento!
E adesso altre tre ricette per preparare delle deliziose tapas di pesce.
Polpettine gustose di tonno
Ingredienti per un vassoietto: 500gr. di tonno, 150gr. di prosciutto crudo, 1 vasetto di peperoni sott’olio, 2 uova, mollica di pane, latte, farina, prezzemolo, 2 spicchi d’aglio, olive snocciolate, olio d’oliva, sale.
Innanzi tutto pulite il tonno, tagliatelo a pezzetti e conditelo con sale, aglio e prezzemolo tritati. Lasciatelo marinare per 1-2 ore. Nel frattempo mettete la mollica di pane ad ammorbidire nel latte. Tagliate a pezzettini i peperoni, il prosciutto, le olive e un uovo fatto rassodare, aggiungeteli al tonno. Unite poi anche la mollica e l’altro uovo sbattuto. Lavorate l’impasto con le mani in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti e infine formate delle polpettine. Friggete le polpettine, lasciatele asciugare dell’olio in eccesso e servitele, magari accompagnate da una maionese arricchita con capperi e filetti di acciuga.
LUOGO:Torino, via Monginevro 29|DATA:Aperto tutti i giorni, anche a pranzo, effettua servizio Take-Away |PRODOTTI TIPICI:Specialità della cucina greca
La mia prima volta in una Taverna Greca è stata folgorante. Prima di quel giorno avevo mangiato “greco” solo per due motivi: qualcuno era stato spesso in grecia, o semplicemente amava questa cucina, e mi aveva proposto un’originale insalata greca; oppure avevo mangiato dei Gyros in un take away, e qualche buonissima pallina al formaggio, ma niente di più, anche se la curiosità era molta, mi piacevano quei sapori. E infatti, appena ho avuto l’occasione, sono andata a provare la cucina di questa nuova taverna.
Il posto è molto accogliente, non troppo grande e un bel bancone domina la scena dal fondo del locale. Il ristorante è a gestione familiare, ed è stato molto piacevole scoprire immediatamente che il cuoco, la cameriera e anche tutti gli altri componenti sono greci, cosa che per quanto mi riguarda dona immediatamente 10 punti a un ristorante di cucina tipica, visto che siamo in un periodo storico-culinario in cui tutti cucinano tutto e troppo spesso si spacciano per esperti di un qualcosa che solo la cultura della provenienza da una terra ti può dare. Io sono la prima a sperimentare sapori nuovi in cucina, che siano di altre regioni italiane, ma anche orientali, europei o statunitensi, ma non mi spaccerei mai per un’esperta dell’originale cucina inglese, francese o cinese!
Tornando alla nostra deliziosa Taverna. Ci sono molte combinazioni di piatti a disposizione. Si va dai classici Gyros, di carne e vegetariani, che possono magari essere accompagnati con delle insalate, disponibili in molte varianti. Si passa agli spiedini di maiale e di pollo, fino ad arrivare ai piatti veri e propri che sono una portata non solo ottima ma anche abbondante, visto che ogni piatto comprende sempre patate fritte o arrosto, salsa allo yogurt, una piccola porzione di insalata greca e una pita (tipica focaccia greca). In più ci sono anche molti contorni, semplici verdure alla griglia, ma anche una serie di salse e le famose polpettine alla feta che sono davvero squisite! Ci sono i dolci della casa, combinazioni di yogurt e frutta e per quanto riguarda le bevande si può scegliere un vino o una birra di origine greca, e visto che eravamo lì noi abbiamo provato anche quelli!
LUOGO:Spoleto|DATA:dal 30 maggio al 2 giugno |PRODOTTI TIPICI:eno-gastonomici, incontri, degustazioni, laboratori ed esposizioni di vino e preziose cantine.
Ritorna un prezioso appuntamento questo fine settimana di ponte che ci fa avvicinare sempre di più al clima vacanziero e festoso dell’estate. Per chi non avesse ancora programmato niente di particolarmente interessante o alternativo ad una quattro giorni spaparanzati su un telo da mare all’ombra di un ombrellone in riva a chissà quale località balneare, ecco una valida opzione eno-gastronomica per trascorrere un tranquillo weekend last minute di degustazione.
Per chi non avesse ancora capito, sto parlando di Vini Nel Mondo, che dopo il successo del 2008 ripropone un interessante appuntamento per tutti gli interessati a conoscere ed approfondire il vasto mondo dei vini e delle cantine.
Il tutto si svolge in pochi giorni, ma ricchi e densi di laboratori, esposizioni, degustazioni, incontri e confronti coi produttori ed i professionisti del mestiere.
Una rassegna che permette a produttori e consumatori di discutere su un piano comune: la magia e l’attrazione verso questo prezioso ed ambito prodotto: il vino.
Spoleto ospita e fa da padrone di casa, apre le porte delle sue dimore, un rapporto privilegiato ed esclusivo per conoscere ed esplorare attraverso questoVini Nel Mondo, le nuove realtà e tendenze del momento.
Il programma di questi quattro giorni è denso e ricco, ce la faremo a gustarci tutto il gustabile?
LUOGO:Genova, Palazzo Ducale |DATA:Domenica 14 Giugno 2009 | PRODOTTI TIPICI:“unconference” sui temi del vino, del cibo e dell’interazione online
Mentre aspettiamo Terroir Vino, Genova ci propone un’altra occasione di incontro e degustazione: Vinix Unplugged. In un contesto con clima analogo ma offline (o per meglio dire unplugged, guardandosi negli occhi) la comuntità Vinix cerca di trasportare fermento che durante l’arco dell’anno si propaga abitualmente attraverso il web.
Una comunità in continuo fermento Vinix , attiva sia online che offline, luogo d’incontro tra migliaia di professionisti e appassionati del cibo, del vino e della comunicazione.
Tutto nasce dall’idea di sfruttare al massimo l’evento Terroir Vino che raggruppa e raccoglie moltissimi produttori e protagonisti del mondo enogastronomico si riuniranno a Genovalunedì 15 giugno 2009.
Presenza massiccia di produttori, operaori e blogger wine & food si riuniranno anche il giorno precedente l’evento, cioè domenica 14 giugno, questa “open unconference”.
Unconferenceper il clima: ogni momento di questa giornata sarà più informale possibile, verso la collaborazione e lo scambio. Si presentano progetti, novità, idee e soluzioni. Spazio dunque a domande e dibattiti.
Qui di seguito altre indicazioni utili per partecipare a Vinix Unplugged:
La voglia di naturale sta avanzando anche in ambito enologico e così crescono vignaioli e cantine per consumatori davvero esigenti. L’uomo per millenni si é nutrito di prodotti naturali, frutto cioè di un vero e proprio ciclo vitale privo di forzature e storture. La nascita dell’industria chimica e dell’utilizzo incontrollato dei suoi derivati in ambito agricolo hanno danneggiato tale ciclo originando così dei prodotti carenti di principi nutritivi. Pertanto anche nel settore enologico alcuni produttori hanno adottato metodi di produzione biologici, sottolineando che non esistono vini biologici bensì vini ottenuti da uve da agricoltura biologica. E questo significa che tutta la filiera non ammette elementi chimici ma unicamente sostanze organiche, inoltre l’azienda bio deve possedere alcune caratteristiche quali l’estensione, il numero di alberi piantati ed anche una certa numerosità di specie animali. Veniamo ora a conoscere alcuni produttori di vini ottenuti da agricoltura biologica e tentiamo anche di capire che prezzi hanno.
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