Il Natale in tavola? Arriva con la bontà dei tortelli alla zucca arricchiti con una salsa all’arancia come condimento speciale.
Il tocco in più e dato dalla presenza del prosciutto crudo ben croccante per decorare il vostro piatto. Ricetta ideale a cavallo fra l’autunno e l’inverno, la dolcezza della zucca viene arricchita anche dal gusto dolce del prosciutto crudo.
Da tempo non preparavano della pasta ripiena, eppure da qualche settimana ne avevo il desiderio. Il momento è arrivato non appena imbattutami nella ricetta dei tortelli ripieni di grana, pere e noci visti preparare durante una puntata della Prova del Cuoco nei confronti dei quali ho provato un impulso tanto irresistibile da spingermi a correre al supermercato per procurarmi tutti gli ingredienti necessari e mettermi immediatamente alla prova.
E come ad ogni Carnevale che si rispetti non possono mancare i tortelli fritti in questo caso con la ricetta di Benedetta Parodi. E’ vero, manca ancora un po’, ma arrivati a febbraio non riesco a resistere: devo necessariamente preparare qualcosa di fritto, nonostante, come già detto più volte, non ne faccia poi scorpacciate ma mi limiti a soddisfare la voglia di sfizioserie. I tortelli fritti di Carnevale di Benedetta Parodi si prestano egregiamente all’occasione, sono semplici da preparare, caratterizzati da una crosticina dorata e croccante e da un interno soffice e risultano, per questo irresistibilii oltremisura.
Ogni tanto mi viene voglia di mettermi a preparare la pasta ripiena in casa. Non si tratta di un’attività per me frequente anche se poi, ogni volta in cui mi decida a farla, mi renda conto del fatto che non sia tutta questa impresa e soprattutto che non ci voglia poi così tutto questo tempo. I tortelli ripieni ai funghi porcini, mia ultima creazione, sono a dir poco fantastici, ma io amo immensamente il sapore di questo tipo di funghi, ecco perchè una volta nel piatto non ci si può esimere dal fare il bis.
Avete mai pensato a quanti dolci di Carnevale tipici esistano? Credo sarebbe impossibile farne un elenco esaustivo. A volte il loro nome cambia di zona in zona, altre volte si parla esattamente di dolci completamente diversi tra di loro, l’unico comune denominatore sta nel fatto che la quasi totalità di essi viene fritta. Per una volta all’anno ci si può anche passare su, anche perchè, diciamocelo, quanto sono irresistibili le castagnole, le chiacchiere e tutti gli altri? E quanto perderebbero se solo venissero cotti in maniera diversa? Ecco un breve riassunto dei dolci tipici di Carnevale più amati.
Ripiena o fresca, la pasta all’uovo è sempre presente nelle occasioni speciali. Che sapore avrebbe il pranzo domenicale senza un piatto di lasagne, rigorosamente fatte in casa? E il mio pensiero corre a qualche annetto fa, quando nella casa delle vacanze trascorrevamo un’intera mattinata a impastare i maccheroncini, tra risate e racconti.
Matterello, spianatoia e rotella sono gli strumenti indispensabili, ma per preparare una buona pasta all’uovo serve anche tanto tempo e pazienza. Oggi, mi restano solo i ricordi di quei giorni e quando la nostalgia dei tortelli di erbe, ricotta e spinaci mi assale, li preparo con il Bimby. In questo modo riesco ad ottenere un ottimo risultato in un tempo molto ridotto. Tempus fugit…
I tortelli con uvetta al profumo di arancia sono delle frittelle tipiche del periodo di Carnevale che sprigionano un delizioso profumo di arancia e racchiudono un soffice cuore pieno di morbida uvetta. Sono estremamente facili e veloci da preparare e questo rende queste frittelle una perfetta idea, sbrigativa e d’effetto, da preparare per le cenette in compagnia e per le feste in maschera dei nostri bambini insieme a chiacchiere, castagnole e zeppole.
Spolverizzate i tortelli all’arancia con dello zucchero a velo o rotolateli nello zucchero semolato, aggiungendo, se vi piace, un pizzico di cannella in polvere. La ricetta prevede l’uso di due cucchiai di rhum e questo la rende forse più adatta agli adulti che ai bambini, in quanto l’uvetta viene ammollata nel rum e di solito i piccoli non gradiscono il retrogusto che possono lasciare gli alcolici. Nel caso li voleste preparare per i più piccini, ammollate l’uvetta in un cucchiaio di acqua tiepida con un pizzico di aroma di arancia. Potete prepararli come dolce per un dopocena tra amici e il Carnevale è servito!
Questi tortelli di Carnevale sono dolcetti fritti tipicamente lombardi. Questi fantastici tortelli di Carnevale, per la precisione sono milanesi ma non ha importanza perché sono diventati di fama nazionale, grazie alla gioia che regalano a grandi e bambini nel giorno di Carnevale. Sinceramente credo però, che non ci sia bisogno di aspettare la primavera per gustarsi dei buonissimi tortelli. Saranno perfetti anche per i compleanni, i party con gli amici, oppure grazie alla semplicità nella preparazione anche come dessert a fine pasto. La particolarità di questi dolcetti sta soprattutto nel fatto che si possono mangiare in mille modi, farciti con la crema pasticcera , con il miele, la marmellata e tante altre farciture.
L’impasto dei tortelli ha una consistenza piuttosto fluida per cui viene immerso nell’olio caldo a cucchiaiate. Durante la frittura, i tortelli di Carnevale aumentano di volume rimanendo cavi all’interno, cosa che vi permetterà, se volete renderli ancora più golosi, di riempire i tortelli di Carnevale con svariate creme come la pasticcera, la chantilly, la crema al cioccolato o al limone.
Le Paste ripiene sono faticose da fare ma eccezionali da mangiare. Ci risolvono davvero tanti problemi nell’organizzazione di un pranzo, perché una volta che avrete fatto la “faticata” di preparare questi deliziosi tortelli potrete anche permettervi di preparare solo un’insalata ricca come secondo. Tra l’altro il ripieno di robiola ed erbette li rendono davvero adatti a tutti, specialmente ai vegetariani. E per il condimento? semplice, sarà sufficiente del burro fuso aromatizzato con della salvia. Per chiudere i tortelli potete provare a seguire queste istruzioni: formate dei quadrati di circa 3 cm per lato, ponete il ripieno al centro, poi li chiudete a triangolo (come un fazzoletto), premete sui lati in modo da sigillare il vostro tortello ed infine torcete i due lembi finali chiudendoli insieme. So bene che a spiegarlo a parole non é semplice, ma se avete una nonna in grado di farvelo vedere allora approfittatene, perché é un movimento che si impara subito, basta guardarlo una volta!
Ai bimbi piace la pasta ripiena. Certo, non si deve esagerare, visto che una porzione troppo abbondante potrebbe risultare poco digeribile per loro, però non c’è niente da fare, quando vedono lasagne, cannelloni, gnocchi, tortelli, pasta ripiena comunque, si leccano i baffi, forse perchè per i loro palati avidi di nuovi sapori queste combinazioni di croccante e salato, morbido e caldo, sono delle vere esplicitazioni del gusto!
Insomma, spesso questi possono anche essere modi per fargli mangiare quelle cose che proprio non riusciamo a mascherare in nessun modo, i bambini che non mangiano le verdure identificano il verde, ma possono poi gustare qualcosa di nascosto e un giorno scoprire di essere dei gran mangiatori di broccoli ad esempio!
Con questi cannelloni invece saremo leali. Buoni, genuini, ricchi, gustosi, tutti per loro, e se faranno il bis al massimo poi sarà necessario un bel pisolino dopo pranzo!
Pensare che la cucina ere una delle poche delizie dello spirito che ancora non erano state intaccate dalla realtà virtuale! Non credevo possibile ricreare … che termine utilizzare … meccanicamente sapori e profumi, non tutti i sensi possono essere coinvolti dalla realtà parallela creata tramite i computer.
Mi sbagliavo, c’è chi non la pensa come me, com’è giusto che sia, e che ha scelto di promuovere i prodotti tipici della sua regione e del suo territorio tramite un mezzo molto pratico come internet, ma forse un po’ limitativo quando si tratta di far conoscere il gusto, che sicuramente non può esser trasmesso tramite una comune e-mail!
Di chi si tratta? Dell’Assessore al Turismo e all’innovazione del Comune di Parma, che ha deciso di organizzare su internet la tortellata di San Giovanni, tradizionale festeggiamento che nei comuni della Provincia di Parma si celebra con cene all’aperto a base di tortelli, mangiando sotto le stelle, senza nessuna protezione, per prendere la rugiada sulle spalle, segno di buona fortuna per il futuro.
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