Starbucks assume a Milano, come candidarsi

Nuove assunzioni in vista da Starbucks: la catena di caffetteria sta selezionando personale per i nuovi punti vendita di Milano. È stata proprio Milano la prima città italiana ad ad ospitare il primo punto vendita italiano aperto in collaborazione con il Gruppo Percassi.

Dopo il successo di Starbucks Reserve Roastery di Piazza Cordusio, un megastore con torrefazione, sono seguire altre 3 nel mese di novembre. Ma adesso stanno per aprire altri punti vendita e il groppo sta selezionando nuovo personale. 

Starbucks sbarca a Roma, in autunno ai Musei Vaticani

Dopo Milano, Roma: Starbucks tenta la conquista della Capitale con la prima apertura in città prevista per il prossimo autunno, fra settembre e ottobre. 

Stando alle anticipazioni di gugsto.it, la Percassi licenziatario per l’Italia di Starbucks, ha scelto la zona dei Musei Vaticani: una scelta non certo casuale che vanta notevole densità turistica considerato che i Musei Vaticani sono fra i più visitati al mondo con una giro d’affari intorno ai sei milioni di turisti l’anno. 

La vicinanza con San Pietro e Borgo Pio non potrà che aumentare il flusso di clienti, anche stranieri, da Starbucks. 

Starbucks cerca baristi, il 26 e il 27 settembre le selezioni a Milano

Dopo l’apertura della prima caffetteria-roastery di Milano Cordusio, Starbucks pensa ciò a raddoppiare tanto che sta già lavorando per inaugurare un secondo locale presso l’aeroporto di Milano Malpensa, al terminal 1.

La nuova caffetteria sarà diversa rispetto a quella di Milano centro (che è anche un punto di torrefazione) e simile alle altre delle caffetterie di Starbucks dislocate in tutto il mondo a conferma del successo che la catena statunitense sta ottenendo anche in Italia nonostante qualche polemica sui prezzi troppo alti che non frenano la clientela davanti a lunghe file.

Starbucks, arriva la denuncia per i prezzi troppo alti

Ha aperto da pochi giorni e sembra aver catalizzato l’attenzione di milanesi curiosi e di turisti: per prendere un caffè nel primo punto Starbucks aperto in Italia, a Milano è necessario fare la fila. 

Il problema però non è questo, ma i prezzi fin troppo alti per un semplice caffè o per un cappuccino, al di là delle innumerevoli varianti di caffè proposto nel locale che un vesto e proprio roastery. 

E contro i prezzi troppo alti, scattano le associazioni dei consumatori. 

Starbucks, la prima apertura italiana il 6 settembre a Milano

Tutto pronto per l’inaugurazione del primo negozio italiano di Starbucks, la celebre catena internazionale di caffetterie. 

Il primo punto vendita del colosso sarà aperto, come ormai noto da mesi, in Piazza Cordusio a Milano: la vera e propria apertura al pubblico, dopo la prima inaugurazione, sarà invece consentita a partire dal 7 settembre. 

L’azienda aveva annunciato l’apertura milanese ormai mesi fa lanciando anche la prima ricerca di personale per il punto vendita: la caffetteria di piazza Cordusio però sarà più speciale del solito e non il classico locale Starbucks.

Frappuccino all’italiana (vagamente ispirato a Starbuck’s)

frappuccino

Forse non tutti lo conoscono perchè in Italia non è ancora arrivato e forse non arriverà mai, ma chi è stato all’estero ed è passato davanti all’insegna Starbucks ha certamente varcato la soglia, anche solo per ritrovare l’atmosfera celebrata nei film e nelle serie televisive americane, e senza dubbio se ne è uscito con il bicchierone “usa e getta” carico di frappuccino.

starbucks

Il frappuccino, una specie di frappè al cappuccino, costituisce il prodotto di spicco della catena di caffetteria. Secondo quanto ha rivelato la multinazionale il frappuccino è nato nel 1995 dall’idea di un assistente manager. Ne esiste anche una versione light, messa in vendita dal 2004 con il 54% delle calorie del normale frappuccino, ed una decaffeinata.

Il Frappuccino è uno dei simboli della globalizzazione e lo bevono in 43 paesi del mondo, dalla Russia all’Egitto, mentre in Italia per motivi che già noi di Ginger&Tomato abbiamo approfondito, gli appassionati di Starbuck’s si sono dovuti rassegnare. Ma se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto, no?