Si sa, la cucina è italiana è la cucina italiana, ma spesso e volentieri, sopratutto in vacanza, è impossibile non assaggiare le specialità di qualche altra nazione… qualche volta con risultati non troppo lusinghieri.
In Spagna si mangia bene molto bene: è dalla penisola iberica che arrivano i migliori ricordi gastronomici una volta terminata la vacanza, al contrario dell’Inghilterra che in quanto a gastronomia viene bocciata senza possibilità di recuperare. Lo conferma una recente indagine condotta da Deliveroo/Doxa in merito alle mete turistiche più gettonate all’estero e alle loro cucine.
Basta andare in Spagna per poter apprezzare il rito delle tapas, piccoli stuzzichini che vengono serviti in tutta la penisola dalle 20 alle 22. Simbolo della convivialità, sono piccoli assaggi di diverse pietanze diffuse in tutta la Spagna nate originariamente in Andalusia per poter accompagnare lo sherry, il classico vino spagnolo che veniva coperto da un piattino vuoto (per tenere lontano le mosche).
Nel corso del tempo i piattini sono stati riempiti da diverse squisitezze, ciascuna diversa per ogni regione e preparate con le pietanze caratteristiche della zona. Vediamo le tapas più diffuse, semplicissime da preparare.
Si festeggia il 15 giugno il #Tapasday, la giornata che da tre anni a questa parte celebra il terzo giovedì del mese di giugno pintxos e tapas gli stuzzichini più amati della Spagna.
Il Tapasday viene contemporaneamente festeggiato non solo in Italia, ma anche in 30 Paesi, dalla Spagna alla Francia agli Stati Uniti, dal Giappone all’Argentina fino alla Norvegia. E per festeggiare questi deliziosi stuzzichini che possono essere serviti freddi o caldi sono in programma iniziative e appuntamenti che promuovono e diffondono la cultura gastronomica iberica legata al suo modo di socializzare all’insegna della convivialità.
Oggi, 22 ottobre 2015, si festeggia il Tapas Day, ovvero la Giornata Mondiale delle tapas. Si tratta di un’occasione unica per celebrare i piccoli tipici antipasti appartenenti alla tradizione spagnola. Questi non saranno protagonisti solamente in patria: diversi Paesi del Mondo, tra i quali anche l’Italia, si preparano ad offrirli a chi vorrà gustarli. Si tratta, quindi, di un evento internazionale volto a promuovere la cultura gastronomica spagnola.
Il salmorejo è una zuppa fredda di origine spagnola, in particolar modo di Cordova, ed è anche la ricetta che vi propongo oggi per la serie Expo2015. Arriva dalla Spagna, dunque, questa preparazione che si presenta come una densa ed avvolgente vellutata a base di pomodori, pane, aglio e olio d’oliva. Come si prepara il salmorejo è molto più semplice a farsi che a dirsi: di seguito trovate dosi e procedimento per ottenere un risultato impeccabile.
Ancora una ricetta da Expo2015, direttamente dalla Spagna. La torta di Santiago è un dolce tipico della cucina galaziana noto per il suo impasto a base di mandorle e per il fatto di essere reperibile non solo nella città ma anche lungo il percorso effettuato dai pellegrini durante il famoso Cammino. Nonostante venga preparata tutto l’anno, il mese di luglio, durante il quale si festeggia il Santo omonino, e la prima settimana di agosto la vedono protagonista assoluta.
Anche le tapas di verdure, come quelle al formaggio e uova, si avvicinano molto al nostro modo di concepire sia l’aperitivo fuori casa che l’antipasto prima di iniziare un pranzo o una cena tra amici. Anzi, possiamo dire che durante gli happy hour sono proprio le verdure a fare un richiamo alla tradizione culinaria italiana, cosa che le tapas rappresentano in tutta la loro totalità per la cucina tradizionale spagnola. Quante volte ci sarà capitato di mangiare una parmigiana di melanzane durante un aperitivo, io ne ho viste di molto carine, mono porzione, così come le cruditè vengono intinte negli intingoli e nelle salse che rappresentano una parte della nostra cucina, mi viene in mente ad esmpio la bagna caoda per il Piemonte o delle salse al pesto, per la Liguria.
Ma ritorniamo alle nostre tapas. Questo è il capitolo conclusivo del nostro excursus spagnolo, chiudiamo in bellezza con queste delizie in miniatura, colorate e saporite.
Peperoni piquillo ripieni
Ingredienti per 8 peperoni: 8 peperoni piquillo freschi (o altri peperoni allungati rossi e non piccanti), 6 pomodori secchi, 2 cucchiai di pinoli, 6 olive verdi, 300gr. di formaggio di capra, ½ cucchiaino di timo secco, 2 cucchiai di olio d’oliva.
Riscaldate bene il forno. Nel frattempo lavate i peperoni, sistemateli su una teglia oleata e poneteli in forno per una decina di minuti. Quando si formeranno le bolle, tirateli fuori e metteteli in una busta di plastica, chiudetela e teneteli da parte. Mettete i pomodori secchi in acqua tiepida per 10 minuti, tostate i pinoli senza olio, snocciolate le olive e tagliatele a cubetti, quindi sgocciolate i pomodori e tagliateli a dadini. Lavorate il formaggio con il timo e l’olio, poi aggiungete i pomodori, i pinoli e le olive. Scuotete la busta con i peperoni per facilitare la spellatura, poi prendeteli, spellateli, togliete il picciolo e da sopra eliminate i semi. Riempiteli con il composto di formaggio, disponete poi i peperoni su un piatto da portata e accompagnateli con pane fresco o focaccine.
Ricomincia il nostro viaggio nel mondo delle Tapas. In estate possono davvero diventare un modo per provare nuove ricette, imparare a mescolare nuovi gusti, attingendo dalla tradizione spagnola che mescola i sapori del mediteranno, europei, che conosciamo bene, con tocchi d’Africa e d’Oriente, e in questo modo fa sì che tutte queste piccole preparazioni siano estremamente gustose, tradizionali e al tempo stesso esotiche.
Come per la prima mandata di ricette, iniziamo anche stavolta con le tapas di carne.
Sfogliatine di pollo e mandorle
Ingredienti per 42 sfogliatine: 500gr. di pollo, 2 pomodorini, 1 confezione di pasta fillo, 1 cucchiaio di paprica, 1 cucchiaino di cumino, cannella in polvere, 55gr. di uvetta tritata, 60gr. di mandorle tritate, 1 cipolla, 2 cucchiai di prezzemolo, 4 cucchiai di vino bianco, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, 50gr. di burro.
Fate dorare le mandorle in una padella con poco olio, poi scolatele e mettetele su carta assorbente. Fate poi dorare la cipolla, insaporitela con gli odori e dopo qualche minuto aggiungete il pollo tagliato a pezzettini, fatelo dorare bene da tutte le parti. Aggiungete poi anche i pomodori, l’uvetta, il prezzemolo, le mandorle e il vino, coprite e lasciate cuocere a fuoco lento per 15 minuti. Dopo di che scoperchiate e lasciate che il sugo si rapprenda. Nel frattempo preparate 14 fogli di pasta fillo e tagliatene ognuno in 3 strisce, di circa 15 cm l’uno. Irrorate le strisce di burro e poi piegatele in due nel senso della lunghezza. Mettete un cucchiaio del composto di pollo sulle strisce, ripiegate poi l’angolo superiore sinistro lungo la striscia e l’angolo inferiore destro sull’altro lato. Ripetete il procedimento per tutti i rettangoli. Disponete le sfogliatine su una teglia, spennellatele di burro e infornatele per 20 minuti a 180°.
Questi piattini di verdure riescono a offrirci, grazie al loro triofo di aromi e di colori, il vero profumo dell’estate, e secondo la tradizione delle tapas, richiamano visioni del mediterraneo e dell’oriente, si destreggiano tra spezie e sapori che riescono anche a farci fare il giro del mondo. Sono piccole delizie da portare in tavola, che colorano l’atmosfera e si fanno assaporare con leggerezza, creando nuove suggestioni e combinazioni sorprendenti.
Gran pisto manchego
Ingredienti per un vassoietto: 1 peperone verde, 1 peperone rosso, 1 zucchina grande, 1 melanzana, ½ kg. di pomodori maturi o in scatola, 1 cipolla rossa, olio d’oliva, sale.
Sbucciate e tritate la cipolla. Lavate i peperoni e puliteli bene, tagliateli a dadini, fate lo stesso anche con la melanzana e la zucchina. Se i pomodori sono freschi privateli dei semi e tritateli. In una padella soffriggete la cipolla con poco olio, quando si sarà imbiondita aggiungete i peperoni e dopo qualche minuto anche la zucchina, la melanzana e il pomodoro. Cucinate per una ventina di minuti, a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Le verdure dovranno disfarsi quasi del tutto. Salate a piacere, mescolate ancora e servite subito. Il pisto manchego può essere gustato anche freddo.
Barcellona e il cibo di strada. Questa città riesce ogni volta ad elargire momenti preziosi! Basta lasciarsi andare, abbandonarsi al fluire delle sue strade e stradine, rinunciando al concetto di vacanza super-organizzata e dedicandosi amabilmente al dolce peregrinare. Quindi per una volta lasciate a casa la vostra guida o l’agenda colma di indirizzi, indicazioni e suggerimenti per raggiungere i migliori ristorantini che la città vi propone, sbarazzatevi di preconcetti e tutte le nozioni culinarie che con gli anni avete appreso e arrendetevi al fato: siete a Barcellona! Dietro ogni angolo ci sarà sicuramente qualcosa di interessante da soprire!
Seguendo il proprio naso, affinando intuito e sesto senso gastronomico, è facile imbattersi in situazioni come questa. Barcellona è una città fatta di tradizione e di innovazione. Il beato girovagare mi ha portato a scoprire la famigerata calçotada popular, una delle tradizioni più diffuse e famose in tutta la catalogna.
Cultura popolare, arte del mangiare in strada e Nostra Signora la Cipolla. Ecco gli ingredienti per una riuscitissima calçotada popular.
Ma in concreto di che si tratta? Stiamo trattando di cipolle alla brace e una ottima salsina di pomodoro. Vi sembra poco? Beh, continuate a leggere e rimarrete sorpresi da questa inebriante grigliata vegetariana, e capirete perchè è così famosa in spagna.
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