Eataly festeggia i suoi primi 10 anni: era il lontano 27 gennaio 2007 quando a Torino apriva il primo punto di una nuova realtà gastronomica che nel corso degli anni si è consolidata diventando un punto di riferimento dello slow food e dell’enogastronomia di qualità con oltre 33 punti vendita.
Molte le iniziative promosse nel corso del mese per festeggiare Eataly: il calendario si concluderà il 27 gennaio con un brindisi e il taglio della torta in tutti i punti vendita alle 17.30, e con la Cena Stellata.
Si lavora a pieno ritmo ad Eataly, negozio di alimentari che aprirà a Roma il 21 giugno e che è già famoso in tutto il mondo per aver portato la gastronomia italiana e la cultura del buon cibo in giro per il globo, dall’America al Giappone. Pastaioli, fornai, pizzaioli, verdurai, macellai, pescivendoli e chi più ne ha più ne metta: a Eataly è quasi tutto pronto per aprire le porte al pubblico che insieme ad un originale mercato, nella vastissima area situata a Piazzale XII Ottobre 1492 troverà migliaia e migliaia di metri quadri dedicati alle golosità italiane e aree didattiche e emozionali, che hanno il compito di educare i clienti su storia, cultura e caratteristiche dei prodotti in esposizione.
Nato da un’idea dell’imprenditore Oscar Farinetti, Eataly conta già 19 punti vendita, 9 in Italia e dieci in tutto il mondo da Tokio a New York. Quella di Roma però sarà la sede più grande, ben 17 mila metri quadri, 23 ristoranti, 14 mila prodotti in vendita e un Centro Congressi insonorizzato che può ospitare fino a 500 persone per gli eventi enogastronomici.
La storia italiana, quella vera, è la storia della nostra cucina nata tra le tavole della nostra tradizione regionale, che da nord a sud si è arricchita anche grazie alla genialità degli chef che l’hanno saputa valorizzare. Il libro “Cronache golose” di Slow Food Editore racconta questa meravigliosa storia servendosi dell’aiuto di 50 chef che hanno segnato la storia della cucina italiana e che hanno impreziosito un libro veramente prezioso per tutti gli appassionati della buona cucina. Presentato in maniera eccellente dalla prefazione di Alessandro Baricco, il libro “Cronache Golose” di Marco Bolasco, direttore di Slow Food Editore, e Marco Trabucco è il racconto della storia personale di 50 chef, dal loro primo approccio alla cucina, alla gavetta fino ad arrivare alla svolta. Percorsi personali, storie di vita e dei locali più famosi del nostro Paese che si intrecciano in un continuo salto tra il passato e il presente.
Tenetevi liberi questo fine settimana, succolente proposte vi attendono. Preparatevi ad andare a Genova, nel nuovo Padiglione B del quartiere fieristico, progettato da Jean Nouvel e affacciato direttamente sul mare. Dal 17 al 20 aprile il protagonista sarà il Mediterraneo, con i suoi pesci, le sue storie e anche le sue problematiche. Tutti pronti per Slow Fish 2009.
Torna anche quest’anno l’appuntamento organizzato da Slow Food e Regione Liguria. Siamo alla quarta edizione di questa manifestazione internazionale a cadenza biennale dedicata al mondo ittico.
Convegni, incontri, laboratori e degustazioni vi aspettano al quartiere fieristico di Genova. Una importante occasione di dibattito, confronto ed esplorazione del settore ittico che coinvolge tutto il Mediterraneo e le sue culture. Ruolo centrale dell’evento è l’educazione del gusto: master of food, aiutare il consumatore e aiutare il mare attraverso la spesa guidata con un personal shopper per scoprire l’immensa varietà dell’ecosistema del nostro mare e i risvolti gastronomici.
Educare all’acquisto, laboratori del gusto, cucine di strada, teatri del gusto…. sono solo alcuni degli eventi laboratori e seminari proposti in questa IV edizione di Slow Fish 2009.
Nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, per pochi giorni agli inizi di dicembre, si potrà respirare un’atmosfera antica, che avrà come protagonista quello che, soprattutto nel passato, era considerato l’”oro verde”, ovvero l’olio nuovo, l’extravergine. Dal 5 al 8 dicembre 2008 la Festa dell’Olio Nuovo presenterà ai visitatori, ai buongustai, agli addetti ai lavori e ai curiosi uno dei fondamentali prodotti tipici di qualità della Puglia: olio extravergine.
Lo scorso week-end a Monte San Biagio, nel Lazio, si è festeggiata la sagra della salsiccia. Un occasione per gustare questo tipo di salsiccia, presidio slow food, ma anche per promuovere il riconoscimento della denominazione di origine protetta per il prodotto tradizionale.
Questo tipo di salsiccia è nota per la presenza di semi di coriandolo passati in forno per essere più croccanti e facili da schiacciare. L’impasto, per il quale si usano solo ingredienti del territorio, dopo un riposo di almeno 12 ore viene insaccato in budella naturali di suino con spago vegetale nella caratteristica forma a catena.
L’uso del coriandolo risale all’ epoca della dominazione saracena: la spezia dall’ aroma molto forte copriva il sapore della carne di maiale tanto da giustificarne il consumo vietato dalla religione islamica. La ricetta che proponiamo oggi ha un classico sapore invernale così da scaldarci in queste fredde giornate di febbraio.
Salciccia all’uva (ingredienti per 4 persone)
12 piccole salsicce a grana fine
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
40 acini di uva bianca da tavola
sale
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