Pensate che il semolino sia un ingrediente un po’ noioso? Non è cosa in effetti, ma tutto dipende dalla ricetta: gustando gli sformatini di semolino con la mozzarella cambierete certamente idea.
Si tratta di sfiziosi sformatini in monoporzione che possono essere serviti in tante occasioni diverse, perfetti anche per la festa della donna, per una cena fra amici, ma adatti anche come piatto unico e completo.
Un fritto economico che piace ad adulti e bambini: il semolino frittocroccante è la rivisitazione del classico semolino, una ricetta tradizionale dell’Emilia Romagna particolarmente appetitosa. La sua bontà consiste soprattutto nella sua semplicità, nella panatura croccante e nell’interno morbido e cremoso.
Nonostante si tratti di una ricetta che viene tradizionalmente associata alle feste di Natale, in realtà viene preparata durante tutto l’anno perché è semplice da preparate, è gustosa e molto invitante. Potrete scegliere la forma che preferite optando ad esempio per divertenti forme geometriche come piccoli rombi o triangolini.
In occasione delle Festa della Donna prepariamo un secondo piatto leggero e contraddistinto dal colore giallo tipico della mimosa, il fiore simbolo della giornata.
Gli sformatini al semolino sono l’ideale da preparare per un menù colorato (magari all’insegna del giallo), ma anche in altre diverse occasioni. Sono particolarmente leggeri, ma regalano un senso di sazietà non indifferente, sono anche adatti all’alimentazione dei bambini e vengono arricchiti dalla presenza della mozzarella.
Gli gnocchi di semolino al salmone affumicato rappresentano una rivisitazione allettante del classico piatto che siamo abituati a mangiare, ovvero i famosi gnocchi alla romana. Considerando che il procedimento di preparazione base degli gnocchi sia uguale, ciò che cambia sostanzialmente è il condimento, una salsa cremosa e gustosa ottenuta facendo cuocere insieme i porri con il salmone ed unendo poi la panna. Inutile dire come il sughetto che ne viene fuori si presti in maniera eccezionale a completare il piatto.
Gli gnocchi alla romana, li abbiamo rivisti di recente nella loro versione tradizionale, rappresentano un’alternativa ai soliti primi piatti. Differiscono dai comuni gnocchi, come abbiamo detto, per il fatto di venire preparati con un composto a base di semolino che li rende così perfetti per essere accompagnati da qualsiasi condimento. Il classico, a base di burro e parmigiano, non è dunque il solo. Ecco qualche idea a riguardo.
Gli gnocchi alla romana rappresentano un famoso primo piatto di origine laziale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare essi non sono però i classici gnocchi ai quali siamo abituati. Si presentano come dei dischetti tondi fatti di semolino, precedentemente cotto nel latte e arricchito con formaggio grattugiato, solitamente parmigiano o grana e tuorli d’uovo. I dischetti ottenuti vanno posti in una teglia da forno e conditi con del burro ed ancora formaggio, salvo poi essere passati in forno caldo per la gratinatura finale.
Arriva direttamente dalla trasmissione la prova del cuoco questa ricetta, precisamente dalle mani di Sergio Brarzetti, garbatto cuoco che, nello spazio dedicato alla rubrica Passo a due, si cimenta insieme ad Antonella Clerici nella preparazione di piatti sfiziosi. In questo caso insieme hanno dato vita ad un piatto invitante, una sorta di rivisitazione di un classico, gli gnocchi di semolino con verdure. Piatto preparato con verdure di stagione, la zucca, i broccoli, i topinambur, gli champignon e tanto altro ancora.
Oggi vi propongo la preparazione di un dolce che secondo me ha la massima difficoltà, non tanto per la ricetta in sé, che potremmo quasi definire simile a un raviolo dolce o una pastina di frolla ripiena di crema, ma perché come tutti sanno, non solo i napoletani, le sfogliatelle frolle e ricce sono un’istituzione classica della pasticceria napoletana, e pensare di prepararle in casa scatenerà necessariamente un confronto con quelle deliziose che vengono sfornate nelle famose pasticcerie e arrivano a casa, a volte ancora calde e con profumo incredibilmente piacevole, avvolte nella loro carta decorativa. Se siete pronti a tutto questo andiamo allora a preparare le sfoglietelle frolle!
Il cocco, croce e delizia degli appassionati di dolci e pasticcini, ma anche di torte, mousse e gelati! Preparando questi buonissimi bastoncini al cocco e servendoli a degli amici andrete incontro a una classica situazione, del tipo: chi li ama alla follia, li divora perchè adora qualsiasi prodotto al cocco e per chi ama questo sapore i biscotti, morbidi o croccanti, di solito sono il massimo.
E poi c’è chi li odia, chi non sopporta nemmeno l’odore, chi pensa che il cocco possa essere quasi velenoso e non mangia niente che ne abbia anche solo l’aroma! Chiaramente poi ci sono delle vie di mezzo, ad esempio io amo molto il cocco nelle preparazioni salate ed esotiche, non sono un’appassionata dei dolci però, posso assaggiare un biscotto o una fetta di torta, ma dopo qualche morso già il sapore mi risulta un po’ stucchevole, a dirla tutta! Comunque sia, ottimi per i bambini, per la merenda e per la fine di un pranzo o di una cena in compagnia, ecco la ricetta per questi deliziosi bastoncini al cocco.
La ricetta della torta di semolino e ricotta, nota come migliaccio, è la ricetta regionale che come da tradizione, si fa il martedì grasso a Napoli. Tenetela quindi in considerazione nel caso aveste intenzione di festeggiare il martedì grasso in compagnia, tenuto conto che sarà l’ultimo giorno disponibile del Carnevale, e poi tutti a dieta. Anticamente la farina di miglio brillato veniva usata per molte ricette, cosicché il nome migliaccio, che deriva per l’appunto dal miglio, è stato attribuito a molti piatti regionali di cui rappresentava l’ingrediente principale. Nella cucina moderna la farina di miglio è stata sostituita dal semolino, con il quale oggi in tutta la provincia di Napoli, si prepara il migliaccio napoletano.
Il migliaccio è un dolce semplice da preparare, buono per ogni occasione ed anche molto economico. L’importante è avere una buona ricotta. Io me la sono procurata freschissima per provare questa ricetta e il risultato è stato eccellente. Quindi con un dolce così buono possiamo concludere il menu di Carnevale. A pranzo una bella fetta di lasagna o un bel piatto di tagliatelle per festeggiare il Carnevale e una fetta di migliaccio per concludere in dolcezza!
La volete una ricetta per un antipastino sfizioso? Bene, ve la do io, (in realtà la ricetta non è affatto mia, ma avendola preparata già diverse volte è come se la sentissi tale): si tratta delle frittelle di patate e yogurt. Non le solite frittelle di patate, ma definiamole pure alternative data la presenza di yogurt e semolino nell’impasto. Le frittelle di patate e yogurt sono state preparate diverso tempo fa da Anna Moroni nella trasmissione “La prova del Cuoco”. Possono essere servita sia così al naturale che con un cucchiaio di panna acida e dei pezzetti di alici marinate. Ovviamente se non trovate in giro la panna acida potete tranquillamente prepararla in casa aggiungendo alla panna fresca qualche goccia di limone e lasciandola riposare qualche ora in un luogo asciutto. A dir la verità io le ho sempre proposte al naturale, evitando qualsiasi aggiunta.
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