Tiramisù alle fragole… con il latte alle fragole!

Ecco una ricetta alternativa e molto molto veloce per la preparazione del tiramisù alle fragole. Credo proprio di aver già detto in più occasioni che non sono un’appassionata, né per quanto riguarda la preparazione né a livello di gusti e preferenze, dei dolci freddi e semifreddi, quelli che si mettono in frigo e non in forno, il cheesecake ad esempio è una delle mie più note preparazioni ma ci tengo ben a precisare che io mi riferisco a quello cotto, e non alle sue varianti che vanno dritte dritte in frigo! Detto ciò, il mio fidanzato adora il tiramisù e lo prepara molto bene, quindi mi è capitato di mangiarlo spesso a cene o pranzi con gli amici, ma nonostante questo, non ne sono una gran fan. Questa ricetta alternativa però la trovo simpatica, visto che andiamo ad intingere i savoiardi nel latte alle fragole, quindi il tempo che comunemente si perde a preparare i caffè, o in questo caso a mettere insieme un composto di fragole che sia succoso e dolce, bè, viene eliminato, perchè il latte alle fragole si compra al supermercato!

Un Dessert Estivo, lo Zuccoto al Melone


I Meloni sono i protagonisti dell’estate. Sono adatti per essere usati negli antipasti, così come nelle insalate e infine perfetti nei dessert. Di recente ho provato a fare questo delizioso zuccotto con melone e savoiardi. L’ho trovata su un vecchio numero della rivista “La Cucina Italiana” e questa ricetta mi ha stuzzicato talmente tanto che ho voluto provare subito a farla. Quella sera avevo ospiti, un misto tra adulti e bambini, e pertanto ho voluto utilizzarli come cavie per testare questo dolcetto fresco e anche piuttosto salutare. La cosa a cui dovete stare attenti é la varietà del melone: preferibilmente scartate quelli retati ed optate invece per i francesini o i tamaris, che non solo sono più dolci ma anche molto più polposi. Se avete dei bambini tra i commensali non utilizzate il rum “vero” ma sostituitelo con una fialetta all’aroma di rum oppure con della vaniglia.

Il dolce di Pasqua? Cheesecake ai frutti di bosco

Adoro letteralmente i cheesecake, fosse per me ne divorerei in quantità industriali, ma  tutto quel formaggio misto a panna, a yogurt o, in questo caso al latte condensato, non contribuiscono di certo a farne un dolce leggero, anzi direi tutto il contrario. Il bello di questo tipo di dolce di origine americana, è che ci si può sbizzarrire davvero con la fantasia e con le decorazioni. Fedeli all’originale o meno, esistono i cheesecake allo yogurt, alla ricotta, al mascarpone, alla panna, e poi al cioccolato, con crema, alla frutta, persino alla zucca! L’altro giorno, pensando al menù di Pasqua, mi sono detta che avrei potuto proporre come dessert proprio un cheesecake ai frutti di bosco, philadelphia e latte condensato. Un salto in paradiso praticamente. Il difficile, o forse no, sarà trovare dei bei frutti di bosco che con i loro colori sgargianti renderanno la tavola ancora più allegra.

I savoiardi: ottimi da soli, ideali come base di molti dolci

savoiardi

I savoiardi, se fatti bene, li adoro. Di fronte a quelli confezionati storco sempre il naso, li utilizzo solo per preparare il tiramisù quando ho fretta, ma non mi soddisfano più di tanto. Per me il vero biscotto savoiardo ha una consistenza consistenza  friabile e molto spugnosa. Quando sono freschi adoro intingerli nel latte fino a quando non si inzuppano del tutto, pura goduria. Ma oltre ad essere consumati da soli costituiscono la base di molti dolci, primo fra tutti, il tiramisù, ma anche le charlotte o la zuppa inglese. O ancora possono essere serviti con le coppe di creme varie. L’accorgimento fondamentale nella preparazione dei savoiardi è senza dubbio l’operazione di “montatura” delle uova, si deve ottenere un composto molto gonfio, chiaro e spumoso, e inoltre si deve fare in modo, quando si aggiunge la farina, di versarla gradatamente e di mescolare il tutto dall’alto verso il basso. Per quanto riguarda la cottura, invece, state molto attenti a non farli bruciare ma solo colorire leggeremente. Inoltre la pasta base per i savoiardi, chiamata anche pasta savoiarda, è ideale per la preparazione delle delizie al limone.

Charlotte alla crema duchessa

charlotte

Per la preparazione di questa torta Charlotte alla crema duchessa è assolutamente necessario un veloce ripasso della preparazione della crema pasticciera, visto che è un ingrediente base per questa torta.

Crema pasticciera

Ingredienti: 5 tuorli d’uovo, 1 cucchiaino di farina, 150gr. di zucchero, ½  litro di latte, 25gr. di burro, ½ stecca di vaniglia

Mettete il latte in un pentolino, fatelo scaldare e diventare ben caldo, senza farlo mai bollire. Aggiungete la stecca di vaniglia e lasciatela in infusione mentre mantenete il latte alla stessa temperatura, bollente, sul fuoco. In una casseruola sistemate lo zucchero e aggiungete i 5 tuorli d’uovo, sbattete bene e quando il composto sarà omogeno aggiungete la farina setacciata e mescolate di nuovo, fino ad amalgamare di nuovo tutti gli ingredienti.
Aggiungete al composto preparato il latte bollente, dopo aver tolto la stecca di vaniglia, poi ponete sul fuoco e cuocete il tutto a fiamma moderata per una decina di minuti, mescolando di continuo. Una volta tolta dal fuoco la crema aggiungete il burro e continuate a mescolare fino a che la crema non si sarà raffreddata, evitando che si formi una leggera pellicola in superficie.

Una volta pronta la vostra crema dovete dividerla in due parti, in una ciotola mettetene una quantità minore rispetto alla metà, visto che andrà unita alle castagne, proprio per dar vita a una purea di castagne, mentre l’altra parte di crema vi servirà così com’è.

Anche stavolta vi ho proposto una variante della torta Charlotte, in fondo non è molto difficile trovare on line quella classica con la crema bavarese, mentre queste sono comunque ricette più originali, sia questa, che quella proposta la scorsa settimana che non aveva nemmeno i savoiardi, la charlotte semplice alle pere.

La zuppa inglese … ma all’ananas

ananas

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche giorno fa mi è venuta un’improvvisa voglia di ananas, dopo averne mangiato un paio di fette così al naturale, ho deciso che non mi bastava. Da golosa quale sono ho pensato a un dolce da poter preparare a base di questo frutto, ma niente. Tra le riviste di cucina, i libri ed i foglietti dove puntualmente appunto ricette e spunti, e che, sempre puntualmente non riesco a trovare quando mi servono, non ho trovato niente che mi andasse a genio.

Allora ecco che si risveglia in me il famosissimo principio secondo il quale ” guarda che cos’hai in dispensa e crea un dolce“, e così è stato. Avevo una confezione di savoiardi per di più già aperta da utilizzare, niente panna o yogurt o ricotta, ma una crema si può sempre preparare ed allora ho dato vita ad una zuppa inglese, si, però rivisitata: la zuppa inglese all’ananas. Ora vi racconto come ho proceduto…

La Cucina Veloce: Il Trifle ai Lamponi

trifle lamponi

TEMPO: 20 minuti + 5 minuti la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE : si | BAMBINI: si

In questo periodo mi sto dedicando molto ai dolci, e credo che si veda dalle ricette che sto postando. Il fatto é che spesso la cucina estiva si basa su frutta e verdura e con tutta la scelta di meravigliosa frutta che mi trovo davanti tutti i giorni la conseguenza é inevitabile: ricette per preparare dolci estivi freschi e veloci! Il Trifle é un dolce tipicamente inglese ma importato in tutta Europa proprio per la sua versatilità e rapidità di preparazione. La ricetta che vi metto oggi é con i lamponi, ma sarà perfetto anche con le pesche o con le ciliegie. Per quanto riguarda la base poi quella classica é fatta con la sponge cake, ma andranno benissimo dei ritagli di pan di spagna o anche dei savoiardi.

Come fare il tiramisù: mascarpone, uova e cioccolato per un pieno di energia!

Non si conoscono con certezza le origini geografiche del tiramisù: a contendersene la paternità ben tre regioni: la Toscana, il Piemonte ed il Veneto. Attorno a questo dolce sono nate numerose leggende, legate alle sue ipotetiche virtù afrodisiache.

La versione ufficiale, riconosciuta a larga maggioranza, vuole che il tiramisù nasca a Siena, nel XVII secolo e sia stato preparato in onore del granduca di Toscana Cosimo de’ Medici, goloso di dolci. I pasticceri volevano preparare un dolce che rispecchiasse la personalità del duca: gustoso ma non troppo elaborato, un qualcosa di grande con ingredienti semplici. Così nacque il tiramisù, il cui nome originario era zuppa del duca, proprio in onore di Cosimo dei Medici.
Fu proprio lui a portarlo da Siena a Firenze, e da lì si diffuse in tutta Italia, soprattutto fra i nobili, che gli attribuivano proprietà afrodisiache. E poprio da questa “associazione di idee” sembrerebbe derivare l’attuale nome Tiramisù (…).

La versione non ufficiale, invece, narra che a inventare il Tiramisù sia stato un pasticcere torinese in onore di Camillo Benso conte di Cavour, per sostenerlo nella sua difficile impresa di unificare l’Italia.
Anche il Veneto ha una sua versione in merito: sembra che il tiramisù sia stato inventato nel ristorante “el Toulà” di Treviso situato all’epoca nei pressi di una casa chiusa e servito appunto per “tirare su”.