I Meloni sono i protagonisti dell’estate. Sono adatti per essere usati negli antipasti, così come nelle insalate e infine perfetti nei dessert. Di recente ho provato a fare questo delizioso zuccotto con melone e savoiardi. L’ho trovata su un vecchio numero della rivista “La Cucina Italiana” e questa ricetta mi ha stuzzicato talmente tanto che ho voluto provare subito a farla. Quella sera avevo ospiti, un misto tra adulti e bambini, e pertanto ho voluto utilizzarli come cavie per testare questo dolcetto fresco e anche piuttosto salutare. La cosa a cui dovete stare attenti é la varietà del melone: preferibilmente scartate quelli retati ed optate invece per i francesini o i tamaris, che non solo sono più dolci ma anche molto più polposi. Se avete dei bambini tra i commensali non utilizzate il rum “vero” ma sostituitelo con una fialetta all’aroma di rum oppure con della vaniglia.
rum
Il pan di spagna: ottimo da solo, perfetto come base
Sono certa che tutti abbiano provato almeno una volta a preparare il pan di spagna. Sorvolando sulla storica diatriba lievito si o lievito no ( a proposito, io non lo metto), ho constatato che dopo diversi tentativi (fecola, amido, zucchero a velo, etc) e metodi di preparazione provati, questa è la ricetta che preferisco: solo tre ( e sottolineo tre) ingredienti, esecuzione di una facilità imbarazzante, preparazione non velocissima, daccordo, ma proprio quì sta il segreto della buona riuscita. Gli ingredienti? Uova, farina, zucchero. Il segreto? Montare, montare montare: più aria facciamo incorporare al composto, più il pan di spagna sarà soffice e durerà a lungo. Direi che un buon pan di spagna può essere gustato al naturale, magari inzuppato nel latte. Ma se proprio non vi va allora vi do un suggerimento per il suo impiego.
Una cena informale? le Chicken Fajitas son quello che fa per voi
Avete amici a cena? volete preparare un piatto unico? una cosa informale in cui voi non fate sempre da spola tra la sala e la cucina? allora la cucina messicana ci può venire in aiuto con le fajitas. Io le preparo spesso di pollo perché le preferisco, ma naturalmente potete anche utilizzare un altro tipo di carne. In molte ricette delle Fajitas di Pollo trovate che queste vengono preparate con il petto, io preferisco utilizzare invece le cosce disossate. Non sono più costose del petto di pollo ma secondo me sono di gran lunga più buone. Infatti, anche una volta che si saranno intiepidite, continueranno a restare tenere. Poi per preparare delle Fjitas davvero succulente vi consiglio di accompagnarle con del guacamole e la ricetta la trovate qui, con della panna acida e con una salsa piccante di pomodori freschi che potete fare da voi e che trovate sempre nello stesso articolo.
Ancora Carnevale, la ricetta delle frittelle di riso
Continua la saga dei dolci di Carnevale, oggi probabilmente in molti, essendo liberi dal lavoro, decideranno di cimentarsi nelle preparazioni carnevalesche. Anche io, dopo una settimana lavorativa abbastanza intensa credo che mi metterò ai fornelli. Sono ancora indecisa su cosa optare ma molto probabilmente la mia scelta ricadrà sulle frittelle di riso. Se dovessi scegliere quale sia il mio dolce di carnevale preferito sicuramente lo identificherei con queste frittelle. Le frittelle di riso sono quanto di più sfizioso si possa immaginare. Sono molto molto aromatiche contenendo diversi aromi quali quello di limone, quello di arancia, la vanillina e facoltativamente anche il rum. Nella versione che vi propongo oggi (e che decisamente è quella che rispecchia più i miei gusti) non troviamo nè l’uvetta, nè i pinoli, nè i canditi, ma solo riso, candido riso zuccherato che in me risveglia il sapore della tradizione, mi fa pensare alla torta di riso della nonna.
Piccole delizie: cioccolatini al rum
Collegandomi proprio alla ricetta di ieri recupero il tema e lo sposto su una preparazione molto difficile: i cioccolatini fatti
Arrivano le castagne: frittelline e marmellata!
E’ tempo di castagne, anche qui su Ginger&Tomato ce ne siamo accorti e vi stiamo consigliando tutte le ricette che la nostra fantasia, i nostri amici, i nostri parenti e i nostri ricettari ci hanno a loro volta descritto e consigliato! Per oggi io mi butto sui classici, le frittelle e la marmellata, che in teoria potrete anche abbinare per una merenda tutta a base di castagne!
La marmellata è sempre una preparazione speciale, perchè dura a lungo. Quella per la marmellata di castagne poi è una vera e propria passione, è così particolare e dolce che o la sia ama o la odia, un po’ come le castagne, anche se quasi tutti le amano! Come per tutte le marmellate ci vuole un po’ di pazienza per prepararla, in questo caso non c’è semplicemente tanta frutta da sbucciare ma le castagne da cuocere e pulire bene, però il risultato è assicuarato, le marmellate fatte in casa sono davvero un must da non sottovalutare, e oltretutto sono molto semplici da fare, niente di complicato!
Anche le frittelle hanno una preparazione semplice, e come per il castagnaccio vi basterà avere sotto mano un po’ di farina di castagne per prepararle spesso e senza troppa difficoltà.
Plumcake al cioccolato e nocciole, un incontro infallibile
TEMPO: 45 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa
VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Il plumcake al cioccolato e nocciole è una bomba di gusto. Anche di calorie per la verità, non è certo una ricetta light questa, ma perché dobbiamo sempre star li a pensare a quanto una cosa ci farà ingrassare? Se dobbiamo proprio farci del male (anche se non credo che questo cake possa mai farlo) mangiamo una fetta di plumcake ed abbandoniamoci in un vortice cioccolattoso. Questo è un dolce che non può mancare nel ricettario di torte di ogni amante del cioccolato che si rispetti.
Il plumcake al cioccolato e nocciole ha un gusto deciso ed inimitabile. Le nocciole si sposano benissimo con la cioccolata fondente, l’incontro tra questi due ingredienti regala sempre grandi soddisfazioni. Se utilizzate un tipo di cioccolato che contenga almeno il 75% di cacao otterrete un risultato decisamente migliore. Se proprio volete esagerare, una volta freddo cospargete il plumcake con una glassa di cioccolato e granella di nocciole, la fine del mondo.
Un dolce delicato, la torta di carote
TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Mi è capitato tante volte di parlare di alimenti, o proprio di piatti, che adoro, che mangio con estremo piacere, e che amo cucinare. Ecco, le carote non fanno assolutamente parte di questi! Fin da bambina non le ho mai amate molto, eppure sono miope praticamente da sempre, e questa cosa che le carote fanno bene alla vista me l’hanno ripetuta migliaia di volte, ma non ha mai avuto presa su di me. In pratica non mi piacciono in nessun modo, riesco a mangiarle quasi con piacere solo alla julienne, ma diciamoci la verità: quelle che si acquistano già pronte solo da condire non sono mai buone, risultano sempre secche, ma è troppo una noia mortale mettersi a prepararle alla julienne le carote!
Si parte proprio dalla preparazione, odio pelarle, a differenza delle patate che si pelano con facilità e poi al pensiero di gustarle il sacrificio si fa volentieri, per le carote è un’altra storia, e poi se non sono belle dure diventa anche un pochino complicato effettuare l’operazione. Mi ritrovo spesso a inserile nelle insalate, al naturale o lessate, ma puntualmente, ogni volta, quando mi faccio il piatto le scanso, ne prendo pochissime solo perchè in fondo “fanno bene”, ma la maggior parte restano nella ciotola!
E’ più forte di me, ma proprio per questo ho deciso di proporvi questo dolce, perchè in fondo, come ingrediente di una torta, riesco a mangiarle e gustarle davvero con estremo piacere!
Dolci d’estate: il budino della zia Ida
TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO
Questo dolcino, nonostante il nome che richiama quasi immediatamente ai fanciulli e nonostante il resto del titolo “zia Ida” che può far pensare a qualcosa di genuino e un po’ casereccio, bè, diciamo che il testo della ricetta potrebbe davvero portarvi fuori strada!
Questo budino è davvero adatto per una serata tra amici. Offrite qualcosa da bere, magari di forte, whisky, rum, o anche qualche cocktail che però non sia molto fruttato, e poi vi presentate ai vostri ospiti, magari in giardino, o sul terrazzo, ma andrà benissimo anche nel vostro salottino, con questo delizioso budino superalcolico! Certo, può andare bene anche dopo una cena, ma io credo sia davvero perfetto se invitate a casa degli amici direttamente sul tardi, perchè fuori è troppo caldo, o perchè sono amici che non vedete da tempo e volete fare due chiacchiere tranquillamente, insomma, questa è un dolce davvero da gustare come se fosse un liquore di quelli vischiosi, che si bevono lentamente, ed è giusto ogni tanto concedersi anche una serata così, senza fretta, evitando il caldo dei locali e la confusione dei banconi, senza però farsi mai mancare qualcosa di buono da mangiare e da offrire.
Torta Pina Colada
TEMPO: 2 ore e 45 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI/NO
Questa torta prende il nome e il gusto dalla famosissima bevanda alcolica Pina Colada. Gli ingredienti per preparare il cocktail, che poi sono gli stessi usati per la farcitura della torta, sono rum chiaro, latte di cocco e succo d’ananas, o anche ananas a pezzetti o tritato.
Questa bevanda è originaria di Porto Rico, è le sue prime preparazioni sembra risalgano agli anni ’60, anche se esistono alcune versioni senza latte di cocco già dagli anni ‘2o e pare che nei Caraibi, già intorno al 1950, si parlasse e si bevesse questo succo alcolico fatto da ananas, cocco e rum. Comunque sia nella Vecchia San Juan, ovvero un piccolo quartiere di San Juan, capitale di Porto Rico, esiste una targa in cui viene ricordata la creazione della prima Pina Colada.
Il cocktail va preparato nel blender (frullatore) utilizzando anche i cubetti di ghiaccio. Mettete 7-8 cubetti nel frullatore, poi inserite gli ingredienti in queste dosi: 2/10 di latte di cocco (o batida di cocco), 3/10 di rum chiaro, 5/10 di succo di ananas o circa 3 fettine di ananas. A questo punto frullare tutto, stando ben attenti a non far sciogliere completamente il ghiaccio. Versare poi il cocktail in un bicchiere a tulipano e guarnire con una ciliegia o con uno spicchio d’ananas. Ricordare bene che i frammenti di ghiaccio devono rimanere in modo che si sentano un po’ in bocca, e anche che se si utilizza la batida non cambierà il sapore, ma umenterà solo la gradazione alcolica.
A questo punto prepariamo anche la torta, che nessuno vi vieta di servire dopo una cena fuori o a casa, quando la notte avanza, proprio accompagnata dal suo cocktail d’origine.
Cioccolata calda a Margone di Trento la sera del 24 dicembre
Chi può dimenticare i palcoscenici e le trame di Chocolat, con l’affascinante gitano impersonificato da Jhonny Depp che ammette di andare pazzo per la cioccolata calda preparata con tanto amore dalla dolciaria più sensuale? Un film che straborda di cioccolata e lascia lo spettatore con i lacrimoni agli occhi e l’acquolina in bocca.
Praline, tofee, palline al caffè, torte di crema di cioccolato, cioccolatini alla nocciola e al cioccolato bianco, dolci con cioccolato fondente, invenzioni di zucchero, latte e cacao: lo scenario non è lo stesso, certo, ma pure gli somiglia molto. Dalla pellicola cinematografica alla vita vissuta: dalle colline della Bretagna a Margone di Trento, a farla da padrona è pur sempre il cioccolato.
La Caïpirinha, esperienza brasiliana
Torta mimosa per la festa della donna
Torta mimosa (ingredienti per 6/8 persone)
- 6 uova
- 180gr di zucchero
- 75gr di farina
- 75gr di fecola
- un pizzico di sale
- 500gr di latte
- 4 tuorli
- 100gr di zucchero
- 25gr di farina 00
- scorza di limone
- cannella, vaniglia (facoltativi)
- 200gr di panna da montare
- 50gr di zucchero a velo
- Rhum o succo di arancia per bagnare il pan di Spagna
Barbecue: non solo carne! Fichi alla griglia, per esempio…