La Frittata al Forno con Ceci e rosmarino un secondo piatto vegetariano

Credo proprio che le uova siano il mio alimento preferito. Mi piacciono sia assolute, sia montate nei dolci, sia nei soufflè, e sia infine per preparare delle soffici e deliziose frittate al forno. Quella che vi propongo oggi é una frittata prettamente invernale, farcita con i ceci ed il rosmarino: perfetta come secondo piatto anche per la cena di “magro” della Vigilia di Natale ed invitante e golosa per i vegetariani. Potete preparare questa frittata in una teglia rotonda ma anche in una rettangolare, così potrete tagliarla a quadrotti e servirla comodamente sia ad una cena in piedi che ad una seduti. Comunque per quanto riguarda il ripieno potete davvero sbizzarrirvi, ad esempio con robiola e zucchine oppure con porri e bacon, o ancora con piselli e menta, insomma avete solo l’imbarazzo della scelta!

Secondi di natale, bocconcini di maiale al pepe verde

Se siete alla ricerca di un secondo di carne da inserire nel menù natalizio, vi consiglio i bocconcini di maiale al pepe verde, un piatto estremamente gustoso ed invitante che farà la felicità di chi ama questo tipo di carne.  I bocconcini di maiale al pepe verde sono molto gustosi ed hanno un sapore intenso. Daltronde non potrebbe essere altrimenti vista la lista degli ingredienti previsti nella ricetta: maiale e pepe verde in primis, panna, senape, rosmarino e brandy, il tutto a fondersi in una salsina cremosa ed avvolgente che accompagna i nostri bocconcini.

Il pepe verde, ricavato da una pianta asiatica, è una spezia molto utilizzata in cucina, con il filetto costituisce un abbinamento ideale. Il pepe verde, se fatto fermentare, diventa il conosciutissmo pepe nero, mentre fatto maturare del tutto, si trasforma in quello bianco. Ma veniamo alla preparazione dei nostri bocconcini di maiale al pepe verde: innanzitutto i bocconcini di carne vanno fatti rosolare in una padella con il burro, il pepe verde ed il rosmarino. Una volta ben cotti, (è importante farli cuocere bene) vanno tenuti da parte al coperto.

L’Arista ripiena al Forno, un secondo di carne delizioso per i giorni delle feste

Mi piacciono gli arrosti ripieni, trovo che siano succulenti da gustare e molto comodi da preparare. Infatti basta avere un bravo macellaio che vi sappia fornire della carne di prima qualità, per il resto dovrete davvero solo riempirlo ed arrotolarlo. A cuocerlo poi ci penserà il fuoco mentre voi vi dedicherete ad altre attività. Almeno questo é il mio modo di vedere l’arrosto, ovvero un secondo piatto davvero perfetto per ogni occasione, soprattutto per la cuoca. Io in questa ricetta ho utilizzato l’arista di maiale perché trovo che sia una carne piuttosto delicata ed anche economica ma se preferite potete anche sostituirla con della vitella. Per il ripieno poi ho utilizzato le verdure di questa stagione ovvero i carciofi perché secondo me sono strepitosi ed anche molto delicati nei ripieni della carne ma lo stesso potete anche utilizzare dei funghi champignon se preferite. Infine una raccomandazione: l’arrosto deve cuocere lentamente in modo che potrà fare quella bella crosticina croccante sulla superficie, per cui mi raccomando niente pentola a pressione!

Una Zuppa tutta Vegetariana contro il Freddo!

Allora il freddo é proprio arrivato e con lui anche la neve. Non so voi ma a me piace proprio quando nevica, quei bei fiocchi che cadono dal cielo ed io che sto sotto con mia figlia che tentiamo di catturarli e di mangiarli, é davvero divertente. E poi c’é il freddo, quello bello e secco che ti mette una fame da leone e una gran voglia di cose calde e confortanti ed allora cosa c’é di meglio di una zuppa!?forse davvero niente. Il bel sapore bollente che ti entra dentro e ti scalda come l’abbraccio di una grande mamma, insomma é una di quelle cose che ti fa sentire al sicuro ed allora perché non preparare una bella zuppa tutta vegetariana e gustarla insieme alle persone che vogliamo coccolare? pertanto eccovi la ricetta di oggi, adatta a tutti: grandi, piccini e vegetariani, una bella minestra di fagioli bianchi, zucchine, porri, ceci e pomodori!

Il friccò all’eugubina, un piatto tradizionale del Natale in Umbria

Sarà perchè in Umbria nacque San Francesco (che ricordiamo è l’inventore del Presepe nella forma che noi tutti conosciamo), sarà perchè qui da sempre si vive una spiritualità diffusa, sarà per l’aria che si respira, ad ogni modo è difficile trovare un’altra regione in cui sia tanto sentita la tradizione del Natale. Il Pranzo di Natale in particolare, per i veri tradizionalisti è uno dei momenti più attesi dell’anno. Infatti in questa occasione si riuniscono le famiglie e si cucina a volte anche per giorni, per presentare in tavola i piatti della tradizione, che a volte si mescolano dando vita in ogni casa a un menu particolare, straordinario, composto da varie portate. Molte delle portate che si cucinano a Natale sono piatti tradizionali delle regioni italiane, che in occasione del Natale arrivano sulle tavole a testimoniare che le buone abitudini a tavola non sono state dimenticate. La ricetta di oggi proviene da Gubbio ed è un piatto tipico della tradizione culinaria di questa città, che spesso viene proposto come secondo piatto durante il pranzo di Natale. Si tratta di una preparazone di carne o misto di carni cotte in tegame di coccio, tipica di Gubbio, che somiglia molto ad un misto di carni alla cacciatora. Si possono usare il pollo, il coniglio, l’anatra, l’agnello, il tacchino, la faraona, il manzo. Si serve con la crescia cotta sul panaro o con la torta al Testo.

Il pranzo di Natale nel Lazio con l’abbacchio al forno con patate.

Oggi parliamo di una ricetta davvero tradizionale e conosciutissima. L’abbacchio al forno con patate, insieme all’abbacchio a scottadito, è una delle ricette laziali più conosciute e apprezzate in tutta Italia. Per chi non lo sapesse, l’abbacchio è un agnello destinato al macello ed è considerato una vera specialità della cucina tradizionale romana. È un prodotto alimentare famoso nella tradizione agricola di Roma e in generale di tutta la regione Lazio. Fin dai tempi antichi, l’abbacchio romano rispecchia l’importanza che ha l’allevamento ovino nel Lazio e la fede verso un prodotto di prima qualità, nell`Agro Pontino infatti sono presenti degli allevamenti di agnello molto rinomati ed antichi. Il termine abbacchio probabilmente, deriva dal latino baculum, il palo dove i pastori legavano gli agnelli per assicurarsi di non farli scappare. Si tratta di una carne tenerissima perchè si ottiene da agnelli giovanissimi che ancora non brucano l’erba e si nutrono solo di latte materno. Il profumo invitante di questa pietanza ed il suo aspetto succulento ed ambrato, sono in perfetta armonia con il clima gioviale tipico delle festività, quando tutti si riuniscono attorno al tavolo riccamente imbandito. La sua carne di colore rosa tenero è particolarmente adatta ad una cottura al forno ma può essere cucinato anche alla cacciatora oppure si possono cucinare le costarelle con una ricetta tipica della cucina romanesca. La tradizione romana prevede che l’abbacchio o agnello al forno sia una ricetta tipica del periodo natalizio e  pasquale.

Zuppa di ceci e castagne, una tradizione del Natale in Abruzzo.

Il nostro viaggio tra le tradizioni culinarie delle regioni italiane oggi approda in Abruzzo. Per la prima volta parliamo delle zuppe di Natale, una portata molto comune nei pranzi di Natale o della vigilia perchè, complice il clima rigido, c’è più voglia di gustare piatti confortevoli e caldi. L’Abruzzo è una terra ricca di lavoro e di passione, di storia e di ideali.
Questa regione mantiene intatte le sue tradizioni gastronomiche. Pastorizia ed agricoltura sono attività ancora ben sviluppate e la gastronomia propone gusti forti e genuini, la cucina è robusta nei sapori. Dominano nei piatti abruzzesi aromi e spezie e le ricette sono espressione di una cucina semplice, sia per ingredienti che per modalità di cottura, ma non per questo poco gustosa. La ricetta di oggi è quella della zuppa a base di ceci e castagne, un piatto tipico del pranzo di Natale. Ingredienti poveri dunque, ma al contempo gustosi, che mixati nelle più astruse combinazioni, sono in grado di stuzzicare il palato come pochi piatti al mondo. La tradizione culinaria abruzzese è molto variegata e molto legata alla sua conformazione geografica. Ecco quindi che nelle zone di mare le zuppe di pesce e la materia ittica la fanno da padrona, con la loro freschezza e la loro originalità.  Se invece ci avviciniamo alla catena montuosa appenninica ed al Gran Sasso, possiamo subito notare come le tradizioni dei contadini e degli allevatori  che solevano sfamarsi con i frutti della terra e della propria transumanza, siano ancora vive nella cucina.

Spaghetti alla Chitarra con Ragù d’Anatra, un piatto d’effetto per le festività natalizie

Questa ricetta é davvero straordinariamente semplice e gustosa. Potete prepararla per il pranzo di Natale e sarà un successone, ma potete anche proporla ad un pranzo in famiglia in una fredda domenica invernale. Leggendo la ricetta vi renderete conto che il Ragù d’Anatra preparato in questo modo é non solo molto veloce  ma anche buonissimo, inoltre vi eviterà quegli spiacevoli incidenti degli ossicini e cartilagini tra i denti che capitano con i ragù dei volatili. Infatti in questo caso si tratta di un ragù al coltello preparato con il petto dell’anatra, che essendo carne rossa andrà appena cotto. Per la pasta da condire invece io vi consiglio degli spaghetti alla chitarra che saranno perfetti me se preferite potete anche utilizzare delle tagliatelle o addirittura delle pappardelle, a voi la scelta!

Torta salata con champignon e taleggio

Chissà perchè ogni anno durante questo periodo, vengo presa dalla voglia irrefrenabile di preparare torte salate. Il bello è che non mi limito a preparare quelle di cui sono sicura della riuscita, ma mi diverto, di volta in volta, a modificarle o ad aggiungere uno o due ingredienti diversi, a quelli base. Devo ammettere di essere stata fortunata finora e di non aver combinato pasticci “culinari”. Come questa volta in cui mi sono cimentata nella torta salata con funghi champignon e taleggio. Solitamente utilizzo la pasta sfoglia, ma questa volta, avendo più tempo a disposizione ho deciso di preparare da me la base: una pasta brisee aromatizzata al rosmarino. Forse è stata proprio la voglia di sperimentare questo tipo di pasta il motivo scatenante della scelta di questa torta salata. Il resto l’hanno fatto gli ingredienti della farcia: champignon, taleggio e prosciutto crudo, dei sapori che si sono armoniosamente fusi creando un ripieno eccezionale.

Bella stagione tempo di grigliate: spiedini di filetto alla brace

Finalmente con l’arrivo della Primavera si può ricominciare ad accendere il Barbecue, non trovate che sia une vera meraviglia? il profumo della carne cotta alla brace é una delizia! Mi piace stare tutti in compagnia all’aperto senza formalismi a goderci un bella grigliata di carne o anche di pesce. E visto che a mio parere la brace é sinonimo di prato, scampagnata e relax perché non cuocerci sul carbone dei bei spiedini, in modo da poter mangiare direttamente con le mani? quelli che vi propongo oggi non sono dei spiedini economici anzi sono piuttosto costosi perché vengono preparati con il filetto di manzo. Però se volete potete utilizzare anche del filetto di maiale purché lo facciate cuocere un pochino di più. Il tutto sarà poi accompagnato da una splendida insalata di cetrioli, pomodori, peperoni e rucola condita con olio evo, sale, origano ed un cucchiaio di yogurt intero.

Prepariamoci alla Pasqua con l’Arrosto di Maiale con Verdure dolci


Lo so che a Pasqua si mangia l’agnello e io lo adoro, ma a molte persone non piace granché. Dicono di sentirlo troppo “carnoso” e troppo selvatico. Ed allora ecco un’alternativa per chi non gradisce questo tipo di carne: l‘arrosto di maiale con le verdure dolci.  Ovvero con carote, spicchi di zucca e patate dolci. Secondo me il grasso del maiale viene molto spento dall’accostamento con questo tipo di verdure, ma volendo ne potete utilizzare tranquillamente delle altre. L’importante é che il maiale sia davvero di primissima scelta e che facciate fare la marinatura. In questo modo la carne non solo si ammorbidirà ulteriormente ma acquisterà anche un sapore ancora più ricco e speziato. Per quanto riguarda la cottura poi, come ho già detto, l’arrosto al forno risolve davvero gran parte dei nostri problemi. Bisogna solo infornare l’animale per almeno 2 ore, per il resto fa tutto il gas. So che adesso va tanto di moda la pentola elettrica “slow cooker” come va di moda la macchina del pane. Ma credetemi sono tutte cose che potete fare con il gas ad un costo molto ma molto inferiore.

Una ricetta per la Pasqua: l’Agnello stufato con le Lenticchie


Quanto mi piace l’agnello, adoro quel suo sapore forte e delicato allo stesso tempo e mi piace anche il fatto che sappia così tanto di carne. Lo so che questo farà storcere il naso ai vegetariani ma non posso farci niente, il fatto é che per noi cuochi ogni ingrediente ha la sua particolarità. Inoltre aggiungeteci il fatto che sono praticamente onnivora ed il gioco é presto fatto. Comunque questa ricetta é palesemente dedicata a chi non solo mangia la carne, ma soprattutto a chi la gusta a pieno in tutto il suo sapore. Si tratta anche di una ricetta piuttosto insolita  per questo tipo di carne che solitamente si prepara arrosto, alla cacciatore oppure alla scottadito, ma che volete ci vuole sempre un’idea originale da portare in tavola, soprattutto durante le feste! e quindi per festeggiare anche questa Pasqua nel pieno rispetto delle tradizioni che prevedono il consumo “dell’agnello sacrificale”  vi propongo questa ricettina piuttosto semplice, gustosa e soprattutto profumata!