I roccocò napoletani rappresentano un dolce tipico campano. Altro non sono che dei biscotti di forma tonda che ricordano quella di una ciambella e abbastanza grandi, almeno rispetto quelli tradizionali. I roccocò hanno un inconfondibie sapore ottenuto grazie all’impasto ricco di spezie, mandorle e agrumi. Sono caratterizzati da una consistenza abbastanza dura, ecco perchè vengono solitamente accompagnati da spumante o liquori vari nei quali possono venire anche inzuppati a piacere.
roccocò
Biscotti di Natale, facciamo il punto!
Uno dei momenti che preferisco delle festività natalizie, l’ho già detto, sono i pomeriggi passati in cucina a sfornare biscotti. Negli anni ne ho tirate fuori dal forno quantità industriali, sono passata dai biscotti della tradizione italiana, quelli che non hanno bisogno di “ritocchi” o aggiunte, perchè “sono buoni così”, a quelli classici nelle loro diverse varianti regionali. Sono andata alla ricerca ed ho così scoperto dei biscotti di Natale nuovi per me, di altri paesi, venendo a conoscenza di nuove tradizioni e sapori. Natale si avvicina, e come ogni anno preparerò diversi tipi di dolcetti da offrire agli amici e da regalare. Che ne dite di fare il punto della situazione sui più “famosi” biscotti di Natale?
Caffè Renzelli: un aroma antico dal cuore di Cosenza
Nel cuore del centro storico di Cosenza, sorge un luogo magico, dove si respirano antichi sapori e l’aria è impregnata di storia, vecchi racconti, antiche e nuove leggende che si intrecciano attorno ad un unico sapore: l’aroma inconfondibile del caffè Renzelli. Il locale si trova sul colle Pancrazio, uno dei sette colli della cittadina calabrese, lungo corso Telesio e si affaccia sulla piazza dedicata ad Aulo Giano Parrasio, fondatore dell’Accademia Cosentina. Vicinissimo alla Cattedrale, al teatro Rendano e alla chiesa di San Francesco d’Assisi, dove è conservata la famosa Croce Bizantina, dono di Federico II alla Cattedrale.
Fondato nel 1801 da Raffaele Ferrari, trisavolo dell’attuale proprietario, con l’insegna di Caffè Galicchio, diventò presto punto di ritrovo di intellettuali e letterati, dei signori acculturati della Cosenza bene, che fino a tarda sera lì si davano appuntamento per ascoltare le orchestrine di dame viennesi, che suonavano sul marciapiede di fronte per allietare la conversazione. Erano due salette, la rossa e la verde, dal colore dei divani allineati lungo le pareti.