Un primo senza glutine: il riso pilaf

Ecco un’altra ricetta della cucina internazionale. Il riso pilaf è una ricetta di origine turca ma molto utilizzata in tutto il Medio Oriente. E’ semplicissima da preparare e ottima da abbinare a secondi piatti di pesce, carne o verdure, accompagnati da intingoli o salse, al curry, paprika o spezie varie. La parola pilaf si riferisce al metodo di cottura del riso, molto diversa da quella del comune riso. Nonostante la sua origine turca, il riso pilaf si prepara con un particolare riso coltivato in India, nella zona dell’Himalaya: il riso Basmati, caratterizzato dalla forma lunga e sottile del chicco e dal profumo speziato che si sprigiona durante la cottura.

Il riso pilaf è un ottimo accompagnamento per carni, pesce e verdure: se siete tentati di arricchirlo potete farlo aggiungendo al riso dell’uvetta, fatta dorare nel burro e delle mandorle da unire al riso a fine cottura. Il riso pilaf può essere anche una buona idea per vegetariani, che lo possono accompagnare con delle verdure miste cotte nel modo preferito. Io lo mangio spesso accompagnato dal pollo al curry o dalle verdure miste cotte in forno con una spolverata di paprika.

Riso alla cantonese, una ricetta internazionale senza glutine

Mi piace tantissimo la cucina esotica e amo sperimentare in cucina. In genere amo molto la cucina mediterranea dell’area greca e tunisina, con sapori speziati e salsine piccanti. La cucina orientale invece non è di mio gradimento, ma qualche ricetta però è davvero deliziosa. Una di queste è la ricetta conosciutissima del riso alla cantonese, portata molto comune al ristorante cinese e nota in tutto il mondo.

Il riso alla cantonese, è una pietanza di origine cinese, molto gradita e popolare sia perché molto vicina ai gusti europei e sia perché presente nei menù dei numerosi ristoranti cinesi sul territorio italiano, che spesso la consigliano abbinata a piatti con intingoli, come il pollo alle mandorle o il maiale in agrodolce. Il riso poi, è una portata sempre presenta nella cucina cinese perchè viene consumato in sostituzione del pane, assente nella cucina cinese.

Il riso alla cantonese si prepara adoperando del riso a grana lunga (tipo basmati) lessato e saltato (preferibilmente nel wok) insieme ad ingredienti come piselli, prosciutto, cipolla, uova strapazzate e salsa di soia.

Riso freddo all’indiana

riso indiano

TEMPO: 1 ora| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Questo piatto è estremamente sostanzioso. E’ ricco di ingredienti, pollo, prosciutto, funghi, cipolline, uvetta, ed è anche speziato, come sempre accade quando si prepara un piatto della cucina indiana. In più però c’è una variante.

Questa ricetta mi è stata passata da una mia cara amica, che ha provato a fare un’esperimento molto semplice, quest’estate, ma che potrete riproporre ancora adesso in autunno. Il riso, una volta lessato, si stende sul piatto da portata, e lo si lascia raffreddare completamente, infatti dovrà essere cotto assolutamente al dente, e con il riso Basmati è molto semplice. Quando il riso si sarà raffreddato adagiate sopra di esso la preparazione di pollo e funghi, caldissima.

Il risultato è un piacevole contrasto, dettato non solo dal caldo e freddo, ma ampliato dalla leggera consistenza del riso e dalla sua delizatezza, che va a sposarsi con il gusto forte del condimento composto da molteplici ingredienti. Provare per credere!

Cucina vegetariana: riso basmati con verdure, profumo d’Oriente

Riso basmati

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi ci manteniamo sul leggero e per la cucina vegetariana gustiamo un ottimo riso saltato in padella con verdure insaporito con salsa di soia. Vi dirò che da quando ho scoperto la salsa di soia la metto ovunque, spesso in sostituzione dell’olio o dell’aceto per condire. E’ uno degli ingredienti base della cucina orientale, infatti la prima volta che l’ho utilizzata è stata per provare in casa gli involtini primavera. E’ ideale per insaporire zuppe e minestre ma anche le carni, io ci preparo spesso una salsina agrodolce da leccarsi i baffi.

Viene aggiunta ai cibi durante la loro preparazione per facilitarne la digestione, ma nel caso di questo piatto, già leggero di suo, serve più che altro ad aumentarne il gusto. La ricetta è semplicissima basta saltare in padella le verdure tagliate a cubetti ed unirle al riso in padella facendole insaporire ben bene. Per rendere questo riso un piatto unico aggiungete degli straccetti di pollo o della carne di maiale, prediligendo una parte magra.

Cucina estiva ed esotica: sushi di salmone affumicato e avocado

sushi-di-salmone

TEMPO: 15 minuti | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Il riso Basmati fa parte della categorizzazione dei risi esotici. Ha un sapore molto particolare, che lo contraddistingue, infatti richiama il legno di sandalo. Cuoce molto velocemente, in circa 12 minuti, e ha bisogno di una minore quantità di acqua rispetto al riso a grani duri. In molte ricette orientali ed esotiche, in cui fa da accompagnamento, ho trovato come consiglio la cottura in forno, in una pirofila, con una quantità d’acqua  (meglio brodo) moderata, che copra il riso ma non di più, in questo modo risulta sempre al dente e saporito.

Altro elemento fondamentale di questa ricetta sono le alghe nori, che se vi siete già cimentate nella preparazione del sushi conoscete bene. Una curiosità: sono le uniche alghe ad essere coltivate. Erano già conosciute ai tempi dei Romani, in Irlanda e in Galles, dove venivano utilizzate con i fiocchi di cereali o nelle insalate. Sono un’importante fonte di fosforo, proteine e vitamina A, e infatti fanno parte in buona misura della cucina orientale e giapponese. Si sposano particolarmente bene con il riso, e come sappiamo sono perfette per avvolgere il sushi. Se non le avete mai acquistate potrete trovarle senza troppi problemi nei negozi di macrobiotica o di alimentazione naturale.

Ricetta per un primo piatto orientale: Riso Basmati Pilav

riso-pilav

TEMPO: 50 minuti circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo piatto è molto interessante. Il riso basmati si presta alla perfezione come accompagnamento di solito, basta scaldarlo, in acqua o nel brodo, e poi può essere servito insieme a della carne o del pesce, come se fosse un cous-cous, oppure, visto che siamo in estate, a un misto di verdure fresche, ben condite, in modo che il loro leggero sughetto possa bagnare il riso. Inoltre il riso puo’ accompagnare anche un piatto di legumi. Abbiamo imparato anche noi a utilizzarlo come se fosse pane!

Anche questa variante di basmati ha le sue buone qualità, infatti una volta pronto risulterà molto speziato, un sapore che non appartiene alla nostra cultura, ma che oramai noi tutti conosciamo, sia perchè ci cimentiamo in cucina in preparazioni orientali, sia perchè un certo tipo di cucina, dal kebab, passando per i ristoranti cinesi e giapponesi, finendo poi con quelli indiani e thailandesi, stanno andando per la maggiore in questo ultimo periodo.

Questo risotto potrete gustarlo come primo piatto, o volendo anche come piatto unico, magari finendo il pasto con delle verdure, ma potrete anche utilizzarlo proprio come accompagnamento, un po’ più forte e e deciso, da sistemare al centro della tavola accanto a un piatto di spezzatino e a un pò di verdure, peperoni, melanzane, zucchine, carote, in modo da poter mescolare tutto insieme. Pasto unico, pasto orientale, nuovi sapori.

La ricetta del pollo al curry: India ma non troppo

Le Spezie di vari tipi, profumi ed odori di ogni genere, mi fanno pensare all’India. Forse sarà perché collego sempre l’incenso, ed il suo caratteristico profumo alle divinità indiane, o perché l’odore pungente delle miscele della curcuma, del cumino, del coriandolo e dei spettacolari masala, mi ricordano un ristorantino indiano che ho frequentato per lungo tempo.
Sta di fatto che ogni tanto gironzolando per le vie della città, mi imbatto nei profumi emanati dalle friggitorie indiane, che spargono tra gli stretti vicoli del centro vapori all’aroma di spezie dal sapore esotico. Un aroma che prevale su tutti, è quello del curry (o meglio, di quello che in occidente intendiamo come tale, e che probabilmente è uno stretto parente proprio del Garam Masala).

Magica polverina color ambra, ingrediente fondamentale della cucina indiana, miscela di erbe aromatiche dal potere afrodisiaco, il curry, sembra esser nato per condire il pollo e la carne ovina, le usanze religiose indiane, infatti, se non direttamente vegetariane, vietano il consumo di carne di vacca, ed della carne di suino. Ma la cultura indiana che trabocca di colori e odori, sa inventare miscele sempre nuove per poter variare i sapori delle carni, dando vita a piatti calorici, raffinati e tentatori.