Un Dolce Estivo: il Semifreddo ai Mirtilli e Cannella

MIRTILLI

TEMPO: 15 minuti | COSTO: medio |DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Finalmente é estate e come sempre siamo alla ricerca di nuovi e gustosi dolci di stagione da mangiare insieme ai nostri amici, magari siamo anche alla ricerca di merende golose e nutrienti per i nostri bambini. Io preparo questo dolce estivo con i mirtilli rossi ma se volete potete tranquillamente sostituirli con delle fragole o delle ciliegie, oppure anche con delle pesche. Il semifreddo é una ricetta davvero semplice e piuttosto veloce da preparare, basta avere delle buone fruste elettriche oppure un Kitchen Aid. Naturalmente é importante utilizzare delle uova fresche o quantomeno bilogiche, si tratta pur sempre di un dolce che non prevede cottura. Per quanto riguarda poi gli aromi ed i profumi io sono un’amante della cannella, però va benissimo anche della vaniglia o del cardamomo, a seconda dei vostri gusti e della frutta che decidete di usare.

La Mousse estiva? quella al Cioccolato di Nigella

mousse cioccolato

TEMPO: 20 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

Spesso in estate si prediligono i dolci a base di frutta, la cucina estive é sempre un pochino più light rispetto a quella invernale. Tuttavia mi capita a volte di avere una gran voglia di cioccolata e di non avere per niente voglia di accendere il forno. Allora l’altro pomeriggio mi sono messa a sfogliare un libro di Nigella Lawson -nota cuoca Afrodite anglosassone – ed ho trovato questa ricetta per preparare la Mousse al Cioccolato “express” come dice lei, ovvero senza le uova ma con i marshmallows. L’avreste mai detto? io sinceramente no, ma siccome nutro grande fiducia nelle ricette di quella donna ho provato a farla ed il risultato é stato fenomenale. Una grande consistenza, ben più leggera della classica mousse ed anche ben più veloce. Tra l’altro potete sempre gustarla con della frutta fresca come lamponi, fragole o cocco.

Cucina Spagnola – L’insostenibile leggerezza dei Churros

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il must in Spagna? Ma i Churros naturalmente!  Deliziosa tradizione di chioschetti in ogni piazzetta di Spagna e Portogallo. C’è chi adora inzupparli nel caffé fumanti la mattina a colazione, chi pensa che siano perfetti con marmellata per merenda, oppure delizia ricoperta di zucchero a velo per accompagnare il té pomeridiano, ma soprattutto poderoso rimedio traboccante cioccolato post sbornia nel rientro a casa dopo le infinite serate spagnole.

In pratica i churros sono una sorta di dolci cialdoni. La ricetta base è molto semplice, quindi sbizzaritevi nel ripieno o semplicemente servirteli con una spolverata di zucchero.

Forse un po’ invernali? Ma con il tempaccio di questi ultimi giorni è nostro preciso dovere fare uno strappo alla regola per ritrovare il buon umore.

Chi ne vuole uno?

Dolci coniglietti Pasquali

E’ arrivato il momento, si avvicina inesorabile. Siamo pronti ad affrontare il fantomatico pranzo, la grande riunione familiare, gli amici, la Pasqua e la Pasquetta? Non facciamoci prendere dall’ansia dei preparativi e dalla trepidazione creativa.

Anche voi tutti gli anni, per ogni santissima pasqua, vi ripromettete di far uscire dalla vostra cucina qualcosa di incantevole e particolare, che riesca a stupire ed accontentare tutti gli esigenti palati….ed invece riuscite  a  malapena a scaturire  banali torte pasqualine, uova di cioccolato iperglicemiche e goffi segnaposto fioriti?

No problem. Quest’anno sarà diverso. Fortunatamente c’è chi corre prontamente in nostro soccorso: rullo di tamburi….ringraziamo calorosamente Bakarella per questa gentile idea, e per tutte le dolci idee che affolano il suo colorato blog.

Lisbona: Fabrico Pròprio e la dolce-enciclopedia portoghese

Piccola guida, breve ma dettagliata, sull’arte dolciaria portoghese.

Lisbona da mangiare, destinazione irrinunciabile per viaggiatori alla ricerca di mete culinarie. Non si può che abbandonarsi al profumo di crema si sparge per le vie della capitale del Portogallo. La colpa soprattutto è della brezza dell’oceano, che mescola e rimescola i profumi.

Destreggiarsi tra i gli invitanti aromi che escono dalle pasticcerie e panifici non è semplice, la produzione della pasticceria portoghese è ampia e pressoché sconosciuta ai più. Ecco che ci viene in aiuto FABRICO PROPRIO, un gruppo di giovani designer che ha realizzato una dolce-enciclopedia.

Dolce Marrakech: Sfenji e frittelle marocchine

Se si potesse stilare un elenco di mete turistiche per golosi, Marrakech sarebbe sicuramente sul podio. Non ci saranno più scuse, appena avrete finito di leggere sarete praticamente obbligati a prendere e partire per assaporare nuovi dolci panorami.

Come se non bastasse la bellezza del paesaggio Marocchino e la magia di trovarsi tra deserto e montagne, o l’atmosfera mistica e caotica della medina. A Marrakech abbandonate i buoni propositi della dieta, il sapore qui è magico: un mondo di accattivanti profumi, generosi piatti e mirabili portate….. impossibile trattenersi.

Dietro la porta delle cucine, arte e tradizione della cucina berbera, ogni mattina magia e mistero tra i fornelli. Queste colazioni ne sono la prova. Piatti traboccanti, da consumarsi con calma e dedizione, ancora caldi, fragranti, con ingredienti locali freschissimi.

Ricette pesce: Pesce con insalata di fagioli

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Non potendone più di mangiare pesce surgelato, perché con il mal tempo che c’è stato in questi giorni i banconi delle pescherie sono alquanto sforniti, sempre con lo stesso sapore, o meglio con poco sapore, sono andato alla ricerca di una ricetta per cucinare il pesce che mi aiutasse ad arricchirlo di gusto.

Di solito, quando il pesce è fresco, non amo le ricette particolarmente ricche che camuffano o coprono il fresco sapore del mare. Ma quando cucino con il pesce surgelato, mi permetto piatti più complessi in cui i condimenti fanno da padroni. Questo è il caso del Pesce con insalata di fagioli.

Una dispensa per il Fine Anno: idee per ricevere gli amici

Non so come succede da voi, ma casa nostra tra il 15 dicembre e Capodanno diventa la tappa incontornabile di amici nostri e dei nostri figli; visite improvvise per farci gli auguri, che ovviamente rischiano di metterci in imbarazzo se ci ‘beccano’ con la dispensa ‘vuota’. Devo dire che mio marito mi ha sempre tenuta in buon allenamento, portandomi sempre a cena l’amico dell’ultimo minuto, per cui ho sempre avuto la tendenza di avere una dispensa ed un congelatore sufficientemente forniti da non fare mai brutta figura, anche quando la ‘sorpresa’ era ancora più ‘grande’ dell’immaginabile.
Ci vuole comunque un minimo di organizzazione. Il segreto è nel mantenere sempre una dispensa ben fornita in alimenti di base, un po’ come si faceva una volta. Ma come definire un alimento di base, quando nelle cucine moderne questi si limitano spesso al minimo indispensabile, spesso per mancanza di spazio, ma anche per il nostro timore di spendere troppo e poi sprecare.
In tempo di feste pero’, particolarmente se siamo soggetti a visite improvvise, ci conviene allargare la dispensa aggiungendo scatolami e conserve vari, prodotti surgelati, formaggi e salumi che ci permettano di improvvisare un menu svariato, dall’antipasto al dolce senza dover correre al supermercato.
Allora cosa dobbiamo scegliere? Eccovi qualche esempio di cosa potete fare con alcuni elementi che potreste includere nelle vostre riserve, partendo da una mia dispensa tipica di questo periodo.

Desserts veloci: Gelato d’inverno

  

L’inverno canadese è difficilmente immaginabile quando si vive in Italia. Quest’aria frizzante e cristallina quasi totalmente priva di umidità quando il termometro scende a picco sotto zero. Questa finissima polvere bianca che svolazza a mezz’aria e si posa leggermente come se fosse talco: come immaginare che tra breve una pesante coltre bianca ricoprirà tutto, facendo scomparire anche i rumori della città?
Questo silenzio quasi irreale che viene rotto solo dagli attrezzi pesanti che lavorano tutta la notte per rimuovere, un camion per volta, tutta la neve che si è accumulata per strada durante la giornata.
È il momento dell’anno in cui ci si ritrova tra amici a casa dell’uno o dell’altro a passare coi relativi figli un fine settimana completo; i bimbi giocheranno tutto il giorno nella neve e la sera, dopo una cena luculliana che avremo preparato facendo a gara tra di noi, ci ritroveremo a socializzare, grandi e piccoli insieme, intorno ad un camino acceso.
È questo il momento forte della serata, il dessert che tutti aspettano e al quale nessuno rinuncia mai: il Gelato d’inverno.
Questa mia ricettina è riservata ai golosoni e se non avete paura di essere popolari, mantenete sempre in riserva questi semplicissimi ingredienti in fondo al congelatore, perchè avrete richieste a ripetizione.
Mirtilli, more, lamponi e fragoline di bosco: tutta frutta ricchissima in antiossidanti che, oltre ad essere coloratissima e profumatissima, crea inesorabilmente una pericolosa dipendenza .
Frutta che è facilissimo comprare tutto l’inverno surgelata a prezzi relativamente ridotti, ma che possiamo anche surgelare noi stessi ad alta stagione.
L’ho chiamato Gelato d’Inverno, perchè lo riservo appunto a questa stagione in cui la frutta fresca è più limitata, ma anche perchè si serve ‘caldo’ a grande sorpresa di tutti.

Dolce leggero al limone

 

Questo dolce leggero al limone è piacevolissimo sia a colazione che a merenda, ma ha il vantaggio di essere sufficientemente delicato da fare bella figura insieme al thè… anche quando invitiamo i suoceri. Si puo’ servire in due versioni, cioè appena spolverato di zucchero a velo, (un sapore più delicato e delizioso freschissimo, appena fatto) oppure imbevuto di sciroppo di limone ( più soffice e saporito anche il giorno dopo).

Riso con salsa di aragosta, semplice sapore di mare

L’altro giorno, mentre ero a far la spesa per i mercati della mia città, sui banconi di una pescheria mi vedo lei, con la sua scorza dura rugosa che assomiglia all’armatura di un cavaliere medievale, dal colore arancione acceso, lei con le sue chele minacciose … sua maestà l’aragosta!

Lei, il più nobile dei crostacei, mi osservava dalla sua postazione d’onore sul banco del pescivendolo, è stato amore a prima vista! Non ho potuto fare a meno di portarla a casa con me. Ho pensato che per una volta è lecito fare una pazzia e ho pagato il mio conto salato.

Ovviamente, visto la spesa non prevista, ho finito di fare provviste e sono corso subito a casa a contemplare la mia amata aragosta. Dopo parecchi sguardi seducenti ho finalmente deciso quale era la sua sorte: Riso con salsa di aragosta.

Cassata al forno, semplice gusto di Sicilia

Torta di ricotta, semplice e gustosa

Oggi propongo una ricetta dedicandola a tutti coloro che conoscono la Sicilia e ne sono rimasti colpiti tanto dalle bellezze paesaggistiche e storiche che dalle specialità culinarie, e a tutti i siciliani sparsi per l’Italia.

Spero che preparando e gustando questo dolce, emblema dell’Isola, possano scacciare un po’ la nostalgia e rivivere i sapori e le sensazioni provate nella loro permanenza in Sicilia.

Una versione più leggera e meno edulcorata della tradizionale cassata è la Cassata al forno, molto semplice da preparare e tanto allettante quanto la coloratissima cassata tradizionale.

Il nome cassata deriva da una scodella tonda usata dagli arabi, la quasat, da cui il dolce prende il nome e la forma, ma la maestria della preparazione si deve alle suore, che anticamente in Sicilia svolgevano il ruolo dei nostri attuali pasticceri. La cassata nei secoli divenne un dolce così diffuso che la diocesi di Mazara del Vallo nel 1575 fu costretta a proibirne la preparazione per impedire che le monache fossero distratte dalle pratiche religiose.

Almond Cake, la torta di mandorle all’americana

Il mandorlo è una pianta originaria dell’Asia, ma il merito di averla piantata e diffusa nel territorio italiano va tutto attribuito ai Romani, che da veri buongustai, apprezzavano il seme di questa pianta, dalla forma allungata e di color avorio, la mandorla.

Chissa però quanti bocconi amari avranno dovuto mandar giù prima di diffondere l’albero di mandorle, infatti, la mandorla dolce, quella che usiamo abitualmente in cucina, ha una sorella, la mandorla amara, che viene usata prevalentemente in farmacia o per la produzione di profumi.

La mandorla oggi è un ingrediente insostituibile della pasticceria mediterranea, la pasta di mandorle, ad esempio, è un elemento che viene usato nella pasticceria francese e tedesca, come in quella siciliana.