Se avete messo a frutto i suggerimenti di Claudia e avete seguito la sua ricetta per preparare le uova in camicia, fare questo piatto sarà per voi un gioco da ragazzi: i Fazzoletti di prosciutto con uova.
Un antipasto simpatico che piacerà pure ai bambini, i Fazzoletti di prosciutto con uova sono un’entrée perfetta. Tra le altre cose i Fazzoletti di prosciutto con uova sono un piatto della cucina senza glutine ed una ricetta economica ma molto d’effetto e di gusto.
Mi piace tantissimo la cucina esotica e amo sperimentare in cucina. In genere amo molto la cucina mediterranea dell’area greca e tunisina, con sapori speziati e salsine piccanti. La cucina orientale invece non è di mio gradimento, ma qualche ricetta però è davvero deliziosa. Una di queste è la ricetta conosciutissima del riso alla cantonese, portata molto comune al ristorante cinese e nota in tutto il mondo.
Il riso alla cantonese, è una pietanza di origine cinese, molto gradita e popolare sia perché molto vicina ai gusti europei e sia perché presente nei menù dei numerosi ristoranti cinesi sul territorio italiano, che spesso la consigliano abbinata a piatti con intingoli, come il pollo alle mandorle o il maiale in agrodolce. Il riso poi, è una portata sempre presenta nella cucina cinese perchè viene consumato in sostituzione del pane, assente nella cucina cinese.
Il riso alla cantonese si prepara adoperando del riso a grana lunga (tipo basmati) lessato e saltato (preferibilmente nel wok) insieme ad ingredienti come piselli, prosciutto, cipolla, uova strapazzate e salsa di soia.
In Sicilia a Carnevale si mangiano in mille modi, ma soprattutto conditi con il ragù di carne e una abbondante manciata di parmigiano. Sto parlando dei maccheroni a cinque buchi, una specialità gastronomica sicuramente catanese, che non so se sia diffusa anche a Messina e Palermo, e che forse è un pochino difficile reperire in altre regioni d’Italia. Ad ogni modo a Catania non c’è festa in maschera se non si mangiano maccheroni a cinque buchi, salsiccia e chiacchiere. I maccheroni a cinque buchi sono dei grossi maccheroni che presentano cinque buchi nel tronco, quattro forellini laterali e uno grande centrale. Questo formato di pasta si presta benissimo ad essere condita con sughi corposi, come quello del ragù perchè tende a riempirsi e a diventare davvero “casereccia”. Mi ricordo ancora quando la faceva mia nonna, la presentava in tavola anche con il sugo di carne, oppure con la salsa di solo pomodoro concentrato. L’importante è che l’intingolo abbia davvero gusto.
Considerato che questo formato di pasta non sarà facile da trovare in giro, potete benissimo sostituire i maccheroni a cinque buchi con un formato di pasta corta molto grossa, rigatoni, paccheri o quello che preferite. La ricetta che vi propongo è semplice ma gustosissima e ricca, tanto che potreste benissimo presentarla come piatto unico.
Quello di cui parliamo oggi è uno di quei piatti tipici della nonna o di una zia un po’ attempata, che sicuramente trovano poco spazio sulla tavola di tutti i giorni perché per realizzarli al meglio ci vuole tempo. Però a me piace tanto il brasato e perciò quando ho un po’ di tempo in più da dedicare alla cucina, è uno dei piatti che preparo più spesso. Il brasato si ottiene facendo rosolare la carne in un grasso (olio o burro o entrambi) e poi ricoprendo con un liquido che può essere brodo, vino o latte alla maniera lombarda e piemontese ed aggiungendo infine le spezie, che possono essere chiodi di garofano, aglio, alloro, noce moscata, zafferano, timo, cerfoglio e pepe nero. Tantissime ricette dunque ma un solo fattore comune: la cottura è lunga, lenta e soprattutto in un liquido che non deve mai asciugarsi completamente.
Quella del brasato alle olive è una versione del brasato più semplice e meno elaborata di molte altre che si possono reperire in giro, infatti tra le altre cose, non prevede la marinatura. Questa ricetta seppur più veloce è comunque squisita. Vi basterà farvi preparare dal macellaio un bel pezzo di scamone di manzo, poi vi serviranno le olive, le erbe aromatiche (alloro e chiodi di garofano), un bicchierino di brandy per spruzzare la carne e del prosciutto cotto. Lasciatelo cuocere molto lentamente, almeno due ore e mezza. Piatto invernale, si accompagna generalmente con dell’ottimo purè di patate.
La brioche salata sembra quasi una contraddizione. In realtà io trovo che sia un antipasto particolare e gustoso, perfetto da servire all’inizio di un pasto tagliata a fette, al posto dei soliti stuzzichini. Questa è la ricetta di una brioche salata, nota anche come “Babà rustico”, ottima servita a fette per un buffet, o per una cena diversa, oppure potete prepararla per uno spuntino speciale o il pranzo fuori di casa. Io la preparo spesso nei periodi più tiepidi dell’anno, tempo di picnic all’aperto, di gite fuori porta, di brunch in terrazza, di festicciole in giardino. E’ una soluzione facile e saporita, perchè contiene anche un cuore di formaggio e prosciutto e poi non è per niente difficile da realizzare. Il babà rustico è un classico della tradizione napoletana e come accade per tutte le preparazioni tradizionali, ognuno ha la propria ricetta. Si tratta di una brioche rustica, farcita con formaggio, prosciutto, oppure salame o mortadella. E’ un piatto che affonda le sue radici nella tradizione culinare campana ma è una ricetta ben nota in tutta l’Italia. Questa è più o meno la mia ricetta, rivisitata da un’amica che ha escogitato la variante senza glutine.
La preparazione della brioche salata è abbastanza semplice, ma serve un pochino di tempo di lievitazione per consentire alla pasta della brioche di diventare alta e soffice. Nella ricetta che leggerete, troverete un ripieno a base di provola affumicata e prosciutto. Però se volete fare qualche variazione e assecondare i vostri gusti, spazio alla fantasia! Potete farcire questa briosche salata con il prosciutto crudo oppure con lo speck e con il galbanino oppure il formaggio groviera.
E continuando a proporvi ricette per smaltire gli avanzi delle feste appena trascorse, dopo aver parlato di pasta, pane e panettone, oggi è la volta del riso. Il riso è un ingrediente molto versatile in cucina, può diventare il protagonista di supplì, arancini, sformati e di tanto altro ancora. Oggi vorrei proporvi le crocchette di riso e piselli. Se vi è rimasto in frigo del riso cotto in bianco, questa è la ricetta che fa per voi. Dovrete procurarvi dei piselli, una mozzarella, delle uova e pochi altri semplici ingredienti per portare in tavola delle sfiziose crocchette.
Il procedimento di preparazione, considerato anche il fatto che il riso dovrebbe essere già cotto, è il seguente: si inzia con il condire il riso riscaldato con del burro e del grana grattugiato. Una volta intiepidito va aggiunto un uovo. Dopo esservi infarinati le mani, operazione che agevolerà la formazione delle crocchette,si andranno a prelevare tante piccole porzioni di riso che andranno appiattite sul palmo delle mani. Al centro andranno posizionati i piselli e la mozzarella a cubetti. Una volta formate le palline andranno passate nella farina, nelle uova rimaste, ed infine nel pangrattato.
Il Prosciutto arrosto é un piatto classico della cucina inglese, si prepara non solo durante le feste di Natale e Capodanno ma anche durante le semplici feste in famiglia. Si tratta infatti di un piatto in realtà piuttosto semplice nel senso che l’unico onero che spetta a voi cuoche é di seguire in maniera molto attenta la cottura in forno in modo da ottenere un arrosto “perfetto”, con una bella crosta croccante in superficie. E per far arrostire bene il vostro prosciutto dovrete incidere diagonalmente la superficie della pelle, in questo modo infatti i grassi usciranno durante la cottura e si andranno a depositare sopra la vostra carne arrostendosi per bene. Se vorrete potrete anche far praticare le incisioni al vostro macellaio di fiducia, in questo modo avrete il compito ancor più agevolato. Quindi alla fine dovrete solo affettare il vostro prosciutto e portarlo in tavola!
Chi lo conosce già al solo sentirne pronunciare il nome sarà invaso da una voglia irrefrenabile, a chi non lo avesse mai sentito pronunciare invece si aprirà davanti un nuovo mondo: sto parlando del casatiello napoletano, una torta rustica dalle origini napoletane, preparato prevalentemente nel periodo pasquale (ma io non mi lascerei perdere l’occasione di proporlo anche durante il periodo natalizio), a base di pasta lievitata.
La preparazione del casatiello napoletano prevede una lunga lievitazione e, come ripieno, una valanga di formaggi e salumi misti, insomma, il trionfo della rusticità! Per la sua preparazione vi consiglio di utilizzare una parte di farina manitoba, come già detto, più ricca di glutine che conferirà al nostro casatiello una morbidezza unica. Mentre per il ripieno c’è da sbizzarrirsi: potete variare a vostro piacimento tra provolone dolce o piccante, fontina, caciocavallo, grana, etc, mentre per quanto riguarda i salumi potete scegliere tra salame, prosciutto e pancetta. L’impasto prevede che venga amalgamata la farina con lo strutto, il pepe ed il lievito, e dell’acqua tiepida.
L’altra sera, dopo tanto tempo, ho invitato a cena una coppia di amici diventati da qualche anno genitori di una fantastica bambina. Non essendo molto competente in materia bambini, ho avuto qualche, anche se sarebbe meglio dire molti, dubbi su cosa cucinare affinché anche la piccola potesse rimanere contenta e soddisfatta della cena. Non restava da fare che prendere qualche idea dalle ricette di Ginger&Tomato! Come base ho pesato di buttarmi sulla frittura … qualcosa tipo … frittelle. Si bene, proprio FRITTELLE!
Vediamo un po’: frittelle di patate alla calabrese? … no, oltre alla piccola ci sono anche i grandi e vorrei cercare di sorprenderli. Frittelle di peperoni e merluzzo? … no, non mi sembra proprio il caso! Frittelle soffici di zucchine alla menta? … forse la bimba con gradisce tanto le verdure ed il gusto della menta, meglio non rischiare. Ma … ora che ci penso, poco tempo fa ho letto una ricetta che sembrava molto interessante ed adatta alla cena. La ricetta delle Frittelle di prosciutto all’americana. Eccolo, è lui il secondo sfizioso ideale per questa cena: le Frittelle di prosciutto all’americana. Come è finita? La bimba è tornata a casa col pancino pieno e contentissima perché ha potuto mangiare con le mani.
Il tortellino è una pasta all’uovo tipica della cucina emiliana, specialmente in occasione delle festività natalizie. La forma ricorda un piccolo anello che la tradizione associa all’ombelico di Venere, ed il ripieno è un misto di varie carni con prosciutto, mortadella, uovo, parmigiano e noce moscata. La paternità della ricetta è da sempre contesa tra le città di Bologna e Modena ed è antichissima, tanto che già lo storico Cervellati, segnala che nel secolo XII a Bologna si mangiavano i “tortellorum ad Natale”. Il più fedele compagno del tortellino è il brodo di cappone, almeno nella ricetta tradizionale. Il cappone è un gallettino nato tra aprile e maggio e castrato ad agosto, quando pesa circa un chilo e mezzo. A Natale ha raggiunto il peso giusto, tra i quattro e i sei chili. Se il cappone, o la gallina, non c’è può prendere il suo posto anche un brodo di manzo. L’essenziale è che il brodo sia a base di carne (con parti grasse e magre in egual misura) e di aromi (sedano, cipolla, carote e prezzemolo). Chi ne ha voglia può aggiungere un pomodoro o una patata. L’acqua è fondamentale (un litro ogni 100 grammi di carne) e va aggiunta di tanto in tanto per compensare l’evaporazione e non per allungare il brodo. Per dar vita al tortellino si deve prendere un pizzico di ripieno, sistemarlo sul quadratino di pasta, e poi chiudere la sfoglia sul ripieno, con una sapiente pressione nei punti giusti. Infine, la cottura. I tortellini vanno cotti con delicatezza, facendoli cadere lentamente, perché non si incollino. Il tempo di cottura è breve, quanto basta per vederli salire a galla. Certo la preparazione del tortellino non è un’operazione semplice, ma vale la pena impegnarsi perchè il risultato è eccezionale e il pranzo di Natale con un piatto del genere, resterà un dolce ricordo per tutti.
Nella nostra cucina ci sono un bel po’ di ricette che si possono preparare per uscire dalla routine quotidiana. In fondo, basta riuscire a ritagliarsi mezz’ora, per riuscire a cucinare diversi piatti gustosi e invitanti. Uno di questi è sicuramente la ricetta delle barchette di zucchine, con il ripieno a base di provola dolce. Tutte le verdure ripiene sono un piatto molto versatile. Basta avere un po’ di fantasia e qualche ingrediente adatto in frigorifero, per avere un risultato eccellente. Il ripieno è sempre a base dell’interno delle zucchine, ma si possono aggiungere gli ingredienti più disparati. Potete usare il pomodoro, la cipolla e la mollica di pane. Oppure potete usare la carne tritata per ottenere un secondo piatto appetitoso. Nel nostro caso, vi propongo un ripieno a base di zucchine, cipolla, provola e prosciutto. Tagliate in due le zucchine e aiutandovi con uno scavino, estraete la polpa e tritatela in pezzi molto piccoli. In una padella rosolate la cipolla e poi aggiungete la polpa di zucchine e gli altri ingredienti. con il composto ottenuto riempite le zucchine e infornatele. Il risultato? Una vera golosità adatta pure ai più piccini.
Già, perchè scegliere se si possono avere tutti e due in un unico piatto? I muffinspizza infatti non sono altro che dei muffins preparati con l’impasto della pizza, ovvero la pasta di pane e con un ripieno degli ingredienti che di solito costituiscono la farcitura della pizza: mozzarella, prosciutto, pomodori, origano e sale.
I muffins pizza sono un’ottima alternativa alla solita pizza, soprattutto quando abbiamo amici a cena e vorremmo stupirli con qualcosa di originale ma che allo stesso tempo piaccia a tutti. Il ripieno dei muffins pizza può variare ovviamente in base ai vostri gusti, al momento ci vedrei bene un ripieno di besciamella e funghi, dato il periodo. Potete sceglierne di preparare di diversi tipi in base alle esigenze di ognuno.
Essendo a base di pasta di pane, i muffins pizza devono essere preparati con un certo anticipo perchè dovranno lievitare come se si trattasse di una normale pizza quindi calcolate bene i tempi se volete portarli in tavola per la cena.
Il più delle volte i piatti gustosi e ben riusciti sono pietanze semplici, con pochi ingredienti e pochi aromi. Sono piatti in cui si riescono a mescolare due o al massimo tre sapori in modo sapiente e misurato. Accostare un ingrediente ad un altro facendo sì che entrambi rispettino le caratteristiche del loro vicino, che convivano insieme senza offendersi. Un concetto, apparentemente, molto semplice. Ma qualche volta la stravaganza di alcuni va oltre questo semplice principio.
Mi scuso per questa breve divagazione critica, suscitatami da un discorso che stavo portando avanti con un mio amico, ma tutto ciò mi sembrava una buona introduzione al piatto di oggi: il Prosciutto con salsa al Madera. Una portata, che come dicevo all’inizio, è molto semplice! Delle fette di prosciutto grigliate accompagnate da una salsa al Madera che stempera il grasso del salume e delicatamente si abbraccia alla tenera carne del prosciutto. Per cogliere meglio la mia opinione non mi resta che invitarvi all’assaggio del Prosciutto con salsa al Madera.
La ricetta di oggi necessita di una lunga spiegazione, non perché sia particolarmente complicata, ma semplicemente perché comprende tanti differenti passaggi. Non mettetevi le mani nei capelli, non ne è il caso! Per tranquillizzarvi posso solo dirvi che la ricetta è molto più semplice di quello che può sembrare e che al termine della preparazione otterrete un delizioso piatto di Involtini alla messicana.
Altro avviso importante, gli Involtini alla messicana, di messicano hanno ben poco. Credo che il nome sia dovuto semplicemente alla loro forma, che ricorda appunto quella degli involtini messicani, ma non sono pronto a mettere la mano sul fuoco! Ok, basta parole di contorno e via a preparare gli Involtini alla messicana.
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