La scarola è uno di quegli ortaggi così versatili che si presta alla preparazione di una miriade di piatti. Sono tante le ricette con la scarola cotta e cruda nelle quali è possibile assaporarne appieno la bontà. Io la trovo ottima in accompagnamento a determinati ingredienti, tipo l‘uvetta ed i pinoli, i capperi e le acciughe, protagonisti di alcuni piatti che vedremo più giù, ma anche cruda è eccezionale, specie in insalate e piatti simili. Ecco una serie di idee e consigli su come utilizzare la scarola in cucina.
pizza di scarole
Pizza scarola, ricetta napoletana
La pizza di scarola è una ricetta tipica napoletana anche se apprezzata nel resto d’Italia. Come detto qualche tempo fa la adoro, e vale lo stesso discorso che ho fatto in occasione della preparazione della scarola imbottita. Trovo infatti delizioso l’accostamento del sapore leggermente amarognolo della scarola con il resto degli ingredienti utilizzati, che sono pressochè identitci a quelli utilizzati per la preparazione di quest’ultima ricetta.
Pizza di scarola di Sergio Barzetti
Dopo avere visto esecuzione ed immagini in Tv del risultato finale, non ho avuto pace fin quando non mi sono messa all’opera con la preparazione della pizza di scarole. Ammirata durante una puntata della Prova del Cuoco e precisamente all’interno della rubrica “passo a due” nella quale Sergio Barzetti insegna ad Antonella Clerici, non senza diverse simpatiche gaffe ed incidenti di percorso della conduttrice, una ricetta da fare insieme, questa versione della pizza di scarole è una di quelle che mi sono piaciute di più, se non addirittura la mia preferita in assoluto.
La pizza di scarole
La pizza di scarole, che avevo precedentemente citato parlando della pizza di bietole, come piatto di mezzo natalizio, è un rustico, tipico della cucina napoletana (praticamente un po’ alla volta vi sto proponendo tutti i classici!), preparato per l’appunto con le scarole, e con altri ingredienti, come i pinoli e l’uva passa, o le deliziose olive nere di Gaeta, e tutte queste bontà vengono racchiuse da un impasto di farina e patate a cui si aggiunge il lievito. Ottima, e soprattutto un altro piatto indimenticabile della cucina napoletana tipica e tradizionale che dà il meglio di sè durante le feste natalizie!
Solitamente la pizza di scarole viene consumata durante i pasti natalizi ma la storia racconta che questo rustico veniva preparato per il pranzo del 24 dicembre, proprio perchè è un pasto sbrigativo e veloce, non troppo pesante se mangiato proprio come piatto unico e serviva a riempirsi lo stomaco senza appensantirsi, nell’attesa del cenone e del successivo pranzo del giorno di Natale, e anche per mangiare qualcosa di veloce mentre si finivano i preparativi per la cena.
Indipendentemente dalle feste natalizie questo è un rustico da provare, perchè è davvero ottimo ed è uno di quei piatti da portare con sè anche nelle cene “in cui ognuno porta qualcosa” oppure da gustare anche come antipasto durante una cena in piedi.
Piatti di mezzo per Natale: torta di sfoglia alle bietole
A Napoli mangiamo la pizza di scarole. Che mi riprometto molto presto di illustrare. Comunque sia durante il pasto Natalizio, e mi riferisco proprio al pranzo del 25 dicembre più che alla cena della Vigilia, è bello e caratteristico avere una portata che riesce a spezzare e ad accompagnare il pranzo. Certo, se parliamo di spezzare è chiaro che è più adatto il classico sorbetto al limone che veniva una volta servito ai matrimoni tra la portata di carne e quella di pesce (a proposito, ma si fa ancora questa cosa?!), però il senso di una torta salata alle verdure durante il pranzo natalizio è ben diverso.
Innanzi tutto può fare da pane. Visto che vengono spesso serviti più contorni avere un pezzetto di pizza o torta salata nel piatto può essere un accompagnamento farcito che limiterà anche il nostro consumo di pane (che altrimenti ci si gonfia più del dovuto è invece a Natale è concesso mangiare tanto e bene, è festa, è un giorno gioioso, le famiglie si riuniscono e si dovrebbero scacciare anche i problemi e le avversità, almeno per quel giorno). Aggiungiamo poi proprio il suo significato di “spezza-pasto“. Servita dopo il primo, magari mentre il secondo e il contorno sono in forno o sul fuoco a scaldarsi, segna definitivamente lo stacco tra la prima parte del pranzo e la seconda. Quando si mangianoi gli antipasti e i primi, visto che siamo anche a inizio pasto, tutti mangiano tutto, dal secondo in poi invece diventa più una selezione a seconda dell’ampiezza dello stomaco (!!), dei gusti, dei sapori, delle selezioni da effettuare e dall’intenzione o meno di mangiare qualcosa per cena! La torta di sfoglia alle bietole, così come quella di scarole prepara la nostra testa a voltare pagina e a iniziare una nuova fase di festosa nutrizione!