Aperitivo, antipasto e stile di vita: una settimana con le Tapas

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Avete mai sentito parlare di Tapas? A me non era nuovo come termine, poi dopo una piccola escursione on line, alla ricerca di molteplici informazioni per un’eventuale vacanza spagnola, ho scoperto la loro origine, le peculiarità, il significato, insomma, sono entrata nel mondo di questi piccoli gioielli gastronomici.

Le tapas sono dei deliziosi aperitivi culinari, che non hanno niente a che fare con il nostro happy hour, sono una tradizione, anche una forma d’arte volendo, e un vero e proprio modo di socializzare che davvero si allontana molto dall’aperitivo all’italiana, che spesso è un solo un modo per farsi vedere, apparire, frequentare il locale più in del momento, o come mi è capitato di sentirdire, nemmeno troppo raramente, “un modo per cenare spendendo poco”! Insomma nel nostro caro bel paese questa moda del pre-cena è divenatato più uno status simbol, che un modo come un altro per stare con gli amici e divertirsi; quello che accade in Spagna è invece molto interessante, proprio dal punto di vista sociale e profondo, e nella piccola introduzione di oggi e in quella di domani ci addentreremo proprio all’interno di questo mondo festoso e genuino. Siete pronti a ir de tapas?

Primi piatti di pesce: risotto giallo con scampi e melanzane croccanti

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Nell’ultimo periodo ho parlato spesso di riso e risotti, non so se è stato un caso, trovarmi proprio tra le mani un ricettario specifico, o se in fondo è una cosa naturale visto che notoriamente sono una fan dei primi piatti e quindi mi ritrovo più spesso a cucinare pasta o riso. In verità ho anche una mia storia personale particolare con il riso.

Mia mamma non cucina i risotti. Lei sa solo bollire il riso, anche se ha sempre affermato, da quando io lo ricordi, che le preparazioni con il riso sono in assoluto i suoi piatti preferiti, ma lei non cucina risotti. Lessa il riso, lo utilizza per valanghe di insalata di riso, lo amalgama al minestrone, a volte lo amalgama ai legumi, ma sempre dopo averlo scolato e lasciato asciugare per un po’ nella colapasta. Col tempo ho scoperto che non si può parlare di “risotto” in questi casi, e soprattutto io trovavo tantissima difficoltà ad emulare questa cosa, non riuscivo a lessare il riso al punto giusto, anche se adesso finalmente ho preso un po’ la mano.

A casa del mio fidanzato si preparano solo risotti. Al massimo quando si fa l’insalata allora si scola dalla pentola il riso lessato, ma nemmeno sempre. Di conseguenza lui, molto bravo in cucina, quando mi preparava i risotti, all’inizio della nostra storia, soffriggeva, cuoceva nella pentola, mantecava. Ottimo. Alla fine gli ho rubato il mestiere, sono diventata bravissima nel prepararli e anche nell’inventare ricette dalle molteplici combinazioni di ingredienti.

Ancora adesso mia mamma storce un po’ il naso quando le preparo un risotto, comunque quel tipo di consistenza le piace solo al ristorante. E io non ho solo imparato a cucinare qualcosa in cui sono molto portata, ho imparato che si attinge sempre da tutti, in cucina e nella vita, che sia riso o che sia risotto.

Primi piatti di pesce: bucatini con i calamari

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TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI/NO


Ho sempre pensato ai calamari come al pesce dei bambini, o almeno dei bambini che sono già in età “da frittura”! Forse perchè non ho ancora incontrato un bambino che non ami gli anelli di calamari fritti, e perchè ho ancora adesso il ricordo di quando io li mangiavo, a casa o al ristorante, li riempivo di limone e me li gustavo, magari anche con qualche piccoli amico. In realtà lo faccio ancora adesso, anche se quando prendo una frittura di pesce ormai mangio tutto e mi piace moltissimo, però quegli anellini, piccoli o grandi che siano, hanno sempre quel sapore un po’ speciale come tutte le cose che si mangiavano da piccoli.

Comunque sia ho imparato un po’ in ritardo a mangiare i calamari non fritti, non tanto per il loro sapore, ma per la consistenza. Se la cottura non è davvero perfetta rischiano di rimanere crudi, ma anche troppo cotti non vanno decisamente bene. Questo vale sempre, sia che si preparino come secondo piatto, che ripieni, o come accompagnamento per un primo. Sicuramente i consigli le ricette che troverete su Ginger&Tomato vi aiuteranno a cucinarli nel modo giusto, io per ora vi consiglio questo ottimo primo piatto.

Secondi piatti estivi: il pesce spada marinato

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Devo ammetterlo, non sono ancora tanto brava a cucinare il pesce! E intendo proprio tutta la trafila di preparazione e anche di acquisto! Quindi sceglierlo, pulirlo e poi sperimentare un po’ di ricette, sempre quelle solite che mia nonna prima e mia mamma poi, mi hanno permesso di gustare nel corso degli anni, prima che venissi a vivere da sola! Insomma, comprare dei prodotti surgelati, scongelarli e farci una pasta non lo considero come saper cucinare il pesce, anche se il risultato è sempre ottimo. Mi piace molto preparare i fusilli con zucchine, philadelphia e gamberetti, ma i gamberetti li compro “già pronti” diciamo. Insomma, mi manca proprio questo passaggio, ma credo sia normale, il pesce è una delle cose più difficili da cucinare in modo impeccabile!

Sfogliando qualche libro di ricette ho pensato che la marinatura fosse un buon metodo per cominciare, ti dà la possibilità di far insaporire il pesce, pesce spada in questo caso, e poi la cottura risulta più semplice, basta un attimo, come in questa ricetta, e il risultato funziona. Provare per credere!

Ricetta per un primo piatto orientale: Riso Basmati Pilav

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TEMPO: 50 minuti circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo piatto è molto interessante. Il riso basmati si presta alla perfezione come accompagnamento di solito, basta scaldarlo, in acqua o nel brodo, e poi può essere servito insieme a della carne o del pesce, come se fosse un cous-cous, oppure, visto che siamo in estate, a un misto di verdure fresche, ben condite, in modo che il loro leggero sughetto possa bagnare il riso. Inoltre il riso puo’ accompagnare anche un piatto di legumi. Abbiamo imparato anche noi a utilizzarlo come se fosse pane!

Anche questa variante di basmati ha le sue buone qualità, infatti una volta pronto risulterà molto speziato, un sapore che non appartiene alla nostra cultura, ma che oramai noi tutti conosciamo, sia perchè ci cimentiamo in cucina in preparazioni orientali, sia perchè un certo tipo di cucina, dal kebab, passando per i ristoranti cinesi e giapponesi, finendo poi con quelli indiani e thailandesi, stanno andando per la maggiore in questo ultimo periodo.

Questo risotto potrete gustarlo come primo piatto, o volendo anche come piatto unico, magari finendo il pasto con delle verdure, ma potrete anche utilizzarlo proprio come accompagnamento, un po’ più forte e e deciso, da sistemare al centro della tavola accanto a un piatto di spezzatino e a un pò di verdure, peperoni, melanzane, zucchine, carote, in modo da poter mescolare tutto insieme. Pasto unico, pasto orientale, nuovi sapori.

Come utilizzare il forno: posizionamento e cottura

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Nelle vecchie cucine di un tempo venivano utilizzati due diversi modi di azionare e regolare la fiamma del forno. Una era orizzontale, nella parte inferiore del forno, e una verticale, che invece era posizionata in alto. La prima veniva utilizzare per i dolci principalmente, per farli crescere, e invece quella “alta” serviva per arrostire e gratinare le vivande.

Le cucine moderne hanno un’unica fonte di calore, e per di più, con l’avvento dei forni ventilati i metodi e i tempi di cottura sono cambiati. Non esistono quasi più i forni a gas ad esempio, come quello che aveva mia nonna. C’era questo buchino al centro della parte inferiore, sono sicura che molti di voi lo ricordano, e bisognava azionare il gas con la manopola, che era insieme alle altre dei fornelli, e poi chinarsi, con un cerino di quelli lunghi per dare la fiamma. Mia nonna dava fuoco a un foglio di giornale e lo appoggiava nel foro, la fiamma prendeva immediatamente. Si propagava nella casa uno strano odore, molto piacevole, sapeva ancora di tempi antichi, anche se ormai era tutto più che moderno e mia nonna stessa si era adattata a cucinare in modo più veloce, pratico, dinamico.

Ricette per l’estate: il Salmone al mango

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TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Arriva l’estate, e con lei arriva la stagione del pesce! Ben inteso, non è che negli altri periodi dell’anno non si trova o non è consigliabile mangiar pesce, ma d’estate il clima caldo e le atmosfere marine sono degli stimoli ideali per delle occasionali abbuffate di pesce. Quindi largo alle ricette di pesce! E tra una nuotata ed un’altra la sera, per cena, prepariamo qualche piatto interessante a base di pesce.

La ricetta che vi propongo, ha un ché di caraibico, conferitole dal sapore di uno dei frutti esotici tra i più usati in cucina: il mango. Il piatto di oggi è il Salmone al mango. Un secondo di pesce, accompagnato da una salsina leggera e rinfrescante, che oltre ad accompagnare bene la carne del salmone, lascia la bocca pulita e rinfrescata, pronta a gustare altri sapori. Ed ora la ricetta del Salmone al mango.

Piccolo dizionario della cucina

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Ecco la seconda parte di questo piccolissimo dizionario culinario, che per qualcuno potrà essere solo una semplice ripetizione, mentre per altri risulterà non solo molto interessante ma anche molto ma molto utile!

Come dicevo anche nella prima parte di questa specie di grammatica della cucina, a volte ci sono dei termini specifici dei quali dobbiamo conoscere al meglio il significato, in modo che durante la preparazione di una ricetta non rischiamo di sbagliare qualcosa, magari cuocendo troppo una pietanza che in relatà andava solo scottata, oppure pelando in un certo modo frutta o verdura, rischiano di eliminare la buccia o dei ciuffi che potrebbero poi servire nel corso della preparazione. Per questo ho deciso di pubblicare questo elenco di termini culinari con i loro significati.

Un semplice dizionario alimentare

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Mai dare per scontate le parole che utilizziamo, anche in cucina. Tutti i termini hanno dei loro significati specifici, che magari variano di poco tra una parola e l’altra, però il mondo del cucinare è proprio uno di quegli ambienti in cui una piccola variazione può dar vita a un’altra ricetta!

Già da prima di iniziare a vivere da sola mi sono trovata in difficoltà a volte, sfogliando un ricettario o volendo provare una ricetta che sentivo e vedevo nei tanti programmi tv, c’erano dei termini specifici, che adesso mi sono chiarissimi, ma che allora rappresentavano un gran mistero! Così l’altro giorno, mentre sfogliavo un vecchio libro di ricette, ho trovato tra le prime pagine un piccolo dizionario, con i termini fondamentali, e ho immediatamente pensato di proporlo. Alla fine serivrà alle cuoche esperte per dare una ripassatina e a quelle più giovani e che si stanno addentrando in questo fantastico mondo, per capirci qualcosa tra le mille sfumature di cottura, tagli, pulizia degli alimenti e altro ancora!

Una ricetta d’oltreoceano: la Clam Chowder alla moda australiana

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: no

La Clam Chowder é una zuppa molto in voga nel mondo anglosassone. Per la precisione trova le sue origini nello stato americano del New England. Si tratta di una zuppa a base di pesce (vongole, filetto di pesce bianco, salmone, crostacei), pancetta e patate il tutto annaffiato generosamente da panna e brodo. Questa versione che proponiamo oggi invece é la ricetta che mi propina una mia amica australiana tutte le volte che mi invita a cena. Io la trovo davvero molto gustosa e adatta alla stagione estiva. E’ un buon piatto per iniziare una cena tra amici, é molto colorato, profumato e nell’insieme riesce a sviluppare una serie di odori e sapori che mettono di buon umore. Io vi consiglio caldamente di assaporarla bevendo un buon calice di vino bianco secco e aromatico, sicuramente contribuirà a far sprigionare tutti i profumi della vostra “chowder”.

Cucina Pugliese: il Pesce al forno alla pugliese

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TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio/alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Oggi, nella quiete domenicale, facendo colazione mi è capitato di vedere un documentario sulla Puglia. Ispirato dagli splendidi luoghi di questo territorio e dalla genuinità dei prodotti che l’agricoltura di questa magnifica regione regala ai suoi abitanti, ho pensato di proporvi una ricetta della Cucina Pugliese.

Orecchiette alle cime di rapa e Laganelle con salsa alla Sangiovanniello, sono due piatti tipici pugliesi, ma oggi ci tuffiamo nel mare di questa regione e ne usciamo con una ricetta di pesce: Pesce al forno alla pugliese. Nella ricetta del Pesce al forno alla pugliese si mescola pesce e pecorino, un’unione che potrebbe risuonare stonata, ma che in realtà è un matrimonio perfetto. La ricetta del Pesce al forno alla pugliese.

Chi dorme non piaglia pesci: Slow Fish 2009

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SLOW FISH 2009 IV EDIZIONE

LUOGO: Genova, quartiere fieristico padiglione B | DATA: 17-20 Aprile | ORA: 11.00-23.00 PRODOTTI TIPICI: pesce pesce pesce !


Tenetevi liberi questo fine settimana, succolente proposte vi attendono. Preparatevi ad andare a Genova, nel nuovo Padiglione B del quartiere fieristico, progettato da Jean Nouvel e affacciato direttamente sul mare. Dal 17 al 20 aprile il protagonista sarà il Mediterraneo, con i suoi pesci, le sue storie e anche le sue problematiche. Tutti pronti per  Slow Fish 2009.

Torna anche quest’anno l’appuntamento organizzato da Slow Food e Regione Liguria. Siamo alla quarta edizione di questa manifestazione internazionale a cadenza biennale dedicata al mondo ittico.

Convegni, incontri, laboratori e degustazioni vi aspettano al quartiere fieristico di Genova. Una importante occasione di dibattito, confronto ed esplorazione del settore ittico che coinvolge tutto il Mediterraneo e le sue culture. Ruolo centrale dell’evento è l’educazione del gusto: master of food, aiutare il consumatore e aiutare il mare attraverso la spesa guidata con un personal shopper per scoprire l’immensa varietà dell’ecosistema del nostro mare e i risvolti gastronomici.

Educare all’acquisto, laboratori del gusto, cucine di strada, teatri del gusto…. sono solo alcuni degli eventi laboratori e seminari proposti in questa IV edizione di Slow Fish 2009.

Stasera: Merluzzo con zucchine

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TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Cosa posso proporvi oggi? Un piatto leggero e completo per la cena di stasera? Si, mi sembra una buona idea ed ho un’ottima ricetta per un occasione del genere. Abbracciando la filosofia del: mangio pesce e vivo meglio, non posso far altro che proporvi una ricetta di pesce. Il Merluzzo con zucchine, piatto facile, semplice e dal gusto delicato.

Il merluzzo è un pesce dalla carne dal sapore tenue, che si può accostare con estrema semplicità a tanti ortaggi, vi ricordo le ricette dei filetti di merluzzo con patate e peperoni e dei filetti di merluzzo impanati con carciofi. Il Merluzzo con zucchine è un piatto primaverile, dai sapori freschi e dai colori vivi. Basta parole e passiamo all’azione, tutti in cucina a preparare il Merluzzo con zucchine.

Pesce d’aprile … Tonno al pomodoro

TEMPO: 25 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Come vuole la tradizione: buon pesce d’Aprile! E, visto che è difficile potervi fare qualche scherzo divertente tramite PC, e che noi ci occupiamo principalmente di cucina, l’unico pesce che posso farvi è un tonno! Come? Beh, pensavo al Tonno al pomodoro.

Una ricetta molto estiva, ma visto che le belle giornate, anche se arrivano un po’ a rilento, fanno venir voglia di mare ed atmosfere vacanziere perché non approfittarne a tavola! Nella ricetta del Tonno al pomodoro, vi consiglio una cottura molto breve, ma se volete prendete spunto da: Il pesce e la mappa delle cotture, per trovare la cottura che più far per voi.