costolette pastella tartufi

Costolette in pastella con tartufi

costolette pastella tartufi

La ricetta che vi propongo oggi per queste costolette in pastella con tartufi è davvero ricca, elaborata e speciale, adatta per essere preparata per un’occasione importante, ma volendo anche per una tranquilla cena in famiglia, per la quale avrete del tempo a disposizione da dedicare alla preparazione di questo piatto. L’esecuzione della ricetta tutto sommato non è poi così lunga, ma solo molto delicata, visto che andremo a sovrapporre le costolette “ripiene” di parmigiano e tartufo e dovremo poi fare molta attenzione che durante la cottura non si aprano, facendo fuoriuscire la gustosa e delicata farcitura.

fiori zucca ripieni fritti

Fiori di zucca ripieni e fritti

fiori zucca ripieni fritti

Abbiamo parlato più volte negli ultimi mesi dei fiori di zucca, con la pasta, oppure fritti come detta la classica ricetta romana, ed ecco che oggi vi propongo una ricetta per i fiori di zucca ripieni e fritti però un po’ più estiva, non leggera perchè parliamo sempre di una frittura, ma molto piacevole da gustare durante la bella stagione.

Utilizziamo la robiola per farcire i nostri fiori, insieme alla rucola, quindi proprio un ripieno fresco che oltretutto viene esaltato dalla particolare pastella in cui andiamo ad intingere i fiori di zucca farciti, ovvero una pastella preparata con farina, tuorli, olio e latte, ma a cui andiamo ad aggiungere gli albumi montati a neve dopo aver fatto riposare per un po’ l’impasto della pastella. Questo rende il tutto molto più leggero, ma se ne volete una versione davvero basica posso darvi anche un’altra versione incredibilmente delicata, che ho già citato anche in altre ricette: preparate una pastella solo con della farina, mescolata magari con una parte di maizena, e con l’aggiunta di acqua gassata assolutamente fredda, non a temperatura ambiente. Vedrete che la vostra frittura sembrerà avvolta in una nuvola!

 

ricette bimby due idee pastella verdure fritte

Ricette Bimby, due idee di pastella per le verdure fritte

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Le verdure in pastella sono il mio antipasto preferito. Mi capita spesso di andare semplicemente a mangiare una pizza con gli amici e di non saper resistere alla tentazione si assaggiare l’antipasto a base di verdure fritte. Il problema è che quando le facevo a casa il risultato non era mai adeguato. Troppo poco croccante, la pastella si staccava dalle verdure e io delusa avevo quasi rinunciato a preparare le verdure in pastella in casa. Prima però non avevo il Bimby e neanche queste due ricette, che in effetti mi hanno aiutata tantissimo a fare delle verdure in pastella che non hanno niente da invidiare a quelle del ristorante.

La prima ricetta ve la scrivo qui, perchè è semplicissima. Procuratevi 150 grammi di farina, 100 grammi di acqua o birra (con la birra otterrete maggiore croccantezza), 2 uova, sale e pepe q.b. Versate tutti gli ingredienti nel boccale e impastate per 30 secondi a velocità 6. La seconda ricetta invece, la potete leggere come al solito nelle indicazioni del procedimento ed è molto interessante perchè si tratta di una pastella aromatica che non solo renderà le vostre verdure perfettamente croccanti ma gli darà anche un delizioso profumo grazie alla presenza dei funghi secchi e del prezzemolo.

I gamberi fritti, una ricetta di pesce dalla cucina cinese

Da amante della cucina cinese, nonostante alcuni piatti mi risultino abbastanza pesanti da digerire per via della frittura, non posso non consigliarvi questa ricetta dei gamberi fritti. I gamberi fritti rappresentano un secondo di pesce da servire accompagnato con salsa di soia o ketchup (sarebbe meglio la classica  salsa agrodolce a mio avviso). La ricetta dei gamberi fritti riscuote sempre grande successo in casa mia, piacciono anche a chi, solitamente guarda alle ricette della cucina etnica con una certa diffidenza. Potete accompagnare i gamberi fritti con degli involtini primavera ed improvvisare una sorta di cena cinese.

Arancine dolci al cioccolato fondente

arancine al cioccolato

Come anticipato ieri ecco una piccola sorpresa, per gli irriducibili amanti delle arancine;

In questi giorni abbiamo visto come fare il riso per le arancine, vi ho dato qualche suggerimento per i ripieni classici e per quelli un po’ più particolari e vi ho dato delle dritte sul come riempire le arancine e friggerle, ma, ecco una vera e propria chicca, per i golosi d’eccellenza, per chi come me ama il cioccolato, e se è fondente lo ama ancora di più! Per chi nel giorno di Santa Lucia vuol prendere per la gola grandi e piccini, per chi vuole farsi un dolce regalo in vista dell’ imminente Natale, ecco le arancine dolci al cioccolato fondente deliziose e semplicissime da preparare.

Arancine, come riempirle, panarle e friggerle.

arancine siciliane

Oggi, dopo avervi fatto vedere nei giorni passati, come preparare il riso per le arancine, come preparare i ripieni classici e come preparare i ripieni più particolari, come promesso, vi spiegherò come riempire le arancine, prima però dobbiamo fare la famosa pastella, dove dovremo passare le arancine prima di panarle nel pan grattato; essa è indispensabile per evitare che, una volta messe le arancine a friggere, si aprano.

La pastella la faremo in un modo molto semplice e veloce, emulsionando mezzo litro d’acqua salata, 2 uova intere e farina quanto basta per far diventare cremoso il tutto.

A questo punto dovrete avere a portata di mano delle ciotole contenenti i ripieni e cioè:

  • il ragù’ con i piselli
  • il salmone sfilacciato con la besciamella
  • la besciamella
  • il pollo sfilacciato con le carote
  • gli spinaci tritati
  • la mozzarella per pizza a dadini
  • il prosciutto a dadini
  • il galbanino a dadini
  • i funghi trifolati (privi del loro sughetto)

In oltre davanti a voi dovrà esserci:

  • il vassoio con il riso freddo
  • una ciotola con dell’olio d’oliva
  • una ciotola con del pan grattato salato
  • una ciotola con la pastella

Bagnatevi le mani con l’olio, prendete una parte di riso e fate una conca sul palmo della vostra mano (foto 1), riempite questa conca con il ripieno come illustrato nelle fasi di seguito

Contorni estivi: i fiori di zucca fritti, il ripieno fa la differenza

Fiori di zucca

TEMPO: 25 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ogni anno in questo periodo veniamo letteralmente sommersi dai fiori di zucca, ma, a differenza di quello che potrebbe succedere con altri alimenti, dei fiori di zucca non ci stanchiamo mai. Perchè? Perchè abbiamo trovato una ricetta che, come spesso succede, non si sa più chi ce l’abbia fornita, la utilizziamo ormai da anni e non l’abbiamo più lasciata. La troviamo così appetitosa che l’abbiamo sostituita a quella che prevedeva la sola pastella in cui immergere i fiori di zucca prima di friggerli.

La ricetta che vi propongo oggi è quella dei fiori di zucca fritti ripieni di acciughe e mozzarella. Già il solo ripieno è gustoso di suo, ma se pensate alla pastella che li ricopre formando una  dorata crosticina, non si può resistere. Già al primo morso vi ritroverete in bocca un involucro croccante che racchiude un ripieno filante, davvero non ci sono parole, se non il consiglio di provarli. Certo, non saranno adatti per chi è  a dieta, ma io un pensierino ce lo farei ugualmente, daltronde, si vive una volta sola…

Una ricetta per una … Frittura stuzzicante

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Nel fine settimana trascorso mi è capitato di andare a cena da amici, ed in questa occasione ho assaggiato un antipasto veramente delizioso, di cui mi sono fatto dare la ricetta, perché ho pensato che dovevo proprio descriverla ai nostri lettori!

Si tratta di una frittura di vari ingredienti, dal pollo ad alcuni tipi di frutta, dalle verdure al limone. Io l’ho soprannominata Frittura stuzzicante, ma è una specie di frittura “normale” con gli ingredienti avvolti da della pastella, come la tempura. La particolarità della Frittura stuzzicante sta nel tipo di pastella e nella scelta degli ingredienti da friggere. Assaggiate e fatemi sapere!

Friggere con meno olio, in modo sano e gustoso

fritto

Penso che poche cose siano gustose quanto le fritture, ma spesso vengono evitate per motivi di dieta. Come fare quindi per gustarsi una buona frittura senza sentirsi continuamente in colpa? Basta seguire delle semplici indicazioni e scegliere con cura gli alimenti da friggere: i funghi ad esempio contengono poche calorie ed anche aggiungendovi quelle dell’olio e dell’impanatura non possono certo essere considerati bombe caloriche. Lo stesso vale per il resto delle verdure.

Innanzitutto è necessario sapere che ogni alimento va fritto in un modo specifico: è possibile friggere al naturale, con un’infarinatura, con un’impanatura o in pastella. La frittura al naturale è perfetta per le uova e le patate ed è il metodo più semplice in quanto basta immergere l’alimento nell’olio. L’infarinatura è il modo più adatto per friggere verdure come le melanzane, piccoli pesci e molluschi poichè così non ne viene coperto troppo il sapore dall’uovo. L’impanatura è la modalità di frittura più classica: l’alimento va passato prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato prima di tuffarlo nell’olio conferendogli così il tipico colore dorato del fritto. Alcuni preferiscono infarinare anche l’alimento prima di passarlo nell’uovo sbattuto: in questo modo l’impanatura si gonfia maggiormente e diventa più croccante. Questo tipo di frittura è perfetto per il pollo ad esempio.

Verdura e frutta sono ottime fritte in pastella: quest’ultima può essere preparata in svariati modi. Obbligatori sono la farina e le uova, poi c’è chi usa il latte e chi l’acqua. Io personalmente ritengo che le migliori pastelle vengano con la birra o, in mancanza di quest’ultima con dell’acqua gassata.

Crêpes alla nutella, panna montata e cocco. E un po’ di storia…

crepe

La crêpe è una cialda sottile, preparata con farina, latte, uova e burro e fatta cuocere, alternativamente su entrambi i lati, su una superficie rovente, dalla più comune padella alla crêpiera professionale. Il nome crêpe deriva dal latino crispa, che significa increspato. Al di là della distinzione fra variante salata e crêpes dolci, una più sottile demarcazione viene operata in Francia sulla base del tipo di farina utilizzato: farina di frumento o farina di grano saraceno (la cosiddetta farina di grano nero). In genere la prima viene destinata alla preparazione delle crêpes dolci, le seconda ad un impasto salato.

Malgrado si consideri una specialità francese, la crêpe ha degli equivalenti in numerosi altri Paesi: l’injera in Etiopia, la tortilla in Messico, la dosa in India e il talo nei Paesi Baschi. In Italia si possono gustare delle ottime crêpes soprattutto nel Salento, in Puglia, dove è la variante dolce ad aver avuto la meglio. Nei numerosi chioschi presenti per le strade di Lecce, Otranto, Gallipoli e nella maggioranza dei comuni della zona, si possono gustare delle squisite crêpes ripiene di cioccolata, panna, crema di whisky e cosparse con noccioline, torrone, cereali, polvere di cocco. Ce n’è per tutti i gusti. Ma per chi è lontano dalla terre del Salento, oggi propongo la ricetta delle crêpes dolci, da fare e gustare comodamente a casa!