Mi ritrovo anche in questo caso pienamente d’accordo con la signora Parodi di Cotto e Mangiato quando si tratta di antipasto e aperitivo. L’antipasto, inteso proprio come il mettersi a tavola a gustare un piatto appositamente preparato come apertura del pasto e nell’attesa del primo o del secondo, non è quasi mai indispensabile. Al ristorante ci facciamo tentare da salumi e formaggi, dal battuto di carne, dal vitello tonnato e dai tortini di verdure, ma a casa non è quasi mai necessario, rischia solo di appesantire i commensali, che in una situazione informale di una cena magari prendono una porzione in più e si sentono già pieni! E’ una buona idea solo se la preparazione del primo richiede un po’ di tempo prima di essere portato in tavola, e allora i vostri amici a tavola inganneranno l’attesa già seduti, anche senza la vostra presenza.
Gli stuzzichini da aperitivo sono spesso invece quasi indispensabili! Non sempre sono tutti puntuali, magari qualcuno arriva da lavoro e tappa con piacere la voragine allo stomaco anche solo con olive e salatini, accompagnati da un cocktail o da un bicchiere di vino, e così gli stuzzichini diventano un momento per salutarsi, chiacchierare, aspettare l’amico ritardatario e danno modo a voi di calare la pasta, e quando tutti saranno pronti dovrete solo mescolare al sugo, o spegnere il forno e portare tutto in tavola.