Un dolce gustoso ed economico: la Pavlova


La ricetta di oggi é buffa, si tratta infatti di un dolce , la Pavlova, che mi piace molto esteticamente e che quindi propongo spesso, ma che a dire il vero non mi piace come gusto perché é troppo dolce. Ma malgrado questo trovo che sia un dolce straordinario per ben tre motivi: é semplice da fare, é molto scenografico e piace a moltissime persone. Infatti io con i dolci non faccio testo: praticamente non mi piace niente che contenga troppo zucchero. L’unica cosa che mangio é la cioccolata fondente e deve essere almeno al 70%. Vi avevo detto che la ricetta di oggi era buffa. Comunque tutte le persone che l’hanno provata mi hanno poi chiesto la ricetta perché davvero é straordinariamente facile e molto ma molto bella da vedere. La Pavlova altro non é che una meringa decorata con panna e frutta: potete scegliere le fragole piuttosto che i lamponi, secondo me ci stanno molto bene anche i kiwi e il passion fruit.

Che ne dite della Pavlova per Pasqua?

Avete già tutto pronto per Pasqua? l’agnello é nel forno? la colomba la avete comprata? No!? siete forse ancora in cerca di idee? eccoci allora in vostro soccorso. Lo so che é tradizione mangiare la colomba a Pasqua, ma se non vi piace come si fa? semplice se ne può mangiare un pezzetto giusto per rispettare le usanze e poi si può optare per una colorata e deliziosa Pavlova. Se vi state chiedendo cosa sia la Pavlova la risposta é piuttosto semplice: é meringa. Si tratta di una piacevolissima torta a base di meringa e panna e poi guarnita con la frutta che preferite. Potete usare le fragole, i lamponi, i mirtilli oppure come vi propongo in questo caso il frutto della passione. Con i suoi semini darà un ulteriore tocco di colore al tutto. Potete preparare la Pavlova tranquillamente il giorno prima ma mi raccomando la frutta e la panna mettetele solo poco prima di mangiarla!

Come fare la schiacciata fiorentina: la ricetta del pasticcere

Ammetto che fino a qualche settimana fa non sapevo cosa fosse: anzi, dopo averla sentita nominare avevo subito pensato ad un lievitato salato, una semplice focaccia  insomma. Invece no: la schiacciata fiorentina è un dolce tipico carnevalesco toscano, precisamente di Firenze. Si tratta di una specie di torta anticamente preparata con lo strutto tanto che veniva chiamata focaccia unta, che via via negli anni è stato sostitutito dall’olio, molto più facile da reperire dato che in casa è difficile che manchi. Molti sono soliti farcire la schiacciata fiorentina, tagliandola in due dopo averla cotta con della panna montata o della crema chantilly. In entrambi i casi a me alletta parecchio anche se fin’ora l’ho assaggiata semplicemente al naturale. Devo anche dire che si tratta di un dolce carnevalesco un pò anomalo, dato il fatto che non sia fritto e proprio per la somiglianza della ricetta della schiacciata fiorentina ad una torta, può essere consumato durante tutto l’anno.

La Mousse Rosa per un San Valentino Romantico

Che cosa regalano solitamente gli uomini a San Valentino? ma le rose naturalmente. Ed allora perché non sorprenderli anche noi con un dessert del tutto speciale e soprattutto rosa? un fine pasto molto romantico, una mousse rosa decorata con i petali di questo magnifico fiore. Un dolce al cucchiaio profumato e leggero come una nuvola ma al tempo stesso gustoso ed intrigante. Si tratta di una ricetta che potete eseguire tranquillamente prima, anche perché deve stare almeno 2 ore in frigorifero e che poi al momento giusto potete tirare fuori, servire e gustare. Il colore rosa é dato dal colorante alimentare e l’aroma dal cioccolato bianco e dalla vaniglia, ma il vero tocco di eleganza lo darete voi decorando i vostri bicchierini di mousse con i petali della rosa. Una sola raccomandazione: lavateli  delicatamente e lasciateli asciugare.

Pennette a lume di candela

Ormai siamo agli sgoccioli, domani si festeggia San Valentino, e quest’anno è davvero una festa particolare visto che arriva di domenica, cosa che permette di organizzare un vero e proprio week-end all’insegna degli innamorati. Molti infatti saranno partiti, i più furbi avranno anche prenotato prima di Natale, ma chi resta deve organizzare qualcosa di speciale e carino, e noi di Ginger&Tomato non possiamo fare di meglio se non deliziarvi e stuzzicarvi con delle belle ricettine da preparare in casa, per una cenetta o anche per un pranzo, perchè sottolineamolo ancora, San Valentino quest’anno e di domenica, e quindi c’è un’intera giornata da dedicare alla festa!

La proposta di oggi è molto semplice e saporita al tempo stesso. Visto il titolo della ricetta, di cui non mi posso vantare visto che l’ho preso proprio così com’è da uno dei miei libri di cucina, ho aspettato di arrivare proprio quanto più vicini a San Valentino per proporla, visto che se non le prepariamo stasera o domani quando ci capita un’altra occasione per queste pennette a lume di candela?! Certo, le occasioni per festeggiare l’amato dovrebbero essere continue, ma lasciamoci conquistare da questa giornata di festa e deliziamo il nostro compagno o la nostra compagna con una ricetta che ha un nome che è tutto un programma!

Buona vigilia per stasera, buona giornata per domani e buon appetito!

Per la cena di San Valentino: sformato di grana su verdure

Certo, ammettiamolo, forse preparare dei manicaretti eccessivi potrebbe essere la contemplazione di una festa che a molti fa storcere il naso, visto che San Valentino spesso diventa solo una gran rincorsa al regalo, alla prenotazione della cena, un modo per riempire le tasche di chi affolla le vetrine di peluche e cuoricini e dei ristoranti che per l’occasione tingono di rosso ogni dettaglio del loro locale. Dopo un periodo di rifiuto totale per il festeggiamento del San Valentino sono arrivata a pensare che forse questo giorno ci vuole, che nessuno ci obbliga a metterci in tiro e pagare una cena 100,00€ a testa, e nessuno ci obbliga a comprare regali costosi e peluche a forma di cuore, uno dei regali più belli che io abbia mai ricevuto è stato un cd con una sola canzone… Insomma tutto questo discorso pro e contro San Valentino solo per dire che durante la routine quotidiana non sempre si riesce a prendere un momento, un’ora, un minuto, per ricordare alla persona che abbiamo accanto che ci siamo scelti, e che continuiamo a sceglierci ogni giorno, e allora, abbattiamo la parte consumistica della festa, e abbattiamola ogni giorno questa parte di società, e godiamoci una cena di San Valentino che abbia solo il gusto di poter passare del tempo insieme.

Una ricetta semplice e ricercata al tempo stesso, che strizza l’occhio ai sapori italiani prendendo il Grana Padano come ingrediente base. Buon appetito agli innamorati!

Cuori al cioccolato

Non possiamo parlare delle ricette di San Valentino, e in questo caso ci siamo proprio dentro, visto che parliamo di dolcetti a forma di cuori, e non mettervi in guardia però sulla dipendenza da cioccolato! Pare infatti, lo scopro anche io adesso, che esista il cioccolismo, proprio come l’alcolismo, ovvero la dipendenza da cioccolato. Sappiamo tutti, perchè non fanno altro che ripetercelo, soprattutto in questo periodo poi, che il consumo di cioccolato vada a stimolare il rilascio delle endorfine, i famosi ormoni del buon umore ed ecco che così, esattamente come per tutte le dipendenze, il folle, o il genio, che consuma cioccolato quando si sente triste, malinconico, depresso, solo e stanco non possa far altro che diventarne dipendente.

Insomma, non penso che a breve nasceranno delle cliniche per il recupero dei cioccolisti e forse sono proprio gli stessi che si chiamano così, fanno parte di un’unica setta di cui non possiamo diventare tutti adepti solo per i problemi di linea e di accumulo eccessivo di calorie, o per seri rischi di indigestione, altrimenti credo che in molti, moltissimi, consumerebbero cioccolato non solo per garantirsi una bella giornata, ma proprio perchè proprio non possiamo fare a meno di biscotti, torte, tavolette, cioccolatini, praline, dolcetti, al cioccolato.

Ed ecco i Tartufi di San Valentino

tartufi
Come avrete notato quasi tutte le ricette ultimamente virano sul Carnevale, ma dopotutto siamo ancora in inverno, per cui io direi di dedicarci anche al cioccolato. In particolare questi tartufi sono molto semplici e scenografici da preparare, potete prepararli il giorno prima ed adagiarli in un magnifico vassoio da portata, fidatevi farete un vero figurone. La base dei Truffles è sempre la crema ganache che calda e non montata si può utilizzare come glassa oppure per ottenere dei buonissimi cioccolatini, invece fredda e montata si può usare per farcire i dolci. Gli ingredienti della Ganache sono semplicemente due: cioccolato fondente e panna, entrambi dovranno essere di ottima qualità. Potrete poi aromatizzare la vostra base con del caffè, oppure con del liquore oppure potete dargli anche una nota agrumata con della scorza di arancia. Infine potrete far rotolare i vostri truffles nel cacao in polvere, nel caffè solubile o ancora nella frutta secca sbriciolata.

Orzo asciutto al pomodoro

orzo pomodoro

La dietologia ci dice che a volte, in alcuni casi di obesità e di diabete, ma anche per regolarizzare la nostra alimentazione quotidiana, i nostri pasti possono essere arricchiti con fibre dietetiche presenti in quegli alimenti denominati, in modo generico, “integrali“.

Questi alimenti integrali sono rappresentati per lo più da cereali completi e derivati dei cereali preparati con farina non raffinata. Ormai in tutti i supermercati esistono dei settori specifici in cui è possibile trovare un vasto assortimento di prodotti integrali (dalla pasta ai biscotti, ai cereali e via discorrendo), così come anche i fornai più forniti sono in grado di offrire pasta fatta in casa non solo all’uovo o alle verdure, ma anche integrale.

La parola integrale fa troppo spesso pensare a dieta però, a calorie in meno, a prodotti dietetici, che invece sono ben diversi da una pasta integrale o dai cereali, come l’orzo di questa ricetta. Il valore calorico di una pasta integrale non è di certo pari a zero, purtroppo questa parola ha invece preso questa connotazione errata di “non calorico” che va riferita solo a quegli alimenti che sono specifici per il dimagrimento. I prodotti integrali sono solo una valida alternativa, che anche in un regime dietetico, che sia appunto anche per vere e proprie patologie come il diabete o l’obesità, può garantire un apporto diverso di sostanze nutrienti e in più una piccola variazione di gusto.

A domani per una ricetta di tagliatelle integrali da preparare con due sughi diversi, per ora godetevi questo semplicissimo piatto di orzo al pomodoro, facile da preparare e saporito.

Due mousse per il cenone, rigorosamente di cioccolato

mousse

Rieccoci  nuovo quì, un altro anno è passato ed ancora una volta ci ritroviamo a salutarne uno vecchio. Per alcuni sarà stato ricco di soddisfazioni e gioie (nonostante gli alti e bassi che sono sempre presenti), per altri sarà stato un anno da dimenticare. In ogni caso vi auguro che il 2010 sia il “vostro” anno. L’anno della svolta per chi la aspetta, l’anno della rivincita sulla vita per chi ne ha bisogno o semplicemente un anno sereno. Per gli auguri ho scelto di parlarvi di due mousse, da proporre, se vorrete, al cenone della Vigilia di questa sera.

Panettone avanzato? Consumatelo così

panettone

Se, come credo, sia rimasto in casa vostra più di un panettone o pandoro che non avete ancora consumato, e, soprattutto, che non volete mangiare “nature”, vi suggerisco un serie di ricettine, anzi, più che ricettine, una serie di idee per portarlo in tavola in modo diverso. Perchè non tutti sanno che il panettone, oltre ad essere ottimo da solo, costituisce la base di una miriade di dolci e dolcetti. Vediamo insieme come procedere:

Panettone con salsa alla vaniglia

400 gr di latte, 2 tuorli, 2 cucchiai di farina, 1 baccello di vaniglia, 3 cucchiai di zucchero
Fare bollire il latte con la vaniglia, togliere dal fuoco e aggiungere lo zucchero, la farina e i tuorli, sbattere bene e rimettere a bollire fino a che non avra’ raggiunto la giusta densita’. Dividere la crema a meta’ e in una mettere la nutella mescolando bene. Servire il panettone tagliato a fette ricoprendelo di salsa alla vaniglia.

Le torte decorate e la crema ganache

gingerbread house
Sono sicura che anche voi, come me, siete alla ricerca di idee visive, e non, per decorare le vostre torte. Ecco allora che sono andata alla ricerca (non in maniera disinteressata in realtà, perchè servivano anche a me) di immagini di torte da cui prendere spunto, soprattutto in vista delle prossime feste. Sapete com’è vorrei fare una bella figura portando in tavola un dolce spettacolare da far restare a bocca aperta tutti, grandi e bambini. E devo dire che cercando in rete ci sono una miriade di decorazioni dalle quali prendere spunto. E per di più sono assolutamente fattibili in casa, certo, ci vuole un pò di manualità, e dopo qualche prova disastrosa, ci sono riuscita anch’io.

Tronchetto di Natale con ripieno di castagne

tronchetto

Il tronchetto di Natale è un classico nel suo genere, un dolce molto visto anche nei film, che piace tanto a chi ama preparare dolci e torte elaborati e coreografici nella decorazione! Non è semplicissimo, anzi, io direi che rientra proprio nella categoria difficile, ma prima o poi bisogna provare, soprattutto se si amano i dolci e se ci piace stupire gli altri con i nostri progressi culinari. Sia nell’introduzione che alla fine della ricetta troverete tutta una serie di dritte che spero vi saranno utili.

Solitamente il tronchetto al cioccolato più classico si farcisce con una crema al burro al cioccolato. In questa versione l’impasto estreno è preparato con chiare d’uovo e cioccolato, mentre il ripieno è composto da una dolcissima crema di castagne mescolata con miele e panna. Proprio per la purea di castagne posso darvi un consiglio sulla preparazione: ne servono 200gr. per la ricetta; scottate per un paio di minuti 400gr. di castagne con la buccia intaccata. Poi togliete la buccia e la pelle. Fatele poi sobbollire per 20 minuti circa, fino a quando saranno tenere comunque e dopo averle scolate passarle al setaccio.

Ecco infine cosa fare prima di partire con la preparazione in sè della ricetta, ovvero prima di passare agli ingredienti organizziamo il lavoto e gli strumenti!

Preparativi:

  • Scaldare il forno a 200°C.
  • Sistemare un pezzo di carta da forno su una teglia per pizza.
  • Ungere una teglia dai bordi bassi (32 x 22 cm) e foderarla con carta da forno.
  • Se le avete preparare 2 tasche da pasticciere con 2 punte semplici da 1,5 cm di diametro, se ne avete solo una andrà bene lo stesso, rallenterà solo un po’ le fasi di preparazione.