san valentino, ostriche

Ostriche, come si scelgono e come si gustano

Le ostriche? O le ami o le odi: in effetti non c’è alcuna via di mezzo quando si parla di ostriche, molluschi costosi e molto ambiti che vanno generalmente consumate nei mesi con R, soprattutto in quelli invernali. 

Nonostante siano particolarmente prelibare e hanno la fama riessere afrodisiache, le ostriche però non piacciono a tutti, ma se le amate sappiate che vanno seguiti una serie di consigli di degustazione forniti via Ansa da Anthony Hardy, giovane chef del ristorante dell’hotel Logis Chateau de Sable di Porspoder. 

san valentino, ostriche

Il consiglio è di assaporate le ostriche al naturale e senza nessuna aggiunta. Se si volesse però sperimentare comunque un abbinamento, è possibile gustarle con una semplice  fetta di pane insieme al burro semi salato in modo tale da riuscire a valorizzare il prodotto. 

san valentino, ostriche

Natale, gli sfizi gastronomici degli italiani

Natale è tempo di regali, ma è anche il momento dell’anno in cui ci si concede qualche piccoli lusso in più anche a tavola e magari senza troppi sensi di colpa. Non mancano gli sfizi gastronomici, ma che cosa amano regalarsi gli italiani a tavola per Natale?

san valentino, ostriche

A individuare le concessioni che gli italiani si concedono in questo periodo, una recente indagine di Agroter: e per il 63% dei consumatori italiani, concedersi una gratificazione a tavola non è affatto peccato. E non conta tanto l’importo, quanto lo sfizio di per sé. 

Menù San Valentino 2013 pesce

Menù di San Valentino 2013 a base di pesce

Menù San Valentino 2013 pesce

Oggi vorrei proporvi il menù di San Valentino 2013 a base di pesce. La festa degli innamorati si avvicina, fra meno di un mese potremo festeggiarla. Al di là delle possibili discussioni sul valore di ricorrenze di questo tipo, che spesso possono essere considerate più che altro delle trovate commerciali e nonostante il fatto che si possa gustare una buona cena a lume di candela ogni giorno, credo che cucinare per le persone care in generale e per la persona amata in particolare, da un certo punto di vista sia una fonte di gioia, per cui vi propongo questo menù a base di pesce da portare in tavola per San Valentino.

Cena di San Valentino, ostriche allo champagne

Che le ostriche siano afrodisiache è ben risaputo, ma sappiamo perchè? Ve lo dico io: perchè contengono un’alta percentuale di sali minerali e glicogeno che favorirebbero la contrazione muscolare. In particolare le ostriche contengono  zinco in grande quantità e questo aumenterebbe la funzionalità del testosterone (che regolerebbe il desiderio) e degli ormoni. Detto questo ecco perchè vi consiglio da inserire nel menù di San Valentino un antipasto a base di ostriche: le ostriche allo champagne.

Le ostriche allo champagne sono facilissime da preparare e contribuiranno a fare della vostra cena di San Valentino un vero e proprio successo. A patto però che troviate delle ostriche davvero fresche. Per la loro preparazione non dovrete fare altro che aprire le ostriche, posizionarle su una teglia da forno, e nel frattempo mescolare la panna con lo champagne. A questo miscuglio dovrà essere aggiunto pepe bianco in abbondanza, sempre ovviamente rispettando i vostri gusti. La farcia ottenuta dovrà essere distribuita sopra le ostriche e queste passate in forno precedentemente riscaldato per non più di 5 minuti. Vanno servite calde.

Ricette per San Valenino: insalata afrodisiaca di ostriche e branzino

Per le ricette che ho postato in questi giorni, soprattutto per quella delle cipolline caramellate e per quella della torta alle carote ho ricevuto delle critiche!!! Si, i miei amici mi hanno detto che non erano il top come ricette per San Valentino!!

Troppo poco sensuali ….mi hanno detto!

…e allora, la ricetta di oggi, vuole essere una sorta di rivincita!

Cari amici, ecco a voi il massimo della seduzione a tavola, ciò che di più sensuale ed afrodisiaco si puo pensare quando si parla di cibo;

per una serata speciale e romantica come quella di San Valentino, vi do una dritta sul come preparare un piatto a base di ostriche!

Una prelibatezza da creare in pochissimi istanti, che darà il giusto tocco intrigante e malizioso alla vostra serata, assicurandovi dei risvolti molto piacevoli!

Dalla Spagna ancora antipasti d’estate: le Tapas di pesce

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Sia il pesce che i frutti di mare hanno una ricca tradizione nella cucina spagnola, ogni tapas di pesce infatti si rivela come una sublime e raffinata esperienza per il palato. Una breve proposta di ricette per svelarvi alcuni dei segreti per trasformare un ingrediente semplice e nutriente come il pesce in elaborati e gustosissimi stuzzichini.

Insalata di baccalà alla catalana

Ingredienti per un vassoietto: 400gr. di baccalà, 6 cipollotti, 1 cucchiaio di aceto di sherry, 1 cucchaio di succo di limone, 2 peperoni gialli, 12 olive nere snocciolate, 2 pomodori grandi, 2 cucchiai di prezzemolo, 6 cucchiai di olio d’oliva, sale, pepe.

Mettete il baccalà a mollo in una terrina di acqua fredda, per 48 ore, cambiando l’acqua almeno 3 volte. Scolatelo, asciugatelo, levategli la pelle e le spine e sminuzzatelo. Mettetelo in una ciotola con i cipollotti tagliati a fettine, l’olio, l’aceto e il succo di limone. Pepate, coprite con la pellicola e lasciatelo a marinare in frigo per almeno 3 ore. Intanto grigliate i peperoni, privateli della pelle, eliminate il picciolo e i semi interni, poi tagliateli a pezzettini. Sgocciolate e tagliate a fettine le olive e i pomodori. Togliete dal frigo il baccalà e unitevi i peperoni e le olive. Di sponete le fette di pomodoro su un vassoio e mettetevi sopra il baccalà condito. Spolverizzate con il prezzemolo e servite accompagnandolo con fette di pane fresco.

Antipasti di Natale da scoprire : Ostriche innevate e Tartare di salmone

 
Ostriche e salmone, come meglio festeggiare con amici e famiglia ? queste due ricettine non troppo impegnative dal punto di vista della preparazione richiedono comunque una piccola ricerca dal punto di vista degli ingredienti e degli utensili. Per fare le ostriche alla spuma di scalogno, difatti, avrete bisogno di un sifone a bomboletta, da 500 ml, lo stesso tipo che si usa per fare la panna montata. E per fare la base del tartare di salmone, usiamo dei fogli di Nori fritti, le alghe disidratate che i giapponesi usano nel sushi.
Entrambi gli investimenti sono ottimi, vedrete; il sifone è un utensile da usare regolarmente per tutte le vostre spume, salate o dolci e vi troverete ad usarlo in presentazioni esclusive meravigliando i vostri ospiti della vostra professionalità culinaria.

Come servire caviale, salmone e cimentarsi con le ostriche


A volte un po’ di scuola di cucina non fa male. Se vi trovate a dover preparare un pranzo o una cena importante, alla pari degli ingredienti vi sono le preparazioni e le presentazione degli stessi. Regole da dover seguire alla lettera per non cadere in una caduta di stile o peggio di bon ton. Soprattutto con pesci di grande pregio come salmone, caviale o le immancabili ostriche l’accuratezza della presentazione deve essere tassativa.

Iniziamo a dire come vanno serviti caviale e salmone! Questi due grandi “protagonisti” degli antipasti freddi vanno serviti secondo un preciso “rituale“. Il caviale deve essere sistemato in una ciotola di cristallo che andrà a sua volta immersa in una coppa d’argento (o di silver) piena di ghiaccio “pilé“, cioè tritato finissimo. Si serve con un cucchiaino di osso o di madreperla (non di metallo), con crostini di pane tostato e riccioli di burro freschissimo.

Ti senti più “bistecca” o “insalata”?

Arriva da Washington l’ultima dimostrazione di quanto uomo e donna siano agli antipodi anche dal punto di vista dei piaceri della tavola.
Quando si tratta di mangiare pare infatti che i maschietti preferiscano la carne mentre le femminuccie prediligano cibi a basso contenuto calorico come frutta, verdura e yogurt.
Questa “novità” è il risultato di un’indagine condotta su 14mila statunitensi adulti e presentata all’International Conference on Emerging Infectious Diseases di Atlanta, in Georgia.

Esistono i cibi afrodisiaci?

C’è chi ci spera come ultima chance di ritrovare il vigore perduto, chi è mosso unicamente da sete di conoscenza e chi, come me, ha una semplice e sana curiosità ma tutti ci siamo domandati almeno una volta se esistano o meno particolari cibi che una volta assaggiati possano liberarci da tutte le inibizioni e che permettano alle passioni di travolgerci totalmente.

In realtà nessuno ha mai dimostrato che far mangiare un gambero al proprio amore assicuri una nottata di fuoco nè si è mai sentito di terapisti che per salvare la vita sotto le lenzuola di coppie annoiate abbia consigliato loro di fare scorpacciate di ostriche… Allora perchè dopo tanti secoli continuiamo a crederci ciecamente?
Cerchiamo di conoscere meglio questi fantomatici cibi afrodisiaci.

Afrodisiaco si dice di sostanze che hanno il potere di stimolare e potenziare desiderio e carica sessuale.
Tale termine deriva dal nome della dea greca Afrodite, dea dell’amore, della fertilità e della bellezza, la stessa dea che sarà conosciuta con il nome di Venere dai latini.

San Valentino: ostriche al gorgonzola per accendere i vostri sensi

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Da sempre gli uomini hanno avuto l’istinto di cercare cibi afrodisiaci. Possiamo quasi dire che attraverso i secoli e le civiltà praticamente ad ogni alimento sono state attribuite proprietà afrodisiache ed è stato considerato “il cibo dell’amore“. Il problema è che raramente la scienza ha potuto confermare con prove la veridicità di questo loro potere.

I Romani ad esempio ritenevano che il tartufo fosse uno di questi alimenti. Si narra che l’imperatore Claudio, legato in matrimonio alla celebre Messalina, si rinforzasse mangiando tartufi così da potere tenere testa alla giovane moglie nelle notti d’amore.

Ancora oggi, alla faccia di pillole blu e stimolanti vari, il cibo afrodisiaco resta una costante. Tra questi ci sono alcune verdure che ricordano i genitali maschili, come il sedano e l’asparago.

Involtini di storione al profumo di mare

Il piacere della buona tavola è stato fin dai tempi antichi un momento sociale di grande valore. L’aristocrazia romana serviva dei banchetti memorabili per affermarsi e ribadire la propria appartenenza al ceto elevato. I punti fondamentali erano non deludere le aspettative dei commensali e stupire gli stessi, allestendo un menù ricco di pietanze elaborate, inpreziosito da cibi esotici e alimenti introvabili. Anche le corti rinascimentali avevano tra la propria servitù una figura preposta, il Maestro delle Cerimonie che aveva l’onere di organizzare e supervisionare il perfetto svolgimento dell’evento. Ai giorni nostri negli ambienti raffinati ed esclusivi proporre alcuni alimenti specifici rappresenta uno status symbol. Non è comune, trovare sulle nostre tavole, cibi come lo storione, il fois gras, le ostriche, daltronde la reperibilità non sempre immediata e prezzi non proprio contenuti ne fanno dei cibi da destinare alle grandi occasioni.