Arriva dal ricettario I piatti yoga (Ippocampo), la proposta di oggi, un piatto che regala energia ed equilibrio di sapori: l’orata con salsa verde è un secondo piatto di pesce semplice da preparare che potrete servire con un’insalata di finocchi oppure una bella insalata mista magari anche con le carote.
Per gli amanti delle salse, potrete anche aggiungere della maionese pronta o preparata velocemente in casa da servire insieme al pesce senza alternarne in nessun modo il sapore.
È buonissimo da mangiare, è ricco di proteine e di grassi buoni, è antinfiammatorio e protegge da problemi seri di ipertensione, obesità e tumori contribuendo anche a mantenere bassi i livelli di trigliceridi nel sangue: il pesce insomma fa davvero benissimo, ma quanto è arduo certe volte farlo mangiare ai nostri bambini?
Di solito il pesce non piace troppo ai bambini, ma per invogliarli possiamo puntare su ricette semplici che riescano a mascherare l’aspetto del pesce, ma anche su tipi di pesce con sapori più delicati o magari puntare su preparazioni un po’ più d’effetto.
Ecco qualche suggerimento di ricette di pesce per i bambini che arrivano direttamente dal ricercatore chef Marco Bianchi.
Che non cucini molto spesso il pesce è cosa risaputa, ma per alcune ricette faccio un’eccezione. Tra queste ci sono gli involtini di orata. Preparazione vista preparare in tv da Benedetta Parodi, mi ha subito conquistata per via dell’estrema semplicità di esecuzione unitamente alla massima resa: un secondo piatto di pesce ottimo per un pranzetto improvvisato o per un invito a cena nell’ambito del quale vi faranno fare un’ottima figura.
L’orata al cartoccio al forno è un secondo piatto sano ed appetitoso a base di pesce, ideale per tutte le occasioni. Pietanza leggera ma saporita, si prepara con pochi ingredienti che la rendono profumata come poche. Ciò grazie alla presenza sia del basilico fresco che della scorza di limone, nonchè del vino bianco che gli regala un aroma particolare e che esalta, allo stesso tempo, il gusto delicato caratteristico dell’orata.
Non so voi, ma cucinare il pesce non mi entusiasma solitamente, tanto che spesso rinuncio all’idea ancora prima di iniziare. Sento però di dover condividere con voi una pietanza appena testata, l’orata al sale con finocchi, proveniente, se non erro, da una vecchia puntata dei Menù di Benedetta. Si tratta di un secondo piatto succulento ma allo stesso tempo di una ricetta light, da non sottovalutare in questo “delicato” periodo dell’anno in cui ad accomunarci ci sono i classici chiletti accumulati a Natale.
Ho da poco scoperto questo piatto e me ne sono follemente innamorata. Da sempre preferisco il pesce alla carne, anche se prediligo solo alcuni tipi di pesce, e tra questi l’orata non c’è, o meglio, non c’era fino a quando non ho assaggiato l‘orata agli agrumi e rosmarino. E’ stato amore a primo assaggio. Trovo che la nota agrumata del limone e delle arance esalti alla perfezione il gusto di questo pesce che non brilla solitamente per il suo sapore deciso.
Tra le razze di pesce che si possono trovare con più facilità al mercato o al bancone del supermercato, e che quasi certamente dovrebbero essere fresche, vi è l’orata. Un tipo di pesce dalla carne morbida dal sapore delicato, molto apprezzata tra i consumatori di pesce. E forse per tale ragione uno dei pesci che vengono cresciuti in allevamento. Ma se ciò ci permette di avere del pesce fresco ogni giorno … che ben venga! Come possiamo, però, cucinare l’orata in modo nuovo ed un po’ originale, arricchendola di qualche sapore, senza però sovrastarne il gusto? Vi proporrei di provare la ricetta dell’Orata agli aromi e vino bianco.
Sarò sincera, non amo molto le orate, e più in generale questo tipo di pesci, li trovo poco saporiti e non mi allettano molto. Detto questo l’altra sera a casa di amici mi sono dovuta ricredere. La padrona di casa aveva preparato l’orata con pesto di prezzemolo, spiegandomi poi che per prepararla aveva utilizzato il bimby.
Bene, ho pensato, adesso mi faccio dare la ricetta, daltronde non posso perdermi una delle poche ricette con l’orata che mi sia davvero piaciuta. Il fatto è che il pesto di prezzemolo con il quale si va ad accompagnare l’orata, è così buono che non solo ravviva il sapore, ma può essere utilizzato anche per altre preparazioni simili, oltre che, secondo me, anche per condire delle bruschette. L’orata con pesto di prezzemolo costituisce un secondo piatto di pesce semplice da preparare e leggero, nonostante il pesto.
Mettete alla prova la vostra abilità non solo da cuoche ma anche da provette padrone di casa, preparando una cena a base di pesce seguendo questa ricetta di Cotto e Mangiato, da due in uno, per preparare orata e spaghettini all’acqua pazza. Ecco che allora la soddisfazione che può darvi la preparazione di una buonissima cena facendo non doppia ma unica fatica sarà davvero grandissima, il sugo per il primo sarà pronto insieme all’orata e quel punto potrete divertirvi nella preparazione di un bel dolce, estivo, un semifreddo, un dessert al cucchiaio, del gelato fatto in casa o un sorbetto, per concludere al meglio questa cenetta deliziosa!
E inoltre, oltre che per una cena di sicura riuscita tra amici potete pensare a questa combinazione anche per una romantica cenetta a due, dimezzando gli ingredienti e godendovi l’ottimo sapore del pesce e del sughetto brindando con bel bicchiere di vino bianco.
Si tratta di un metodo di cottura molto antico, simile alla cottura sotto la sabbia o sotto la cenere: è la cottura al sale, un metodo per cucinare il pesce in modo leggero e che conserva tutti gli odori e gli umori, che restano ben conservati sotto una coltre di sale che li protegge. In genere il pesce al sale si dovrebbe cucinare in forno, ma io ho trovato questa ricetta Bimby su un ricettario e ho voluto provare. Il risultato è stato molto soddisfacente quindi ve la consiglio vivamente. Inoltre è anche un metodo di cottura leggerissimo che va bene se siete a dieta (tranne che la vostra non sia una dieta iposodica).
Piccoli consigli per un risultato perfetto: innanzitutto il pesce (orata o spigola) deve essere freschissimo, pulito benissimo ma senza togliere le squame. Poi la crosta di sale deve essere uniforme e la quantità di sale dovrebbe essere pari al peso del pesce. Dopo che avrete coperto il pesce con il sale, spruzzategli sopra qualche goccia d’acqua per inumidirlo.
Quando si parla di pesce, da proporre agli amici durante una cena, perché in famiglia le cose sono un po’ diverse e ci facciamo molti problemi in meno, il grande dilemma è quello di come servirlo. L’ideale sarebbe quello di pulirlo, una volta pronto, proprio come fanno al ristorante, portarlo in tavola, aprirlo, eliminare le spine, in modo elegante e delicato e in più velocemente, e poi offrire il pesce in questione ai nostri ospiti. Proprio come sottolinea Bendetta Parodi non sarebbe proprio il massimo porgere un piatto ad un amico, con del pesce dilaniato e magari ancora con delle spine, oltretutto freddo perché ci abbiamo messo un’eternità a tentare di pulirlo! Servirlo ancora intero con le spine e tutto il resto può essere una soluzione, ma assicuratevi che i vostri amici sappiano pulire il pesce, altrimenti la vostra cena finirà con l’essere una tortura per tutti!
Io sono fortunata, il mio fidanzato non solo è nato in un posto di mare (io sono napoletana ma sono andata via troppo presto dalla mia città per prendere dimestichezza con questa materia), ma viene anche da una famiglia che in passato aveva un ristorante con specialità di pesce … infatti a casa e quando mangiamo fuori affido a lui i miei piatti con le spine!
Il dentice è conosciuto anche con i nomi di: dentexo, lente, tental, dotto, rentice, denticuozzo, detere, tantatu. E’ un bellissimo pesce di mare, considerato di prima categoria, e per questo molto spesso risulta davvero costoso. La sua presenza è segnalata praticamente in tutto il Mediterraneo, in special modo dove ci sono scogliere sommerse o secche in mezzo al mare.
E’ di dimensioni davvero notevoli, il corpo è allungato, ed è di forma ovale, la testa è leggermente obliqua, il muso è anch’esso allungato. La sua livrea è sul dorso di un azzurro lucente, che diventa di un bianco argenteo invece sul ventre. Vicino alle pinne ha una chiazza nera e anche altre che vanno dal grigio all’azzurro.
La sua carne è davvero molto saporita, bianca, soda ed è anche povera di grassi, molto adatta a stomachi delicati. La cottura può essere consigliata al momento dell’acquisto, visto che gli esemplari molto grossi sarebbe preferibile lessarli, invece quelli di dimensioni più ridotte possono essere arrostiti, cotti in umido, e preparati come faremmo con l’orata, il branzino, la trota e il salmone.
Possiamo trovarlo sul mercato in tutti i mesi dell’anno, ma è preferibile acquistarlo in primavera e in estate.
Dopo queste brevi note sul dentice, per conoscerlo un po’ meglio, passiamo subito alla ricetta.
Se accostiamo un’orata ai finocchi, alle arance ed ai pompelmi rosa, otterremo un secondo appetitoso e leggero. Gli agrumi conferiscono un gusto ed un aroma particolari, donando una freschezza unica. E possiamo così gustare un piatto fresco e leggero che ci allieta il palato. Ad essere sincera non amo particolarmente questo tipo di pesce, ma cucinato così ne mangerei a quintali, altro che bis. Tra le qualità dell’orata oltre il ridotto contenuto di calorie, poco più di 100 per 100gr, ricordiamo la ricchezza di sali minerali ed il ridotto apporto di grassi, che la rendono adatta ad una dieta ipocalorica.
Di conseguenza capiterete il perchè la mangio senza fare troppe storie e la propongo soprattutto durante le serate con le amiche, quando si vuole stare in compagnia e non farsi mancare niente a tavola pur mantenendosi leggeri. Il contorno che consiglio è costituito da patate al forno con erbe aromatiche, un’accoppiata ideale.
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