C’era una volta una vecchina che un bel giorno decise di cucinare un
biscotto di pan di zenzero a forma di omino. Quando però la cottura era quasi terminata la vecchina sentì una vocetta arrivare dalle profondità del forno: “
Mammia che caldo che fa qui…Fammi uscire!” La vecchina incuriosita aprì il forno e vide un biscotto a forma di omino scappare gridando: “
Corri pure, tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero!” Tutte le urla della vecchina al suo indirizzo furono inutili.
Nella sua fuga l’omino di pan di zenzero incontrò una mucca che, non appena lo vide, cercò di mangiarlo, ma lui continuò a fuggire, dicendo con un tono quasi cantilenante “Corri pure tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero.” Ben presto alla rincorsa dell’omino di pan di zenzero c’erano non solo la vecchina e la mucca, ma anche un cavallo ed un maiale, tutti con l’acquolina alla bocca. E l’omino canticchiava correndo “correte più che potete, tanto non mi prendete, sono l’omino di pan di zenzero!“
Ad un certo punto si trovò davanti ad un fiume ed una volpe si avvicinò e si offrì di aiutarlo a fuggire, trasportandolo sul suo dorso fin sull’altra sponda. L’omino di pan di zenzero tutto felice saltellando e ringraziando la volpe le montò sul dorso. Arrivati a metà del fiume la volpe disse al biscotto: “l’acqua sta diventando un po’ profonda e tu ti scioglierai se ti bagni, arrampicati sul mio naso così sarai al sicuro.” L’omino di pan di zenzero fece come gli aveva detto la volpe e quest’ultima se lo pappò in un sol boccone.