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Ricette estive, piatti freddi con carpaccio: gli involtini

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Io sono una fan della carne cruda, tartare, carpaccio, e amo moltissimo mangiarle fuori (da quando vivo in Piemonte poi non vi sto a descrivere le delizie che ho potuto gustare!), ma quando ne ho l’occasione compro sempre un po’ di carne fresca, che sia macinata o che sia carpaccio, per mangiarla a casa, anche solo condita con olio e limone, e nel caso del carpaccio, anche con rucola e parmigiano. Oggi invece vi propongo una ricetta più originale, ottima come secondo piatto ma volendo anche come antipasto.

Questi involtini saranno meravigliosi anche se serviti nel modo giusto, un volta pronti preparate un bel letto di insalata mista e adagiateveli sopra. Volendo potrete anche decorare ulteriormente il piatto, con dei pomodori ciliegini e dei pezzetti di parmigiano, che poi potrete gustare insieme ai vostri involtini di carpaccio di manzo

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Ricette estive veloci, involtini di salmone e cetrioli con sorpresa

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Cosa  possiamo fare oggi di buono? Una ricetta veloce e facile da portare in tavola in questi primi giorni di caldo: involtini di salmone e cetrioli con sorpresa. Cosa avranno di misterioso questi involtini leggerissimi? Le fettine di salmone al loro interno nasconderanno un’oliva verde (ma magari se vi piacciono quelle nere andranno bene lo stesso, anche se quelle verdi sono maggiormente indicate). Se invece le olive non vi piacciono  potrete mettere dentro del formaggio, il Philadelphia ad esempio si adatterà benissimo a questa ricetta. Oppure, meglio ancora, potete fare un misto: alcuni con le olive gli altri con la Philadelphia in modo da accontentare tutti.

Un secondo piatto completo con bistecche, formaggio, patate e insalata

Ecco una super-ricetta per un secondo piatto davvero completo, che vale come pranzo o come cena senza bisogno di aggiungere altro, anche se volete prepararlo per una serata tra amici. Portate in tavola insieme a questo piatto del pane particolare, magari al sesamo, al mais, integrale, panini e anche la pizza bianca, avrete così un ottimo accompagnamento per questa portata. Se siete in due o anche in tre o in quattro in famiglia potete anche pensare di servire la cena in porzioni già suddivise nei piatti: invece di sistemare tutto in un grande vassoio o piatto da portata seguite le indicazioni della ricetta, sistemando la carne e il formaggio ai bordi e l’insalata con le patate al centro, ma nei singoli piatti, così ognuno avrà già la sua bellissima porzione sistemata nel piatto, pronta da gustare!

Peperoni ripieni di formaggio, un secondo piatto originale

Diciamoci la verità. La versione originale di questa ricetta presuppone l’utilizzo dei peperoni piquillo, ovvero questi piccoli peperoni rossi che potete vedere in foto e che forse molti di voi conoscono, soprattutto se siete stati in Spagna, perchè caratteristici proprio della terra dei nostri vicini cugini. I peperoni piquillo non sono piccanti, come si potrebbe credere vedendoli così piccoli e rossi, hanno il sapore del peperone e vengono spesso utilizzati nei ben noti aperitivi spagnoli, meglio conosciuti come tapas, conditi semplicemente con olio, aglio, origano o prezzemolo, e poi molto spesso vengono anche preparati ripieni, con la carne o come in questo caso con il formaggio.

Se riuscite a trovare questi peperoni vi consiglio comunque di non acquistarli troppo piccoli ma di medie dimensioni, che per quanto riguarda i piquillo potrebbe significare i più grandi che trovate! Altrimenti vi assicuro che il risultato è davvero ottimo anche con i peperoni rossi classici. Io ne ho calcolati un paio a testa immaginando che voi riusciate a trovare dei peperoni di dimensioni non eccessive, che renderanno la presentazione in tavola molto carina, ma chiaramente calcolando le dosi degli altri ingredienti per 4 persone regolatevi voi a seconda della grandezza dei peperoni che acquisterete.

Ricette per un menu di pesce: spiedini di rana pescatrice

Avete mai visto una foto della rana pescatrice? Avrei potuto pubblicarne una qui ma con buona probabilità nessuno avrebbe mai letto la ricetta e nemmeno queste mie considerazioni iniziali! La rana pescatrice purtroppo non è un pesce molto bello da vedere, io in realtà ho un pessimo rapporto con il mondo animale marino, nel senso che al mare non mi fa impazzire camminare tra quegli adorabili pesciolini che ci sono a riva e piacciono tanto ai bambini, ma sicuramente riesco ad apprezzare quei bellissimi esemplari che vediamo negli acquari… ma tornando a noi. Il sapore della rana pescatrice è esattamente l’opposto delle sue fattezze: carne tenera e magra, delicata, davvero ottima.

Nei nostri mari possiamo trovare questo pesce sia nell’adriatico che nei mari della Sicilia, e oltretutto abbiamo anche sapori differenti, infatti la rana pescatrice che vive intorno alle coste siciliane ha un sapore più intenso, dato dalla diversa alimentazione. Carne buonissima quindi, fegato ottimo per i crostini, testa molto spesso utilizzata per le zuppe, a dispetto del suo aspetto un po’ spaventoso possiamo affermare senza dubbi che la rana pescatrice è uno dei pesci più buoni e prelibati che possiamo assaggiare.

Secondi piatti sfiziosi: mattonella di carne e ricotta

La polpa di vitello è una parte muscolosa dell’animale, non ha né ossa né grassi e si ricava da tagli diversi sia del petto che della spalla. Per questa ricetta potete utilizzare la polpa reale, che è un tipo di taglio ottenuto dai muscoli che coprono le prime vertebre dorsali. Questo taglio di carne è davvero ottimo, ma se volete preparare la ricetta in modo ancora più veloce potete utilizzare il prosciutto cotto.

Fatevi tagliare in salumeria delle fette belle grosse e poi tritatele nel mixer insieme agli altri ingredienti, saltando quindi i primi due passaggi di cottura della carne. Non rosolando la polpa e quindi non utilizzando la cipolla, che comunque dona un tocco di sapore in più, potete unire al composto, dopo averlo tritato, qualche foglia di timo.

Questa mattonella sarà davvero sfiziosa se servita durante una cena con gli amici, però potete anche prepararla tranquillamente per un pasto in famiglia, magari una domenica a pranzo, sarà davvero una sorpresa gradita.

La ricetta della caponata per tutti, quella al forno

 

Proprio la settimana scorsa mi è venuta un’improvvisa voglia di caponata. In realtà però non avevo molta voglia nè di friggere, nè di mangiare fritture, causa bagordi culinari delle ultime settimane, (chissà perchè in estate il mio rigore nell’alimentazione va a farsi benedire …). Considerando che la caponata altro non è che un piatto tipico della gastronomia siciliana costituita da diversi ortaggi fritti come le melanzane, i pomodori e le cipolle, ho pensato che avrei potuto optare per la cottura in forno e così ho proceduto tagliando a cubetti e pezzetti le varie verdure e tuffandole dentro una teglia e ricoprendola poi di carta d’alluminio (a  proposito, non dimenticatevi di utilizzarla).

Pasta al Tonno Light una ricetta veloce e gustosa

Mi piace la pasta al tonno, la adoro sia in estate che in inverno. A seconda delle stagioni la propongo con alcune variazioni: quando fa freddo la preparo con un sugo più consistente e con la passata di pomodoro, invece quando si avvicina la stagione calda preferisco farla in modo più leggero utilizzando il pomodoro fresco a crudo. Tra l’altro questa ricetta é veramente light ed adatta anche a chi si trova a dieta o a chi si sta già preparando alla “prova costume” estiva. Io amo gli spaghetti da condire con il tonno, secondo me sono imbattibili ma devo ammettere che anche le pennette non ci stanno male. Per quanto riguarda il condimento poi in questa ricetta ho messo pomodori freschi con una leggera marinatura in origano e limone, tonno sott’olio extravergine di oliva, cetriolini e qualche oliva verde. Una piccola precisazione la Rio Mare fa un tonno sott’olio extravergine davvero buono ad un prezzo più che accettabile, vi prego non usate quello al naturale, a meno che non siate costretti!

Un secondo originale: filetti alla bufala

filetto mozzarella

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo secondo piatto racchiude in sè il sapore di tre ingredienti particolari, ognuno con la sua storia: la mozzarella di bufala, il filetto di manzo e il vermut dry. Un decreto del 1979 stabilì la tipicità della mozzarella di bufala e ne fissò i caratteri. Per essere considerata originale deve avere colore bianco porcellana, pelle molto sottile e superficie liscia e lucente. La consistenza deve risultare elastica per le prime 8 ore per poi diventare sempre più fondente col passare del tempo.

Per quanto riguarda il filetto non è considerato uno dei tagli migliori del bovino, però è stato sempre molto apprezzato per le sue qualità. Grazie alla posizione dei muscoli che lo compongono, utilizzati pochissimo dall’animale, risulta piuttosto tenero, e in più la quantità di grasso sulla superficie di questi muscoli è davvero scarsa, quindi i pezzi di filetto sono anche molto magri.

Di vermut (o vermouth per dirla alla francese) ne esistono diverse qualità: rosso, bianco, rosè e quella utilizzata in questa ricetta, il dry. E’ prodotto in Italia, e viene considerato un vino speciale, particolare, che si consuma quasi esclusivamente durante gli aperitivi. E’ composto per il 75% da vino bianco, 5% di spezie, tra le quali è fondamentale l’assenzio, e infine alcol etilico.

Lo stoccafisso “accomodato” alla genovese: ricetta di pesce alla ligure

TEMPO: 3 ore circa | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

In dialetto ligure accomodato vuol dire acconciato, elaborato, ovvero non un piatto semplice, ma una pietanza cucinata con vari ingredienti. Il povero (una volta!) stoccafisso viene arricchito dagli ingredienti classici della cucina ligure: l’onnipresente acciuga salata, i delicati pinoli, facili da trovare nelle pigne cadute a terra, i funghi di cui sono ricche le colline liguri. Ci sono poi patate e pomodori per questo la ricetta è sicuramente post colombiana.

Lo stoccafisso accomodato alla genovese è una pietanza prelibata, il cui segreto sta nell’abilità della confezione e nell’attenzione mentre si seguono le diverse fasi di cottura. E’ un piatto che premia il cuoco paziente. Dato che questo tipo di preparazione “rende” poco, consiglio per 4 o 5 persone almeno un chilo di stoccafisso.


Stoccafisso alla genovese

Ingredienti per 4 persone:

1kg di stoccafisso | 3 acciughe salate | 15gr di funghi secchi | 1 pugno di olive verdi | un po’ di pinoli | 2 spicchi d’aglio | i “sapori” (cipolla, carota, sedano) | 500gr di patate | 250cc di olio d’oliva | sale e pepe

Piatti freddi ideali per il caldo: insalata di pollo

Non sto per affermare nulla di nuovo, ma lo ribadisco: fa caldo. E tanto. Anche se in questi giorni, soprattutto la sera, l’aria sembra diventare più clemente c’è un luogo dove il caldo sembra non diminuire mai: la cucina.

Non c’è che dire in questo periodo anche solo accendere un fornello per farmi un caffé diventa un atto di coraggio. Se possibile preferirei in assoluto rinunciare alla mia dipendenza cronica da caffeina piuttosto che sopportare il caldo sprigionato dalla fiamma blu del gas. Ma, è inutile che rinunci al mio caffé, tanto la fonte di calore aumenta quando a pranzo o a cena sono costretta magari ad accendere anche più di un fuoco per cucinare. A meno che non decida di mangiare prosciutto e formaggio ogni giorno, e in questo modo vi assicuro rischio la separazione, devo pur cucinare.

Ecco allora una soluzione facile e indolore, che permette di preparare qualcosa di sostanzioso rinunciando a fiamme varie, fonti d’insano calore. Oddio, la mia insalata di pollo prevede per qualche minuto un fornello acceso, ma lo giuro solo per 5 minuti poi tutto il resto è a freddo, fresco e pronto, per un pranzo o una cena, senza rinunciare alla sostanza di un pasto nutriente e completo.

Prepariamo la caponata di melanzane

La melanzana è originaria dell’India: ne esistono parecchie varietà ma quella più nota, che viene più comunemente impiegata in cucina è la violetta, di forma allungata. Esiste anche un tipo di melanzana tonda, sfumata dal viola al bianco che si chiama “seta”. Le melanzane più saporite e più usate provengono dal Meridione.

La caponata di melanzane, nella fattispecie, è un tipo piatto della gastronomia siciliana: trattasi di ortaggi fritti (per lo più, appunto, melanzane), conditi con sugo di pomodoro in salsa agrodolce. Ne esistono moltissime varianti, a seconda degli ingredienti: le ricette “classiche”, raccolte in tutta l’isola, sono una quarantina addirittura.

Quando prendete le melanzane badate che siano sode ed abbiano la buccia lucente; devono essere al punto giusto, nè troppo acerbe nè troppo mature. per preparare la ricetta odierna, la caponata di melanzane, ricordatevi innanzitutto di tagliare a dadini le melanzane, metterle in un colapasta con del sale e lasciarle sgocciolare per almeno un paio di ore affinchè perdano l’amaro.