E’ appena arrivato nei supermercati e sta già facendo parlare di se. Il Nergi, frutto apparentemente somigliante ai kiwi, si differenzia da questi ultimi non solo per le dimensioni e per l’assenza delle peluria esterna, ma anche per le apprezzate proprietà nutritive. Il Nergi è succoso e dolce, ha un inconfondibile colore verde e si candida a diventare un irrinunciabile superfood non OGM.
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Cucinare è un’ arte? Nuovi e curiosi piatti da portata
Cucinare è un arte? Beh beh, suona tanto come una domanda retorica. A grandi linee direi assolutamente di si. Ferran Adria lo ripete fino allo sfinimento. Facile da affermare quando sei considerato uno dei migliori cuochi al mondo. Ma come facciamo noi comuni mortali che ci affrettiamo a far la spesa appena usciti da lavoro, oppure che ci inventiamo cene estemporanee con frigo praticamente vuoto? Come possiamo imparare questa innata arte? E se non fossimo proprio capaci di rendere speciale ogni nostro piatto?
C’è chi ci ha riflettuto parecchio su questo dilemma. Immagino la scena amletica di arte o non arte, esaminando i pro e i contro, fino poi ad arrivare ad una equa soluzione che ponesse tutti sullo stesso piano e con lo stesso punto di partenza.
Presumo che sia questo il fine primo dell’idea da cui nascono questi piatti: per togliersi ogni dubbio sul concetto di arte culinaria o sulle peculiarità che una ricetta deve possedere, il design ci viene in soccorso, concependo questi particolari piatti da portata.
In effetti, quando abbiamo tra le mani qualcosa di prezioso, quanto attingiamo a tutta la nostra creatività, fatto giusto giusto dalle nostre sante manine, nasce dal profondo di noi stessi il desiderio di incorniciarlo per conferire un aurea di sacralità e rispetto per tanto lavoro e passione.
Può un uovo al tegamino raggiungere tali vette di sacralità e arte?
Cucina e Design: Pop’s’stache, bevendo sotto i baffi!
Donna baffuta sempre piaciuta? Al di là di domande etiche ed estetiche (non è questo il luogo per pensieri così profondi), a cosa associate i baffi in ambito sociale e eno-gastronomico?
La definizione per eccellenza di un lauto pasto è assolutamente da leccarsi i baffi. Poi ci sarebbero i tempi passati dei baffi di latte dopo il caffelatte e biscotti, e anche chi se la ride sotto i baffi.
Probabilmente Shane Blomberg, Andrew Reeves and John Healy, i tre designer che hanno avuto questa idea, se la stanno davvero ridendo sotto i baffi. O quantomeno bevendo.
Ecco a voi Pop’s’stache, i primi baffi da bottiglia, da attaccare alla vostra bevanda preferita, per poter bere sotto i baffi. Sicuramente, vista la varietà di tipologie di baffi che hanno messo a disposidione, riconoscerete la vostra bottiglia tra mille.
Quale stile vi rappresenta di più, di questi stilosissimi baffoni di plastica?
Nasce illy issimo, la prima bevanda di caffè “ready to drink”
Nasce illy issimo, la prima bevanda di caffè “ready to drink”. Il lancio ufficiale avverà a Milano, durante l’imminenete Salone del Mobile, prescisamente in ZonaTortona 2009. Già abituati a gustare profumi e fragranze del semplice ma perfetto espresso, blend illy di pura Arabica, pronti a questa fresca novità? Tutto l’aroma del caffè racchiuso in una lattina di inconfondibile design.
Quindi vi presento illy issimo, la nuova linea di bevande di caffè da consumare fredde, frutto dell’unione tra illycaffè e Coca-Cola.
Un Coffee Drink dal colore intenso e dal profumo deciso, ready-to-drink a base di solo caffè illy, lattina da 150 ml, oppure una lattina da 200 ml per illy issimo Coffee Drink al Latte: unione del profumo intenso del caffè e il gusto vellutato del latte.
Pensato per un pubblico giovane, dinamico, curioso e cosmopolita, illy issimo offre un nuovo modo di gustare il caffè, sempre a portata di mano, senza rinunciare alla qualità autentica e all’intenso piacere di un caffè illy. SUl sito illy issimo tutte le info su questo nuova proposta della illy, lancio milanese dell’evento illy issimo e lo spot ufficile.
Ecco tre drinks-proposte per un giocare e rendere ancor più speciale illy issimo:
L’albero di fragole di Stéphanie Marin
E’ tempo di primavera. Ci siamo dilettati per pasquetta con la prima di una lunga serie di grigliate, di picnic con gli amici e zingarate domenicali fuori porta. Maledizione, quando si inizia ad assaporare le gioie del bel tempo e dello star furi è difficile riuscire a rinunciarci. Per tutti quelli che non hanno il tempo o il modo di sfruttare la magia di una bella scampagnata ed il ritorno alla natura, ecco la Tiny Forest di Stéphanie Marin, giovane designer francese che ha trovato un ottimo sostitutivo casalingo per soddisfare il Cappuccetto Rosso che è dentro di noi.
Si tratta di un alberello di legno in miniatura, con rami-spiedini su cui è possibile infilzare qualsivoglia bocconcino: fragoline, patatine fritte, formaggio, focaccine….tutto quello che volete. La magia e lussuria di dare vita ad un insolito mini albero di fragole?
Divino. Alla faccia di Darwin.
Giochiamo a fare il pic nic in salotto, stendiamo il plaid spostiamo le sedie e divani. Ecco pronti i piatti e tovaglioli a quadrettoni rossi. Nel mezzo un tiny forest di formaggio e focaccine, da spelluzzicare con le mani, come quando si va a fare more nei boschi. Se aggiungiamo il vino e la compagnia giusta sembrerà quasi di sentire il rumore delle foglie e la brezza sul prato.