Che cosa pensereste nel caso in cui vi ritrovaste di fronte una mela che a anche a distanza di parecchi giorni non si trasformi nel suo aspetto annerendosi o peggio andando a male? Forse in un primo momento potreste sentirvene sollevati soprattutto al pensiero di non dover gettare via la frutta che marcisce velocemente. Ma se ci soffermassimo un attimo così come hanno fatto 8 italiani su 10, e così come fa sapere la Coldiretti, potrebbe non trattarsi di questa grande meraviglia.
mele golden
Il crumble alle mele e cannella, un’alternativa alla torta di mele
Avete voglia di un dolce alle mele ma non volete ripiegare sulla solita (seppur intramontabile) torta di mele? Forse ho una soluzione molto sfiziosa che faccia per voi: il crumble di mele e cannella.
Che cos’è un crumble? E’ un dolce (ma può trattarsi anche di un piatto salato) che prevede uno strato di frutta, in questo caso le mele, ricoperto da una croccante e sbriciolosa superficie di pasta frolla non stesa che si presenta, appunto, sottoforma di briciole, arricchita, in questo caso, da granella di nocciole tostate.
Il piatto che ne risulta è un dolcetto sfizioso e leggero. Le mele in cottura sprigionano il loro sughetto che unendosi con la cannella crea un mix gololosissimo. La pasta frolla sulla superficie invece diventa croccante e così già al primo morso scopriamo il punto di forza del crumble alle mele e cannella: il contrasto fra le diverse consistenze. Non aspettatevi che una volta pronto il crumble resti compastto, è impossibile.
Ricette Antipasti: insalata di rucola e speck, spiedini di mela e speck
Spesso siamo in cerca di idee per qualcosa da offrire ai nostri ospiti mentre aspettano di iniziare a mangiare, qualcosa da offrire loro come antipasto. Ci sono due alternative, se l’antipasto viene servito seduti a tavola oppure se viene consumato in piedi. Queste che seguono sono due idee, soggette naturalmente a tutte le varianti che vorrete provare a seconda dei gusti vostri e di quelli dei vostri ospiti. Sono comunque ancora due antipasti invernali e sono a base di Speck.
Veniamo agli ingredienti per L’insalata di Rucola e Speck per 4 persone
2 mazzetti di rucola | 120 gr di speck affettato sottile | 50 gr di grana grattuggiato | 50 gr di grana a tocchetti | olio extravergine d’oliva | sale e pepe
Preparazione: lavate molto bene la rucola, asciugatela con la centrifuga e disponetela nei piatti. Nel frattempo versate il grana in un padellino antiaderente e fatelo cuocere in modo da ottenere una sfoglia. Appena pronta tiratela via, aspettate che si freddi leggermente e rompetela in modo grossolano. A questo punto adagiate le fettine di speck sulla rucola, aggiungete il grana a sfoglie e quello in tocchetti e condite con olio, pochissimo sale ed una generosa macinata di pepe fresco.
Camembert entre deux pommes
Questa ricetta mi è venuta in mente pensando alla Tartiflette, piatto gratinato tipico della Haute Savoie a base di patate tagliate sottili e ricoperte da una mezza forma di Reblochon, un formaggio francese che assomiglia parecchio al nostro Taleggio. Qui in Quebec, l’uva e le mele accompagnano spesso i formaggi forti ed ho immaginato una sera questo piatto che ho servito in antipasto, ma che potrebbe pure essere servito al posto del formaggio/dolce.
Mele caramellate al forno
È arrivata la stagione delle mele anche da noi in Quebec! Orde di giovani, famiglie numerose e scuole intere invadono i frutteti che i coltivatori aprono volentieri al pubblico con la formula “scegli e raccogli le tue mele, paga il tuo raccolto all’uscita”.
Divertentissimo per i piccolini che corrono subito a raccogliere tutte le mele ammaccate che cadono a terra, mentre i più grandicelli si arrampicano sui rami bassi di questi alberi relativamente piccoli, ma tozzi.
Una giornata trascorsa all’aria aperta, quando già comincia a fare freschetto, spesso sottoforma di pic-nic nel frutteto, anche se alcuni coltivatori offrono la possibilità di assaggiare i prodotti locali pranzando o cenando sul posto. Meno divertente per le madri che, al ritorno della gita, si ritrovano a dover smaltire 10-15 kg di mele in poco tempo.
Si fanno subito le conserve di mele cotte, le torte di mele, le mele al forno, il burro di mele, la gelatina di mele, le crêpes ripiene di mele ecc., ecc. Le mele sotto tutte le forme, purchè siano sempre abbinate al nostro fenomenale sciroppo di acero! Ah! che buone le nostre sottilissime crêpes ripiene di mele e formaggio cheddar che si fondono delicatamente insieme e ricoperte di un ricchissimo sciroppo di acero…
Matrimonio di Radicchio Rosso di Treviso con mele Golden e pere Kaiser
TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI
E’ il dono che l’autunno fa all’inverno, come recita un detto popolare, si parla del radicchio rosso. È il frutto della terra che con i suoi colori, forti ed accesi, ravviva i campi bruni ed incupiti.
I racconti su questo ortaggio sono tanti e ancora oggi può capitare di sentirseli raccontare dagli anziani contadini del trevigiano, ognuno ricco di fascino e fantasia, uno, tra i tanti, narra che, in tempi remoti, degli uccelli abbiano trasportato il seme di questo ortaggio sopra il campanile del paese, e che da allora i frati che lo trovarono seppero conservarlo e coltivarlo con cura. Ma dalla storia si apprende che la coltivazione del radicchio, con l’annesso processo di imbianchimento e forzatura, inizia da metà del XVI secolo, in provincia di Treviso e non in tempi più antichi.
Il caratteristico colore rosso vinoso del radicchio di Treviso, nelle sue due selezioni “Precoce” e “Tardivo”, si ottiene dallo sviluppo delle foglie in assenza di luce, che prive o quasi di pigmenti clorofilliani, evidenziano la colorazione rosso intensa della lamina fogliare e perdendo la consistenza fibrosa, assumono croccantezza ed un sapore gradevolmente amarognolo. Tali risultati si ottengono praticando i processi di imbianchimento legatura rispettivamente per il radicchio rosso tardivo e quello precoce. La duttilità del radicchio fa si che si possa apprezzare sia crudo ad insalata che cotto o arrostito. Croccante e amarognolo, talvolta per smorzarne il forte sapore, è consigliato tenerlo, a bagno nell’acqua per due-tre ore prima di consumarlo.
Oltre che per le sue doti gastronomiche, il radicchio, è noto anche per le sue proprietà mediche, dalle radici secche, infatti, si ottengono sciroppi e decotti, usati da molto tempo in medicina come digestivo e depurativo, mentre le foglie, messe in infuso stimolano le funzioni digestive, depurano il fegato e facilitano la diuresi.