Ricette dolci senza glutine, il soufflè di mandorle.

Penso che il soufflè sia una di quelle preparazioni che spaventa un po’ tutte le persone che per la prima volta si accingono a prepararla. Quella del soufflè è una ricetta di origine francese e viene considerata una prova di bravura per ogni chef che si rispetti. In effetti a chi di voi, non è mai venuta la tremarella al pensiero di preparare un soufflè con tutte le dovute attenzioni, per poi vederlo sgonfiarsi appena uscito dal forno? Anche io in effetti, ho spesso questa paura quando tento l’impresa del soufflè, però ho scoperto che adottando qualche piccolo accorgimento, il risultato non è poi così male. Quella di oggi è la ricetta del soufflè alle mandorle, un delicato e profumato dessert cotto al forno e da servire freddo, semplice e soffice, veloce e buonissimo, e che potrete gustare come dessert a fine pranzo o perchè no, a merenda accompagnato da una tazza di the. La preparazione e la cottura del soufflè di mandorle sono alquanto semplici e veloci: un vera delizia che vi costerà davvero poco impegno per la sua realizzazione, e piacerà molto anche ai bambini!

Cucinare con gli avanzi, lo strudel di panettone e crema

E continuano le nostre proposte per il riciclo degli avanzi derivanti dalle feste appena trascorse. Immagino che in molte case siano avanzati dei panettoni, magari proprio quelli pieni di uvetta e canditi che a molti non piacciono, o semplicemente quelli che non sono stati ancora consumati. Ecco che per non ritrovarci fra qualche mese a doverli gettare via perchè scaduti, ho pensato ad escamotage per consumarli adesso: lo strudel di panettone e crema.

Si tratta del classico dolce che ben tutti conosciamo, ma insieme alle “solite” mele nel ripieno troveremo il panettone tagliato a dadini insieme ad uvetta, mandorle e crema pasticcera a fare da legante. Per la preparazione dello strudel di panettone dovrete innanzitutto mettere il panettone tagliato a dadini in una grande ciotola insieme all’uvetta, alle mandorle tritate, alle mele a dadini ed alla crema pasticcera. Dopo aver mescolato bene, il composto ottenuto, andrà steso sulla pasta sfoglia già spennellata con dell’uovo sbattuto. La pasta dovrà essere ben sigillata affinchè il ripieno non fuoriesca durante la cottura. In forno a 180 C° per circa 25 minuti ed il nostro strudel di panettone e crema sarà pronto per essere innevato da una montagna di zucchero a velo.

Ricette dolci, gelato con amaretti e mandorle

In questi giorni abbiamo sicuramente fatto una grande abbuffata di dolci ma non è ancora tempo di mettersi a dieta! Aspettiamo il 6 gennaio e intanto prepariamo un buonissimo gelato con gli amaretti e le mandorle. Un dolce facile da preparare che unisce il sapore croccante delle mandorle a quello dei biscottini. Il liquore al’amaretto renderà il gelato ancora più buono. Realizzare il gelato in casa non è poi così complicato e in meno di un’ora potrete preparare da voi delle buonissime coppette da servire poi a vostri ospiti.

Il Mandorlato di Cologna Veneta. Un dolce veneto squisito per Capodanno.

Il Mandorlato di Cologna Veneta è davvero una specialità italiana conosciuta un po’ dovunque. Un dolce che somiglia molto al torrone ma è decisamente più morbido e profumato, con una sottilissima sfoglia di ostia nella parte inferiore. Anche se il suo nome viene spesso riferito, in modo generico, a vari tipi di torrone, il mandorlato o mandolato è una specialità preparata in Veneto che caratterizza tutte le fiere e le sagre del periodo di Natale, a partire dal 21 novembre (festa della Madonna della Salute) per arrivare a fine anno.
La ricetta originale di questo dolce sembra risalire al XIII sec. ai tempi della signoria degli Scaligeri a Verona. Più precisamente alcune fonti sostengono che sia nato solo nel 1852 a Cologna Veneta, dove lo speziale Antonio Finco, volendo offrire agli amici un dolce genuino avrebbe inventato il mandolato. Successivamente un altro speziale colognese, Italo Marani, perfezionò la ricetta ottenendo il prodotto di colore bianco e consistenza croccante tanto amato oggi.
Il mandorlato si prepara con mandorle, miele, zucchero, albume d’uovo e una sottilissima cialda sulla faccia inferiore. È caratterizzato dalla superficie irregolare non coperta dall’ostia, che lascia vedere il mosaico di mandorle immerso in un lucido strato bianco. Il Mandorlato richiede una preparazione particolare, soprattutto per quanto riguarda il dosaggio degli ingredienti e in particolare la loro cottura, che ne determina la qualità e la differenza tra mandorlato e mandorlato. Miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle tostate, il tutto fuso in caldaie di rame dove viene continuamente mescolato a temperatura costante, per essere poi versato in stampi dalla tradizionale forma rotonda.

Fichi a crocetta. Un fine pasto sfizioso per Capodanno.

Quanta frutta secca abbiamo mangiato in questi giorni? Quantità industriali, direi. Non c’è tavola italiana delle feste che non preveda a fine pasto, quando la tavola è già sparecchiata e  si sorgeggia l’amaro di fine pasto, una bella cesta piena di frutta secca di tutti i tipi, pistacchi, mandorle e fichi secchi. Oggi vi propongo una ricetta facilissima e sfiziosa, tipica della cucina calabrese delle feste. I fichi a crocetta sono i classici fichi secchi, ripieni di frutta secca (mandorle , noci) e poi cotti per poco tempo in forno finchè non diventano ben dorati. Si chiamano fichi a crocetta per il modo in cui generalmente si servono, accostati gli uni agli altri in modo da formare una specie di piccola croce. I fichi a crocetta però, si possono servire anche singolarmente, ripeni e richiusi ad uno ad uno. Nati nella Roma antica furono poi riproposti nel Medioevo e vengono tutt’oggi tramandati di generazione in generazione e vengono consumati solo nelle feste, soprattutto in quelle del Natale e non mancano nel menù di Natale della Calabria. La procedura originale per prepararli prevede che si facciano seccare i fichi bianchi e maturi per qualche giorno al sole. Una volta secchi si riempiono del ripieno e poi si cuociono in forno. Non appena cotti basterà tuffarli in un misto di zucchero a velo e cannella. Una variante ancora più golosa prevede che i fichi si inzuppino ad uno ad uno nel cioccolato fondente fuso, così servirete ai vostri ospiti una vera specialità alla fine del pasto di Capodanno.

Un secondo per capodanno, gli involtini di sogliola

Dopo gli stuzzichini per l’aperitivo ed un primo piatto per capodanno, è la volta di un secondo a base di pesce, gli involtini di sogliola. Gli involtini di sogliola costituiscono un secondo delicato ma allo stesso tempo gustoso grazie alla presenza di gamberetti, scalogno, e mandorle nel ripieno. Un tocco di gusto in più è dato dal vino che verrà versato sugli involtini prima di infornarli.

Gli involtini di sogliola sono veloci e semplici da preparare, non vi ruberanno troppo tempo ma ad ogni modo avrete un secondo delizioso da portare in tavola in occasione del cenone di capodanno. Vediamo nel dettaglio come si preparano: innanzitutto si versano nella ciotola del mixer i gamberetti, le mandorle ed infine lo scalogno già pulito. Si frulla il tutto e si spalma sui filetti di sogliola già disposti su un piano da lavoro. Si spolvera con del sale, del pepe ed infine si arrotolano bene ma delicatamente. Vanno bagnati con del vino bianco, coperti con dell’alluminio ed infornati a 200 C° per 20 minuti.

Condimenti con il bimby, la crema di peperoni

Adoro i peperoni, mi piacciono in tutti i modi, semplicemente arrostiti e poi conditi con olio e sale, ripieni di carne, al forno o come condimento, molte volte però cerco di non esagerare e di mangiarne piccole quantità poichè aimè non li digerisco molto e se esagero rischio di stare male ma mi piacciono e così continuo a prepararli! La ricetta che vi consiglio oggi è molto semplice e veloce e potete prepararla con ancora più facilità se avete in casa il bimby: la crema di peperoni. Il bimby infatti vi consentirà in pochi secondi di frullare i peperoni e gli altri ingredienti e di realizzare velocemente una deliziosa crema per condire la vostra pasta, delle tartine o ciò che più vi piace.

Procuratevi un peperone rosso, uno giallo, scalogno, mandorle e basilico per un composto davvero saporito e che esalta molto il sapore dei peperoni senza però tralasciare il profumo del basilico e il perfetto abbinamento con le mandorle. Le dosi di questa crema vanno bene per circa 4 persone quindi se siete di più o avete un numero di ospiti maggiore potete raddoppiare le dosi quello che vi consiglio comunque è di abbinare questa crema di peperoni con della pasta corta e rigata in grado di trattenere il condimento e amalgamarsi perfettamente con la crema.

Sfizi per l’aperitivo di Capodanno, i biscotti al formaggio e mandorle

Potrebbero sembrare dei dolci ma in realtà sono salati questi piccoli sfizi perfetti per l’aperitivo del cenone di capodanno: i biscotti al formaggio e mandorle. Come è consuetudine il cenone di capodanno inizia con un buon aperitivo ricco di tante delizie, ed i biscotti salati al formaggio e mandorle possono fare al caso vostro. Sono molto semplici da preparare esattamente come quelli dolci, ma tra gli ingredienti non troveremo lo zucchero, bensì il parmigiano grattugiato e l’emmental.

La preparazione inizia con il grattugiare l’emmental tenendolo da parte, nel setacciare su un piano la farina disponendola a fontana e versando al centro i tuorli, il parmigiano, un pizzico di sale, il burro a pezzetti precedentemente fatto ammorbidire leggermente, ed infine l’emmental grattugiato. Si inizia ad impastare ottenendo un composto sodo e si trasferisce in frigo avvolto nella pellicola trasparente per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo si stende l’impasto con l’aiuto di un mattarello e si ritaglia l’impasto per creare i biscotti. Si mette al centro di ogni biscotto una mandorla spellata pressandola leggermente e si fa aderire bene.

Ancora un secondo piatto di pesce con i gamberi tiepidi con belga e pasta sfoglia.


Tra i grandi protagonisti della tavola della feste ci sono i gamberi. Infatti sia alla cena della Vigilia di Natale che al cenone di Capodanno almeno un piatto con i gamberi viene proposto. Ed allora vi invito davvero a provare questa ricetta che ho sperimentato di recente e che viene dalla rivista Sale e Pepe di dicembre: gamberoni tiepidi,insalata belga ed un morbido e croccante letto di pasta sfoglia. A dire il vero la ricetta di sale e pepe prevede che voi facciate dei bignè di pasta choux ma siccome in questo periodo il tempo é molto poco io ho ripiegato sulla pasta sfoglia pronta. Il risultato? eccezionale, anzi secondo me é anche meglio ma io sono una vera fan della sfoglia. A questi semplici ingredienti si abbina una buonissima crema montata con la panna fresca, slurp vi consiglio davvero di provare questa ricetta perché é una delizia!

Un antipasto veloce per le feste: le palline di mascarpone e mandorle

Una non-ricetta per questi piccoli sfizi natalizi: le palline di mascarpone e mandorle. Non hanno niente da invidiare ai tarfufi o bon bon dolci, ma queste palline costituiscono un perfetto antipasto per le feste, che si tratti della vigilia o del giorno di natale, vi faranno fare non solo un figurone ma spariranno in un baleno. Daltronde quando si tratta di finger food la storia è questa: le piccole dimensioni invogliano a tendere la mano verso il piatto più e più volte.

Le palline di mascarpone e mandorle costituiscono un antipasto velocissimo da preparare, e vi lasceranno il tempo sufficiente per dedicarvi alle altre preparazioni. Sono ideali da servire insieme ad altri antipasti in versione mignon come ad esempio i datteri ripieni. La preparazione delle palline di mascarpone e mandorle è super veloce, consiste nell’amalgamare il mascarpone in una ciotola insieme al parmigiano reggiano grattugiato e di creare delle palline della dimensione di una noce. Le palline formate andranno rotolate nelle mandorle tagliate a lamelle pressando in modo da farle aderire bene. Nel caso in cui non trovaste le mandorle a lamelle potete tritarle grossolanamente e passarle nella granella.

Calciuni del Molise. Le frittelline dolci per il Natale 2010.

Tra una settimana esatta sarà Natale. Ormai sono quasi due mesi che vi parliamo di ricette natalizie, regionali e non, quindi il vostro menu dovrebbe essere già abbastanza ricco. Ma i dolci, si sa, non bastano mai quindi approfittiamo di questi giorni per continuare a parlare di idee utili per la cena della vigilia o il pranzo di Natale, ricette in cui potreste cimentarvi anche nel caso in cui voleste offrire un dolce regalo ai vostri amici. Quella di oggi è la ricetta dei calciuni del Molise e la tradizione popolare molisana vuole che questi dolci siano serviti alla fine dei pasti dei giorni di festa. Il finale dolce, nella cucina molisana è sempre il risultato di una combinazione di prodotti e tradizioni. Dalle preparazioni più semplici (i mostaccioli o i dolci con marmellate d’uva, con il naspro o con il mostocotto) a quelle più elaborate per i giorni di festa.

I calciuni sono frittelline dolci, a base di castagne e mandorle e ricoperte di zucchero a velo. Una vera bontà, a base di ingredienti tipicamente invernali e squisitamente natalizi. I dolcetti fritti sono tipici del Natale. Ricorderete infatti che abbiamo già parlato delle seadas sarde e degli struffoli napoletani. Una vera prelibatezza da servire a conclusione di un meraviglioso pranzo delle feste, oppure in uno di quei pomeriggi delle vacanze in cui ci si incontra con gli amici per stare insieme davanti al camino. La ricetta non è complessa ma richiede un po’ di tempo di preparazione, specialmente perchè bisogna lessare le castagne prima di dedicarsi alla preparazione vera e propria della sfoglia di queste frittelle che somigliano moltissimo a dei ravioli dolci fritti.

Un contorno per natale, i peperoni alle mandorle in agrodolce

 

Non si tratta di peperonata, nè di caponata, ma di un contorno originale e delizioso: i peperoni alle mandorle in agrodolce. I peperoni alle mandorle sono contraddistinti da una nota agrodolce, racchiudono insieme consistenze diverse (quella morbida dei peperoni e quella croccante delle mandorle) e costituiscono un contorno perfetto se inserito nel menù natalizio. Per la preparazione dei peperoni con le mandorle dovrete procurarvi 6 peperoni di colori diversi, sceglieteli ovviamente in base alle vostre preferenze, l’ideale sarebbe utilizzarne due rossi, due verdi e due gialli.

Per la preparazione dei peperoni alle mandorle in agrodolce procedete così: innanzitutto scottate qualche minuto in acqua bollente i pomodori precedentemente incisi sulla buccia. Scolateli e privateli della pellicina esterna e dei semini e tagliateli a pezzetti tenendoli da parte. Successivamente tagliate i peperoni precedentemente puliti, privati dei filamenti esterni e dei semi, a falde e cuoceteli in abbondante olio extra vergine di oliva.

Tegole valdostane e Caffè mandolà. Un dolce perfetto per concludere il pranzo di Natale.

I biscotti si sa, sono i protagonisti del Natale. In tutte le regioni italiane c’è una ricetta speciale, di  biscotti tipici delle feste, da mangiare in compagnia di parenti e amici dopo il pranzo di Natale, magari accompagnati dal caffè o da un bicchierino di liquore per i grandi. I biscotti piacciono a tutti, accontentano anche i bambini specie se sono decorati e colorati e non sono pesanti, specie se consideriamo che i pranzi di Natale sono occasioni in cui generalmente si fa il pieno di grassi e calorie. Quella che vi propongo oggi è la ricetta delle tegole valdostane, un biscotto sottile, a base di mandorle e albume d’uovo, la cui forma ricorda quella tipica delle tegole delle case valdostane, appena ricurve. Questi dolci sono relativamente antichi. La tradizione vuole che siano stati inventati intorno agli anni Trenta, quando alcuni pasticceri di origine valdostana andarono in Normandia e scoprirono questi squisiti biscotti. Furono colpiti dal buon sapore delle tegole e siccome richiamavono nella forma proprio le tegole della Valle d’Aosta, decisero di produrle nei laboratori di Aosta. Le tegole ottennero un grande successo e da allora entrarono nel patrimonio culinario valdostano. Questi biscotti, che sono molto secchi e croccanti, si accompagnano generalmente al caffè mandolà. Si tratta di un caffè molto lungo al quale si aggiungono il burro e le mandorle tritate. Dopo una leggera bollitura si serve in tavola per accompagnare i biscotti. Il risultato è un dolce perfetto per completare un pasto e per accontentare anche chi, a fine pasto, non sa proprio rinunciare al piacere di un buon caffè. La ricetta nel dettaglio del Caffè mandolà la trovate in fondo.

Un dolce semplice e squisito: il segreto di dama

Lo dico io prima che leggendo la ricetta ci pensiate voi, questo dolce è davvero molto simile al ben noto salame di cioccolato! A questo punto devo anche confessarvi che io non ho mai preparato il salame di cioccolato, è un dolce buonissimo che ho sempre un po’ snobbato, sicuramente sbagliando, ma quando mi sono avventurata nel mondo dei dolci ho lasciato perdere quelli senza cottura, così, per principio! A parte gli scherzi, non amo moltissimo questo genere di dolci, quindi non li preparo, ad esempio non sono una fan del tiramisù, non lo mangio mai e non lo preparo mai, preferisco una bella crostata o una buonissima torta, e anche lo stesso cheesecake, fresco e sodo, insomma, tutta una questione di gusti!

Detto questo, se invece la pensate diversamente da me ecco il dolce che fa per voi, solido e friabile, provatelo e ditemi se vi è piaciuto, prima o poi potrò ricredermi!