Quella del liquore alle mandorle con il Bimby è una ricetta che mi ha richiesto un po’ di ricerca.Ho l’abitudine di essere abbastanza puntigliosa con le dosi e quando si tratta di liquori lo sono ancora di più, perchè un liquore con una percentuale alcolica troppo alta, oppure con troppo zucchero, potrebbe dare un risultato orribile. E siccome in questi casi l’unica cosa da fare è provare, anche io ho deciso di tentare di preparare il liquore alle mandorle con la ricetta Bimby, adattandola da una comune ricetta tradizionale che mi è sembrata equilibrata nel gusto e negli ingredienti.
mandorla
Ricette senza glutine, gateau alle meringhe di mandorla e cioccolato
Volete dedicarvi oggi alla preparazione di un dolce che non ha traccia di farina e quindi potrà essere mangiato anche dai celiaci? Ecco per voi la ricetta che state cercando: gateau alle meringhe di mandorle e cioccolato. Una ricetta senza glutine per preparare un dolce davvero sfizioso e con molte ma molte calorie! Una buonissima ganache al cioccolato preparata da noi con un’alternanza di meringhe alle mandorle darà vita al nostro dolce. Quando preparare questo dessert? Sicuramente ogni qualvolta abbiate il desiderio di cioccolato e magari anche qualche carenza di affetto! Il dolce comunque vi farà fare una bellissima figura quindi perché non prepararlo per un’occasione importante quale potrebbe essere una cenetta romantica tipo quella di San Valentino? Magari per un primo incontro al quale tenete particolarmente oppure semplicemente per fare felici i bimbi che adorano il cioccolato.
Lonza di maiale in salsa di mandorle
Più volte, parlando con amici ed amiche, ho notato che nessuno predilige cucinare “tocchi” di carne interi, per paura che questi vengano troppo secchi, o non cotti al punto giusto oppure non particolarmente gustosi.
È un errore comune pensare che per cucinare un “tocco” di carne intero, sia necessario un tempo infinito e, per forza, l’uso del forno.
Si può cucinare un ottimo arrosto di vitello o, come nella ricetta che vi illustrerò di seguito, un’ottima lonza di maiale in pochissimi minuti e senza accendere il forno!
In commercio esistono dei termometri alimentari, che indicano esattamente, una volta appuntati nella carne, la temperatura interna del “tocco” ma, senza di questi termometri, non è impossibile cucinare un’ottima carne!
Il segreto?
Leggete la ricetta e arrivate fino in fondo all’articolo..e lo scoprirete.
Torta di mandorle al cioccolato
Fare uno strappo alla regola con un dolce del genere, ne vale davvero la pena!
E’ soffice, delicato e sa …di buono…il suo profumo ricorda i dolci della nonna; un dolce così non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole.
E’ ricco e genuino, e l’accostamento tra le mandorle ed il cioccolato è davvero sublime.
Io l’ho servito ancora tiepido con un ciuffo di panna montata e l’ho accompagnato con un bicchierino di un liquore del Salento che mi avevano regalato degli amici, non a caso a base di mandorle: il Mandorlino.
Un’insalata invernale, quella di arance e lattuga
L’insalata di arance è un piatto che di solito fa storcere a molti il naso. Anzi, qualcuno si rifiuta anche proprio di assaggiarla perchè non riesce proprio a contemplare l’idea di mangiare le arance, prelibato alimento ricco di qualità, buonissimo da mangiare così al naturale, nei dolci, ottimo il succo d’arance e la marmellata di arance, ma le arance condite con olio, sale e pepe proprio no!
Io da quando le ho provate invece le amo moltissimo, anche così, semplicemente un paio di arance sbucciate e condite proprio come indicato prima, sale, olio e pepe, senza aggiunta di altri ingredienti, anche se questa ricetta rende perfettamente giustizia a questa preparazione, tipicamente siciliana, visto che abbina alle arance semplicemente la lattuga, le mandorle e le noci.
Provare per credere, semplice, dietetica (senza olio e con soli due cucchiaini di panna liquida), fresca e nutriente, e sottolineo fresca anche se siamo in inverno perchè di questi tempi, dentro le felpe e i maglioni e con i riscaldamenti a mille, il palato gode di un attimo di sollievo e freschezza.
Dolcetti di fichi secchi
Ci avviciniamo alla stagione caratteristica della frutta secca e un ottimo modo per utilizzare fichi, prugne, albicocche e datteri, oltre alle mandorle, alle nocciole e alle altre specialità del genere, è quello di preparare dei dolci! In commercio troviamo la frutta secca intera, a pezzi, sminuzzata, in polvere e questo ci permette di utilizzarla in moltissimi modi all’interno delle ricette, non solo dolci per giunta.
La frutta secca può essere divisa in due categorie: glucidica e lipidica. Praticamente tutta la frutta che abitualmente consumiamo fresca può essere essiccata e da essa si ottiene la frutta secca glucidica. Per quanto riguarda la frutta secca lipidica invece in Italia non troviamo con facilità tutte le varietà, è facilissimo reperire arachidi, noci, nocciole, mandorle, noci brasiliane e pinoli, ma gli stessi anacardi non sono facili da trovare e ancora meno frutti come macadamia e pecan. La frutta secca lipidica non comprende solo frutti veri e propri, ma anche semi di alcune piante o di legumi, come nel caso delle arachidi.
Tornando ai nostri fichi secchi una delle caratteristiche della frutta secca glucidica è quella che per conoscere le sue proprietà basta conoscere quelle della frutta fresca prima che venga essicata, visto che rimangono inalterate. Per quanto riguarda il fico esso viene fatto essicare al sole, dopo essere stato raccolto nel periodo di massima maturazione, utilizzando trattamenti di disinfestazione fisici o chimici. In Italia le regioni che producono i fichi secchi sono la Puglia, la Calabria e la Sicilia, ma è da segnalare anche la Toscana per il suo famoso fico secco di Carmignano, prodotto vicino Prato. Le varietà utilizzate in Italia per la produzione di fichi secchi sono principalmente Farà, Pissalutto, Brogiotto e Dottato, mentre in Turchia, paese che risulta il maggiore produttore di fichi secchi, viene utilizzata la varietà Fico di Smime.
La Torta di Crema al Limone per Poirot
TEMPO: 20 minuti + la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: medio-alta | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si
La torta di pasta Frolla alla crema é una ghiottoneria che Poirot si concede in “Due mesi Dopo”. L’infallibile detective é chiamato ad indagare su un omicidio da una lettera che riceve ben due mesi dopo la morte del mittente. Si tratta di un romanzo della Christie piuttosto particolare: la cerchia dei sospettati infatti é molto ristretta e questo semplifica il compito del lettore nell’individuazione del colpevole. Non si tratta affatto di una storia “scontata” ma semplicemente di una scelta dell’autrice che in questo romanzo, più che in altri, ha preferito concentrarsi su descrizioni di luoghi e piatti. La torta di pasta frolla alla crema é una ricetta piuttosto semplice ma che deve essere eseguita “ad arte” per trovare piena espressione…“in quel momento varcammo la soglia di una locanda The Gorge e con un energico stt Poirot mi impose il silenzio, a quanto pareva eravamo gli unici avventori. Un cameriere anzianotto ci servì dell’ottimo montone brasato ed una torta di pasta frolla alla crema davvero eccellente..a questo punto Poirot cavò di tasca il permesso di visita delle varie proprietà della zona”
Una ricetta per la zuppa: aggiungiamo le mandorle!
TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Zuppa non deve essere necessariamente sinonimo di freddo, inverno, mangiare qualcosa di caldo per scaldarsi, le zuppe possono essere degli ottimi pasti anche estivi, il fatto che siano calde non impedisce che vengano preparate magari con verdure di stagione e poi non è detto che debbano essere consumate sempre bollenti, se ne avanza qualche mestolo c’è sempre la possibilità di gustarlo il giorno successivo a temperatura ambiente, accompagnando il tutto con qualche fetta di pane fresco o tostato.
Questa zuppa nasconde in sè il sapore delle mandorle e anche la loro consistenza croccante, perchè anche se vanno macinate durante la preparazione il loro tocco un po’ speciale e anche esotico si sentirà sempre. Vi consiglio davvero di provare questa zuppa, sarà un pasto diverso e che richiama ancora l’estate, con un tocco al calore dell’autunno che pian piano ci avvolgerà.