Salsa tartara: come e perché

salsa tonnata

Molto importanti in cucina perché accompagnano o sono alla base di numerose ricette, le salse hanno il pregio di impreziosire i cibi e di trasformare in qualche cosa di speciale anche i piatti più semplici. Sia calde che fredde le salse, una volta preparare, non vanno mai scaldate direttamente sul fuoco. Il modo migliore è quello di mantenerla calda fino al momento di servirla, tenendola a bagnomaria.

Per evitare, inoltre, che sulla sua superficie si formi quello che viene chiamato “velo”, distribuitevi sopra qualche pezzetto di burro e mescolate solo all’ ultimo minuto. La salsa tartara tuttavia non corre questo rischio infatti è una salsa fredda, variante della più classica maionese, è un eccellente accompagnamento a pesci, carni e uova sode. Di media difficoltà e anche di rapida preparazione Ginger vi propone la regina delle ricette
Salsa tartara ( ingredienti per circa 250gr di salsa)

Junk food? No grazie. Qualche alternativa per i nostri figli

Tuo figlio impazzisce per pizzette e merendine? Fargli mangiare un piatto di verdure ti sembra una «mission impossible»? No panic. Ecco i consigli degli specialisti per nutrirlo in modo sano, ma senza togliere il divertimento.. Non è necessario obbligare i più piccoli a menu per loro inaccettabili. Con un po’ di fantasia, e seguendo le regole per una corretta alimentazione, infatti, stare a tavola può diventare anche per loro un’autentica festa.
«La regola d’oro consiste nel variare il più possibile gli alimenti, privilegiando i prodotti stagionali», spiega la dottoressa Pia Waldthaler, dietista a Milano. «In questo modo sarai sicura che tuo figlio consumi il maggior numero possibile di nutrienti fondamentali per la crescita». Gli alimenti da privilegiare? I carboidrati, che regalano energia all’organismo, ma anche la frutta e la verdura, ricche di vitamine e sali minerali.
E allora, che fare se tuo figlio invece ti chiede sempre e solo «cibo spazzatura»? Esiste un modo per nutrirlo in maniera equilibrata, ma senza costringerlo a rinunciare del tutto al divertimento? «Bisogna evitare gli estremismi», risponde il professor Zuccotti «Una scappatella alimentare una volta ogni tanto non fa male. L’importante è che il genitore non conceda dolciumi e patatine fritte come premio, magari per un bel voto a scuola, altrimenti i bambini finiranno per attribuire a questi alimenti un’eccessiva importanza». A questo riguardo suggeriamo un’ idea per degli allegri party kid
Panini sfiziosissimi ( ingredienti per 8 panini)

Come cucinare un ottimo pesce lesso

pesce lesso

Lessare il pesce è un modo semplice per cucinarlo ed ottenere un piatto leggero e adatto anche ai bambini. Ci sono però una serie di accorgimenti che possono rendere anche il semplice filetto di pesce lesso un manicaretto, vediamo quali sono.

I pesci possono essere lessati sia interi che a tranci (o filetti). Quelli più adatti a questo tipo di cottura sono la gallinella (o pesce cappone), il dentice, la cernia, il nasello, la passera, il pesce san pietro, la rana pescatrice e il rombo, o almeno questi sono quelli più comuni.

Il pesce può inoltre essere lessato in normale acqua salata, in un fumetto di pesce o in court-bouillon. I tempi, qualsiasi sia la vostra scelta sono fondamentali, altrimenti rischiate di renderlo stopposo o poco saporito. Quelli grossi possono essere immersi nell’acqua da subito, mentre quelli piccoli solo nell’acqua già calda. Anche la temperatura ha la sua importanza: il pesce non deve bollire, ma sobbollire, fare appena due bollicine.

Vediamo come si preparano il court-bouillon e il fumetto.

Nuggets di pollo: per i bambini, ma non solo!

nuggets

Cerchiamo di essere onesti: tutti noi, anche se non siamo bambini, mangiamo, e di gusto anche, i nuggets di pollo. E quando siamo in macchina in viaggio e vediamo l’inconfondibile sagoma del Mac Donald’s la prima a cosa a cui pensiamo sono proprio quelle crocchette di pollo impanate. Eppure non fanno altro che ripeterci che i prodotti del Mac non sono propriamente l’alimento più salutare in giro.

macnuggets

Vi siete mai chiesti quali siano gli ingredienti dei celebri Mc Nuggets? Ebbene vi basti sapere che il pollo non è l’unico. In alternativa nei supermercati nel banco dei surgelati le principali marche come Mc Cain e Findus vi offrono la possibilità di avere le pepite di pollo croccanti sempre a disposizione, senza dover raggiungere il fast food più vicino (e nel mio frigo non mancano mai!).

Ma avete mai provato a fare il pollo fritto in casa? Preparare dei nuggets di pollo è semplicissimo, velocissimo ed il risultato non può che essere migliore!

Maionese

Siamo probabilmente tutti talmente abituati alla maionese già pronta che troviamo nei supermercati che forse nemmeno ci ricordiamo che sapore ha la maionese fatta in casa, quella vera. Io mi ricordo che quando ero piccola tutte le volte che mia nonna cucinava il pesce, il ché succedeva spesso visto che abito sul mare, preparava la maionese: puntualmente io ricoprivo due bocconcini di pesce con almeno sette-otto cucchiai di salsa.
Controverse sono le teorie sulle origini di questa salsa conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Una delle più accreditate sostiene che il nome “maionese” derivi da “Mahon“, il nome della città fortificata sull’isola di Minorca, dove si preparava una salsa molto simile alla moderna maionese. In alternativa è possibile che il nome abbia derivi dal francese “moyeau“, che significa uovo, appunto l’ingrediente principale della salsa.
Purtroppo la maionese, a dispetto della sua semplicità, non è assolutamente semplice da preparare! Innanzitutto è necessario scegliere accuratamente gli ingredienti: l’olio dovrebbe essere di oliva ma se volete un sapore più delicato potete usarne anche uno di semi, e le uova, rigorosamente freschissime, devono essere tolte dal frigo in anticipo in modo che al momento dell’utilizzo siano a temperatura ambiente, altrimenti il composto non si amalgama.
Non saremmo arrivati fin qui se non intendessimo prepararla, allora:

Okonomiyaki: Le polpette giapponesi di zio Marrabbio

Vi ricordate Kiss Me Licia? Il cartone animato raccontava la storia di una dolce ragazza, Licia, che un giorno, per caso, conosce un bimbo dai capelli azzurri, Andrea, accompagnato dal suo fedele gatto Giuliano. Andrea ha un fratello maggiore di nome Mirko e la storia vuole che tra Licia e Mirko nasca una storia d’amore tormentata da varie vicissitudini. Il papà di Licia, Marrabbio, è il gestore di una rosticceria dove il piatto forte sono delle succulente polpettine fritte.

Attorno al ristorante e a queste squisite polpette si snoda la vita dei personaggi che a volte assume dei tratti davvero divertenti in particolare le scenette tra lo zio Marrabbio e l’anziano amico di famiglia, Nonno Sam. La ricetta delle polpette è molto semplice e tra l’altro in Giappone vengono fatte davvero in quanto rappresentano un piatto sostanzioso e amato da tutti, grandi e piccoli.

Il nome originale è Okonomiyaki e letteralmente significa mettere sulla piastra quello che volete, e quindi partendo dalla ricetta di base si può davvero spaziare con la fantasia. In ogni caso, le due varianti più comuni sono tra l’Okonomiyaki con carne, e quindi pancetta, e quello con pesce, più frequentemente gamberetti.

Insalata Olivier, Insalata Italiana, Insalata Imperiale: La vera storia dell’insalata Russa

insalata russa

L’insalata russa è un piatto ormai entrato di fatto nella cucina italiana; è un contorno gustoso e semplice, adatto per tutti i periodi dell’anno. Può essere usata anche come antipasto ed è composta principalmente da verdure e maionese. Ma quali sono le origini di questa ricetta? Si chiama insalata russa perchè è un piatto tipico della cucina russa? In Germania ad esempio è curiosamente conosciuta come insalata all’italiana

Nel settecento era chiamata insalata alla genovese perchè molto spesso faceva la sua bella figura ai banchetti dell’aristocrazia ligure. Alcuni però sostengono che la ricetta originale sia nata dopo, a metà ottocento, in un ristorante di Mosca e prevedeva alcune varianti, tra cui caviale, code di gamberi, aragosta o addirittura anatra affumicata a seconda della stagione. L’autore della prima insalata russa si chiamava Lucien Olivier ed infatti in Russia questo piatto è conosciuto come insalata Olivier, ma anche come insalata alla polacca. Gli ingredienti con cui veniva preparata l’insalata Olivier erano vari ma sempre ricercati e quindi spesso costosi. Quando la ricetta iniziò a diffondersi nel resto d’Europa la ricetta venne inevitabilmente modificata, sostituendo agli ingredienti più pregiati altri più economici e comunemente reperibili.

Il nome dello chef che la inventò dovrebbe comunque far trasparire qualcosa sulle sue origini, che erano parigine. In realtà la cucina russa nazionale era ben diversa da quella dei ricchi ristoranti della capitale. Sulle tavole dei comuni cittadini, che perlopiù vivevano di agricoltura, c’erano soprattutto le verdure più resistenti al freddo, come le patate, i cavoli ed i cetrioli.

Barchette al tonno: un antipasto sfizioso, economico e facile da fare

antipasto

Gli antipasti hanno una storia millenaria che risale al tempo della Roma Imperiale, quando una serie di preparazioni gustose e leggere, chiamate “gustio” o “gustatio”, venivano servite con tale opulenza e creatività da essere accolte dagli applausi dei convitati, all’apertura dei banchetti, prima delle innumerevoli portate che componevano il pasto. Sebbene ridimensionato rispetto a quei tempi e ridotto in genere a non più di 3-4 preparazioni per pasto, ancora oggi l’antipasto è un’ usanza diffusa in tutto il paese, sia nella grande cucina che in quella rustica.

In linea generale, si può dire che si tratta di un momento importante del pasto, che rappresenta una sorta di biglietto da visita delle pietanze che seguiranno, poiché da una parte le anticipa e dall’altra rivela in qualche modo lo stile stesso del pranzo. Detto questo vi consiglio oggi una ricetta di facile esecuzione, gustosa ed economica che può rallegrare anche un giorno lavorativo.

Barchette al tonno:
  • 8 piccole barchette di pasta sfoglia
  • 150 gr. di tonno sott’olio
  • 3 cucchiai di maionese
  • 4 filetti di acciuga sotto sale