Che il compositore Gioacchino Rossini fosse un buongustaio era cosa nota, tanto che sono molti i piatti legati al nome del celebre pesarese: impossibile non citare un piccolo, classico, i maccheroni alla Rossini.
Si tratta di un primo piatto nato nel 1866 e ideata proprio dal compositore che vede la presenza di pasta, burro, parmigiano grattugiato, funghi, prosciutto e champagne.
I maccheroni al taleggio e mortadella rappresentano un primo piatto molto ricco ed appagante, non di certo light ma perfetto per portare in tavola un pranzetto allettante che piaccia a tutti e con il minimo sforzo. Si tratta di un primo di facile esecuzione che risulta perfetto sia per il pranzo di tutti i giorni che per quello della domenica, in sostituzione della solita pasta al forno, lasagne o cannelloni.
I maccheroni con ricotta e verdure sono un primo piatto leggero e fresco che io trovo ideale quando ho voglia di mangiare leggero ma con gusto. Forse non è esattamente una ricetta light, ma certamente è uno di quei piatti dal gusto delicato che soddisfano il bisogno di mangiare un appetitoso piatto di pasta, senza esagerare con condimenti e calorie. La ricetta è semplicissima e, come sempre, personalizzabile a seconda dei vostri gusti.
I maccheroni al taleggio e patate rappresentano un primo piatto ricco e particolarmente allettante, dalla consistenza quasi cremosa e dal gusto unico. Si tratta di maccheroni lessi insieme alle patate tagliate a cubetti, trasferiti in una pirofila e cosparsi con taleggio e lardo precedentemente rosolato in padella. Certo, non una pietanza light, ma ricordiamo sempre che si vive una volta sola e che potreste sempre riservarli al pranzo della domenica.
Oggi, come da titolo, vorrei proporvi il pasticcio di maccheroni per Natale. Si tratta di una ricetta tratta da una puntata dei Menù di Benedetta e rappresenta un piatto talmente ricco da poter risultare ideale per un pranzo importante proprio come quelli delle prossime festività natalizie. Il pasticcio di maccheroni si presenta a prima vista come una comune torta salata dal ripieno misterioso, completamente coperto, che scoprirete con piacere solo al primo assaggio.
Ebbene si, dopo tutte le insalate che sto ingurgitando in questi giorni ci voleva proprio un piatto ricco, cremoso ed appagante. Ho scelto di preparare questo timballo di maccheroni al forno con pollo e piselli per il pranzo della domenica anche se l’ho riportato in tavola anche il lunedì perchè avanzato, e vi dirò che quasi l’ho preferito il giorno dopo. Da ricordare nel caso in cui lo si voglia preparare in occasione di una scampagnata e non si voglia fare l’alba ai fornelli.
Andiamo incontro ad un periodo “difficile” dal punto di vista della linea, ingurgiteremo migliaia di calorie al giorno senza neanche rendercene conto. Ma si sa, il Natale è anche questo. Si limitasse tutto ad un solo giorno non ci sarebbe problema, ma sarà difficile resistere durante le festività natalizie a quella serie di prelibatezze che, volenti o nolenti, ci ritroveremo davanti gli occhi. Quindi pensando di mettermi un pò al riparo cercando per lo meno di stare “a dieta” adesso, ho scovato questa ricettina leggera leggera di un primo appetitoso, a patto che vi piaccia lo yogurt: i maccheroni con yogurt bianco e porri.
Anche quest’anno a Campagnola Emilia (RE), il 10 e l’11 dicembre, si svolgerà la più famosa gara italiana tra norcini. La festa del Cicciolo d’oro nasce con l’intento di valorizzare la tradizione della norcineria reggiana che ha origini antiche, già ai tempi della Contessa Matilde di Canossa. Il giorno del “sacrificio” del maiale, infatti, veniva vissuto dalle famiglie dell’epoca come un giorno di festa, dedicato alla lavorazione di tutte le parti del maiale, la quale veniva affidata a degli esperti norcini. I ciccioli, da cui proviene il nome di questo evento imperdibile per gli amanti del genere, altro non sono che parti dello strato adiposo interno del maiale che viene tagliato in pezzi molto piccoli e fatto bollire per non meno di tre ore a fuoco basso. Una volta pronti i ciccioli assumono un colore biondo e vengono conditi dal norcino con spezie ed aromi vari.
Il Natale ormai è diventato non solo una tradizione religiosa, ma un vero e proprio momento dell’anno in cui la cultura eno-gastronomica del nostro paese dà il meglio di sé! Non esiste regione italiana che non abbia i suoi piatti tipici sia per quanto riguarda i primi, che i secondi e tutti i vari contorni e infine i dolci. La Sicilia, che già tradizionalmente è ricca di ricette davvero molto gustose, non è da meno e come accade spesso nella cucina siciliana i piatti natalizi sono estremamente ricchi, quasi piatti unici, ben conditi e abbastanza elaborati da preparare. Eccone il perfetto ritratto: il pasticcio di Natale.
Oggi per pranzo vi consiglio una ricetta facilissima e velocissima: i maccheroncini al brandy! Se state ancora cercando di capire cosa preparare e non sapete proprio da dove cominciare, questa ricetta è perfetta per voi. Oggi ero in preda al panico da pranzo con frigo vuoto, e la cosa succede sempre più spesso purtroppo. Sono ritornata a casa dai miei impegni mattutini così stanca che non avevo voglia di perdere tempo in cucina e così, svogliata, mi sono messa a sfogliare il librone delle ricette a cui sono tanto affezionata. Avete presente una semplice salsa di pomodoro? La ricetta dei maccheroncini al brandy è semplice proprio perchè si tratta di una comune salsa aromatizzata al brandy, che io trovo squisita.
In Sicilia a Carnevale si mangiano in mille modi, ma soprattutto conditi con il ragù di carne e una abbondante manciata di parmigiano. Sto parlando dei maccheroni a cinque buchi, una specialità gastronomica sicuramente catanese, che non so se sia diffusa anche a Messina e Palermo, e che forse è un pochino difficile reperire in altre regioni d’Italia. Ad ogni modo a Catania non c’è festa in maschera se non si mangiano maccheroni a cinque buchi, salsiccia e chiacchiere. I maccheroni a cinque buchi sono dei grossi maccheroni che presentano cinque buchi nel tronco, quattro forellini laterali e uno grande centrale. Questo formato di pasta si presta benissimo ad essere condita con sughi corposi, come quello del ragù perchè tende a riempirsi e a diventare davvero “casereccia”. Mi ricordo ancora quando la faceva mia nonna, la presentava in tavola anche con il sugo di carne, oppure con la salsa di solo pomodoro concentrato. L’importante è che l’intingolo abbia davvero gusto.
Considerato che questo formato di pasta non sarà facile da trovare in giro, potete benissimo sostituire i maccheroni a cinque buchi con un formato di pasta corta molto grossa, rigatoni, paccheri o quello che preferite. La ricetta che vi propongo è semplice ma gustosissima e ricca, tanto che potreste benissimo presentarla come piatto unico.
Pochi cibi sono così universalmente ben accetti come i maccheroni. E di pochissimi l’etimologia è altrettanto controversa. C’è chi sostiene che il termine “maccherone” derivi dal latino tardo “maccare”, che significa schiacciare. I maccheroncini di Campofilone sono il tipico primo piatto marchigiano del Natale. Vanto del paese di Campofilone in provincia di Ascoli Piceno, che dedica loro una sagra molto nota in tutta Italia, i maccheroncini sono strettissimi fili di pasta sfoglia tirata allo spessore di un velo, tagliati con coltelli molto affilati. Il Maccheroncino di Campofilone, vanta una tradizione antichissima. Già nel 1400 il maccheroncino, considerato un piatto prelibato viene citato in una corrispondenza dell’Abbazia di Campofilone e poi ancora riportato nei quaderni di ricette di alcune case nobili dove si scriveva che questa originale pasta era tanto delicata da sciogliersi in bocca. Il Maccheroncino ha sempre rivestito un’importanza particolare, discostandosi dai piatti di “tutti i giorni”, rappresentando il piatto per eccellenza, simbolo di bravura della padrona di casa e piatto tradizionale nei pranzi di festa. Noti sin dal Quattrocento come “maccheroncini fini fini”, la loro caratteristica è l’elevato numero di uova presente nell’impasto: ben dieci per un chilo di semola di grano duro. La lavorazione richiede abilità, forza e fatica. La pasta, che si cuoce molto rapidamente, resta porosa, caratteristica che insieme all’estrema delicatezza dello spessore la rende ottima sia in brodo sia asciutta (il condimento caratteristico è un ragù di carne di pollo, vitello, maiale aromatizzato con noce moscata e spolverato di pecorino).
Continuiamo il nostro viaggio attraverso i piatti regionali della tradizione in occasione delle festività natalizie. Ieri vi ho proposto la ricetta dei tortellini in brodo emiliani, oggi continuiamo sulla scia dei primi e ci spostiamo in Liguria. Questa ricetta risale alle antiche tradizioni del Natale a Genova, dove veniva servita la sera della vigilia o il giorno di Natale. Oggi forse sono più comuni i ravioli, ma un tempo i ravioli si preparavano il giorno di Santo Stefano con gli avanzi del giorno prima, mentre durante il pranzo di Natale si cucinavano i natalini. A Natale infatti, in Liguria vengono prodotti degli speciali maccheroni, chiamati appunto “natalini” o semplicemente “maccheroni di Natale”. Si tratta di un formato di maccheroni piuttosto lunghi, tagliati di sbieco alle estremità, molto simili agli ziti napoletani ma leggermente più larghi di diametro e prodotti utilizzando la semola di grano duro. Questi speciali maccheroni vengono prodotti in Liguria soltanto in occasione del periodo natalizio e hanno una lavorazione particolare. Sono dorati, lisci ma con lievi irregolarità e anche il sapore è piuttosto particolare. La tradizione ligure richiede che i maccheroni in brodo si mangino durante il pranzo di Natale. Il brodo tradizionale è quello di cappone, a cui durante la cottura della pasta va aggiunto qualche pezzo di salsiccia sbriciolata e dei pezzi di cardo lessato. I maccheroni di Natale sono perfetti anche conditi con il tocco, il sugo di carne tipico di Genova e in questo caso si aggiunge anche qualche fetta di patata.
Se c’é un primo piatto davvero molto conosciuto all’estero della Cucina Italiana é quello dei così detti “maccheroni al formaggio”. Qui in Italia siamo soliti chiamarli rigatoni ai quattro formaggi, ma spesso la pluralità nel mondo anglosassone viene meno e ricorrono addirittura alle confezioni in barattolo di questo splendido piatto nostrano. Ed in Italia anche non si scherza considerando quante salse pronte ai “4 formaggi” si acquistano per preparare questo primo piatto di tutto rispetto. Però se volete davvero gustarvi un buon piatto di maccheroni al formaggio allora provvedete voi stessi a preparare la salsa, ci vorranno davvero circa 10 minuti. Anche perché in questo modo potrete dare il ruolo che gli spetta al Gorgonzola ed al Parmigiano ed ancora alla Fontina ed all’Emmental, per cui davvero saranno sufficienti 10 minuti ed una frusta per girare la salsa!
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