dita mozzate menu halloween

Le dita mozzate per il menu di Halloween

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Devo dire che questa ricetta spopola sul web e mi sembra che proprio lo scorso anno in tempo di Halloween l’ho intercettata anche in tv in qualche programma culinario! Le dita mozzate non sono altro che wurstel preparati in modo anche piuttosto semplice, ma che decorati in questo modo possono risultare un antipasto o un secondo piatto davvero disgustoso, che vedrete farà davvero impazzire i bambini! Insomma, qualche dritta in più per la preparazione: innanzi tutto ho scoperto che mettendo un pezzetto di fontina sul wurstel, vicino all’unghia di seme di zucca, e poi passandolo in forno per pochi minuti l’effetto sciolto del formaggio farà si che il vostro wurstel sembri ancora più simile a un vero e proprio dito! 

Bruschette che passione: nuove idee da portare in tavola

Bruschette

 

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Bruschette che passione, le trovo così pratiche, veloci e dalle mille possibilità di condimento che non stancherebbero mai. Ecco perché in casa, soprattutto in estate, le prepariamo molto molto spesso. Ne avevamo già parlato quì e quì, ma ci sono così tante varianti che sarebbe un peccato non conoscerle. Se pensiamo che la bruschetta nasce come piatto povero della cucina nostrana, mi viene da pensare che è proprio partendo da ingredienti semplici che spesso si ottengono delle vere e proprie delizie. Le bruschette su cui ci soffermiamo in questo post sono, quelle al lardo, quelle alle olive, quelle alla scarola e quelle alla greca.

In questo articolo non troverete delle vere e proprie ricette, ma delle idee, degli spunti da cui partire improvvisando con gli ingredienti disponibili in casa sul momento. Vi consiglio di utilizzare dell’ottimo pane, ad esempio quello pugliese o quello toscano, ovviamente il tipo che vi piace di più, magari un po’ raffermo per ottenere risultati migliori. Spero che vi piaccia l’aglio perché, soprattutto nel caso delle bruschette classiche, quelle al pomodoro, tendo sempre a strofinarne uno spicchio sulla superficie delle fette, dona un tocco di sapore in più.

Il lardo di colonnata, la delizia delle Alpi Apuane

Una delle leggende che lo riguardano narra che Michelangelo ne mangiasse in gran quantità ogni qual volta dovesse recarsi sulle Apuane a prendere il marmo per i suoi capolavori: stiamo parlando del Lardo di Colonnata, originario appunto di Colonnata, paesino toscano arroccato sulle Alpi Apuane, in provincia di Massa Carrara.

Il lardo di Colonnata è un tipo di salume di suino sottoposto ad una singolare stagionatura: dopo aver scavato delle vasche (conche) nel marmo e averle strofinate con aglio fresco, vi si adagiano, alternandole con strati di sale grosso, pepe macinato di fresco, salvia e rosmarino (camicia), le fette di lardo; quando le conche sono colme, vengono chiuse con una lastra di marmo che ne preservi gli aromi e la freschezza per gli, almeno, 6 mesi che ci vogliono per una perfetta stagionatura. Il marmo di Carrara, infatti, è ricco di carbonato di calcio e possiede particolari caratteristiche di traspirabilità e impermeabilità.
Una volta pronto, il lardo presenta un aspetto dalla consistenza omogenea e morbida, dal colore bianco tendente al rosato ed un sapore delicato, quasi dolce.

Il sistema di stagionatura del lardo nel marmo inizia intorno all’anno 1000 d.c. anche se la qualità del grasso usato era nettamente inferiore.
La storia del Lardo di Colonnata, invece, nasce con i lavoratori delle cave, i quali, avevano scoperto un sistema per avere a disposizione e sempre in ottime condizioni di freschezza, un eccellente ingrediente per i loro frugali panini.

Dopo il 1894, il lardo veniva chiamato cibo degli anarchici per il fatto che i rifugiati in montagna sopravvivessero grazie al grasso di maiale conservato sotto sale.
Oggi il Lardo di Colonnata è conosciuto molto oltre i confini del suo paese d’origine diventando un prodotto I.G.P. e godendo di una sagra in suo nome, la Sagra del Lardo di Colonnata che ha luogo la terza domenica dopo ferragosto a Colonnata, occasione nella quale oltre ad assaggiare il prelibato salume è possibile fare una visita alle cave del marmo.