Si fa presto a dire dieta: è anche necessario sapere scegliere gli alimenti giusti in grado di poter conciliare benessere e nutrimento. E dopo cinque anni di segno negativo, la dieta mediterranea torna ad essere la dieta prediletta dagli italiani.
Lo studio condotto dalla Coldiretti sulla base dei dati Ismea registra un aumento del 3,2% di consumi di beni alimentari.
È l’Italia a detenere il primato europeo di Paese con il maggiore consumo di litri di acqua minerale in bottiglia: con circa 206 litri di acqua consumata annualmente a testa, l’Italia supera di gran lunga il resto dei Paesi europei. Una tendenza più che diffusa visto che sono circa nove italiani su dieci a bere acqua minerale, il 19% in più rispetto a 20 anni fa.
E otto italiani su dieci si riconoscono nella categoria di “grandi bevitori”, superando quota mezzo litro al giorno.
Colazioni romantiche, pranzetti e brunch: gli italiani puntano anche su altro, ma resta ancora una volta la cena, l’appuntamento preferito dagli italiani per festeggiare la giornata di San Valentino.
L’Ufficio Studi della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, conferma che le coppie che sceglieranno di trascorrere fuori casa la serata di San Valentino, sono in crescita: i 5,3 milioni di italiani che festeggeranno fuori casa, corrispondono al 2% in più rispetto allo scorso anno per un giro d’affari pari a 222 milioni di euro, il 7% in più rispetto allo scorso anno. Che sia al ristorante, in trattoria o in pizzeria le copie scelgono soprattutto menu più creativi e appositamente pensati e realizzati per la festa degli innamorati.
È svolta salutista per gli italiani a tavola: sono circa 9,7 i milioni di italiani che si portano sul luogo di lavoro o di studio i piatti preparati in casa. Non si tratta solo di risparmio, ma anche di una scelta consapevole dei cibi che si intendono consumare.
L’analisi di Coldiretti/Ixe’ conferma il ritorno della “gavetta” o della “schiscetta” rigorosamente all’insegna del benessere a tavola per consentire di mantenere un corretto stile alimentare anche fuori casa. Una tendenza che si consolida nei luoghi di lavoro dove vengono allestiti spesso spazi per poter riscaldare il pasto condividendolo con i colleghi.
Gli italiani e la svolta salutista a tavola: questi i dati emersi da uno studio realizzato dalla Coldiretti relativo ai primi sei mesi dell’anno 2017 e presentato in occasione della fattoria realizzata in Italia nel centro storico di una città a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello.
I dati emersi allo studio parlano chiaro e confermano che gli italiani hanno imparato a mangiare con gusto, ma prediligendo la salute a tavole: il consumo di pesce è aumentato del 7% e il consumo di frutta fresca del 6%.
La scelta degli italiani sugli alimenti si orienta ormai per il 42% sull’impatto dei cibi sulla salute, per il 12% sul gusto e solo per il 6% sul risparmio.
La tecnologia arriva anche a tavola tanto che il souvenir più richiesto delle vacanze è diventato ormai il food selfie una pratica che consiste nel fotografare il cibo che si mangia in tavola e condividerlo con gli altri. Lo conferma un italiano su tre (circa il 38%) che ha scelto di condividere con amici e conoscenti le sue scelte gastronomiche pubblicando sui social diverse fotografie dei piatti consumati al ristorante o preparati in cucina nel corso della vacanze estive.
È quanto emerge da una recentissima analisi Coldiretti/Ixe’ a conferma di quanto il cibo sia importante per gli italiani anche durante le vacanze.
La prima colazione è il pasto forse più importante della giornata, ma non tutti gli italiani sembrano conoscere davvero quali dovrebbero essere le buone abitudini al mattino. E scatta l’allarme fake news sulle cattive informazioni che gli italiani reperiscono sulla prima colazione.
È quanto emerge dai dati di un’indagine dell’Osservatorio Doxa – Aidepi, Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, “Io comincio bene” effettuato su un campione di 1000 italiani che hanno stilato le 10 false credenze più diffuse sulla colazione. Vediamo quali sono queste fake news.
Dimmi in che regione abiti e ti dirà che cosa mangi: i piemontesi e i valdostani mangiano soprattutto pane e grissini, con una spesa media annua di 512 euro mentre i friulani spendono 90 euro l’anno in chinotti.
È quanto emerge dai dati della ricerca italiani.coop dal titolo Le 1000 tavole degli italiani un’elaborazione di Ref Ricerche su dati Istat su chi mangia e cosa mangia, dal Nord al Sud del nostro Paese.
A volte demonizzata, ma sempre amata in tutto il nostro Paese: tutti gli italiani (in pratica il 99%) mangiano la pasta che resta il loro cibo preferito sia per ragioni di gusto sia per ragioni di salute.
Insomma pasta piace e fa bene e il 49% degli italiani non riesce a rinunciare a un buon patto di pasta ogni giorno. Lo confermano chiaramente i dati rilevati nel corso di uno studio dall’Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiani) alla Doxa che conferma la predilezioni degli italiani per la pasta di ogni genere.
Quanto osano gli italiani in cucina? Almeno l’88% ha voglia di sperimentare ai fornelli e addirittura al 70% piace cimentarsi nella preparazione di piatti etnici e il 42% non ha paura di sbagliare neppure in presenza di un ospite.
I dati arrivano da un sondaggio di Cortilia, il mercato online per la spesa di prodotti agroalimentari che mette in evidenza curiosità e paure degli italiani ai fornelli. Italiani spacconi sì, ma intimoriti davanti alla preparazione della pasta sfoglia che resta un incubo per il 42%.
Sulle tavole degli italiani si moltiplica il consumo di frutta e di verdura. Solo nei primi due mesi dell’anno, fino a febbraio, sono stati registrati infatti i consumi più alti da 17 anni a questa parte con un incremento anche rispetto allo scorso periodo dello scorso anno.
Dati rassicuranti che parlano delle nuove tendenze ed abitudini alimentare degli italiani. Stando ai dati diffusi da Fruit24, il progetto promosso da Apo Conerpo che offre informazioni nutrizionali e ricette a base di frutta e verdura, il consumo di frutta è cresciuto a 711 mila tonnellate e il consumo di ortaggi è pari attualmente a 590 mila tonnellate.
I superfood? Se almeno un italiano su quattro ha ammesso di aver acquistato qualche volta i ‘superfood’, vale a dire tutti quei prodotti alimentari che vantano specifiche proprietà salutistiche, è pur vero che nel Belpaese ai superfood esotici, si preferiscono i supercibi della nonna.
Qualche esempio? Si va dalle carote viola alla patata turchesa, dalla roveja di Cascia alla pompia, ai fagioli del purgatorio: questi i dati che emergono quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixenel corso dell’incontro “Le vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna”.
Quanto tempo dedicano gli italiani alla cucina? Circa un’ora e mezza per dedicarsi alla preparazione di pasti per la giornata con un incremento del 20% del tempo rispetto allo scorso anno.
È quanto emerge da una ricerca Ispos che ha rilevato una maggiore attenzione degli italiani non solo alla qualità della loro alimentazione, ma anche al loro impatto sulla salute.
La pasta? Sembra che sia stata inaspettatamente soppiantata dal riso sule tavole degli italiani. Questo almeno è quanto emerge dai dati diffusi da Ismea/Nielsen relativi al 2016, in occasione della campagna “Abbiamo riso per una cosa seria” che è stata condotta in 1000 tra piazze, parrocchie e mercati da Campagna Amica.
Stando all’analisi della Coldiretti, il consumo del riso sulle tavole italiane sembra essere aumentato del 3%, mentre sembra essere diminuito il consumo della pasta con un crollo del pane (che scende del 3%) che registra un inaspettato minimo storico.
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