La vendita del vino al bicchiere si è fatta spazio nel mercato e ultimamente ci è entrata anche di prepotenza, dando modo a tutti di gustarsi il proprio calice di vino, magari anche di una bottiglia dal costo particolarmente oneroso. In Francia e in Italia per esempio è presente già nel 90% dei locali, che in media propongono 4 etichette al bicchiere. Ma si trovano dati interessanti anche fuori dall’Europa, soprattutto in Cina, Australia, e America.
Guida ai Vini d’Italia
Asti Spumante docg: vino Moscato da record
Asti Spumante docg è il vino con le bollicine più popolare, antico e venduto in Italia; le cifre parlano di 71 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, con un export che supera l’80% e che vede tra i primi consumatori la Germania e gli Stati Uniti che si contedono quasi 13 milioni di bottiglie a testa. Quando si dice Asti non si può far altro che pensare al bicchiere di effervescente, dolce e profumato vino bianco Moscato.
Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, vino spumante docg
La zona del Prosecco, che prende il nome dall’omonima uva bianca, si trova tutta sui colli tondeggianti intorno a Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso. I 4300 ettari di vigneto si estendono a circa 50 chilometri a nord di Venezia e del Piave, fino a Vittorio Veneto. E’ il vino con le bollicine più imitato in Italia e più venduto nel mondo. Oggi oltre 7 milioni di bottiglie di Prosecco, infatti, finiscono sulle tavole di americani, tedeschi ed inglesi.
Trento doc: vino spumante di “Talento”
Il Trentino è la regione del vino spumante Trento doc, dove ogni anno se ne producono 7 milioni di bottiglie. Trento esattemente come Franciacorta e Champagne ha un unico nome per il proprio vino con le bollicine. E’ la zona leader nella produzione di spumanti Metodo Classico italiani e Talento, che rappresenta l’eccellenza spumantistica italiana, di cui ne fanno parte gli spumanti italiani ottenuti da uve Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco, rifermentato in bottiglia, con minimo 15 mesi di affinamento sui lieviti e tenore zuccherino inferiore a 12 g/litro. Inoltre il Trentino è la prima di ogni altra regione, che ha saputo valorizzare lo Chardonnay come uva da spumante.
I vini spumanti dell’Oltrepo Pavese
L’Oltrepo Pavese è un’area vinicola della Lombardia, a forma di grappolo, nemmeno a farlo apposta, che si estende tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Oltrepo perché si trova a sud del grande fiume che ha creato la Pianura Padana. Terra da sempre ricca di storia, avventura, scambi agricoli e naturalmente il mercato della vite e dell’uva Pinot Nero, che ancora oggi è molto attivo.
Franciacorta docg, vini spumanti di qualità
La Franciacorta è una area vinicola che si sviluppa a ovest di Brescia, sui fianchi di colline moreniche che scendono dal Lago d’Iseo e si affacciano come fossero un anfiteatro sulla pianura padana. Se cerchiamo il termine spumante in etichetta non lo troveremo, perché il disciplinare lo vieta. Questo vino docg è unico, quindi la sola parola da usare è Franciacorta, al massimo con l’aggiunta della dicitura “Metodo Classico” .Inoltre pur facendo parte dei territori del Talento, ha scelto di focalizzare la propria comunicazione esclusivamente sul nome territoriale e non utilizzare il nome collettivo “Talento” appunto, che rappresenta l’eccellenza spumantistica italiana, di cui ne fanno parte gli spumanti italiani ottenuti da uve Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco, rifermentato in bottiglia, con minimo 15 mesi di affinamento sui lieviti e tenore zuccherino inferiore a 12 g/litro.
Vino Spumante, riconoscere qualità e caratteristiche
La magia dello spumante trionfa sempre durante i momenti da ricordare. Spumante vuol dire festa e gioia ma non solo, perché questo vino, sempre più importate e sempre più apprezzato, si abbina bene a tante preparazioni, riuscendo ad allietare, non solo il momento del brindisi, ma ogni istante dell’anno. Franciacorta, Trento, Oltrepò Pavese, Asti, Prosecco, Champagne, Cava. Intraprendiamo insieme un lungo viaggio tra le perle spumantistiche italiane e non solo, per capire qual’é quel vino spumante che meglio ci si addice.
Gewurztraminer, vitigno e abbinamenti
Il Gewurztraminer è un vino doc aromatico molto particolare, prodotto in Alto Adige e in Trentino, luoghi in cui ha trovato la sua culla ideale. Un bianco indimenticabile che una volta assaggiato non si scorda più. Gli esperti stanno ancora discutendo sulle sue origine e sulla grammatica del nome, ma la ricerca sembra essere alquanto difficile.
Vini biologici e biodinamici, differenza e definizione
I vini biologici e biodinamici rappresentano una piccola ma nutrita fetta del panorama vinicolo italiano e non solo. Negli ultimi anni l’argomento ha suscitato interessi mediatici, forse per la semplice voglia di vivere meglio e di bere meglio. Sono sempre più i produttori di vino e di prodotti ortofrutticoli che rinunciano all’uso di fitofarmaci e di materiali geneticamente modificati, per introdursi in un mondo nuovo, sano, che segue delle semplici regole. Importante delineare bene le differenze tra vino biologico e vino biodinamico: esse esistono e sono sostanziali, ma c’è ancora molta confusione sull’argomento.
I migliori vini del Lazio, caratteristiche e qualità
I vini del Lazio vengono prodotti nelle colline intorno a Roma. Alcuni di loro da anni valorizzano l’enologia della regione, troppo a lungo vincolata dai “facili consumi” della Capitale e iniziano ad acquisire una posizione dignitosa sul mercato.
Tartufo Bianco d’Alba, ricette ed abbinamento vino
Il Tartufo Bianco D’Alba è un “diamante profumato” e preda ambita dai buongustai di tutto il mondo. Il suo profumo intenso e le sue caratteristiche tipiche lo portano ad essere uno dei migliori prodotti da abbinare al vino. Il “Tuber Magnatum Pico” è un vero classico della gastronomia italiana. Prodotto tipico di questa stagione, questo fungo sotterraneo dona un tocco di magia ai piatti in cui è impiegato.
Abbinamento vino con minestrone o zuppe
L’abbinamento vino-minestrone (o con altre zuppe) in tavola sembra facile, ma non lo è. In queste ricette della tradizione italiana sono presenti parecchi ingredienti all’interno di ciascun piatto che richiedono particolari attenzioni. Il minestrone o zuppa di verdure che dir si voglia è uno dei punti di forza della cucina mediterranea. Servire una crema o una minestra agli ospiti è considerato sempre molto elegante, ma a volte è molto difficile abbinare un vino. Gli ingredienti principali solitamente sono verdure ed ortaggi, a cui si aggiungono erbe eromatiche e spezie, in altri casi salumi ed insaccati il tutto cosparso dall’immancabile formaggio grattuggiato. Il nostro compito adesso è indiviuare quali sono i vini che meglio si abbinano.
Abbinamento vino e cibo: i funghi porcini
Vino e funghi porcini, accoppiata vincente. Vino bianco o rosso non importa, l’importante è che il vino non copra il gusto dei funghi porcini. Conosciuto come il “fungo dei funghi“, è il più conosciuto, il più amato, il più cucinato. Questo è il momento. Ormai conosciutissimi e sfruttati in cucina per la loro bontà e versatilità, i funghi porcini possono essere allo stesso tempo cibo a sé stante, ingrediente principale o complemento di piatti elaborati. Oggi ci occuperemo dei funghi in cucina come piatto a sé, prendendo in considerazione alcune delle preparazioni più classiche, cercando di capire quali sono i vini che si possono abbinare.
Barolo, Re dei vini rossi
Il Barolo, definito “il re dei vini e il vino dei re“, è uno splendido vino rosso piemontese, tra i fiori all’occhiello dell’enologia italiana. In undici comuni delle Langhe, produttori saldamente legati al territorio trasformano il Nebbiolo, l’ultima uva rossa della stagione ad essere raccolta, trasformandolo in uno dei vini più apprezzati nel mondo.