A volte a rendere grande un dolce è il suo ripieno: per questo oggi vorrei proporvi la crema ganache alla nocciola. Quando si parla di questo genere di creme si fa sempre riferimento al cioccolato, trovo invece questa una variante davvero golosa. La ricetta proviene dalla trasmissione di un grande pasticcere, Renato Ardovino: un nome, una garanzia. Non temete, anche in questo caso verrà utilizzato del cioccolato, ma bianco, insieme a della pasta di nocciole, che trovate facilmente sia presso i supermercati più forniti che presso i negozi specializzati in articoli da pasticceria.
glucosio
Copertura al cioccolato per profiteroles: ricetta
Mi sono posta diverse volte questa domanda: come preparare un buon profiteroles, ovvero quale copertura al cioccolato utilizzare? Domanda da un milione di dollari: c’è chi sostiene che debba essere morbida ed avvolgerli quasi fosse una crema e chi invece ritiene debba indurirsi diventando quasi croccante. Io preferisco una via di mezzo: un composto che li imprigioni delicatamente, una crema insomma, dalla consistenza leggera e scioglievole, che non li appesantisca e che non annulli il sapore del ripieno.
La pasta di zucchero per le vostre decorazioni
Non dobbiamo di certo diventare degli artisti come chi ha messo in piedi questa magnifica signora con i cetrioli sugli occhi! Credo che la piccola donna si trovi in una Spa oltretutto, circondata da prodotti e da una bottiglia di champagne! Insomma, questo poi dipende da quanto siete brave voi, a lavorare con le mani soprattutto, io sono una frana ad esempio, e posso limitarmi a bellissime coperture, ma voi potrete anche stupire tutti con personaggi e piccoli oggetti da favola! La pasta di zucchero può anche essere comodamente acquistata, ma farla con le vostre mani sarà una grande soddisfazione. Detta anche fondant questa pasta fatta con lo zucchero a velo può anche essere colorata, con il colorante alimentare, che aggiungere prima di unire il composto liquido allo zucchero, ed ecco che anche voi sarete vita ai vostri dolcissimi personaggi!
Come si fanno i marshmallows/2
Marshmallows (per circa 600gr)
Impariamo a conoscere (e fare) i Marshmallows
Di colore bianco e morbidi al tatto, i marshmallows vengono solitamente scottati sul fuoco ed inseriti tra due biscotti insieme ad un pezzo di cioccolata, e prendono il nome di s’more. I marshmallows possono essere preparati o bruciandoli o arrostendoli solo fino a conferirgli un perfetto colore marrone dorato: noi li preferiamo nel secondo modo. Il nome deriva da marshes, “paludi”, poichè è qui che troviamo la pianta- che si chiama mallow– da cui si estrae il succo necessario alla preparazione dei marsh-mallows.
Ma prima che negli Stati Uniti, i marshmallows erano popolari in Francia già nel 1800, periodo in cui i francesi iniziarono a cercare di fabbricarli nel modo più efficace: intorno al 1850 invece di fare il dolce sbattendo il succo estratto dalla radice della pianta di mallow a mano, inventarono un processo di lavorazione con gelatina di grano. Comunque il procedimento era ancora molto lungo, ed è solo nel XX secolo, e precisamente nel 1948, che Alex Doumak inventò il processo utilizzato oggigiorno in cui gli ingredienti del marshmallow vengono estrusi e poi sono tagliati e impacchettati. Dopo l’invenzione di Doumak, il marshmallow è diventato estremamente popolare.