Brodo giuggiole

Il brodo di giuggiole, la ricetta per prepararlo in casa

Brodo giuggiole

Avete mai utilizzato questa espressione “Essere in un brodo di giuggiole? Significa, per chi non lo sapesse, essere felici, proprio la sensazione alla quale un pò tutti aspiriamo, che vorrei provare anch’io da un pò di tempo a questa parte, ma ho la sensazione che manchi sempre qualcosa … Sarà che non ci accontentiamo mai? O sarà semplicemente che non è il momento giusto? Restando in attesa di quel qualcosa che dovrebbe completare il quadro vi consiglio di provare la ricetta del brodo di Giuggiole, una preparazione ottenuta dai frutti del Giuggiolo.

Il brodo di giuggiole, più che un liquore, almeno seguendo questa ricetta, è un composto alcolico che va conservato nei vasetti. Proprio per la sua estrema dolcezza e questa sua funzione di mandare in estasi ha dato vita alla famosa frase, andare in brodo di giuggiole. Il brodo di giuggiole l’ho scoperto proprio di recente. Da sempre infatti sentivo ripetere la frase “andare in brodo di giuggiole” ma non mi ero mai soffermata sul suo significato.

Giuggiole sotto spirito, un ottimo digestivo

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TEMPO: 30 minuti + tempo macerazione| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Abbiamo già incontrato le giuggiole in passato, concentrandoci sulla loro estrema dolcezza e quindi preparando qualcosa di molto adatto nella preparazione di dessert e dolci, la marmellata di giuggiole. In questa ricetta invece andiamo su un argomento completamente diverso, i digestivi e ciò che possiamo preparare in casa da soli.

Tutti conoscono qualcuno che sa fare il limoncello in casa, così come il fragolino o qualche altro liquore o digestivo più comune, questa ricetta invece vi garantisce una certa originalità, visto che non parliamo del più classico brodo di giuggiole, che oltretutto non so se sanno preparare in molti, ma di un vero e proprio liquore, dal doppio utilizzo, che avrà però bisogno di 6 mesi di macerazione.

Una volta pronto non solo sarà ottimo da sorseggiare, soprattutto se amate i sapori dolci anche per gli amari di fine pasto, ma le giuggiole saranno la vera innovazione, infatti esse stesse, più del liquore da loro ricavato, avranno proprietà digestive, potrete presentarle ai vostri ospiti in un piattino o in una ciotolina e loro potranno mangiarne un paio per avere un dolcissimo effetto digestivo.

Marmellata di Giuggiole

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TEMPO: 2 ore circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI:SI


Le giuggiole sono frutti ormai dimenticati. La pianta su cui crescono si chiama giuggiolo, può arrivare anche a 12 metri di altezza ed è rinoscibile per i suoi rami irregolari e spinosi. Non è facile trovare giuggioli in giro, sono sempre stati coltivati in ambito familiare, e adesso pare si possano trovare principalmente in due zone d’Italia, Arquà Petrarca, un piccolo borgo medievale in provincia di Padova, e sui Colli Euganei.

A vederle sembrano delle olive, dal colore rossastro, quando maturano hanno una polpa porosa e compatta, simile a quella della mela, e sono estremamente dolci, tanto che Erodoto le paragonò ai datteri, e citava già allora il famoso vino che si produce da esse, arrivato fino a noi e conosciuto come brodo di giuggiole. Questo succo è infatti talmente dolce da aver dato orgine al modo di dire che tutti conosciamo sciogliersi in brodo di giuggiole,  ovvero essere in una situazione di piacere e gioia, una specie di pace dei sensi!

E’ un peccato aver perso la conoscenza e l’utilizzo delle giuggiole, visto che nascondono molteplici utilizzi. In cucina, oltre al brodo, possono essere consumate fresche, e sono davvero buonissimi se mangiate al punto giusto di maturazione, sode e dolcissime, e poi danno vita a una buonissima marmellata. Contengono un’altissima dose di Vitamina C e sono anche molto famose per il loro utilizzo, in forma di infusi, decotti o sciroppi, per curare tosse, raffreddore e altre patologie dell’apparato respiratorio.