I filetti di platessa in padella cucinati in bianco sono un piatto leggero che vi consentirà di gustare la platessa in una nuova veste. Considerato un pesce “povero”, meno pregiato rispetto alla sogliola, la platessa in realtà è un pesce dal gusto delicatissimo, magro, facilmente digeribile, dal gusto leggero adatto anche a chi non ama molto i sapori di mare. Con l’aggiunta delle nocciole scoprirete che si può aggiungere a una ricetta semplice un pizzico di originalità e che anche un piatto povero, quando è ben presentato, può diventare un capolavoro.
filetti di platessa
Filetti di platessa al cartoccio con arance e basilico
Quando si tratta di pesce, non sempre me la cavo bene. Però i filetti di platessa al cartoccio sono così facili da cucinare che anche un’imbranata come me può riuscire a prepararli con successo. In generale la sfilettatura del pesce è un’operazione troppo complessa per me ma con un pesce piatto come la platessa le cose cambiano e anche se ci metto un po’, alla fine riesco a ricavare il filetto. Oggi voglio prepararlo con una ricetta semplice e fresca, perfetta per le temperature estive: con l’arancia, i finocchi e il profumo del basilico la platessa diventa un piatto squisito.
Una ricetta per il pesce cotto a vapore: filetti di platessa in foglia di biete
Nella mia continua e costante ricerca di piatti che siano leggeri e sempre nuovi, poco conditi ma saporiti, spuntano anche
Filetti di Platessa all’arancia, le proteine del pesce e le qualità degli agrumi
Qualità nutrizionali, digeribilità, rapidità di cottura lo rendono un alimento adatto a tutta la famiglia. Il pesce è costituito dall’80% di acqua e dal 2o% di proteine; è facilmente digeribile e particolarmente ricco di sostanze minerali e vitamine. Per l’elevato contenuto proteico e nutrizionale, il pesce non differisce sostanzialmente dalla carne, ma se le proteine del pesce sono uguali a quelle della carne, la differenza è sostanziale per quel che riguarda i grassi.
Quelli della carne sono saturi e, se ingeriti in eccesso, possono creare disturbi alla circolazione; quelli del pesce sono polinsaturi (della specie Omega 3), importantissimi per lo sviluppo e la difesa dell’organismo umano. La percentuale di grassi varia moltissimo: dallo 0.3% al 14%, fatto che permette di distinguere tre categorie di pesce: magro (meno del 5%), semigrasso (dal 5 al 10%) e grasso (oltre il 10%). I pesci contengono calcio e il rapporto fosforo-calcio è significativamente più favorevole rispetto alle carni.
Per finire, garantiscono un apprezzabile apporto di iodio. Il pesce essiccato (stoccafisso, baccalà, aringa, ecc.), qualunque sia il procedimento impiegato, non perde le sue qualità nutritive e perciò rappresenta un alimento concentrato di elevato valore nutritivo. In genere la carne del pesce è la più digeribile della carne. Il consumo di pesce è particolarmente consigliato per prevenire e per ridurre l’accumulo del colesterolo nel sangue: infatti il pesce è particolarmente ricco di acidi linoleici e linolenici, o acidi grassi insaturi, che con un meccanismo ancora sconosciuto riducono i tassi di colesterolo nel sangue.