Kosher cakes, torta di mele e uvetta

Tra le kosher cakes che preferisco c’è sicuramente questa torta di mele, fatta con miele e uvetta come vuole la tradizione del capodanno ebraico. Durante la festività ebraica di Rosh Ha-Shanah, il capodanno ebraico appunto, è tradizione mangiare cose dolci come miele e mele, anzi intingere le mele nel miele in segno di augurio per un anno dolce.

Durante la cena della prima sera di festa detta “Seder di Rosh haShanà”, si usa consumare, insieme alla recitazione di piccole preghiere, sia cose dolci, come le mele e il miele, sia altri cibi che diano senso di molteplicità come il melograno, con l’augurio di un anno dolce e prospero; tanti altri sono i piatti serviti durante questa cena e possono cambiare a seconda delle tradizioni e usanze ma di solito si trova sempre la testa di qualche animale come ad esempio il pesce a simboleggiare il capo dell’anno.

Per la preparazione di questa kosher cakes avrete sicuramente bisogno di mele, miele (io vi consiglio miele di acacia), uvetta e mandorle tritate da cospargere sulla superficie e naturalmente i soliti ingredienti per l’impasto come farina, uova, zucchero, burro e lievito. Non vi preoccupate però, la sua preparazione è davvero semplice e il risultato assicurato, basterà solo un pochino di attenzione durante l’impasto degli ingredienti ma se avete la frusta elettrica sarà ancora più facile.

Cupcake, la ricetta originale e le decorazioni con la glassa di zucchero

Metti un’idea carina dopo una chiacchierata, metti una domenica pomeriggio piovosa e fredda e un gruppo di amici che si riuniscono e decidono di mettere sottosopra la mia cucina per un risultato oltre che bello da vedere anche buonissimo da mangiare! Beh è cominciata così la mia domenica, tra spesa, teglie per cupcake, zuccherini, coloranti e pentole e si è conclusa con una bella scorpacciata di cupcake per una merenda in allegria.

I cupcake sono delle piccole tortine simili ai muffin che negli Stati Uniti sono un vero e proprio must e che anche da noi in Italia stanno avendo un grande successo. In America vengono utilizzati per qualunque occasione dal compleanno al matrimonio, dai battesimi agli anniversari, tanto da sostituire le classiche torte. Il loro nome fa riferimento alle tazze (in inglese “cup”) perchè la ricetta originale prevedeva che gli ingredienti fossero misurati in tazze da the in modo da realizzare più semplicemente dei dolcetti mono porzione. Quello però che caratterizza i cupcake sono le decorazioni che vanno dalla semplice glassa a vere e proprie opere d’arte con la pasta di zucchero, un impasto davvero formidabile che consente di realizzare le forme o i personaggi che vogliamo, basta solo un pò di pazienza e molta manualità!

Se avete voglia di mettervi alla prova e preparare questi deliziosi cupcake avrete sicuramente bisogno di: una teglia da cupcake, dei pirottini di carta della stessa misura dei fori della teglia, coloranti alimentari e quindi i colori base (rosso, giallo, blu) che vi consentiranno attraverso la loro unione di dare vita a tanti divertenti colori e naturalmente gli ingredienti per l’impasto dei vostri cupcake.

Il baccalà fritto. Una ricetta laziale per la cena della vigilia di Natale.

Il baccalà è un piatto immancabile alla Vigilia di Natale, di cui ne è praticamente protagonista. Lo si trova di rigore sulle tavole laziali la vigilia di Natale, così come accade nelle regioni limitrofe, Abruzzo, Campania e Molise. La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana nella quale sono convogliate tutte le specialità delle tradizioni culinarie della regione, la cucina romana infatti può essere considerata un ricco riassunto di una gastronomia varia. Una cucina che a Roma ha difeso la propria genuinità dall’ingerenza delle mode e del turismo; a Roma infatti si rispetta il passato, lo si tiene in vita, seppure arricchendolo e personalizzandolo, perpetuando la schiettezza e la gustosa semplicità di una cucina di estrazione popolare. Il baccalà fritto, piatto o per meglio dire specialità della cucina romana, è assolutamente squisito e semplice da preparare. La sua facile preparazione avviene semplicemente dissalando il baccalà per almeno 2 giorni, per poi asciugarlo, infarinarlo e friggerlo in abbondante olio di oliva. Se non volete dissalarlo, potete acquistarlo già bagnato e tagliato. E’ un piatto originariamente povero, molto semplice ma estremamente gustoso e saporito.

Ricette bimby, il panettone

Le feste si avvicinano, il Natale è alle porte, siete pronti a dedicarvi alla cucina giorno e notte per cenone e pranzo? Un’idea carina che voglio proporvi è la preparazione del panettone con il bimby. Se volete colpire i vostri ospiti con effetti speciali sarebbe bello portare a tavola un bel panettone fatto in casa da gustare insieme oppure da regalare con una bottiglia di spumante italiano.

Il panettone è un dolce tipico delle feste e di solito nelle pasticcerie e nei supermercati se ne trovano a centinaia e per tutti i gusti, classici, al cioccolato, con le mandorle e anche se tutti buonissimi io preferisco il classico quello con uvetta e canditi dal sapore inequivocabile e che dal solo profumo fa pensare al Natale.

La preparazione del panettone non è per niente cosa facile ma con il bimby vi assicuro che non sarà poi così complicato e anche chi non è molto esperto saprà preparare un panettone buonissimo! Come al solito lista della spesa alla mano e via: farina, latte, uova, zucchero, burro, lievito di birra, canditi e uvetta sono gli ingredienti di cui avete bisogno ed è solo l’inizio. Per la preparazione ci sarà bisogno sicuramente di un pò di attenzione e di pazienza e soprattutto di valutare bene la lievitazione ma non vi preoccupate al resto ci penserà il vostro robot da cucina.

Challa, la migliore ricetta per preparare il pane del sabato

La scorsa settimana la mia amica Micol si è dilettata nella preparazione del pane del Sabato, la challa. Voleva preparare qualcosa di diverso per la cena e non aveva voglia di comprare quelle confezionate e così si è messa all’opera, pensava che non le riuscissero bene ma come potete solo vedere dalle foto il risultato è stato ottimo!

La challa è il pane tradizionale ebraico preparato in occasione dello Shabbat (Sabato), è generalmente a forma di treccia e sulla tavola ne vengono presentati due a rappresentare la doppia porzione di manna che il Signore elargiva agli ebrei nel deserto alla vigilia del sabato e delle feste più importanti. La preparazione della challa avviene senza burro o derivati del latte ma solo con olio, questo per rispettare le regole della kasherut secondo le quali non è possibile associare, e quindi mangiare nello stesso pasto, alimenti a base di carne con alimenti a base di latte.

Un Primo Piatto Classico dal sapore moderno: le Lasagne con basilico e ricotta

Come già ho avuto modo di dire le Lasagne sono davvero un piatto classico eccezionale, e questo perché potete rivisitarle come volete ed andranno comunque sempre bene. Inoltre hanno anche l’estremo vantaggio di poter essere preparate con largo anticipo ed essere infornate solo 35 minuti prima di essere servite. E per chi non del gran tempo a disposizione riuscire a trovare dei piatti che coniughino gusto e praticità é molto importante. Poi per quanto riguarda i condimenti potete sbizzarrirvi: io in questo caso ho combinato basilico e ricotta perché trovo che questa abbinata sia molto ghiotta. Infatti il risultato sarà una lasagna vellutata e soffice in bocca e molto leggera da mangiare. Se volete potete usare anche le lasagne pronte Sfogliavelo Rana, ma la besciamella come vi dico sempre fatela voi e ricordatevi di lasciarla un pochino più lenta del solito.

Ricette bimby, lo sformato di zucca

Devo essere sincera non avevo mai mangiato la zucca poi un pò di tempo fa una mia amica mi ha portato una vellutata di zucca e cipolla preparata da lei e per giunta con il bimby e sono rimasta senza parole. Una sapore delizioso un mix di dolce e piccante (aveva aggiunto anche del peperoncino) che si abbina benissimo e si confonde nel palato insomma sono rimasta colpita e ho iniziato ad appassionarmi alla zucca.

La ricetta che vi consiglio oggi è uno sformato di zucca, un insieme di cipolla, latte, uova, burro e parmigiano per un piatto ottimo per una cena semplice magari a base di formaggi. La zucca ha un sapore che si abbina bene sia con i sapori forti, perchè li rende più morbidi sia con i sapori leggeri con i quali si sposa benissimo.

Il bimby poi in questa ricetta vi sarà molto utile non solo per frullare ma anche per amalgamare per bene tutti gli ingredienti, inoltre sarà essenziale per la preparazione della besciamella che richiede molta attenzione e con l’aiuto del bimby sarà di certo più semplice e con una riuscita sicura.

Dolci alla nutella, ecco la crostata con aggiunta di ricotta!

Allora, non facciamo finta di niente, se prepariamo un dolce e dentro, in mezzo, sopra e anche sotto ci mettiamo la nutella non possiamo non ammettere che quella torta o quel pasticcino avranno una marcia in più! Io per prima riscontro che quando faccio le mandate di crostate, contando che siamo in due e che io cerco di limitarmi nel consumo di dolci, quella alla nutella finisce sempre per prima, seguita a ruota da quella alla crema e infine quella alla marmellata, che è buona lo stesso, ma c’è poco da fare, risulta comunque meno invitante! La pasta frolla si conserva benissimo anche surgelata, infatti potete prepararne una grande quantità e poi tirarla fuori quando ne avete bisogno… sappiate che in questo modo vi verrà richiesta una crostata alla nutella alla settimana!

I canederli, un piatto tradizionale del Natale in Trentino.

Il clima natalizio è certamente rigido specialmente per le regioni italiane del Nord, così anche in vista dei giorni che verranno e della neve che immancabilmente ricoprirà i tetti delle case nel periodo natalizio, oggi vi propongo una ricetta tradizionale del Trentino, che si cucina spesso nei periodi più freddi dell’anno e che costituisce una delle portate più comuni del pranzo di Natale. Stiamo parlando dei Canederli, o più precisamente Knodel, golose e speziate polpettine di pane raffermo immerse in un caldo brodo. Un piatto perfetto in inverno, perchè molto confortevole con il freddo. La ricetta tradizionale vuole che siano salati, ma ne esiste anche una versione dolce. Queste paffute ed invitanti polpette morbide di pane si sciolgono appena sono in bocca, ma fintanto che restano immerse nel brodo restano consistenti ed intatte. La leggenda vuole che i canederli siano un’invenzione di una contadina altoatesina che trovandosi minacciata da una truppa di Lanzichenecchi che invasero il suo maso pretendendo di mangiare, preparò un pranzo utilizzando tutti gli ingredienti che aveva in casa. Ingredienti poveri s’intende, come il pane raffermo e le spezie. I Canederli infatti sono un piatto gustosissimo ma davvero molto economico e velocissimo da preparare. In genere si servono immersi nel brodo caldo di cottura, che tradizionalmente è un brodo di carne. Ma si possono proporre anche conditi soltanto con burro fuso e salvia. In Trentino si preparano tantissime variazioni di canederli: allo speck, agli spinaci, al fegato tritato, alle erbe aromatiche, all’ortica, oppure canederli pressati e arrostiti al formaggio secondo antiche ricette e in gran parte a base di prodotti propri del maso.

Sformato di zucchine con il bimby

Ci sono molte persone che non amano le zucchine io invece credo siano un ortaggio con il quale si possono realizzare moltissimi piatti; da semplice contorno (io le mangio anche lesse con olio, sale e pepe!) a condimento per la pasta, fritte, al forno o gratinate le zucchine secondo me non hanno rivali in termini di versatilità!!

La ricetta che vi consiglio oggi è lo sformato di zucchine con il bimby, una specie di tortino al forno fatto di zucchine, latte, uova, farina, burro e parmigiano per un piatto diverso e davvero speciale che farà cambiare idea anche a chi di solito le zucchine non le mangia!

Preparando questo sformato con l’aiuto del bimby, potrete tritare, frullare e cuocere tutto insieme senza ricorrere ad altri robot, senza sporcare e soprattutto con il minimo sforzo.

Ricette per l’aperitivo di natale, i biscotti alle olive

Eh già, perchè cosa c’è di più appagante che sorseggiare l’aperitivo di natale sgranocchiando uno sfizioso biscotto salato alle olive? Se non avete mai provato a preparare dei biscotti salati, vi consiglio vivamente di cimentarvi perchè sono buoni tanto quanto quelli dolci, non si riesce a fermarsi dal mangiarli, e se ve lo dice una golosa come me, c’è da crederci!

I biscotti alle olive si preparano come la maggior parte dei biscotti. Si versa la farina setacciata sul piano di lavoro, ed al centro si versano le uova, il burro a pezzi ammorbidito, il parmigiano ed il sale. Volendo, se vi piaccono dei sapori ancora più decisi potete sostituire una parte del parmigiano con del pecorino grattuggiato. Dopo aver impastato prima con una forchetta e poi con le mani, aggiungere anche le olive sminuzzate e lavorare ancora in modo che si distribuiscano uniformemente all’impasto. Mezzoretta in frigo, e la nostra pasta sarà pronta da essere stesa e trasformata in biscotti alle olive.

Dolci di natale. Gli struffoli napoletani.

Gli struffoli sono i dolci più napoletani che ci siano. A pari merito con la sfogliatella e con la celebre pastiera e la loro fama di bontà si è diffusa un po’ in tutta l’Italia centro meridionale. Si trovano in Campania, in Abruzzo e persino a Palermo, dove si cucinano con qualche piccola ma non sostanziale variante. La tradizione vuole che gli struffoli si preparino durante le festività natalizie. Per chi ancora non avesse mai sentito parlare degli struffoli, basti dire che sono delle piccole palline di pasta dolce, fritte e poi immerse nel miele e decorate con confettini colorati e frutta candita. Gli struffoli, come tutte le ricette della tradizione regionale, nella loro sostanziale immutabilità presentano molte varianti: regionali, familiari  e personali. Quindi anche se gli ingredienti sono esattamente gli stessi, in ogni casa (o pasticceria in cui li acquisterete) si cucinano in un modo diverso. E ciascuno ritiene che i “propri” struffoli siano quelli autentici, quelli della tradizione, tramandati da una nonna, una mamma o ancora meglio da una zia monaca. Infatti a Napoli un tempo, gli struffoli venivano preparati nei conventi dalle suore dei vari ordini, e portati in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità. Come accade a tutte le ricette ormai abbondantemente codificate, che sembrano non presentare punti oscuri, gli struffoli sono insidiosi: nascondono infatti molti segreti, spesso custoditi gelosamente. Uno di questi sta nel miele che dev’essere abbondante. Senza di lui,  questo dolce non può definirsi veramente tale.

Un primo per la vigilia di Natale, i ravioli di pesce

Dopo aver iniziato la nostra avventura alla scoperta dei piatti di Natale, continuo parlandovi della sera della vigilia, durante la quale spesso si mangia il pesce. Bene, per non venire meno a questa tradizione, ho pensato di proporvi i ravioli di pesce. Un pò più insoliti rispetto a quelli a base di carne, i ravioli di pesce costituiscono un primo adatto alle feste, sono delicati ma allo stesso tempo gustosi e sapranno essere degni di una vigilia di Natale di tutto rispetto.

Per la preparazione dei ravioli di pesce vi servirà del filetto di cernia e della ricotta: questi gli ingredienti principali del nostro ripieno. Il filetto di cernia dovrà essere saltato in padella con l’aglio, poi, una volta cotto, si dovrà unire lo stesso peso di ricotta e lavorare bene insieme a pecorino e cerfoglio. Per quanto riguarda il condimento, io ho scelto di utilizzare del solo burro fuso con l’aggiunta di prezzemolo, ma la ricetta originale, che credo provenga dalla Prova del Cuoco, prevede due condimenti a scelta per i ravioli.

Nuove ricette dolci: i muffin con marshmallow

Le feste di Halloween sono terminate nella nottata e forse anche a qualcuno di voi sarà capitato, se ha partecipato a qualche festeggiamento particolarmente statunitense, di mangiare una leccornia tipicamente americana, i marshmallow scottati sul fuoco, anche se a dire la verità io li ho provati qualche tempo fa e l’eccesso di sapore dolce che si è espanso sulle papille gustative non è stato proprio piacevole! Se parliamo proprio di Halloween poi i marshmallow sono perfetti, visto che prendono il loro nome dal succo della pianta con cui vengono preparati, che si chiama mellow, ovvero la nostra malva, che è una pianta che cresce tipicamente nella paludi, ovvero marshesed ecco che la pianta nelle paludi ci riporta un po’ a un’atmosfera horror, ma sorvoliamo, i festeggiamenti per i fantasmi che ritornano tra i vivi sono ormai terminati! Questi muffin sono davvero molto semplici da preparare e risulteranno buonissimi e dolcissimi, caratterizzati da un impasto più scuro del solito.