La pasta frolla, la base ideale per crostate e biscotti. Esistono un’infinitá di varianti di questo impasto, quí su Ginger vi abbiamo proposto quella al cacao, la versione del mitico Maurizio Santin, quella di Jamie Oliver, e potrei continuare ancora con i loro impieghi in varie ricette.
Oggi vorrei proporvi quella alle mandorle. Si tratta di una classica pasta frolla con l’aggiunta di mandorle tritate all’impasto.
Le mandorle conferiscono all’impasto un aroma e sapore particolare ed una friabilitá non indifferente. La pasta frolla alle mandorle é l’ideale per la preparazione delle crostate, in particolare quella alla marmellata di albicocche o arance, o con un ripieno di crema al cioccolato, o ancora, per restare in tema mandorle, di crema frangipane, che altro non é che una crema pasticcera a base di mandorle.
farina
Un dolce estivo, il budino al limone
Qual è il frutto più dissetante che conosciate? Già, il limone. Da qu¡ la scelta di preparare un budino al limone da servire a conclusione di una cena svoltasi a casa mia un paio di sere fa. Il budino è stato apprezzato da tutti, anche dai bambini, non speravo tanto. Il budino al limone è un dessert molto fresco e leggero, non appesantisce per nulla quindi è adatto ad essere servito dopo i pasti. La preparazione è abbastanza facile e non troppo lunga: basta bollire l’acqua, aggiungere il burro ed in seguito la farina e lo zucchero. Infine le uova e mescolare fino ad addensamento. Tutta la cottura avviene sui fornelli, quindi niente forno acceso con conseguente maledizione per averlo acceso.
Il pan di spagna: ottimo da solo, perfetto come base
Sono certa che tutti abbiano provato almeno una volta a preparare il pan di spagna. Sorvolando sulla storica diatriba lievito si o lievito no ( a proposito, io non lo metto), ho constatato che dopo diversi tentativi (fecola, amido, zucchero a velo, etc) e metodi di preparazione provati, questa è la ricetta che preferisco: solo tre ( e sottolineo tre) ingredienti, esecuzione di una facilità imbarazzante, preparazione non velocissima, daccordo, ma proprio quì sta il segreto della buona riuscita. Gli ingredienti? Uova, farina, zucchero. Il segreto? Montare, montare montare: più aria facciamo incorporare al composto, più il pan di spagna sarà soffice e durerà a lungo. Direi che un buon pan di spagna può essere gustato al naturale, magari inzuppato nel latte. Ma se proprio non vi va allora vi do un suggerimento per il suo impiego.
La ricetta della piadina, oggi ci spostiamo in Romagna
Era da tempo immemorabile che mi frullava in testa questa idea: preparare la piadina in casa, sicuramente non una preparazione tipica delle mie parti, ma la voglia era troppa e cercando in rete, precisamente su un forum di cucina, ho trovato una ricetta che si dovrebbe avvicinare molto all’originale. Uso il condizionale perchè non ho mai assaggiato la piadina in loco e quindi non saprei affermarlo con certezza. Fattostà che la persona che ha postato la ricetta ha assicurato che si trattasse della ricetta utilizzata in casa da anni e di conseguenza mi sono subito fidata. Direi, a conti fatti, di aver fatto bene perchè il risultato è stato molto ma molto soddisfacente. La piadina romagnola può essere considerata come da una citazione di Giovanni Pascoli “il cibo nazionale dei romagnoli“.
Ricette per la Pasqua: il casatiello rustico
Non lo sapevo, eppure, documentandomi ieri su questo prodotto da forno, ho scoperto che oltre la verione salata ne esiste una dolce. Sto parlando del casatiello, una ciambella di pasta di pane, con l’aggiunta di uova crude da inserire direttamente nell’impasto prima di metterlo in forno, e con la presenza di molto strutto e pepe: insomma, non propriamente una piatto delicato, almeno nella versione originale, quella che si prepararva tanti e tanti anni fa. Durante gli anni si è un pò “ingentilito” e si usava accompagnarlo con ricotta e fave durante le gite fuori porta di Pasquetta. Ma non confondete il casatiello con il tortano, pur essendo due preparazioni tipiche campane presentano una sostanziale differenza: nel casatiello le uova vanno inserite intere da crude nell’impasto, nel tortano invece vanno messe a pezzi dopo averle rassodate.
Le scarcelle pasquali, il sapore delle tradizione
Paese che vai dolce tipico che trovi, e mentre nella maggior parte dell’Italia ormai non si vedono altro che colombe e uova di Pasqua, nell’intimità delle cucine si sono già iniziati a preparare i dolci tipici di ogni regione. Oggi ci spostiamo in Puglia dove troviamo le scarcelle. Cosa sono le scarcelle? Non sono altro che dolci tipici pasquali, pugliesi appunto, che si presentano sotto diverse forme e diverse varianti: con o senza uovo sodo, con ovetti di cioccolato o meno, ma la glassa non manca quasi mai. La forma più diffusa è la tonda, ma non è difficile trovare diversi soggetti pasquali come agnellini, cestini, pulcini e così via. Se non avete la fortuna di avere una zia che le prepara in casa e puntualmente ve ne fa recapitare un vassoio senza la minima fatica (vostra ovviamente), vi riporto la ricetta in una delle tante varianti.
Oggi Gnocchi: ancora una ricetta vegetariana
A volte mi chiedo se esista una ricetta più vegetariana degli gnocchi, e secondo me la risposta é no. Patate a pasta gialla, un filo di farina e un uovo per legare. Un mix fantastico. Per i condimenti poi potete sbizzarrirvi come volete: io li adoro con la salsa di zucca e con gli aghetti di rosmarino a profumarli, ma sono eccellenti anche semplicemente con burro e salvia o con del pomodoro fresco appena tirato in padella con l’aglio. Insomma lasciate carta bianca alla vostra fantasia ed alle vostre esigenze. Per quanto riguarda la ricetta base degli gnocchi io considero circa 120 grammi di farina 0 per 300 gr di patate e 1 uovo piccolo ogni 600 grammi di patate . Poi se volete dare più sapore ai vostri gnocchi potete anche aggiungere un cucchiaio di grana ogni 120 grammi di farina. Considerate comunque che la consistenza dell’impasto da crudo é piuttosto morbida, se poi riuscite a preparare li gnocchi due ore prima di cuocerli e lasciarli dunque riposare il risultato sarà ancora migliore.
Ancora una ricetta per il cavolfiore gratinato: quello al tonno
Ad essere sincera non sempre guardo la trasmissione “La prova del Cuoco” ma l’altro giorno hanno dato una ricettina che non mi sembrava niente male. Si trattava infatti di questo cavolfiore gratinato al sapore di tonno. Ho provato a rifarlo prima di proporvelo e devo dire che non solo é molto buono ma anche sorprendentemente semplice e veloce. Potete anche preparare la teglia in anticipo ed infornarla 40 minuti prima di servirla, perché é importante gustare questo piatto ancora caldo. Secondo me é ottimo come secondo piatto perché come antipasto é piuttosto sostanzioso. Infatti il tonno conferisce alla ricetta in questione una corposità tale da renderlo adatto ad essere considerato a pieno titolo un secondo piatto. Inoltre ho notato che anche i bambini più ostinati in fatto di verdure lo hanno letteralmente divorato. Nelle indicazioni ho suggerito il fatto che se avete particolare fretta potete anche utilizzare la besciamella pronta per questa preparazione, spero che i puristi non me ne abbiano. Il fatto é che ogni tanto bisogna pure ricordarsi delle donne che lavorano tutto il giorno e che vanno di corsa!
Una Ricetta Vegetariana per il Brunch: Muffin ai pomodori secchi
Allora si sta avvicinando il fine settimana e magari domenica o sabato avete persone a pranzo oppure amici per un
Ancora tra dolce e salato: muffin agli asparagi
Ecco un modo per far mangiare almeno un po’ di verdure ai bambini, o almeno per farli abituare a quel retrogusto un po’ strano che di solito fa storcere il naso a grandi e piccini! Gli asparagi non è che siano proprio quel gran trionfo di gusto, diciamocelo tra noi, ci sono delle verdure molto più saporite e piacevoli, però devo ammettere che a me non dispiacciono, seppur non proprio di frequente, semplicemente lessati e poi conditi con sale e olio, serviti così, ancora intatti. In questa ricetta il sapore caratteristico degli asparagi sarà accompagnato dalla consistenza del muffin che è da sempre uno dei dolcetti più affascinanti della cultura statunitense.
Io adoro i muffins, alla follia, ma i muffins quelli veri, non le imitazioni che si comprano al supermercato, quelli proprio enormi che solo all’estero sanno preparare. Li preferisco dolci, un muffin al cioccolato è impareggiabile, però credo che con la loro forma simpatica e la consistenza sempre perfetta e giusta, monoporzione adatta sia all’aperitivo che al dessert, che permette sempre di bissare, insomma, il mio elogio del muffin potrebbe non finire mai e mai come in questa occasione, in cui si sposa anche con le mie ambizioni culinarie che puntano sempre all’osare, al capovolgere gli schemi, all’andare oltre il senso comune: un muffin salato non è di certo una cosa mai vista o mai assaggiata, ma prepararlo con le proprie mani e servirlo agli amici renderà sicuramente originale il momento della cena.
Ricette per bambini: le frittelle salate di mais
Oggi una ricettina spiritosissima, le frittelle di mais, salate però. Le frittelle di mais sono preparate con il mais in scatola, nessuno sforzo se non quello di aprire la scatola di latta e sciacquare bene i chicchi. La ricetta è semplicissima e velocissima da mettere in opera. In men che non si dica avrete delle frittelle molto gustose. Io aggiungerei anche del tonno, che in abbinamento al mais mi stuzzica sempre, difatti molto spesso li ripropongo insieme sulla pizza con l’aggiunta di insalata verde, l’avete mai provata? Ottima! Tornando alle nostre frittelle, faranno la felicità dei vostri bambini, ne sono sicura, così come ogni novità che si porta in tavola. Potreste persino creare una cena in stile fast food con l’aggiunta di hamburger e patatine fritte.
Il Fondant al Cioccolato di Trish Deseine
Questi giorni sono davvero freddissimi, almeno qui in Emilia. Addirittura in bicicletta escono i lacrimoni dagli occhi per le temperature polari. Ed allora cosa c’è di meglio della cioccolata per scaldarci sia il corpo che l’anima? secondo me praticamente nulla. Questo dolce é preso da un dei numerosi libri di Trish Deseine pubblicato dalla Guido Tommasi editore e secondo me é davvero fantastico. Perché potete gustarlo sia così al “naturale” ma anche riempirlo con della frutta come i lamponi oppure con delle pere fatte marinare nello zenzero. La cosa da tener presente é che ha davvero una bassissima quantità di farina – appena 1 cucchiaio – e questo contribuirà a tenere morbido e fondente appunto l’interno della torta. Per cui se pensate di adottare la variante con la frutta dentro, allora dovete considerare almeno 8 minuti di cottura in più rispetto a quella indicata. Inoltre si tratta di un dolce molto adatto ad una merenda o anche da servire a fine pasto come dessert: potete prepararlo negli stampini monodose e servirlo con della crema accanto. In questo modo il cuore morbido e caldo uscirà fuori nel piatto appena i vostri commensali lo romperanno con il cucchiaino. Mi raccomando in questo caso servitelo caldo, appena uscito dal forno!
I bignè, come prepararli
Bignè è la trascrizione fonetica del termine francese beignet, che a sua volta deriva da beigne, ovvero rigonfiamento, bozza. Il bignè infatti è il classico pasticcino, che tutti conosciamo benissimo e che abbiamo mangiato tante volte, che si presenta tondeggiante, con il suo caratteristico aspetto rigonfio. Tutti noi li conosciamo principalmente come dolci, ma i bignè, farciti con un ripieno salato (uova, carne, pesce, verdure) possono essere un ottimo antipasto.
L’utilizzo dei bignè, come dicevamo, è comunque molto più comune in pasticceria, infatti vengono riempiti con cioccolato, crema pasticciera, panna, creme alla frutta e fanno spesso parte anche di decorazioni di dolci più complessi, o li compongono addirittura, infatti tutti conosciamo i profiteroles.
Sicuramente non sono un alimento dietetico, ma oltre che fritti, davvero buonissimi e in più la ricetta tradizionale li vuole così, i bignè possono anche essere cotti al forno. La temperatura ideale è di 200 °C e i tempi di cottura variano da 10 a 15 minuti, a seconda della dimensione dei pasticcini. Bisogna ricordare anche in questo caso, esattamente come accade anche durante la frittura dei bignè, che essi tendono a gonfiarsi fino a triplicare il loro volume. Quindi, se messi in forno, vanni distanziati bene l’uno dall’altro e se fritti, ne vanno gettati in padella pochi alla volta.
Divertiamoci con i Cake:prepariamo quello ai frutti rossi
Come già vi avevo annunciato ho inaugurato la serie di post che vedono come oggetto alcune ricette per la preparazione dei Cake. L’altra volta ci siamo dedicati ad un Cake salato e questa volta invece ci indirizziamo verso la preparazione di un cake dolce. Come vi ho già detto i cake sono davvero semplici e veloci da preparare, poi a seconda della frutta che utilizzerete saranno più o meno bagnati. Naturalmente la presenza dei frutti rossi quali mirtilli, lamponi o fragole lascerà il vostro Cake più bagnato, invece se utilizzerete frutta come mele, pere o banane allora il vostro dolce resterà un pochino più asciutto. Inoltre volendo potete utilizzare gli stampini da muffin piuttosto che quello da plum cake, in questo modo avrete dei dolcetti monodose e naturalmente il tempo di cottura sarà nettamente più breve. Per quanto riguarda poi la ricetta base da utilizzare ce ne sono ben due, come é chiaramente indicato nel libro della Chovancova,: la prima é un misto tra la ricetta del cake classico ed il muffin, la seconda é la ricetta classica del “quattro quarti” francese. Oggi utilizzeremo la prima ricetta base, davvero imbattibile come rapidità.