Un weekend interamente dedicato alla bontà degli arancini, fra le pietanze tradizionali della cucina siciliana! L’appuntamento è fissato anche per la giornata di oggi presso gli spazi di Eataly Bologna che celebra l’arancino in tutte le sue varianti.
Fino a stasera sarà possibile poter assaggiare le tante proposte del menù, spaziando fra le varietà dell’offerta gastronomica in Osteria, in Trattoria e nel Dehors dell spazio. Insomma: nonostante si trascorra la giornata a Bologna, sembrerà di essere veramente in Sicilia grazie a un tripudio di sapore e di gusti diversi.
Se l’avete perso, ecco il secondo episodio di Cucina in tutti i sensi, la terza serie della web serie dedicata alla cucina realizzata dal pluritatuato Chef Rubio, da Deborah Donadio, insegnante della lingua dei segni, e la Sous Chef ipovedente Serena Sacco. La seconda puntata offre la ricetta di un piatto tipico della tradizione siciliana, la pasta alla norma.
La ricetta offre la presenza dei rigatoni, una pasta corta perfetta come pasta alla norma: al centro della ricetta, la melanzane, un ortaggio molto apprezzato, ma che anticamente veniva indicato come mela insana, sconosciuta in Europa fino all’importazione da parte degli Arabi.
Voglia di una caponata? È uno dei piatti tipici della Sicilia che si prepara con le verdure: peperoni, melanzane, sedano, cipolle, a naturalmente aromi di vario genere sono gli ingredienti adatti per poter realizzare una caponata doc.
Il segreto in più di questo straordinaria ricetta è che dovrete friggere le vostre verdure per renderle ancora più buone.
Se siete alla ricerca di un tipico piatto siciliano, allora i busiati con il pesto alla trapanese sono quello che fa per voi. Si tratta inoltre di un piatto vegetariano, adatto veramente a tutti che si prepara con ingredienti cari alla Sicilia, tra cui il basilico fresco, le mandorle e i deliziosi pomodorini rossi.
Il pesto alla trapanese viene abbinato ai cosiddetti busiati o busiate, un tipico formato di pasta lunga dalla forma attorcigliata che viene preparata a mano nella zona di Trapani.
Si prepara soprattutto in occasione della ricorrenza legata a San Giuseppe e non può mancare sulla tavola del 19 marzo, ma non solo. La pasta con le sarde e il finocchietto selvatico, ricetta doc siciliana, è un piatto tutto da provare in ogni momento dell’anno.
Il giorno di San Giuseppe viene portata in tavola insieme ad altri piatti tradizionali tra cui i famosi carciofi con il tappo d’uovo.
Come unire contemporaneamente due piatti unici come i cannelloni e la pasta alla Norma? Facile: oggi proponiamo la ricetta dei cannelloni alla Norma, un piatto che rivisita due classici della cucina italiana.
La pasta alla Norma è uno dei piatti tipici della Sicilia non leggerissimo, ma certamente molto gustoso. I cannelloni d’altra parte sono un piatto di diverse regioni italiane come il Lazio o la Campania.
Torna a Trapani, per la sua settima edizione, Stragusto, il festival del cibo da strada del Mediterraneo. Un trionfo di gusto, odori e colori che per ben 4 giorni infesterà strade e piazze della cittadina siciliana. Le migliori specialità dello street food di numerose località Siciliane e non solo ad attendervi presso l’antica sede del mercato del pesce, oggi piazza della città. Stragusto è la rassegna del cibo da strada che si tiene, ormai da sette anni nel mese di luglio, a Trapani.
Tra le tante ricette appartenenti alla cucina siciliana c’è anche quella del pesce spada alla palermitana. Si tratta di un modo gustoso ed allo stesso tempo semplice per utilizzare tale tipologia di pesce in cucina. La ricetta si basa sullo stesso procedimento dell’arrosto impanato, ovvero nel passare le fettine di pesce prima nell’olio (che ammorbidisce notevolmente il pesce e lo mantiene tale anche dopo la cottura) e poi nel pangrattato. Il pesce spada alla palermitana può venire sia cotto in padella che in forno, il risultato non cambia. Io però lo preferisco di gran lunga sulla griglia, in tutti i casi va gustato caldo.
Panelle & Champagne, un abbinamento insolito, non c’è che dire, anche se non devono averla pensata così gli organizzatori dell’evento, giunto alla sua sesta edizione, che si terrà a Palermo il 13 ottobre prossimo. Le prime rappresentano forse il più famoso street food del capoluogo siciliano, il secondo la più raffinata bevanda alcolica francese: insieme allieteranno i presenti a partire dalle ore 18,00 presso la Gam, ovvero la Galleria d’Arte Moderna, sita nel cuore del centro storico della città. Sicuramente un evento unico nel suo genere che vedrà la presenza di numerosi esperti del settore, tra i quali sommelier e ristoratori, appassionati, golosi o semplicemente curiosi.
Sarò anche di parte ma trovo che la cucina siciliana sia ricca di piatti irresistibili. Ha risentito delle influenze dei popoli che negli anni l’hanno dominata tanto da risultare piuttosto variegata. Gli ingredienti che ricorrono più frequentemente sono il pesce, le mandorle e con esso il marzapane, ma anche i sapori agrodolci e infine le arance, vanto dell’isola. Ecco 5 ricette dalla cucina siciliana che non potete non assaggiare almeno una volta nella vita.
Oggi ho in mente una ricetta semplice di pesce, molto leggera: il tortino di alici. Dopo due giorni di cene luculliane, carboidrati e dolci in quantità,ho preparato un pranzo leggero, salutare ma gustoso, utilizzando il pesce azzuro. Il tortino di alici alla siciliana è una delle ricette più comuni della cucina della mia regione: si prepara generalmente in autunno, quando il periodo della pesca è giunto al suo culmine, ma le alici a tortino compaiono spesso anche sulle tavole natalizie e di Capodanno. La ricetta che vi propondo è molto saporita, anche se leggera. Contiene pomodori, patate e molti aromi. In genere io prediligo il timo e il prezzemolo ma voi potete sizzarrirvi con le erbe aromatiche che preferite. C’è anche chi utilizza il finocchietto selvatico, molto aromatico e profumato.
So che in molti sono quelli che apprezzano il latte di mandorle. A dire la verità io non particolarmente, lo trovo a volte un po’ troppo stucchevole, fatto sta che questo liquore alle mandorle siciliano ne ricorda il sapore. E stranamente mi è piaciuto parecchio. Assaggiato per la prima volta a cena fuori, quando mi è stato servito alla fine di una cena, ne ho voluto subito cercare la ricetta e riprodurlo a casa con ottimi risultati direi, tanto che adesso lo tengo in dispensa per offrirlo ad amici e parenti.
Per il menu completo di oggi ho scelto di rendere omaggio alla mia regione, la Sicilia, terra in cui la buona cucina casalinga è una delle tradizioni più radicate. Amo moltissimo la cucina siciliana perchè è caratterizzata da ingredienti mediterranei, tantissimi condimenti e ricette di piatti ricchi e sostanziosi. Magari non è il menu ideale se avevate in mente qualcosa di leggero: la cucina siciliana non bada a calorie! Però quelle che vi propongo sono le ricette più conosciute – e secondo me anche le più buone – che di sicuro lasceranno i vostri ospiti senza parole. Pronti dunque ad accendere il forno, scaldare le padelle, impastare e tritare: per un perfetto menu siciliano bisogna lavorare un bel po’!
Le panelle, frittelle di farina di ceci, sono una delle specialità gastronomiche “da strada” tipiche di Palermo, ma diffuse anche nelle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta. A Palermo si trovano facilmente dai panellari per la strada, ma anche nelle numerosissime “friggitorie” della città. Le panelle solitamente si mangiano in mezzo a panini con semi di sesamo, rotondi e morbidi, spesso accompagnati con delle profumatissime crocchette di patate, chiamate cazzilli, o con altre specialità fritte in pastella e condite a piacere con sale e limone. Gli Arabi a cavallo tra il IX e l’XI secolo vollero sperimentare delle ricette con il cece, una pianta leguminosa originaria dell’Oriente. Macinandolo fino ad ottenere una farina, ricavarono per la prima volta le panelle.
In Sicilia generalmente non si usa preparare le panelle in casa. In genere noi siciliani le acquistiamo già pronte, addirittura in un bel panino già imbottito e caldo, pronto per essere mangiato a merenda. Al massimo le compriamo preparate fresche dal panellaro e poi le friggiamo a casa. Però riuscire a cucinarle in casa è una gran bella soddisfazione, inoltre in questo modo anche chi vive lontano dalla soleggiata Sicilia potrà godersi questa specialità.
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