Questo vellutato e cremosissimo risotto agli asparagi e crescenza è una delle mie passioni. Non so se sia l’unione di due ingredienti così particolari e diversi tra loro, ma di sicuro so che mi piace molto l’unione del sapore leggermente amarognolo degli asparagi unito alla dolcezza e alla cremosità della crescenza. Penso di avervelo descritto bene perchè rileggendo le mie parole, mi è venuta voglia di cucinarlo! Oggi in venti minuti porto in tavola un primo piatto fumante e caldo, che con questo freddo è l’ideale. E con il Bimby sarà ancora più facile, perchè come sempre basterà impegnarsi il minimo e non dovrò stare davanti alla pentola a mescolare.
E’ forse il piatto americano più famoso nel mondo, portato in trionfo dalla catena di fast food Mc Donald’s che li propone di tutti i tipi e con tutti i condimenti immaginabili. Sua maestà l’hambuger però non è un piatto così semplice da preparare. La mia ignoranza in materia all’inizio, mi faceva credere che si trattasse solo di appallottolare un pugnetto di carne tritata più o meno condita e poi cuocerla alla piastra. Niente di più semplice all’apparenza, se non fosse che poi i miei hamburger erano immangiabili, duri fuori e crudi dentro. Il tempo e diverse prove mi hanno portato ad una discreta abilità e quando la ricetta semplice non mi ispira, preparo gli hamburger di manzo guarniti, cioè ricoperti da una fetta cremosa di crescenza e da una fettina di pomodoro. Squisiti!
Qualche giorno fa avevo intenzione di preparare un vero tè all’inglese con dolcetti e qualche portata salata. Le idee non erano molte e non avevo molto tempo, però sfogliando il mio librone delle ricette ho trovato questa golosa ricetta di torta al formaggio. E siccome sono una grande appassionata di formaggi non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di prepararne una, senza troppa fatica e in poco tempo. Non è proprio il massimo della leggerezza ma una volta ogni tanto si può sgarrare la dieta.
La torta al formaggio è una deliziosa torta salata che potrete servire come antipasto oppure al posto di un secondo piatto a tavola, accompagnato da un’insalata leggera. Io trovo che sia perfetta anche per un picnic all’aria aperta, quando il tempo ce lo permetterà. A differenza di tante ricette di torte salate a base di formaggio, questa torta non va cotta in forno e questo è un gran vantaggio specialmente se avete poco tempo a disposizione. L’unica piccola incombenza è quella di lavorare i formaggi morbidi e il burro in modo da ottenere delle mousse molto morbide e omogenee. Per il resto la procedura è semplice e il risultato ottimo è garantito. Ovviamente potete servire la torta di formaggi tagliata a piccole fettine da infilzare con uno stuzzicadenti, in modo da avere un perfetto finger food.
Spesso confusa con lo stracchino, la crescenza invece differisce da questo formaggio per la sua consistenza più cremosa. Se viene lasciata a temperatura ambiente diventa morbida come burro e infatti viene proprio usata in questo modo nell’Italia settentrionale. E‘ prodotta con latte vaccino, la la pasta cruda e fresca e un sapore che tende all’aspro. Deperisce molto in fretta, infatti va consumata entro un paio di settimane dalla data di commercializzazione.
Il taleggio invece è uno dei formaggi lombardi più antichi. E’ ritenuto una vera prelibatezza è compare in numerosi banchetti storici proprio come cibo pregiato. E’ prodotto anch’esso con latte vaccino, ha la pasta cruda, liscia e molle. Il suo sapore cambia secondo il grado di stagionatura: è molto delicato quando il formaggio è giovane, divenata poi piccante e pungente invece dopo una lunga stagionatura. Il nome deriva dalla Val Taleggio, in provincia di Bergamo, zona orginaria della produzione.
Il gorgonzola è il più famoso tra i formaggi erborinati, ovvero quei formaggi che sviluppano nella loro pasta le caratteristiche venature blu o verdastre, prodotte da un fungo, il Pennicillium glaucum, o da altri funghi simili.
Nelle forme più giovani di gorgonzola queste venature sono più lievi, mentre se il formaggio è molto invecchiato la sua pasta diventa soda e spessa e anche le venature aumentano, queste piccole muffe infittiscono donando una colorazione leggermente diversa la formaggio e anche un gusto più forte. Infatti in realtà sono proprio le muffe che confersicono al gorgonzola il suo sapore caratteristico, il gusto penetrante e in alcune qualità anche l’aroma leggermente terroso.
Questo formaggio è originario dell’omonima cittadina, Gorgonzola, che si trova a 18km da Milano, è preparato con latte vaccino e ne esistono due tipi nettamente diversi: asciutto piccante e cremoso dolce.
Oggi vi propongo un primo piatto con un formaggio cremoso che a me piace proprio tanto.Di ricette con la crescenza ce ne sono tante, ma un primo così delicato non l’avevo mai assaggiato. Si tratta dei maccheroncini gratinati con zucchine e crescenza. A proposito, una piccola curiosità: il termine crescenza deriverebbe dalla parola latina “carsenza”, che significa focaccia. Il perché di questo nome? Perché se si lasciasse questo formaggio in luogo caldo, comincerebbe a gonfiarsi e di conseguenza a spaccarsi quasi fosse un lievitato.
Tornando ai maccheroncini gratinati con zucchine e crescenza, vi consiglio, se vi è possibile, di utilizzare della pasta fresca all’uovo, il risultato sarà di sicuro migliore e contribuirà a dare al piatto un gusto unico. Di sicuro i commensali apprezzeranno. Se aveste poco tempo utilizzate la salsa besciamella pronta, altrimenti seguite il procedimento nel testo della ricetta sotto.
La frittura risulta una preparazione che si sposa bene con la calda stagione. Come mi è già capitato di considerare, nonostante sia un piatto (di verdure, di carne o di pesce) sempre un po’ pesante e non molto dietetico, in estate finisce con l’essere sempre molto piacevole, ma come sappiamo le fritture sono talmente tanto saporite che alla fine vanno bene in ogni stagione!
La tradizione napoletana è fatta anche di frittura, soprattutto di verdure, e infatti i fiori di zucca richiamano nella mia mente, automaticamente, mia nonna, che era un’ottima cuoca, e in quanto tale riusciva a friggere i fiori di zucca in un modo estremamente delicato, li faceva asciugare e alla fine li spolverava con un pizzico di sale. Mi sembra proprio di vederla la cucina di mia nonna.La grande finestra aperta, che illumina la parte della cucina in cui ci sono i fornelli e il lavello, e lascia leggermente in ombra le credenze e una parte del tavolo. In dettaglio il piatto con il foglio di carta assorbente appoggiato sui fornelli, i fiori che friggono nell’olio bollente, e poi si asciugano, e il primo privilegiato assaggio, era sempre il mio. Soffici e saporiti, conditi per di più dal sapore di quella cucina costantemente intrisa di profumi.
Per le cenette romantiche o per le feste in terrazza vi suggerisco di provare la ricetta di oggi, una rapidissima e saporita torta salata che ho sperimentato qualche tempo fa.
Si cucina praticamente da sola, visto che va messa in forno, in modo tale che mentre lei cuoce voi potete stare in compagnia dei vostri ospiti, senza dovervi preoccupare eccessivamente della cucina.
È molto pratica, infatti può esser tagliata a quadratini e servita con degli stuzzicadenti, in stile finger food, o, se per caso ne avanzasse un po’, l’indomani potrete portarla in ufficio come comodo pranzo al sacco. Provare per credere: la Torta di spinaci e crescenza.
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