Invitante piatto unico, il cotechino in tegame con le verze: una ricetta dal sapore ricco perfetta con le basse temperature. Perfetta anche come ricetta alternativa al tradizionale cotechino con le lenticchie, rappresenta un modo un po’ diverso per assaporare il cotechino lontano dalle feste tradizionali.
La ricetta prevede una cottura al tegame ed è un piatto piuttosto ricco adatto quando volete preparare qualcosa di importante a tavola.
Cade il 5 febbraio la Giornata contro lo spreco alimentare, un momento importante ricordare quanto sia importante non sprecare il cibo: il primo passo per farlo è di cercare di riutilizzare gli ingredienti che si hanno in casa senza gettarli via.
Arrivano dal Consorzio Zampone e Cotechino Modena Igp tante speciali idee gourmet per riportare il Cotechino e lo ZamponeModena Igp in tavola a poche settimane dal Natale e dal Capodanno e scoprire non solo come liberarsi dalle scorte in casa, ma anche rendersi conto che si tratta di prodotti che possono essere costumati nel corso di tutto l’anno.
Dite la verità: a poco più di un mese dopo il Natale avete anche voi in casa una confezione di cotechino ancora da aprire, non è forse vero? Bene, non fatemi sentire la sola a doversi liberare di tale alimento che in casa mia non è troppo gradito. Un consiglio a riguardo? Perchè non prepararci una pizza? Ok, l’idea non è mia ma l’ho appuntata qualche settimana fa a seguito di una puntata della Prova del Cuoco, e devo dire di averla trovata più che utile l’altra sera, quando finalmente l’ho fatto fuori!
A distanza di qualche settimana dalle vacanze natalizie c’è ancora chi abbia in casa qualche rimasuglio delle feste, sia esso un pandoro o del torrone. A chi debba invece smaltire il cotechino, consiglio di utilizzarlo in questa insalata con uvetta e pinoli. Si tratta di un secondo piatto a base di carne particolarmente sfizioso, che renderà il cotechino allettante anche agli occhi di chi solitamente lo detesti: potere della cucina.
Tra i punti fermi del post feste natalizie c’è il fatto che tra gli avanzi fissi ci siano cotechino e lenticchie. Il primo non piace a tutti, le seconde spesso vengono strascurate in vista di portate ben più allettanti. Cosa farne per poterli riciclare? La polenta pasticciata con cotechino e lenticchie è la scelta giusta. Si tratta di un piatto unico, appagante, gustoso e risponde all’esigenza di non gettare via il cibo, cosa che personalmente odio.
Le lenticchie, strettamente legate alla tradizione festiva, in particolare al cenone di Capodanno, non possono mancare in tavola la sera del 31 dicembre. C’è da scommettere che la stragrande maggioranza degli italiani non rinuncerà a tale usanza neanche quest’anno, non si sa mai che portino finalmente un po’ di fortuna. Ecco a questo proposito qualche idea su come cucinare le lenticchie per Capodanno: una serie di ricette pensate per tutti i gusti e le esigenze.
Avete anche voi in casa una confezione di cotechino trovata in una delle ceste regalatevi da amici/parenti che non avete nessuna voglia di mangiare? Bene perchè ho la soluzione per farla fuori in maniera indolore. Utilizzatela come ripieno di una preparazione gustosa ed invitante, il tortino di cotechino e lenticchie, direttamente dalla trasmissione i Menù di Benedetta, sempre ricca di ottimi spunti e consigli, oltre che di ricette da provare.
Ed un altro Natale è passato. Quello che rimane, oltre diverse calorie accumulate sono una valanga di avanzi da smaltire in qualche modo, e siccome non si butta via niente, ecco una serie di ricette con gli avanzi di Natale più comuni: il cotechino e lo zampone. Io non li amo particolarmente, ma ogni anno puntualmente me ne viene regalata qualche confezione. Pur di non gettarli via mi ingegno su come impiegarli in cucina in piatti sfiziosi che li camuffino sia alla vista che al palato.
Zampone o cotechino con le lenticchie? Questo è un quesito che potrebbe nascere nel pensiero di tutti gli appassionati di cucina che, amanti delle tradizioni, si apprestano a comporre il menù di Capodanno. Ma come scegliere tra zampone o cotechino con le lenticchie? Quali sono le principali differenze e cosa cambia? Scopriamolo insieme, per scegliere nel modo più giusto in base ai nostri gusti cosa servire allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Ed una volta presa una decisione, tra i due, potremo scegliere tra una delle tante ricette di Ginger&Tomato per cucinare lo zampone o il cotechino con le lenticchie.
Lenticchie e cotechino sono due portate che non possono assolutamente mancare per il cenone di Capodanno! Questi due alimenti fanno parte di una ricetta tradizionale, che ormai spazia dal più altro Nord all’estremo Sud del Belpaese, che è entrata a far parte del patrimonio comune italiano. Le lenticchie e cotechino, infatti, possono unire l’Italia intera! Come? Il cotechino vien dal Nord, vi ricordo che quello di Modena è IGP, e le lenticchie potrebbero venir da una piccola isola della Sicilia: Ustica, famosa per le sue lenticchie divenute alimento del Presidio Slow Food.Lenticchie e cotechino, una ricetta tradizionale che a Capodanno fa sentire tutti più vicini!
Si avvicina il periodo natalizio e la mostarda è uno di quegli ingredienti che non manca sulle tavole italiane, specie su quelle delle regioni del Nord. Molto utilizzata per accompagnare diversi piatti, la mostarda esiste in varie tipologie e si presta ad abbinamenti classici ma anche insoliti. Innanzitutto scopriamo meglio cos’è: si tratta di un preparato a base di frutta e/o verdura, quindi dolce, ma allo stesso tempo contraddistinto da una nota piccante. Gli ingredienti in questione vanno fatti cuocere in uno sciroppo a base di zucchero al quale va unita l’essenza di senape.
Ammetto di non essere un’amante del cotechino, troppo grasso e dal sapore troppo deciso per i miei gusti. Però vuoi o non vuoi me ne ritrovo sempre uno in casa ogni anno di questo periodo e per non buttarlo devo pur ingegnarmi nel trovare una ricetta che me lo faccia apprezzare quel tanto che basta per mangiarlo. Questa volta ho deciso di mitigarne il sapore unendolo a spinaci e pasta sfoglia, un abbinamento niente male soprattutto perchè va a crearsi un incontro di sapori che si bilanciano tra di loro, ecco quindi il cotechino in gabbia.
Quella di cui parliamo oggi è una ricetta davvero speciale e almeno per due motivi. Innanzitutto perchè in Friuli non c’è ricetta più tradizionale delle festività nataliziee poi perchè gli ingredienti che la compongono sono caratteristici di questa regione, talmente regionali che per coloro che abitano in altre zone d’Italia sarà veramente complicato riuscire a reperirli. Brovada muset è un secondo delle feste friulane a base di cotechino friulano, un insaccato che si prepara utilizzando gli scarti del maiale e in particolare il muso (per questo muset). Il musetto è forse il più noto insaccato friulano. E’ un misto di carne suina, variamente aromatizzata e insaccata dopo essere stata macinata, insieme ad un po’ di lardo sodo. Inutile dire che il potere calorico di questo piatto è notevole ma a Natale si sa, le calorie non si contano! La brovada invece, consiste nelle rape bianche con il colletto rosso fatte macerare nelle vinacce, preferibilmente di uva nera, per circa un mese. Dopodiché vengono estratte, sbucciate e tagliate in piccole fettine, più o meno come i crauti. La brovada è di colore bianco, rosato o violetto, il profumo è consistente, mentre il sapore è acido e forte. Come vi dicevo, trovare brovada e muset in zone d’Italia diverse dal Friuli è molto difficile ma non impossibile, ad ogni modo però l’idea è utile anche solo come suggerimento per servire il cotechino tradizionale che si trova dovunque, accompagnato da un contorno un po’ speciale come sono le rape.
La più classica tradizione gastronomica italiana lo vuole protagonista sulla tavola imbandita per le prossime feste natalizie. Il Cotechino Modena Igp, selezionata miscela di carni suine e aromi, insaccata con sapienza nel budello del maiale, solitamente fa bella mostra di sé nel Cenone di fine d’anno, o in apertura del nuovo, nel pranzo di Capodanno, accompagnato d un augurale piatto di minestra di lenticchie. Secondo numerose testimonianze letterarie, Cotechino e Zampone avrebbero fatto la loro apparizione nel 1511 a Mirandola, in provincia di Modena, nel corso dell’assedio alla città per mano delle truppe di Papa Giulio II, per poi diffondersi, nel corso dei secoli, anche in altre regioni centro-settentrionali. Appetitoso secondo la ricetta classica, che vuole che il noto salume sia servito fumante e accompagnato dalle lenticchie che simboleggiano la ricchezza dell’anno a venire, oppure addolcito da un soffice purè di patate o addirittura dalla mostarda di Cremona, il Cotechino è perfetto per un buffet serale tra amici (non solo natalizio!) o un finger food moderno e veloce che conquisterà tutti, tra lo stupore dei grandi e la gioia dei bambini.
Quella che vi propongo oggi è una ricetta semplicissima, che potete servire accompagnato dal classico abbinamento del cotechino con le lenticchie o con i fagioli. Basta cuocere il cotechino con le dovute accortezze, cioè a fuoco lento con un minimo bollore, in modo che il budello esterno non si spacchi. Poi procuratevi un foglio di pasta brisè e arrotolatevi dentro il cotechino. Qualche minuto in forno e il gioco è fatto. Il nostro cotechino avrà una bella crosticina dorata esterna e si potrà mangiare comodamente con le mani.
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