Continuano le proposte per il menù del cenone di capodanno. Quanti di voi resteranno in casa la sera del 31 dovranno ingegnarsi per costruire un menù degno per l’occasione ed allora vi suggerisco un primo a base di pesce con la presenza di un formato di pasta molto accattivante: i paccheri. I paccheri sono un tipo di pasta di origine napoletana, molto utilizzati in Campania. Hanno delle dimensioni decisamente superiori rispetto ai formati di pasta tradizionali e di solito vengono conditi con sughetti appetitosi o possono essere farciti e serviti “in piedi”.
In questa ricetta vediamo i paccheri protagonisti insieme alla spigola e pomodoro in un sugo delizioso. La preparazione dei paccheri con sugo di spigola inizia tagliando il pesce a cubetti regolari e nel tritare la cipolla e l’aglio molto finemente. In una padella si versa abbondante olio di oliva. Una volta caldo si aggiunge spicchio di aglio e successivamente la spigola in pezzi. Si lascia soffriggere leggermente, si aggiunge del vino bianco che andrà sfumato, ed infine sale e pepe. Si lascia il pesce da parte.
Il brasato è una di quelle preparazioni che non trovano largo spazio sulle tavole di tutti i giorni, quelle caratterizzate molto spesso da piatti veloci visti i tempi ristretti di molti. Questo perchè richiede una lunga cottura, tanto lunga che la carne deve risultare stracotta, così tanto che non serve utilizzare il coltello per gustarla ma semplicemente il cucchiaio. Ecco perchè credo che questo sia un secondo perfetto per un giorno festivo, come può essere il prossimo Natale 2010. La cottura del brasato infatti avviene a fiamma molto bassa per un tempo prolungato. Per la preparazione del brasato al Barolo dovrà essere utilizzato questo tipo di vino, ma se non l’avete a disposizione potrete optare per un altro vino rosso generoso.
La preparazione del brasato al Barolo prevede una marinatura della carne nel vino con gli altri ingredienti per almeno 24 ore. Trascorso questo tempo la carne andrà tolta dal vino, che non dovrà essere buttato ma conservato e filtrato, asciugata e fatta rosolare nel grasso di prosciutto e burro, da tutti i lati. Nel frattempo il vino della marinata dovrà essere cotto finchè si sarà ridotto almeno della metà.
Oggi vorrei consigliarvi un primo piatto per natale dal sapore delicato e, il che non guasta nel caso abbiate degli invitati che non mangiano carne, vegetariano, le lasagne al radicchio. Si tratta di un primo piatto molto delicato ma allo stesso tempo di grande gusto a base di radicchio, stracchino e scamorza affumicata. Proprio la scamorza affumicata contribuisce a dare quel pizzico di gusto in più che va a contrastare la delicatezza dello stracchino e del radicchio.
Per la preparazione delle lasagne al radicchio dovrete procedere così: preparare un soffritto con la cipolla e l’olio nel quale fare cuocere il radicchio tagliato a listarelle. Il radicchio cotto dovrà essere frullato con il mixer con lo stracchino in modo che si ottenga una crema morbida. Ricordatevi di lasciare qualche strisciolina di radicchio per la decorazione. A questo punto arriva il momento di comporre le nostre lasagne. Dovremo creare uno strato di pasta, uno di crema di radicchio ed infine una abbondante spolverata di scamorza affumicata grattugiata con una grattugia a fori larghi.
Le Pringles ormai sono uno snack tra i più classici, quelli che trovi sempre negli aperitivi o alle feste di compleanno, la patatina per eccellenza caratterizzata dal classico tubo divenuto ormai il suo simbolo! Dal suo lancio in Italia saranno passati 10 anni ma questa patatina non ha mai perso la sua fama, anzi è cresciuta sempre di più nel corso degli anni; classiche, speziate, piccanti e aromatizzate le Pringles accontentano tutti i gusti ed è veramente difficile dire di no e alla fine il suo slogan le descrive benissimo………once you pop, you can’t stop!
Classiche, Paprika, Sour Cream & Onion, Rice infusion e Delight sono quelle introdotte nel mercato italiano, per una scelta che accontenta sia chi è amante della patatina classica, sia chi ama i sapori particolari e anche chi invece vuole gustare uno snack ma senza esagerare e vuole sgranocchiare qualcosa di gustoso ma non troppo calorico. A me personalmente piace molto la paprika perchè accende il sapore già delizioso della classica patatina, ma naturalmente non disdegno gli altri gusti o le Rice Infusion fatte con farina di riso. Quando invito i miei amici a cena e vogliamo fare un piccolo aperitivo, noccioline, olive e Pringles non mancano mai e il loro sapore, a differenza delle patatine “normali”, si abbina bene sia con i formaggi che con le salse e quindi oltre ad essere uno snack veloce può diventare anche uno sfizioso antipasto!
Negli ultimi mesi sono stati lanciati sul mercato i nuovi tubi con il nome di Pringles Multigrain nei gusti Classic, Paprika e Sour Cream & Onion, stessa confezione, stessa forma, stessa base di patate ma con l’aggiunta di farina di riso, farina di granturco, farina di malto d’orzo e semola di grano per un mix di cereali che dona nuovo gusto a questi famosi snack. Se negli Stai Uniti il lancio di queste nuove Pringles Multigrain è stato accompagnato da un’imponente campagna promozionale con giochi, ricette di chef, la distribuzione di ben 2 milioni di patatine come assaggio e anche una raccolta fondi, anche qui in Italia non siamo stati da meno; il lancio delle Pringles Multigrain utilizza inoltre un simpatico sito internet interattivo “What the Farm” sul quale è possibile giocare e divertirsi, magari mentre si gustano le patatine! Immancabile poi Facebook con una divertente applicazione su cui è possibile giocare, vedere dei divertenti video di La Pina e Diego, che come in un tg raccontano la vita nella farm e tante altre curiosità!
Oggi ho pensato a un secondo senza glutine che potrebbe stuzzicare la vostra voglia di mettervi ai fornelli. Viste le temperature basse e il maltempo che c’è in questi giorni vi consiglio di restare a casa e preparare un buonissimo agnello con i pomodori. Qualche giorno fa vi abbiamo consigliato come cucinare l’abbacchio con le patate oggi invece vi suggerirò come fare per preparare un gustoso agnello con i pomodori. E’ importante che abbiate un po’ di tempo a vostra disposizione perché la ricetta richiede un po’ di pazienza e qualche minuto in più del solito.
Un altro primo pensato per il pranzo di natale. Un piatto di pappardelle all’anatra. Per me ammetto che sia un piatto un pò insolito dato che in famiglia non consumiamo quasi mai l’anatra. Ma so che ci sono degli estimatori ed allora ho pensato di proporvele. Le pappardelle all’anatra costituiscono un secondo molto gustoso ed il condimento a base di anatra è un degno sostituto dei soliti ragù di manzo o di pollo. Ogni tanto bisogna pur variare, no?
Bene, per la preparazione delle pappardelle all’anatra vi serviranno delle pappardelle fresche all’uovo ed un’anatra, del succo e della scorza di arancia, e del gran marnier, più odori vari. La preparazione di questo piatto inizia circa un giorno prima di portarlo in tavola, ma non vi preoccupate, si tratterà solamente di mettere a macerare l’anatra disossata in una ciotola con del gran marnier e del succo e scorza di arancia, per un giorno intero, in modo che la carne abbia modo di insaporirsi adeguatamente. Trascorso il tempo indicato si potrà procedere alla cottura dell’anatra seguendo le istruzioni riportate nella ricetta sotto.
Uno dei piatti natalizi più classici, il cappone è il risultato di una millenaria tradizione di allevamento avicolo. La castrazione dei galli era conosciuta e praticata già in età classica, probabilmente a causa delle difficoltà riscontrate nel tenere più galli nello stesso pollaio e della relativa “improduttività” di una situazione simile: la carne del gallo infatti tende a diventare dura, mentre quella del cappone resta tenera e saporita. Si dice che nella città di Roma si usasse castrare i galli per aggirare una legge che impediva di allevare le galline all’interno delle case. Nel corso dei secoli, tuttavia, venne percepito sempre meno come “ripiego” e sempre più come una prelibatezza culinaria, tanto da diventare un prestigioso regalo da elargire anche a persone di rango (famosi sono i “quattro capponi” che Renzo porta all’avvocato Azzeccagarbugli nei Promessi Sposi). Il cappone è un alimento tipico delle festività natalizie. Si utilizza per cucinare il brodo per i tortellini emiliani e per i natalini liguri. Si prepara in molte regioni d’Italia arrostito, al forno oppure bollito e ripieno. Insomma quella del cappone è una carne versatile, che si presta ad un gran numero di ricette. La normativa europea impone che il cappone abbia almeno 140 giorni di vita e sia stato castrato almeno 70 giorni prima della vendita. Se volete evitarvi la fatica di disossarlo e privarlo delle interiora, acquistatelo già pronto dal macellaio, in modo che l’unica vostra incombenza sia quella di cucinarlo per bene. Servito durante il pranzo di Natale, sarà un’ottima alternativa al tacchino ripieno.
Devo essere sincera non avevo mai mangiato la zucca poi un pò di tempo fa una mia amica mi ha portato una vellutata di zucca e cipolla preparata da lei e per giunta con il bimby e sono rimasta senza parole. Una sapore delizioso un mix di dolce e piccante (aveva aggiunto anche del peperoncino) che si abbina benissimo e si confonde nel palato insomma sono rimasta colpita e ho iniziato ad appassionarmi alla zucca.
La ricetta che vi consiglio oggi è uno sformato di zucca, un insieme di cipolla, latte, uova, burro e parmigiano per un piatto ottimo per una cena semplice magari a base di formaggi. La zucca ha un sapore che si abbina bene sia con i sapori forti, perchè li rende più morbidi sia con i sapori leggeri con i quali si sposa benissimo.
Il bimby poi in questa ricetta vi sarà molto utile non solo per frullare ma anche per amalgamare per bene tutti gli ingredienti, inoltre sarà essenziale per la preparazione della besciamella che richiede molta attenzione e con l’aiuto del bimby sarà di certo più semplice e con una riuscita sicura.
L’inverno sembra ormai essere arrivato, le giornate sono fredde e piovose e il buio arriva presto, quindi se già ci pensa il clima a rattristarci almeno in cucina cerchiamo di preparare piatti invitanti e gustosi che ci riscaldino in queste sere di novembre. Oggi vi voglio consigliare una zuppa di fagioli cannellini da preparare con il bimby, o se non l’avete anche senza, e da accompagnare ad una pasta all’uovo o a semplici crostini di pane.
Le ricette e i modi per preparare la zuppa di fagioli sono tanti e ognuno ci mette del suo a seconda di gusti e abitudini, io vi darò la mia ma se ne avete voglia potete aggiungere od omettere ingredienti e seguire solamente le indicazioni per la cottura con ilbimby a voi la scelta!
Gli ingredienti che utilizzo sono pochi e semplici, aglio, cipolla, olio, sedano, sale e pepe per una zuppa di fagioli dal sapore genuino che sicuramente non vi deluderà.
Il Natale dei lucani oggi si presenta così: tradizioni, profumi, colori, festa, corsa ai regali e tanta buona cucina. L’unica festa religiosa che per eccellenza, riesce a mantenere sempre vivi riti e modi di fare che si trasmettono di padre in figlio. Anno dopo anno i gesti sono sempre gli stessi, anche se il rito che si ripete con più forza è quello della cucina. Nella giornata di Natale si riscopre il piacere di una tavola imbandita e di riassaporare i gusti di una volta e che appartengono alla propria tradizione culinaria.La ricetta di oggi è tipica della tradizione lucana e unisce due ingredienti tipici di questa terra: gli strascinati e la lucanica. Gli strascinati sono un tipo di pasta di farina di grano duro, fatta in casa.Il nome “strascinato” deriva dal modo in cui si ottiene, letteralmente trascinando un pezzettino di pasta sotto le dita, su un piano chiamato “cavarola”. La lucanica invece, elemento di prestigio della gastronomia lucana, è una salsiccia di carne di maiale molto apprezzata anche a livello europeo, proveniente da maiali allevati allo stato semi brado ed insaccata in budello. L’unione di questi due ingredienti ci regala un primo piatto decisamente gustoso. La carne, lasciata cuocere lentamente nel nostro ragù, lo insaporisce dei suoi grassi e la nostra pasta fatta in casa sembra nascere apposta per accogliere tanta bontà.
Che ne dite di una ricetta messicana? Ogni tanto è anche giusto assaggiare qualcosa che abbia un’altra nazionalità, quindi oggi prepareremo insieme un antipasto che viene da molto lontano. Cucineremo i tacos de queso. Sicuramente avrete sentito parlare di questo tipico piatto messicano; in ogni caso per chi lo sentisse oggi la prima volta spieghiamo subito di cosa si tratta. I tacos sono delle tortillas messicane ideali per chi non può mangiare alimenti che contengono glutine. Infatti sono preparati con della farina di mais: una sorta di piadina per intenderci. Il taco messicano è generalmente morbido ma le tortillas possono essere anche fritte al punto di diventare croccanti. L’ingrediente principale che utilizzeremo anche noi oggi è il formaggio. Andando però in giro per il mondo il condimento cambia. Come sempre interviene il gusto personale.
Il clima natalizio è certamente rigido specialmente per le regioni italiane del Nord, così anche in vista dei giorni che verranno e della neve che immancabilmente ricoprirà i tetti delle case nel periodo natalizio, oggi vi propongo una ricetta tradizionale del Trentino, che si cucina spesso nei periodi più freddi dell’anno e che costituisce una delle portate più comuni del pranzo di Natale. Stiamo parlando dei Canederli, o più precisamente Knodel, golose e speziate polpettine di pane raffermo immerse in un caldo brodo. Un piatto perfetto in inverno, perchè molto confortevole con il freddo. La ricetta tradizionale vuole che siano salati, ma ne esiste anche una versione dolce. Queste paffute ed invitanti polpette morbide di pane si sciolgono appena sono in bocca, ma fintanto che restano immerse nel brodo restano consistenti ed intatte. La leggenda vuole che i canederli siano un’invenzione di una contadina altoatesina che trovandosi minacciata da una truppa di Lanzichenecchi che invasero il suo maso pretendendo di mangiare, preparò un pranzo utilizzando tutti gli ingredienti che aveva in casa. Ingredienti poveri s’intende, come il pane raffermo e le spezie. I Canederli infatti sono un piatto gustosissimo ma davvero molto economico e velocissimo da preparare.In genere si servono immersi nel brodo caldo di cottura, che tradizionalmente è un brodo di carne. Ma si possono proporre anche conditi soltanto con burro fuso e salvia. In Trentino si preparano tantissime variazioni di canederli: allo speck, agli spinaci, al fegato tritato, alle erbe aromatiche, all’ortica, oppure canederli pressati e arrostiti al formaggio secondo antiche ricette e in gran parte a base di prodotti propri del maso.
Oggi ho pensato di proporvi un primo per la vigilia di natale. Si tratta di un primo che mi piace molto mangiare e che, quando mi capita di pranzare al ristorante, ordino molto spesso. Si tratta dei fusilli al pesce spada, pomodorini e capperi. Un primo piatto a base di pesce, semplice e veloce da preparare ma soprattutto per niente sofisticato. Come avrete capito sono un’amante dei sapori e delle ricette semplici e questo piatto ne è un esempio.
Con poca spesa, il che non è da sottovalutare soprattutto di questi tempi, porterete in tavola un primo che piacerà a tutti. Per la preparazione dei fusilli, dovrete procurarvi (vi consiglio di recarvi dal vostro pescivendolo di fiducia) del pesce spada, dei pomodorini, una manciata di capperi, vino bianco ed una cipolla. La cottura non durerà che una ventina di minuti. Dovrete tagliare le fette di pesce spada a dadini, unirli al soffritto di cipolle, e dopo un minuto sfumare con il vino bianco.
Ci sono molte persone che non amano le zucchine io invece credo siano un ortaggio con il quale si possono realizzare moltissimi piatti; da semplice contorno (io le mangio anche lesse con olio, sale e pepe!) a condimento per la pasta, fritte, al forno o gratinate le zucchine secondo me non hanno rivali in termini di versatilità!!
La ricetta che vi consiglio oggi è lo sformato di zucchine con il bimby, una specie di tortino al forno fatto di zucchine, latte, uova, farina, burro e parmigiano per un piatto diverso e davvero speciale che farà cambiare idea anche a chi di solito le zucchine non le mangia!
Preparando questo sformato con l’aiuto del bimby, potrete tritare, frullare e cuocere tutto insieme senza ricorrere ad altri robot, senza sporcare e soprattutto con il minimo sforzo.
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