Muffin al cioccolato e yogurt

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


I mezzi di informazione, quasi quotidianamente, ci in formano in modo allarmante circa le frodi alimentari che vengono riscontrate un po’ ovunque sul territorio nazionale.

Plum cake al cioccolato e non solo

Questo plum cake è nato stamattina dalla necessità di far “fuori” degli avanzi. Ricordo ancora, qualche anno fa, che un amico di mio figlio vinse alla lotteria un uovo di Pasqua del peso di 8 kg. Non sapendo come utilizzarlo ne diede una parte a Simone, appunto mio figlio, che arrivò a casa con questo sacchettone di pezzi di cioccolato.

Per curiosità lo pesai, perchè mi sembrava veramente tanto: erano 3 chili e mezzo. Così, per tutto l’inverno feci dei plum cakes al cioccolato, dandone diverse fette a mia figlia. Infatti quasi ogni mattina andava in treno a Torino per frequentare i suoi corsi all’Università e viaggiava con un’amica che, se il dolce non era stato fatto da me non lo mangiava – vero Margot? -.

Avevo un sacchetto di farina autolievitante – oddio funzionerà ancora? – e una tavoletta di Cioccoblocco da far fuori. delle uova da consumare, perchè di lì a due giorni la mia amica Fiorella me ne avrebbe regalato delle altre (adoro Fiorella. le sue uova e le sue galline), dei gherigli di noci, avanzate da altre preparazioni (lo strudel di frutta secca) e il muesli della Cameo che consumo avidamente da una settimana e ho visto usato in un’altra torta.

E allora perchè non fare una cosa non dico nuova : il plum cake è il pklum cake, ma con qualche aggiunta anche un pò insolita può diventare un dolce molto gradevole. E a basso costo e a bassa difficoltà. Il che non guasta mai.

La torta Zurigo

Torta zurigo.

Un poco di storia e tante chiacchiere. La famosa Torta Zurigo nacque nel lontano 1930 commissionata al pasticcere Giuseppe Castino dalla Principessa Jolanda di Savoia.

Infatti :

“Il giovane Giuseppe Castino non trascrisse mai la ricetta del dolce commissionatogli dalla principessa Jolanda di Savoia: «Chiese espressamente a mio padre di studiarle una torta particolare per gli ospiti della sua residenza di Zurigo, senza pan di Spagna imbevuto d’alcol», conferma Gemma Castino Prunotto. E Castino, figlio di un macellaio giunto a Pinerolo per gestire la pasticceria di Martino Fabbre, obbedì. Il resto della storia lo conoscono tutti: «Risento ancora la voce gioiosa di Jolanda che esclama “È meravigliosa!”» . (da un articolo apparso sull’Eco del Chisone, importante e storico settimanale del pimerolese che vanta oltre 100 anni di vita).

Quindi la ricetta originale non è e non può essere sfruttata per il semplice motivo che la “ricostruzione degli ingredienti base” è stata depositata nell’ottobre del 2003 presso il notaio Orali di Pinerolo. Quindi tutte le torte che vantano questo nome non sono altro che delle interpretazioni, dei tentativi di avvicinarsi al dolce originale.

E la mia non fa eccezione.

Ricordo ancora che la ordinai la torta ad un pasticcere del mio paese su suggerimento di mia figlia, in occasione del superamento dell’ultimo esame di statistica di mio figlio (Ingegneria Gestionale). Simone infatti aveva passato mesi e mesi a prepararlo e quando mi arrivò l’SMS in cui mi diceva che lo aveva ”passato” andai subito in pasticceria e l’unica indicazione fu quella di far scrivere su un cartiglio di marzapane la parola “BRAVO”.

Ricordo ancora l’espressione del suo viso quando la vide.

Non assomigliava per nulla alla torta originale: non c’era la decorazione di ciliegie al liquore glassate (anche perché a mio figlio non piacciono) e anche il cartiglio con dicitura non c’entrava per nulla, ma per noi aveva un significato importante. Ma ora veniamo alla mia Zurigo copiata dal un libricino prestatomi da un’amica e che per lo meno mi ha dato una traccia da seguire stampato in occasione delle Olimpiadi del 2004.

Divinamente Mousse ….. al Cioccolato!

Mousse al cioccolato.

Avere un dessert al cioccolato che rispetta i nostri sforzi per mantenere la linea? Sembra un’utopia vero? Eppure si, la mousse al cioccolato è un dolce senza farina, contiene poco zucchero ed è priva di grassi aggiunti… lascio fare a voi i conti delle calorie, ma vi garantisco che la ricchezza del sapore di questo dessert sublime oltrepassa di gran lunga la sua ricchezza calorica.

La mousse al cioccolato è un classico della cucina tradizionale francese, spesso deformato per aggiungere un sapore troppo “cremoso” o troppo “zuccherato”, lo si trova spesso fatto con cioccolato bianco o cioccolato al latte, ma questa è la versione originale, come tramandatami da mia nonna parigina.

Fondue di cioccolata per un dolce afterhour

Fondue di cioccolata per un dolce afterhour

Fondute sono tutte quelle preparazioni costituite da un liquido caldo in cui intingere vari alimenti. L’intingolo può essere formaggio fuso come nella fonduta valdostana, o semplicemente olio in cui cuocere la carne come nella fonduta bourguignonne; ma non esistono fondute solo salate.

La fonduta può essere infatti anche un dessert se al posto dell’olio o del formaggio facciamo fondere del cioccolato, bianco, fondente o tradizionale. In questo vi potrete intingere frutta o tocchetti di pan di Spagna, per una serata romantica o un afterhour divertente e soprattutto dolcissimo.

Vediamo come prepararne una al cioccolato bianco, anche se la preparazione è pressochè identica nel caso preferiate usare del cioccolato fondente.

Nutella fatta in casa

Qualche settimana fa vi avevamo parlato della Nutella, l’ amica dei momenti tristi e di quelli allegri! E’ proprio vero che se non ci fosse bisognerebbe inventarla! Ed eccomi qui a suggerirvi la ricetta della Nutella fatta in casa. Alcuni miei amici l’ hanno preparata e devo dire che è molto vicina all’originale se non addirittura migliore. Farla tale e quale è praticamente impossibile in quanto alcuni ingredienti presenti sono di difficile reperimento – tipo il latte magro in polvere o il burro di cacao – per non parlare dei tanti conservanti.

Vi siete mai chiesti infatti perché un barattolino di Nutella può durare così tanto tempo senza nemmeno stare in frigorifero? Come per ogni prodotto industriale il merito è proprio di questi ingredienti misteriosi, chiamati conservanti. Se voleste preparare da voi la Nutella in modo senza dubbio più sano e genuino (che però non significa con poche calorie!) seguite la ricetta che vi presentiamo e buon nutella party a tutti!

Nutella fatta in casa

Ingredienti per circa 250gr

  • 45gr di nocciole tostate e spellate
  • 30gr di cacao (contenente il 20% di burro di cacao)
  • 30gr di cioccolato bianco
  • 350ml di latte intero
  • 65gr di zucchero
  • 1gr di lecitina di soia

Come fare i pop corn al microonde

pop corn

Cosa c’ è di meglio che sgranocchiare pop corn davanti ad un bel film o meglio ancora guardando la nostra squadra del cuore? Certo che la cottura dei pop corn anche se semplice richiede sempre un po’ di attenzione nel caso in cui volessimo stare attenti ai condimenti. E’ infatti abbastanza risaputo che per cuocere dei pop corn in padella occorre un minimo quantitativo di olio o burro (a seconda dei gusti!). Ma c’è un modo per preparare i pop corn in maniera veloce e senza condimenti grassi in aggiunta cioè light? Certo con il microonde!

Il microonde è oggi considerato un metodo di cottura a tutti gli effetti pari ai metodi classici, non più utilizzato solamente per riscaldare pietanze ma per la preparazione di veri e propri piatti. Anche i pop corn non sono da meno. In commercio è possibile acquistare delle bustine già pronte da mettere nel microonde tuttavia costano molto in relazione alla quantità di pop corn che se ne ricava. Invece possiamo prepararlo da noi comperando le classiche buste di mais convenienti e seguendo queste semplici regole:

Uovo di Pasqua

L’uovo di pasqua. Il simbolo di una festa. Ogni volta che ci pensiamo evochiamo le immagini di confezioni colorate, nastrini, carta crespa e sorprese. Ma l’uovo di pasqua è una tradizione antica, che si perde nella notte dei tempi. Il simbolo della vita in se stessa, ma anche del mistero, della sacralità.
In alcune credenze pagane, il Cielo e la Terra erano rappresentati come due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita. Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova, che schiudevano una nuova vita, rituale simbolico del passaggio alla primavera.

Anche popoli come i Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono simbolo di rinascita, per le feste della stagione della fioritura, e nell’antico Egitto le uova decorate erano scambiate all’equinozio di primavera, data di inizio del nuovo anno, quando l’anno era legato alla sequenza delle stagioni.

L’origine più corretta della tradizione dell’uovo nella festa cristiana, risale alla Pasqua ebraica, chiamata Pesach (dall’ebraico Pasàch, “passare oltre”, in inglese passover). La tradizione religiosa vuole che la sera della festa di Pesach, i primogeniti mangino un uovo sodo, che deve essere consumato intero, senza dividerlo con nessuno. In effetti, la festa della pasqua ebraica e di quella cristiana, pur celebrando due eventi differenti (l’uscita degli ebrei dall’Egitto per una, la resurrezione di Cristo per l’altra) cadono più o meno nello stesso periodo dell’anno, e la data della festa cristiana segue il calendario ebraico.

Ma, secondo la tradizione, fu Francesco I di Francia, nel ‘500, a ricevere il primo uovo di Pasqua. Una tradizione che rinnovandosi nei secoli, è divenuta un vero e proprio fenomeno di costume.

Versione light del Tiramisù, per concedersi il dolce anche durante la dieta

Ah, il Tiramisù, dolce e amaro allo stesso tempo, cremoso, soffice e semplicemente delizioso. Per chi come me è un grande amante del caffè, penso sia uno dei dessert più apprezzati per concludere dolcemente una cena.

Ma quanti giorni di dieta buttiamo al vento per mangiare una porzione di tiramisù, i dolci, si sa, vanno poco d’accordo con la linea. Ma perché doversi privare dei piaceri della gola? L’unica cosa che risolleva anche chi è dell’umore più nero.

Ma come dice Oscar Wilde: L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi. Quindi liberiamoci da ogni rimorso è lasciamoci trascinare nel vortice dei peccati di gola.

Organizzare un romantico picnic: regole da seguire

Un picnic per due è, forse, una delle cose più romantiche da organizzare. Tuttavia se volete essere sicuri di organizzare un picnic a regola d’ arte seguite questi semplici suggerimenti così da lasciare nella memoria del vostro lui/lei un buon ricordo. Prima cosa da fare è la scelta del posto; naturalmente, a seconda di dove vivete, avrete diverse opzioni: spiaggia, montagna, parco, il vostro cortile di casa, sul pavimento di fronte al caminetto ecc..

Una volta scelto con cura il posto, altro elemento importante è la scelta di cosa mangiare: scegliete con cura prodotti alimentari che possono essere gustati freddi tipo insalate di pasta, verdure mantecate in precedenza al forno, insalate di frutta, olive, formaggi vari, crackers, panini o tramezzini. È possibile portare anche cibo caldo, se correttamente isolato in una borsa termica.

Per le bevande se optate di portare un buon vino dovrete accontentarvi di gustarlo in bicchieri di plastica così da non dovervi preoccupare che si possano rompere. Se invece optate per un picnic più casual potete portare della birra oppure, se non si vogliono portare alcolici, un bel succo di frutta miscelato con un po’ di spumante renderà più briosa la giornata. Da non dimenticare ovviamente l’ acqua: una giornata all’ aperto, magari sotto il sole fa perdere molti sali minerali da reintegrare con abbondanti bicchieroni di acqua.

Sacher torte all’ italiana: bontà austriaca con un gusto mediterraneo

Il sedicenne Franz Sacher, capostipite della omonima famiglia di albergatori, era a servizio del principe Metternich come apprendista cuoco da due anni. Il principe amava stupire i suoi ospiti con piatti sempre nuovi. Per un pranzo molto importante ordinò di inventare una torta nuova e toccò proprio a Franz, che sostituiva lo chef malato, a creare questo dolce con i pochi ingredienti che aveva sottomano. Il successo di questa torta di cioccolato fu enorme e ben presto divenne famosissima in tutta l’ Austria.

Ma col successo nacque una disputa legale che durò sette anni: la guerra dei “dolci sette anni“. Il litigio verteva su chi aveva il diritto di fregiare questa torta col nome Sacher, l’albergo Sacher o il pasticciere Demel che aveva comprato da Eduard Sacher, nipote di Franz, il diritto di mettere nella sua torta di cioccolato, leggermente modificata da quella di Franz, il sigillo ” Originale Sacher torte“. Dopo ben sette anni l’albergo Sacher vinse la causa. Questa torta la cui ricetta originale è segreta, viene sempre servita nell’albergo Sacher di Vienna ed è senza dubbio il dolce viennese più famoso al mondo.

Una curiosità: nel 1987 Nanni Moretti fonda con Angelo Barbagallo la Sacher Film, casa di produzione cinematografica, con l’intento di dare spazio ad un cinema impegnato realizzato da autori nuovi. Il nome si ispira ad uno dei suoi dolci preferiti, la Sacher Torte appunto, citata prima in Sogni d’oro e poi nel film Bianca, nel quale Michele Apicella durante una cena apostrofa uno dei commensali che afferma di non conoscere la Sacher torte con la frase divenuta famosa: “Continuiamo così, facciamoci del male!”. E per continuare su queste dolci note la redazione di Ginger vi presenta una variate della tradizionalissima torta viennese per continuare a farci del male…
Torta sacher modificata (Ingredienti per 6/8 persone)