Le tagliatelle alla panna acida e caviale rappresentano un piatto adatto ai giorni di festa, non necessariamente solo quelli natalizi. Si preparano molto facilmente, ma è inutile dire come la resa sia perfetta, paragonabile a quella di un ristorante. Contrariamente a quanto si possa pensare, non si tratta di una pietanza particolarmente dispendiosa, ma basta per fare un’ottima figura con i propri commensali.
Con il passare degli anni risulta sempre più difficile riuscire a stupire i propri ospiti a tavola durante le feste. Una ricetta che potrebbe fare al caso vostro è quella dei cracker con formaggio cremoso e caviale nero ideali da portare in tavola in occasione della Vigilia di Natale.
Vi siete mai chiesti quali siano i cibi più lussuosi della nostra bella penisola? Grazie alla Coldiretti, che sabato 11 luglio ha presentato, ad Expo2015, nel padiglione omonimo, la prima top ten delle specialità Made in Italy più preziose, eccone 7 tra i più cari.
Ecco un antipastino veloce ma d’effetto per Pasqua, le uova ripiene di salmone e caviale. Facili e veloci da realizzare si preparano davvero con poco ma una volta portate in tavola fanno la loro bella figura. Si tratta di uova sode, tagliate in due e svuotate del tuorlo che andrà mescolato con del salmone affumicato tritato e poco altro, e impreziosito infine con del caviale. Un antipasto insomma adatto ad un pranzo festivo di tutto rispetto, come quello del giorno di Pasqua è senz’altro.
Che vogliate proporle per Natale o Capodanno non importa, queste uova ripiene con acciughe e caviale, si prestano a costituire un antipasto prezioso in entrambe le ricorrenze. Si tratta di uova sode tagliate in due e farcite con mezza acciuga o ancora meglio aringa, e del caviale sostituibile con le uova di lompo. Si tratta di una preparazione, come è facile desumere, molto ma molto sbrigativa, ma, nonostante questo risulta particolarmente sfiziosa e raffinata anche alla sola vista.
Assodato che le regine indiscusse della Pasqua siano le uova, in tutte le loro forme, ho pensato ad un antipasto originale da inserire nel menù della domenica di Pasqua. Le uova strapazzate con caviale ed erba cipollina. Ma ciò che le rende uniche è proprio la loro presentazione. Innanzitutto non gettate via il contenitore nelle quali le comprerete, vi consiglio, per una volta, di non acquistare quelle contenute nella plastica, ma nel cartone, più adatto ad essere portato in tavola senza risultare fuori luogo.
Ho trovato questa ricetta sul libro di Cotto e Mangiato, l’ultimo libro, quello che ha come capitolo finale un “Romanticamente in due”pieno di ricette stuzzicanti e perfette per una cena a lume di candela, anche per un primo appuntamento. Queste patate novelle ripiene in particolar modo possono addirittura essere un piatto unico, vista la consistenza in grado di saziare e vista la possibilità di essere servite in modo molto scenico. Quindi, se avete in programma una sera romantica, con il fidanzato o con marito, o se avete invitato a casa una nuova conoscenza che vi piace molto e volete preparare qualcosa di speciale, tenete presente questa ricetta!
Se avete la possibilità immaginate questo incontro culinario non seduti a tavola, ma magari accomodati su dei cuscini intorno a un tavolino basso, spostate i divani e sistemate le candele per rendere tutto adatto alla serata. Tenete in freddo lo champagne, lo spumante brut o dolce, il brachetto o quello che preferite, un vino dolce comunque si presta alla perfezione. Sistemate le patate su un’alzata, e non mettete posate sul tavolino, queste patate vanno mangiate rigorosamente con le mani, ottima occasione romantica per imboccarsi a vicenda.
Questa preparazione si presta davvero alla perfezione per una cena, anche un po’ importante ed elegante, e i piccoli accorgimenti che potete avere saranno il tocco in più, che vi farà fare un vero figurone!
Innanzi tutto un suggerimento generale: i capperi sotto sale vanno lasciati sempre a bagno per qualche minuto e vanno poi asciugati prima di essere utilizzati. Non devono mai essere cotti e vanno aggiunti alla fine di ogni preparazione, altrimenti la cottura farebbe perdere loro quel sapore caratteristico per far sì che invece acquistino uno sgradevole sapore amarognolo.
Per quanto riguarda strettamente la ricetta potete aggiungere dei petali di rosa alla preparazione. Foderate gli stampini monodose di petali, ben lavati, e lasciate riposare il riso in questo modo. Quando sformerete le porzioni saranno ricoperte di petali e la presentazione sarà degna dei migliori ristoranti. Completate il tutto anche con dei petali appoggiati sui piatti.
Ragazzi e ragazze, questa ricetta che vi propongo è davvero speciale, e se avete degli ospiti altrettanto speciali o a cui tenete particolarmente, durante queste feste di Natale e di Capodanno che arriveranno davvero tra pochissimo, bè, non potete fare a meno di pensare di preparare questa mousse al salmone.
Nella foto diciamo che manca il tocco finale, quello dato dalla gelatina. Ho cercato un po’ ma non ho trovato nessuna immagine che rendesse la vera idea di quello che esteticamente, oltre che a livello di gusto, questa ricetta può offire. Procuratevi delle coppette trasparenti, e volendo rendere la cosa ancora più elegante e raffinata sarebbero molto più graziose se non fossero le classiche coppette tonde, ma magari quadrate o anche con dei motivi e dei disegni simpatici, ma la cosa davvero fondamentale è che siano trasparenti.
In questo modo si vedrà benissimo il contrasto dato dalla mousse, sul fondo, con la gelatina, adagiata sopra di essa. A completare il tutto potrete sia guarnire come consigliato alla fine della ricetta, con del salmone affumicato, ma anche con delle palline di uova di salmone e con dell’aneto, che si sposa benissimo con il salmone.
E’ chiaro che poi questa ricetta può essere adattata in molti modi. Potete pensare di non preparare la gelatina e utilizzare la mousse per spalmarla su dei crostini e guarnirla sempre allo stesso modo. La mousse di salmone può anche essere spalmata all’interno di tramezzini, oppure potrete utilizzarla per guarnire delle uova o portarla come salsa di accompagnamento per le cruditè. Insomma questa preparazione, che in questa ricetta diventa una portata da gran sera, può chiaramente essere utilizzata anche in molti modi diversi.
Alcune volte in cucina è necessario usare del burro insaporito con altri ingredienti. Questo può essere fatto a scopo solo decorativo, ma anche per abbinare e intensificare alcuni sapori, ad esempio se si preparano degli antipasti, ma il burro composto può essere utilizzato anche per accompagnare piatti di carne o pesce, o per essere spalmato sul pane che fa da accompagnamento a un pasto.
Il procedimento per preparare questi burri composti è sempre lo stesso, cambiano solo i diversi ingredienti e gli abbinamenti per utilizzarli con i vari cibi.
Questa è la ricetta base. Avendo a disposizione un mortaio il burro, che deve essere sempre di ottima qualità e freschissimo, va pestato insieme agli ingredienti da incorporare, e poi si passa tutto al setaccio. Se non si possiede un mortaio il procedimento da seguire è mettere il burro un po’ ammorbidito, a pezzetti, in una terrina, lavorarlo bene con un cucchiaio di legno fino a ridurlo in crema e poi unire gli altri ingredienti, che a seconda della loro consistenza potranno essere tritati, passati al setaccio, frullati o scomposti.
A volte un po’ di scuola di cucina non fa male. Se vi trovate a dover preparare un pranzo o una cena importante, alla pari degli ingredienti vi sono le preparazioni e le presentazione degli stessi. Regole da dover seguire alla lettera per non cadere in una caduta di stile o peggio di bon ton. Soprattutto con pesci di grande pregio come salmone, caviale o le immancabili ostriche l’accuratezza della presentazione deve essere tassativa.
Iniziamo a dire come vanno serviti caviale e salmone! Questi due grandi “protagonisti” degli antipasti freddi vanno serviti secondo un preciso “rituale“. Il caviale deve essere sistemato in una ciotola di cristallo che andrà a sua volta immersa in una coppa d’argento (o di silver) piena di ghiaccio “pilé“, cioè tritato finissimo. Si serve con un cucchiaino di osso o di madreperla (non di metallo), con crostini di pane tostato e riccioli di burro freschissimo.
Le uova di pesce non sono usate spesso nel ruolo di protagoniste culinarie, eppure esistono ricette assai ghiotte in cui possono essere adoperate: inoltre a loro favore giocano sia la facile reperibilità, sia il costo tutto sommato abbordabile, sia le credenze sui prodotti afrodisiaci. Così le uova di pesce, oltre ad essere degustate a crudo- pensiamo al caviale– semplicemente salate e stagionate oppure seccate, compresse e sottoposte ad una lieve affumicazione, come per le bottarghe, diventano anche l’ingrediente di piatti particolarmente raffinati.
Nel 1450 Maestro Martino da Como nel suo trattato gastronomico Libro de arte coquinaria spiega come “…fare el Caviaro d’ova di storione et etiamdio cocerlo…”. Il caviale è stato, fino al 1940, un alimento mediterraneo. Veniva infatti prodotto a partire dalle uova degli storioni che, ancora in quell’anno, erano tutt’altro che rari alla foce del Po. Gli storioni corsero un serio rischio di estinzione durante il secondo conflitto mondiale, poichè vennero decimati dalle bombe che avrebbero dovuto distruggere i ponti sul fiume: soltanto oggi stanno lentamente tornando a ripopolare quelle acque, anche se seriamente ostacolati dall’inquinamento.
Eccovi dunque la ricetta di Maestro Martino nella sua forma originale: una superba, opulenta, quattrocentesca frittata di bottarga!
Il piacere della buona tavola è stato fin dai tempi antichi un momento sociale di grande valore. L’aristocrazia romana serviva dei banchetti memorabili per affermarsi e ribadire la propria appartenenza al ceto elevato. I punti fondamentali erano non deludere le aspettative dei commensali e stupire gli stessi, allestendo un menù ricco di pietanze elaborate, inpreziosito da cibi esotici e alimenti introvabili. Anche le corti rinascimentali avevano tra la propria servitù una figura preposta, il Maestro delle Cerimonie che aveva l’onere di organizzare e supervisionare il perfetto svolgimento dell’evento. Ai giorni nostri negli ambienti raffinati ed esclusivi proporre alcuni alimenti specifici rappresenta uno status symbol. Non è comune, trovare sulle nostre tavole, cibi come lo storione, il fois gras, le ostriche, daltronde la reperibilità non sempre immediata e prezzi non proprio contenuti ne fanno dei cibi da destinare alle grandi occasioni.
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